[Cm-roma] OT - dopo lo sgombero laghetto

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Author: Nunzio
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Subject: [Cm-roma] OT - dopo lo sgombero laghetto
Inoltro una bozza di lettera dalla lista della Snia dopo quanto è successo/si è fatto il 16 dicembre.
Venerdì mattina alle 10 su ondarossa spazio trasmissione sullo sgombero.


All'attenzione del Sindaco di Roma, Walter Veltroni


Per conoscenza:

Capo di Gabinetto del Sindaco, Luca Odevaine

V Dipartimento????

Assessore alle politiche sociali

Assessore alla scuola

Assessore alle periferie e al lavoro Luigi Nieri












Il problema degli altri è uguale al mio.

Sortirne tutti insieme è la politica,

sortirne da soli è l'avarizia

(L. Milani, Lettera a una professoressa)


A una settimana dai fatti del 16 dicembre intendiamo fare il punto della situazione in merito al trasferimento delle centinaia di immigrati rumeni e di rom che vivevano nella baraccopoli di Largo Preneste. Come già annunciato, stiamo continuando a seguire le vicende relative alla loro sistemazione abitativa e al loro inserimento sociale. Abbiamo avviato con loro un rapporto di cooperazione ormai da un anno e per il nostro centro sociale questo rapporto resterà una priorità, non per ragioni di tipo caritatevole e umanitario - come sembra sostenere qualcuno all'interno dell'amministrazione, a partire dallo stesso sindaco - ma per ragioni che hanno a che vedere con le nostre convinzioni politiche e le nostre aspirazioni a una reale e concreta trasformazione di questa società, a partire dalle relazioni tra le persone.

Intendiamo sottoporre alla vostra attenzione quattro questioni, sulle quali vorremmo coinvolgere gli assessorati competenti:



1.. ricominciare con cura il percorso dell'integrazione scolastica dei minori. Questo percorso era già iniziato nel VI municipio e deve proseguire nella zona di Prima Porta e nelle altre zone dove verranno sistemati coloro che ora si trovano a via Assisi. Tuttavia ci teniamo a sottolineare che l'inserimento scolastico ha un senso se rappresenta un reale momento di apertura e di crescita per i bambini coinvolti: se infatti i bambini vengono soltanto parcheggiati in classi separate, lontani dai loro coetanei e senza alcun progetto educativo (come purtroppo stava succedendo al Prenestino), allora è meglio rimettere tutto in discussione;


2.. garantire una sistemazione a coloro che si trovano a via Assisi altrettanto stabile e organizzata - o in via di strutturazione - come quella di Prima Porta;


3.. avviare un tavolo di monitoraggio del lavoro immigrato nell'edilizia e iniziare a ragionare su possibili percorsi di emersione dal sommerso, senza esporre a rischio i soggetti coinvolti ma individuando da subito le possibili forme di tutela e garanzia insieme ai competenti soggetti legali e giuridici;


4.. garantire al campeggio di Prima Porta le necessarie strutture igieniche, sanitarie e organizzative per fare in modo che possa restare un luogo non di degrado e ghettizzazione. A questo proposito è bene moltiplicare nel tempo le assemblee con gli abitanti e individuare volta per volta soluzioni condivise ai problemi che dovessero manifestarsi.


Può l'amministrazione rapportarsi alle persone - anche immigrate - riconoscendone i diritti fondamentali, le aspirazioni all'autonomia e all'indipendenza, garantendone la dignità? Ancora non possiamo rispondere affermativamente a questa domanda, perché la strada da percorrere è molto lunga. Possiamo però invitarvi a riflettere sulle pesanti contraddizioni che esprime in questo senso la vostra maggioranza di governo. Il vostro partito-guida infatti (i Ds) in queste settimane ha portato avanti una campagna di criminalizzazione dei cittadini stranieri preoccupante e vergognosa. Ricordiamo soltanto due episodi:



1.. dirigenti del partito hanno guidato e incitato nel VII municipio la popolazione di Tor Tre Teste alla rivolta contro gli immigrati, assumendosi la responsabilità di gettare benzina sul fuoco dell'intollerenza e della xenofobia;


2.. i Ds del VI Municipio hanno affisso manifesti inneggianti allo sgombero della Snia e al solito, fantomatico diritto alla sicurezza, non spendendo neanche due parole di solidarietà per gli immigrati. I loro manifesti sono identici a quelli di Alleanza Nazionale.


Avete paura di essere impopolari? Siete così ricattabili dai fascisti? Quale è il senso della politica, incoraggiare gli istinti peggiori della gente? Rivendichiamo con orgoglio la nostra estraneità a tutto ciò e la nostra diversità: non abbiamo paura a essere in minoranza. Le nostre scelte però - come avete potuto toccare con mano - non sono solo di testimonianza ma costituiscono un modo preciso per agire nella società e individuare soluzioni concrete e rispettose della dignità delle persone a problemi apparentemente irrisolvibili.


Cordialmente


c.s.o.a. ex snia viscosa, via Prenestina 173 Roma



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