Gary Webb, una storia americana            
di  Fabrizio Casari
22 Dec 2004    
Quarantanove anni, tante inchieste, due premi Pulitzer. Gary Webb 
apparteneva a quella categoria di giornalisti per i quali la notizia non è 
conveniente o sconveniente, ma semplicemente vera o falsa. Trovato morto a 
casa sua con due pallottole in corpo, aveva ripetutamente denunciato 
minacce ed incursioni notturne nel suo appartamento. Linformazione 
ufficiale, che risponde agli editori che a loro volta rispondono agli 
inserzionisti, che a loro volta finanziano i politici che 
quellinformazione controllano, non lo ha mai amato. Anzi, fatto raro in 
verità, lo ha osteggiato, combattuto e discreditato quando pubblicava le 
sue inchieste, ignorato quando ha ricevuto i due prestigiosi 
riconoscimenti. Gary Webb era quel che si dice un giornalista scomodo.
Renitente alla guerra al comunismo voluta da Reagan, decise di guardare dal 
di dentro il ruolo della Cia in America centrale.
Erano gli anni 80, quelli dellimpero del male. Quelli dei muchachos 
sandinisti e dei guerriglieri salvadoregni o guatemaltechi per i grandi 
media statunitensi, che lanciavano allarmi sulla penetrazione comunista nel 
patio trasero giustificando metodi, uomini e dollari impiegati a tenere 
lontane le orde guerrigliere. Anche Holliwood ci metteva del suo e la 
produzione di immondizia su pellicola sfornava rambi, seals, agenti 
spericolati e improbabili combattenti per la libertà da spacciare sugli 
schermi e sugli home video. Visti dagli States, gli anni 80 erano questo e 
poco più. Visti dallAmerica centrale, erano gli anni delle nuove dottrine 
militari statunitensi, quali la guerra a bassa intensità.
Una sorta di rivoluzione della dottrina militare classica che sinsegnava a 
West Point; controguerriglia, popolazione locale direttamente coinvolta, 
finanziamenti ridotti e, soprattutto, clandestini. Già, perché lallora 
Costituzione vigente negli Usa, obbligava il Presidente a dare notizia al 
Congresso di qualunque iniziativa militare fuori dai confini nazionali. 
Reagan scopre luovo di Colombo: fare la guerra, farla fare ad altri in 
nome e per proprio conto, aggirando il Congresso, che poneva veti alla 
guerra contro il Nicaragua culminati nellEmendamento Boland nel 1984. 
Nessuna copertura finanziaria dunque, visto che il Congresso ignorava o 
proibiva.
E allora, come finanziarla? Ci pensò la Cia, organizzando su scala 
internazionale un traffico di stupefacenti ed armi i cui proventi vennero 
destinati alla guerra sporca in Nicaragua.
I Contras, definiti da Reagan combattenti per la libertà, erano gestiti 
da alcuni personaggi principalmente legati agli esuli anticastristi della 
Florida al comando di Felix Rodriguez e Luis Posada Carriles, agli ex 
appartenenti alla Guardia Nazionale di Somoza guidati dal maggiore Enrique 
Bermudez e a mercenari di varia nazionalità arruolati in ogni dove del 
mondo. Erano addestrati da uomini dellintelligence israeliana, argentina e 
cilena. La supervisione del tutto era affidata alla Cia e il collegamento 
tra questa santa alleanza e la Casa Bianca era rappresentato dal colonnello 
Oliver North e dal maggiore Pointexder e il garante della copertura 
presidenziale era il Vice presidente George Bush, ex capo della Cia.
Su tutto questo Gary Webb aveva deciso di ficcare il naso.
Aveva documentato, con dovizia di particolari, lirruzione massiccia del 
crack nei sobborghi neri di Los Angeles quale fonte tra le più importanti 
del finanziamento ai contras. Aveva intervistato decine di persone, 
investigatori della polizia locale e uomini che avevano scelto di parlare 
pur restando nellanonimato, eccezion fatta per Michael Levine, ex 
poliziotto della narcotici; ma si era basato soprattutto sulle carte 
giudiziarie pubblicate riguardanti procedimenti passati e pendenti. Aveva 
quindi scoperto che una rete di trafficanti nicaraguesi che faceva arrivare 
la cocaina dalla Colombia a Los Angeles, agiva protetta e coperta dalla Cia.
Il grande pusher era Freeway Rick, che fece fortuna con il boom del crack, 
trasformando la cocaina da vizio dei ricchi a tragedia dei poveri. Un 
affare dalle dimensioni spaventose, un enorme mercato conquistato a passo 
di carica.
Anche altri grandi giornali avevano fatto cenno a possibili traffici di 
droga per finanziare la guerra sucia in Nicaragua, ma solo Gary Webb e il 
San Josè Mercuri News, quotidiano della Silicon Valley, decisero di vedere 
come, quando, e grazie a chi arrivava la droga negli Stati Uniti. Scoprì il 
ruolo dellaviazione militare salvadoregna, vera e propria agenzia di 
viaggi della coca proveniente dalla Colombia. Dalla base di Ilopango, in El 
Salvador, fino in Texas, la coca viaggiava ben custodita e non sorvegliata. 
La Commissione Kerry del Senato americano, appurò poi che anche 
laereoporto militare della Florida era una delle destinazioni previste di 
questi viaggi a basso rischio ed alto profitto.
Enrique Bermudez, ex alto ufficiale della guardia nazionale di Anastacio 
Somoza, noto torturatore ed assassino, era nella versione Contra il 
comandante della Fdn (Fuerza democratica nicaraguese), una delle tante 
sigle partorite dalla fantasia di Langley era il responsabile diretto del 
progetto. Era luomo che si riuniva due volte al mese con emissari della 
Cia e del Dipartimento di Stato. Alla fine della guerra, nel 1990, il 
gruppo di lavoro per lAmerica Centrale venne formalmente sciolto.
Bermudez venne poi ucciso alcuni anni dopo da due colpi di pistola 
sparatigli a bruciapelo nel centro di Managua e la responsabilità venne 
attribuita ad un commando segreto sandinista, mentre Luis Posada Carriles 
divenne istruttore dei servizi segreti salvadoregni.
Di tutto questo scriveva Gary Webb, che ha prodotto una documentazione 
estesa sui rapporti tra la Cia, il Dipartimento di Stato e la Dea con i 
cartelli colombiani. Il suo libro Alleanze oscure è una miniera 
inesauribile di documenti e testimonianze da non lasciare dubbi al 
riguardo. Il traffico di armi con lIran (da cui è sorto lIrangate, presto 
insabbiato e ridotto a meccanismo deviato di un corpo sano) ha garantito 
larmamento dei contras, mentre quello della droga con i cartelli 
colombiani ha garantito i finanziamenti per lintera operazione.
Gli attori, da Felix Rodriguez a Luis Posada Carriles, da Otto Reich a 
Oliver North, fino a Luis Zuniga, si sono rifatti unimmagine consona.
Cosa fanno oggi? Felix Rodriguez, agente Cia, divenuto famoso per essere 
lorganizzatore della cattura e dellassassinio di Ernesto Guevara, è 
ancora al suo posto, pare si occupi infatti del collegamento tra i gruppi 
paramilitari degli anticastristi e la Cia. Luis Posada Carriles, veterano 
della Baia dei Porci, il più noto dei terroristi anticastristi, autore 
dellesplosione in volo di un aereo della Cubana de Aviacion sui cieli 
delle Barbados nel 1976, con un saldo di 73 morti, è stato appena 
scarcerato con un indulto su misura della ex-Presidente di Panama, Mireya 
Moscoso, intima amica del Governatore della Florida Jeb Bush, fratello del 
Presidente ed eletto con i voti della comunità cubana e nicaraguese di Miami.
Si trovava in carcere insieme ad altri 3 compari della Fnca (Fundacìòn 
Nacional Cubano-Americana) di Miami per aver tentato di far esplodere un 
ordigno con decine di chili di C4 durante una conferenza di Fidel Castro 
alluniversità di Panama City. Il processo era ancora in corso e 
laspettava una probabile, pesantissima condanna. Ora è libero ed ha 
ripreso i suoi contatti con lFnca.
Otto Reich, dopo aver organizzato il fallito colpo di Stato contro Chavez 
di un anno fa, dirige il gruppo di lavoro del Dipartimento di Stato Usa su 
Cuba. Lo stesso impiego (solo meno declamato) di Oliver North. Luis Zuniga, 
dopo aver rappresentato il Nicaragua di Aleman alla Commissione diritti 
umani dellOnu a Ginevra (!!), opera di nuovo con la Fnca.
Le pedine sono tornate al loro posto. Gary Webb, reporter coraggioso, 
armato solo dellamore per la sua professione, è stato trovato morto nel 
suo appartamento con due colpi di fucile sulla faccia. Le autorità parlano 
di suicidio.
Chi vuole può crederci.