[Forumlucca] Econews - 16 novembre 2004

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Author: Federazione dei Verdi di Lucca
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Subject: [Forumlucca] Econews - 16 novembre 2004
Rassegna quotidiana di notizie verdi.

SOMMARIO:

- Falluja. Verdi presenteranno denuncia a Corte Aja
- Finanziaria. Pecoraro: stop ad accanimento terapeutico
- Finanziaria. Cento: governo sordo su reddito sociale
- Scuola. Cortiana: mobilitazione serva da lezione
- Scuola. Pecoraro: vergognoso tentativo di smantellarla
- Scuola. Cento: Moratti fa la pasdaran di questa Finanziaria
- Scuola. Bulgarelli: scuola unita contro la Moratti
- Giustizia. Cento: con chi dovremmo dialogare?
- Iraq. Bonelli: Governo faccia chiarezza su aerei tortura
- Vanunu. Cima e Pagliarulo: Italia riapra caso
- Umbria. Verdi appoggiano il corpo docente in sciopero
- Milano. Tar chiede commissario ad acta per il Prg di Desio
- Ambiente. Verdi Lazio: ecco il "Libro nero" di Storace
- Lazio. Caporale: il parco Velino-Sirente apre le porte ai cacciatori!
- Montagne. Wwf: l'Italia ratifichi la Convenzione delle Alpi
Econews dalle agenzie estere:
- Melting swiss glaciers threaten Alps (Reuters)
http://WWW.PLANETARK.COM/dailynewsstory.cfm/newsid/28158/story.htm
- Greenpeace hails Bayer India GM pullout (Reuters)
http://WWW.PLANETARK.COM/dailynewsstory.cfm/newsid/28163/story.htm

Falluja. Verdi presenteranno denuncia a Corte Aja

"Presenteremo una denuncia alla Corte di giustizia dell'Aja". Lo annuncia
Angelo Bonelli, coordinatore nazionali dell'esecutivo dei Verdi. "Non si
può restare indifferenti davanti al massacro di tanti civili inermi
compiuto dagli attacchi militari a Falluja - spiega Bonelli. - e non si può
più tollerare che per catturare dei terroristi debbano essere bombardate
abitazioni civili, ospedali, scuole tra l'indifferenza dei governi, primo
fra tutti quello italiano". "Davanti a questo ennesimo massacro in iraq -
conclude Bonelli - i Verdi chiedono la convocazione del Parlamento italiano
per condannare l'attacco statunitense su falluja e per permettere di aprire
un corridoio umanitario in grado di aiutare e soccorrere la popolazione
civile irachena". (Ansa)

Finanziaria. Pecoraro: stop ad accanimento terapeutico

“Questa Finanziaria nasce già morta. Oramai anche esponenti del Governo e
della maggioranza la bocciano pubblicamente sui giornali. Viaggiano a fari
spenti. Si metta fine a questo teatrino”. Lo ha dichiarato il presidente
dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio. “Si blocchi quello che è un vero e
proprio accanimento terapeutico. Il Governo - ha aggiunto Pecoraro - abbia
la dignità di ritirare e riscrivere la manovra. Lo spettacolo a cui gli
italiani sono costretti ad assistere è indecente ma il fallimento del
centrodestra provoca danni ingenti al paese”.

Finanziaria. Cento: governo sordo su reddito sociale

"Ancora una volta governo e maggioranza rifiutano il confronto su reddito
sociale di cittadinanza per disoccupati e precari". Lo afferma in una nota
Paolo Cento, deputato verde, rilevando che "tutta la Gad, unitariamente, ha
votato gli emendamenti presentati a favore del reddito minimo che
rappresenta in tutta europa una moderna tutela per i non garantiti". "Solo
qualche giorno fa - prosegue Cento - prendendo a pretesto i cosiddetti
espropri proletari avvenuti nella capitale, il Governo strumentalmente
annunciava tolleranza zero. Oggi che aveva l'occasione per discutere di
come tutelare migliaia di uomini e donne privati dei diritti sociali dal
loro stato di precari, la destra ha bocciato qualsiasi proposta. Noi verdi
continueremo a batterci per un tavolo di confronto tra Governo, Parlamento
e movimenti dei disoccupati e precari per affrontare uno dei problemi più
urgenti della nostra società". (Ansa)

Scuola. Cortiana: mobilitazione serva da lezione

"Mi auguro che la continua mobilitazione degli insegnanti e degli studenti
serva da lezione a questo Governo che ha varato una riforma senza
coinvolgere i protagonisti principali del sistema scolastico. Finanziaria
dopo finanziaria, i tagli del personale si sono accompagnati a quelli
sull'edilizia scolastica". Lo afferma il senatore Fiorello Cortiana,
capogruppo dei Verdi in Commissione istruzione. "Ancora una volta, la
scuola viene considerata un costo del bilancio dello stato e non un
investimento. Il ministro Moratti deve capire che il diritto al sapere è
diritto al futuro e che la condizione preliminare per l'innovazione di un
paese è l'investimento sull'istruzione".

Scuola. Pecoraro: vergognoso tentativo di smantellarla

“I Verdi sostengono la mobilitazione di insegnanti e studenti per difendere
e rilanciare la scuola pubblica italiana. Questo Governo, con una
controriforma e con la finanziaria, vuole smantellarla”. Lo ha dichiarato
il presidente dei verdi alfonso Pecoraro scanio. “lo sciopero di oggi ha
aggiunto Pecoraro è la migliore risposta a chi nel centrodestra continua a
negare l’evidenza. I tagli del personale, dei fondi, la mortificazione
della professionalità degli insegnanti e gli attacchi alla loro autonomia
sono la costante della politica di questo Governo. I verdi chiedono una
decisa inversione di rotta, investendo e rilanciando la scuola pubblica.
Noi continueremo a batterci, a cominciare dalla finanziaria, per questo
obiettivo”.

Scuola. Cento: Moratti fa la pasdaran di questa Finanziaria

"Il ministro Moratti continua a fare la pasdaran di questa Finanziaria, che
taglia soldi al tempo pieno, agli insegnanti, alla scuola pubblica, per
dare una mancia a qualche impresa con la riduzione dell'Irap". Ad
affermarlo e' il deputato dei Verdi Paolo Cento, presente ieri mattina alla
manifestazione per la scuola pubblica organizzata dai Cobas, in
concomitanza con il corteo che sfilera' in altre zone della capitale
organizzato dai confederali. "La legge finanziaria che si sta preparando,
sottolinea Paolo Cento, "da' un colpo di frusta definitivo alla scuola
pubblica". Secondo il deputato, esiste nel paese "sia per la scuola che per
l'universita', una opposizione radicale alle riforme Moratti. Dobbiamo
lavorare per unire i movimenti". Cento fa notare, inoltre, che al corteo
dei Cobas, "c'e' una grande componente di studenti, fino ad oggi rimasta un
po' alla finestra". (Agi)

Scuola. Bulgarelli: scuola unita contro la Moratti

"La manifestazione di ieri è la prova che tutto il mondo della scuola è
unito in un inedito coro contro l'insostenibilità della gestione Moratti".
Lo scrive in una nota il deputato dei Verdi, Mauro Bulgarelli, commentando
il "successo" dello sciopero generale del comparto scuola indetto per ieri
dai tre sindacati confederali. "Non si tratta solo di una resistenza alla
miseria della politica culturale della pseudo riforma Moratti, - aggiunge
Bulgarelli - ma di una vera e propria lotta per la sopravvivenza
dell'istruzione pubblica nuovamente provata dall'ultima legge finanziaria".
Secondo il parlamentare dei Verdi, "lo sfascio della scuola é il vero
motivo per cui la Moratti siede al ministero dell'istruzione, e su questo
il ministro misura i suoi successi. Sarebbe altrimenti inspiegabile -
conclude Bulgarelli - la sua indifferenza di fronte al fatto di non aver
assolutamente alcun consenso nel mondo della scuola pubblica: anche grazie
al successo della manifestazione di ieri la Moratti non potrà fare orecchie
da mercante ancora a lungo". (Ansa)

Giustizia. Cento: con chi dovremmo dialogare?

“Sulla riforma della giustizia con chi dovremmo dialogare?”. Lo chiede
polemicamente il verde Paolo Cento, vicepresidente della Commissione
giustizia della Camera, dopo che “le aperture del sottosegretario Vietti ­
osserva Cento - sono state stroncate dalla stessa maggioranza di centro
destra e dal ministro Castelli che ritengono immodificabile la riforma
dell’ordinamento approvata al Senato. Ancora una volta nel Governo emergono
due linee diverse che evidenziano una spaccatura: noi Verdi, seppure
abbiamo proposte radicalmente alternative a quelle della destra, siamo
pronti a partecipare al confronto e al dialogo: ma se prevale il diktat di
Castelli, che vuole imporre la riforma al Parlamento, alla magistratura e
alla avvocatura, ciò sarà impossibile”.

Iraq. Bonelli: Governo faccia chiarezza su aerei tortura

"Le conclusioni dell'inchiesta del Sunday times sull'utilizzo di aerei
privati da parte della Cia e del dipartimento della difesa statunitense per
il rapimento e la tortura di presunti terroristi sono gravissime e, secondo
quanto pubblicato da un quotidiano italiano, riguarderebbero episodi
verificatesi anche nel nostro paese". Lo afferma Angelo Bonelli (Verdi)
chiedendo che "il governo faccia immediatamente chiarezza" sulla vicenda.
Secondo Bonelli è necessario fare luce "quanto prima su questa vicenda dai
contorni oscuri ed inquietanti. Sarebbe inaccettabile - conclude Bonelli -
ogni connivenza con atti di tortura, arresti e deportazioni in spregio a
tutte le convenzioni e le norme di diritto internazionale".(Ansa)

Vanunu. Cima e Pagliarulo: Italia riapra caso

“Vanunu ha ragione: l’Italia deve farsi carico della sua storia”. Laura
Cima, deputata verde, e Gianfranco Pagliarulo, senatore del Pdci, dopo
l'intervista al Guardian dell’ex tecnico nucleare israeliano, rapito a Roma
e imprigionato per ben 18 anni per aver denunciato i rischi derivanti
dall'arsenale nucleare in possesso di Israele chiedono la riapertura del
suo caso. “Le circostanze del suo rapimento - spiegano - sono tutt’ora non
chiarite: è certo che, successivamente alla chiusura dell’inchiesta da
parte della Procura di Roma, fu resa nota dalla stampa internazionale
l'identità della giovane donna, agente del Mossad che, seducendolo, lo
consegnò ai colleghi. Per questo sarebbero opportuno che le autorità
italiane almeno ascoltassero l’avvenente ex-agente, oggi residente negli
USA". Cima e Pagliaurolo, insieme ai colleghi Carlo Taormina, Giovanni
Russo Spena e Monica Baldi, hanno già chiesto all’ambasciatore israeliano a
Roma, con una lettera, di poter incontrare a Gerusalemme Mordechai Vanunu,
attualmente ancora agli arresti domiciliari, "per conoscere le sue
condizioni di salute e constatare il rispetto dei diritti che la legge
internazionale riconosce ad ogni individuo”.

Umbria. Verdi appoggiano il corpo docente in sciopero

Anche gli insegnanti dell’Umbria hanno partecipato compatti alla
mobilitazione di ieri (15 novembre 2004) indetta per protestare contro i
tagli al mondo della scuola nella Finanziaria e per il rinnovo del
contratto. Pieno appoggio agli insegnanti è dato dai Verdi del sole che
ride che da diverso tempo raccolgono l’insoddisfazione del corpo docente e
discutono con loro proposte per una seria riforma della scuola che non sia
calata dall’alto e che parta dalle esigenze di chi il mondo della scuola lo
vive tutti i giorni, e cioè docenti e non-docenti e studenti. Renzo
Zuccherini, responsabile scuola dei Verdi di Perugia e dirigente scolastico
sottolinea la situazione di disagio nella quale si trova il settore che da
anni aspetta il rinnovo del contratto: “la scuola oggi gravita in una grave
situazione di incertezza a causa di una riforma senza strumenti e senza
certezze giuridiche, mentre la Moratti afferma di non sapere neppure cosa
succede al ministero che governa”. Secondo i Verdi, ancora una volta la
scuola viene considerata un costo del bilancio dello stato e non un
investimento. Il Governo, con il suo ministro, devono smettere di fingere
di non capire che il diritto al sapere è diritto al futuro e che la
condizione preliminare per l'innovazione di un paese è l'investimento
sull'istruzione. Il Governo vuole fare le nozze con i fichi secchi
lanciando gli slogan di una riforma liberista, attuando tagli su tagli alla
scuola pubblica, aggravando il carico degli insegnanti e foraggiando le
scuole private, a scapito degli studenti.

Milano. Tar chiede commissario ad acta per il Prg di Desio

L'amministrazione provinciale milanese ha promosso ricorso al Tar e ha
inoltrato alla Regione Lombardia la richiesta di nominare un commissario ad
acta in relazione a una parte della variante di piano regolatore approvata
dal Comune di Desio il 23/1/2004. L'iniziativa dell'assessore provinciale
al territorio Pietro Mezzi si configura come atto dovuto per la non
corrispondenza di alcuni contenuti della variante con le prescrizioni del
piano territoriale di coordinamento provinciale, e per questo dichiarati
incompatibili o parzialmente compatibili, e per il mancato recepimento
della valutazione da parte del consiglio comunale di Desio. In particolare
sono sette gli ambiti considerati non compatibili. I primi due, situati a
nord-est del territorio comunale, prevedono aree industriali in
corrispondenza di zone destinate ad attività agricola e stabilirebbero una
saldatura tra aree urbanizzate spezzando la continuità del paesaggio
agricolo. Impreziosito inoltre dalla presenza di Villa Buttafava, con il
suo giardino storico, la chiesa e il complesso rurale di San Giuseppe. Un
altro ambito, a sud del territorio comunale, creando una saldatura urbana
tra desio e muggiò, comprometterebbe il mantenimento di una soluzione di
continuità dell'edificato esistente. Gli ultimi quattro ambiti, infine,
localizzati a ovest del territorio comunale, impedirebbero il mantenimento
di un importante corridoio ecologico. Per questi motivi la giunta
provinciale di Milano ha inteso promuovere ricorso al Tar al fine di
salvaguardare le previsioni del piano territoriale di coordinamento e il
territorio della zona.

Ambiente. Verdi Lazio: ecco il "Libro nero" di Storace

18 mila di ettari tagliati ai parchi della Regione Lazio, piu' dell'intera
estensione del comune di Milano (15 mila ha circa), e di questi una parte
finiti in mano alle immobiliari "che di certo non li useranno per visite
guidate di scolaresche nella natura". Questo e' il sarcastico commento di
Angelo Bonelli, capogruppo dei Verdi alla Regione Lazio, presentando i dati
di un libro "nero" su "Storace e l'ambiente: le aggressioni della destra al
territorio e all'ambiente del Lazio". Restando al taglio di estensione dei
parchi, Bonelli ricorda come il 2 agosto 2002 sia stato approvato dalla
giunta Storace il provvedimento che sforbicia 15 mila ettari ai parchi di
Veio, Marcigliana, Decima-Malafede, Monti Lucretili e Inviolata, cui sia
ggiungono i 2.700 gia' sottratti al parco di Bracciano e Martignano.
Bonelli fa un esempio per tutti, che e' stato oggetto di un'interrogazione
urgente, il 9 maggio 2003, cui la giunta non ha mai risposto, "e Storace
non risponderebbe nemmeno sotto tortura - ha spiegato il capogruppo dei
Verdi alla regione - perche' facendolo ammetterebbe la sua colpa". L'area
del Monte Gentile, compresa nel parco di Veio, "e' stata comprata l'11
aprile 2000 da un 86enne- ha detto Bonelli- che 8 mesi dopo, il 28 febbraio
2001, l'ha venduta all'immobiliare Lombarda spa, la piu' grande d'italia,
che l'ha comprata nonostante fosse zona tutela integrale, dove non si puo'
far nulla. Poi, il 2 agosto 2002, l'area e' stata eslusa dall'area del
parco". Ma il libro nero dei Verdi contiene altri numeri preoccupanti per
l'ambiente: "ci sono i 22 mila ha consumati dalla cementificazione delle
aree agricole - elenca Bonelli - grazie alle legge Storace che consente di
edificare anche a chi non e' agricoltore" Il risultato, conteggia il
capogruppo dei Verdi del Lazio, "e' un milione di metri cubi per migliaia
di ville realizzate, cambiando l'aspetto delle colline, con un meno 9%
delle aziende agricole e un meno 9,5% di superficie agricola, e addirittura
-39% per la vite". 120 le cave autorizzate in aree sottoposte a vincolo
idrogeologico e paesistico e sanate, elenca il libro "nero" dei Verdi, e 75
solo a Roma. Poi ci sono i 100 km di coste lacuali e fluviali "regalate
agli occupanti abusivi- spiega bonelli- con una sanatoria approvata dalla
giunta regionale". Poi ci sono i 2.856.000 euro di costo del corridoio
tirrenico meridionale, cioe' una nuova autostrada dalla a12 fino a formia,
parallelamente alla ss148 pontina. "si tratta di 130 km di asfalto, 51 tra
viadotti e ponti, 48 cavalcavia, 31 sottovia, 17 chilometri di gallerie-
elenca l'esponente del sole che ride- su 15 comuni interessati, 500 ha
agricoli cancellati, 4.800 aziende in ginocchio, 280 siti archeologici
devastati, 60 mila utenze idriche a rischio e nessun intervento per
l'adeguamento della pericolosa pontina". Con le stesse risorse si
potrebbero acquistare per le strade del Lazio "11.143 autobus a metano o
realizzare 222 km di tramvie e acquistare 266 tram, secondo i prezzi
unitari della delibera cipe". C'e' poi il capitolo rifiuti. "a fronte di un
raccolta differenziata del 4% nel lazio, una delle piu' basse d'italia-
continua Bonelli - il piano regionale prevede la realizzazione di 7
termoinceneritori, a grande potenzialita' di inquinamento a livello
locale". E ad aggravare la situazione dell'aria, c'e' la questione della
centrale enel di Civitavecchia, "dove bruceranno 4 milioni di tonnellate di
carbone l'anno per 528 mila tonnellate di ceneri, con 200 mila tonnellate
di calcare per abbattere l'anidride solforosa e 255 mila tonnellate di
fanghi e gesso da smaltire", sottolinea il capogruppo dei Verdi. (Dire)

Lazio. Caporale: il parco Velino-Sirente apre le porte ai cacciatori!

“Riteniamo gravissima la decisione del consiglio di amministrazione del
parco Velino-Sirente di aprire le aree protette ai cacciatori - ha
dichiarato Walter Caporale, presidente degli Animalisti italiani e
Presidente provinciale a Chieti dei Verdi. Si tratta di una soluzione falsa
e demagogica: i cacciatori sono i responsabili dei ripopolamenti di
cinghiali provenienti dall'est europa che, più forti di quelli autoctoni,
si sono riprodotti a dismisura e si propone ai responsabili del problema di
risolverlo! Esistono soluzioni definitive al problema del sovrannumero dei
cinghiali: vietare l'allevamento, il commercio e la detenzione di cinghiali
e di carne di cinghiale a qualunque scopo, realizzare delle recinzioni
elettrificate per tenere lontani gli animali, catturare i cinghiali e
sterilizzarli, come si sta facendo nel parco della Maremma e autorizzare la
polizia provinciale ed il Corpo forestale dello stato ad effettuare delle
catture di cinghiali nelle aree in cui risultano in sovrannumero, per
trasferirli, una volta sterilizzati, in aree specifiche e delimitate a
proposito dei danni prodotti dai cinghiali, di cui sono ricche le cronache
quotidiane dei giornali, è indispensabile verificare la concreta esistenza
dei danni prodotti, poichè è capitato di scoprire che le richieste di
risarcimento aumentano quando il clima distrugge i raccolti o quando si
realizzano produzioni agricole scadenti. Sono dunque necessarie proposte e
soluzioni concrete e definitive, senza nessun alibi che apra le porte dei
parchi ai cacciatori!” Pietro mezzi, assessore alla politica del territorio
e parchi, agenda 21, mobilità ciclabile, diritti degli animali


Montagne. Wwf: l'Italia ratifichi la Convenzione delle Alpi

L'Italia e' in ritardo nella piena attuazione della Convenzione nonostante
il ruolo preminente che potrebbe svolgere in ambito internazionale, avendo
sotto la sua giurisdizione il 27,6% del territorio dell'ecoregione Alpi
(seconda solo all'Austria, con il 28,5%, e prima della Francia, con il
21,4%) e contribuendo alla protezione e alla valorizzazione delle montagne
con uno dei sistemi di aree protette nazionali e regionali tra i piu'
estesi (secondo solo a quello della Francia e che supera quello istituito
in Svizzera) ma non sempre gestito in maniera esemplare. Per questo il Wwf
ha inviato un pacchetto di 16 misure elaborate insieme alla Commissione
internazionale per la protezione delle alpi (Cipra) al Governo e alla
Consulta stato-regioni dell'arco alpino perche' si impegnino a realizzarle
nell'ottava conferenza delle Alpi che parte oggi a Garmisch-Partenkirchen
(Baviera) e riaffermare il ruolo dell'Italia per la conservazione e la
valorizzazione dell'ecoregione Alpi. Wwf e Cipra Italia rilevano come il
nostro paese non sia riuscito ancora a dare piena attuazione alla
Convenzione delle Alpi approvando il disegno di legge di ratifica dei primi
otto protocolli attuativi, che attende da giugno il voto definitivo della
Camera dei deputati, nonostante siano gia' passati 5 anni da quando il
nostro paese ha aderito alla Convenzione delle Alpi. A oggi invece nulla si
sa sul ddl di ratifica dei primi otto protocolli, mentre quello sui
trasporti e' stato stralciato nel maggio 2004 al senato. L'Italia, la
Svizzera e l'Unione europea, per il momento, sono le uniche tre parti
contraenti che hanno solamente firmato i nove protocolli attuativi senza
procedere alla ratifica per nessuno di loro. (Dire)

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