http://italy.indymedia.org/news/2004/11/685646.php
reddito x tutti guerra x nessuno
questo e' il volantino che e' stato distribuito oggi dai precar@ di acrobax,
coordinamento cittadino di lotta x la casa, e universitari di roma 3 davanti al
supermercato PAM di via della magliana.
Nell'ambito della giornata mondiale del non acquisto - buy nothing day - abbiamo
deciso dopo il 6 novembre di tornare davanti ai supermercati nei nostri
territori per rilanciare i diversi percorsi che si stanno sviluppando in tutta
italia contro il caro/vita e per un reddito garantito.
CONTRO IL CAROVITA E LA PRECARIETA,
SPESE SOCIALI! LOTTE SOCIALI!
Sono settimane che si parla del 6 novembre come una giornata in cui ci sono
state rapine, furti, e espropri proletari, giornalisti e parlamentari
hanno riempito i telegiornali e i quotidiani di interpretazioni fuori dalla
realtà, rifacendosi ad un immaginario che appartiene agli anni 70.
Ci hanno descritto come i soliti antagonisti, disobbedienti, militanti dei
centri sociali, anarchici
.rapinatori
.delinquenti comuni
.
Nessuno ha voluto affrontare il problema del caro-vita per quello che è:
unemergenza sociale, un problema di tutti. Si è voluto liquidare il disagio
che migliaia di persone vivono in Italia come un problema di ordine pubblico da
reprimere e perseguire penalmente.
Il 6 novembre era una giornata particolare, un momento costruito in tutta Italia
con assemblee pubbliche partecipate da precari/e, disoccupati/e,
occupanti di casa, studenti e migranti.
Una giornata che reclamava un reddito garantito per tutti/e, contro la
Finanziaria varata da questo governo che spende e spande milioni di euro in
spese militari, taglia i servizi sociali, precarizza il lavoro e svende il
patrimonio pubblico sfrattando e sgomberando centinaia di persone dalle case
popolari e dalle case occupate.
Quella mattina ci siamo ritrovati in centinaia davanti al centro commerciale
Panorama nel quartiere popolare di Pietralata. Abbiamo fatto una
contrattazione sociale con i gestori dellipermercato per ottenere uno sconto
del 70% sulla merce. Non chiedevamo lo sconto solo per noi, ma anche per chi in
quel momento stava facendo la spesa. E stata unazione di denuncia del disagio
che migliaia di persone vivono quotidianamente quando si trovano davanti alla
cassa di un supermercato per pagare un conto sempre più salato. Allinterno di
quel centro commerciale lavorano precari e precarie che condividono i nostri
stessi problemi: contratti di merda, affitti insostenibili e pochi soldi in
tasca per arrivare alla fine del mese. Per tutto questo da Milano a Palermo,
passando per Napoli, Caserta,Torino e Palermof negli ultimi mesi si sono
sviluppate diverse forme di autorganizzazione e di spese sociali contro il
caro-vita e per un reddito garantito.
Oggi siamo qui, fuori questo supermercato, perché non ci interessa entrare e
riproporre la contrattazione collettiva che abbiamo fatto il 6 Novembre, ma
vogliamo comunicare che non siamo il movimento dei rapinatori o di
espropriatori, ma siamo precari e precarie che cercano forme di organizzazione
e strumenti comuni per uscire dalla condizione di precarietà generalizzata.
Questi sono i nostri percorsi: sportelli informativi e di lotte sulla casa, sul
lavoro e sui migranti, le occupazioni delle case, collettivi universitari e le
assemblee metropolitane.
OGGI COSTA TUTTO CARO,
DOMANI NON DEVE COSTARE TUTTO TROPPO!
MANI IN ALTO, IL MERCATO TI RAPINA!
GUERRA PER NESSUNO, REDDITO PER TUTTE/I!