[Forumlucca] Econews - 9 novembre 2004

Delete this message

Reply to this message
Author: Federazione dei Verdi di Lucca
Date:  
Subject: [Forumlucca] Econews - 9 novembre 2004
Rassegna quotidiana di notizie verdi.

SOMMARIO:

- Giustizia. Pecoraro: no a dialogo con chi condona abusi e reati
- Iraq. Verdi: basta con la farsa dei pacificatori
- Iraq. Cento: governo non sia complice di un massacro annunciato
- Furti d'arte. Pecoraro: condono? Urbani lo blocchi o si dimetta
- Dorigo. Zanella: iniziamo sciopero della fame in Parlamento
- Medio Oriente. Bulgarelli a Caldarola: partecipa alla manifestazione del
13 contro il muro dell'apartheid
- Blitz disobbedienti. Pecoraro: atti sbagliati ma non criminalizzare
- No global. Verdi denunciano vergognosa strumentalizzazione della destra
- Blitz disobbedienti. Verdi: governo risolva emergenza precari
- Blitz disobbedienti. Cento: non basta la repressione, dare una risposta
politica
- Blitz disobbedienti. Verdi Recanati: prendiamo le distanze
- Blitz disobbedienti. Intervento Capogruppo Verdi Municipio X di Roma
Peppe Mariani
- Lombardia. Per i Verdi la strada maestra restano le primarie
- Uccelli. Lipu: in Europa, una specie su due e’ minacciata
- Smog. Usa: con effetto serra aumento fino al 60% dei morti da ozono
- Reati ambientali. Verso introduzione dell'arresto nella UE
Econews dalle agenzie estere:
-
<http://www.planetark.com/dailynewsstory.cfm/newsid/28052/story.htm>Anti-nuclear
protester dies as train cuts off leg (Reuters)
<http://www.planetark.com/dailynewsstory.cfm/newsid/28052/story.htm>http://www.planetark.com/dailynewsstory.cfm/newsid/28052/story.htm
- <http://www.enn.com/today.html?id=330>Scientists try to save largest
Salamander (ENN)
http://www.enn.com/today.html?id=330


Giustizia. Pecoraro: no a dialogo con chi condona abusi e reati

“Proposte Cdl sono contro giudici e legalità, centro sinistra non confonda
elettori” “Ogni tentativo di dialogo con la Cdl si è rivelato un’illusione
o peggio un boomerang per il Centro Sinistra. E’ inaccettabile e
impossibile interloquire con chi da una parte continua a proporre condoni
per gli abusivi, per gli evasori, e addirittura per i tombaroli, come
previsto da un emendamento alla Finanziaria, e dall’altra continua a
sfornare normative a tutela degli indagati, come la Cirami e il Lodo
Schifani. Rincorrere il dialogo con la Cdl può solo danneggiare il Centro
Sinistra, serve invece una proposta alternativa forte e una chiara e
coraggiosa opposizione per non confondere i nostri elettori”.

Iraq. Verdi: basta con la farsa dei pacificatori

"Questo governo imbelle è incapace di una qualsiasi iniziativa di pace ma
solo di reiterare slogan da quattro soldi anche di fronte a quel massacro
che lo stesso Kofi Annan aveva chiesto di evitare". Lo ha dichiarato il
presidente dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio. "Basta con la farsa dei
pacificatori - ha aggiunto il leader dei Verdi -; questa è una guerra
terribile alla quale noi partecipiamo senza legittimazione né del
Parlamento né dell'opinione pubblica. Non ci stancheremo mai di chiedere il
ritiro delle truppe come unica soluzione capace di avviare il processo di
pace".

Iraq. Cento: governo non sia complice di un massacro annunciato

''Un massacro annunciato: il governo italiano non puo’ essere complice”.
Paolo Cento, coordinatore dei Verdi, sostiene che "le notizie sempre più
drammatiche che giungono dall’Iraq, dove tank americani sono già entrati
nella stazione dei treni, destano grande preoccupazione per le conseguenze
sui civili di un attacco feroce contro Falluja, preparato dalle truppe
occupanti. Continuano a cadere nel vuoto gli appelli al buon senso perché
l’amministrazione Bush è sempre più determinata ad usare tutta la forza
militare di cui dispone, incurante delle effetti catastrofici sulla
popolazione. Il Governo italiano deve intervenire o sarà complice di questo
ennesimo massacro. E la GAD faccia sentire in modo chiaro e forte la
propria voce contro questa follia omicida”.

Furti d'arte. Pecoraro: condono? Urbani lo blocchi o si dimetta

"Ennesimo colpo di mano della Cdl che in Finanziaria, attraverso due
emendamenti, vorrebbe legalizzare di fatto il commercio di opere d'arte
rubate e di reperti archeologici. Evidentemente non e' bastato al
centrodestra aggredire il territorio, ora vuole estendere i condoni ai beni
culturali. E' un altro vergognoso attacco della Cdl al patrimonio artistico
del nostro paese e alla legalita'". Lo ha dichiarato il presidente dei
Verdi Alfonso Pecoraro Scanio. Il ministro Urbani, continua Pecoraro,
"blocchi questo scempio o si dimetta. Non ci sono altre alternative di
fronte a questo scandaloso regalo a ladri, tombaroli e trafficanti". Con
l'approvazione dei due emendamenti e la possibilita' per i privati di
entrare in possesso di preziosi reperti, pagando solo il 5% del loro valore
stimato- sottolinea Pecoraro - "si vuol far saltare il principio della
proprieta' statale dei beni archeologici e si vuole aprire il mercato a
sciacalli e speculatori". La Cdl, conclude il leader del sole che ride,
continua a governare "ignorando, anzi, calpestando ogni principio di
legalita' e di interesse collettivo. Facciano marcia indietro, dimostrando
un minimo di rispetto almeno per la nostra storia, se non per le
istituzioni". (Dire)

Dorigo. Zanella: iniziamo sciopero della fame in Parlamento

Uno sciopero della fame a staffetta contro l’ingiustizia della detenzione
di Paolo Dorigo. L’iniziativa è stata avviata in Parlamento dalla deputata
Verde Luana Zanella, insieme ai colleghi Giovanni Russo Spena (Prc),
Michele Vianello e Giuseppe Giulietti (Ds), dopo le sempre più drammatiche
notizie sulle condizioni di salute di Dorigo, ormai al cinquantesimo giorno
di sciopero della fame. “Paolo Dorigo è in gravissime condizioni di salute:
perde 300 grammi al giorni ed il suo - spiega Zanella - è ormai un peso
pediatrico, cioè quello del suo scheletro. Il 26 ottobre scorso l’avvocato
Trupiano ha presentato una nuova istanza di scarcerazione che non è stata
ancora presa in considerazione dalla dottoressa Manganaro, dell’ufficio di
Sorveglianza di Spoleto. Questo silenzio è molto grave perché Dorigo sta
morendo: ha già dettato il suo testamento e ha espresso al sindaco della
città la sua volontà di non ricevere alimentazione quando entrerà in coma.
Contro Dorigo, condannato alla pena abnorme di 13 anni e sei mesi per aver
lanciato una bottiglia incendiaria contro la rete di recinzione
dell'aeroporto militare di Aviano nel 1993, senza provocare danni a
nessuno, si è verificato una vera e proprio accanimento. Il suo è un caso
di vergognosa ingiustizia, se consideriamo che che la Corte Europea per la
salvaguardia dei Diritti dell'uomo e delle liberta' fondamentali abbia
riconosciuto che Dorigo non ha ricevuto un ''giusto processo'', ''dal
momento che la sua condanna scaturi' unicamente delle dichiarazioni rese
alla pg ed al pm da parte di Angelo Dalla Longa, collaboratore di
giustizia, che vennero acquisite agli atti del processo come prova'' ai
sensi degli appositi articoli del Codice di procedura penale, e che il
Comitato dei Ministri del Consiglio d'Europa invita dal '99 ogni sei mesi
l'Italia ad assumere ''iniziative legislative conformi alle raccomandazioni
in tema di salvaguardia dei Diritti dell'uomo tese al riesame o alla
riapertura dei procedimenti, visto che la parte lesa continua a subire
conseguenze molto negative di un processo non equo''. Con la nostra
iniziativa, alla quale sollecitiamo l'adesione di altri colleghi ­ conclude
Zanella - intendiamo riportare all’attenzione dell’opinione pubblica e
delle autorità competenti un caso politico e umano di gravità estrema”.

Medio Oriente. Bulgarelli a Caldarola: partecipa alla manifestazione del 13
contro il muro dell'apartheid

“Potresti cominciare tu a dar scandalo, venendo alla manifestazione del 13
novembre, a Roma, contro il Muro dell’apartheid voluto da Ariel Sharon”.
Mauro Bulgarelli, deputato Verde, risponde polemicamente alle
sollecitazioni rivolte dalle colonne de Il Riformista da Peppino Caldarola
che scrive: “Bravo Sharon, se vai avanti così, siamo con te: Cercasi leader
di sinistra disposto allo scandalo”. Bulgarelli sostiene che “il vero
scandalo in Italia sarebbe la partecipazione di un autorevole esponente
della sinistra alla manifestazione con cui per il secondo anno numerosi
comitati di solidarietà ricordano l’orrore del muro dell'apartheid che il
Governo Sharon sta costruendo in Cisgiordania. Si tratta di uno dei più
grandi progetti di annessione di terre, distruzioni e pulizia etnica di
questi ultimi decenni: concetti espressi anche dall’Onu. Dunque una
iniziativa che merita davvero il sostegno dei sinceri democratici che
vogliono un Medio Oriente pacificato, senza armi, con due popoli e due Stati”.

Blitz disobbedienti. Pecoraro: atti sbagliati ma non criminalizzare

"L'azione compiuta sabato a Roma in un centro commerciale e in una libreria
è estranea alla cultura, alla tradizione nonviolenta e all'azione politica
dei Verdi". Lo ha dichiarato il presidente dei Verdi Alfonso Pecoraro
Scanio. "I veri danneggiati da quell'iniziativa - ha aggiunto il leader dei
Verdi - sono le migliaia di manifestanti che hanno sfilato pacificamente
per le strade della capitale, ponendo il grave problema del precariato e
dell'assenza di garanzie sociali per milioni di persone, e che hanno visto
offuscato il successo della manifestazione a causa dell'azione sbagliata di
pochi. Rifiutiamo però ogni tentativo di criminalizzare e strumentalizzare
oltremodo chi ha compiuto quei gesti, a volto scoperto e assumendosene la
responsabilità". "Non va confusa - ha concluso Pecoraro - la legittima
richiesta di diritti per i precari con l'azione sbagliata di pochi.
Chiediamo quindi che si affronti seriamente e concretamente quella che è
oggi una vera e propria emergenza sociale: l'assenza di diritti, tutele e
garanzie sociali per i lavoratori precari".

No global. Verdi denunciano vergognosa strumentalizzazione della destra

I deputati Luana Zanella, Paolo Cento e Mauro Bulgarelli ed il
vicepresidente dell’esecutivo dei Verdi, Gianfranco Bettin, in una nota
congiunta, dichiarano: "La manifestazione di sabato a Roma dei precari e
l’iniziativa contro il caro vita che ne è seguita non possono essere
affrontati come fatti di ordine pubblico. Per questo ­ spiegano - deve
essere respinta la vergognosa campagna di strumentalizzazione della destra.
C’è invece bisogno di una forte iniziativa politica per dare risposte
positive alla crescente precarietà del lavoro e alla molteplicità dei
contratti atipici: è indispensabile aprire un confronto in Parlamento sulle
proposte presentate anche dai Verdi per introdurre in Italia il reddito
sociale che già esiste in tutta Europa. Alla GAD ed al leader Prodi
proponiamo di sostenere una forte iniziativa politica per mettere in campo
proposte chiare a difesa di un nuovo sistema di garanzie sociali e di
diritti per contrastare precarietà e disoccupazione senza cadere nella
trappola orchestrata dal centro destra che, peraltro, mostra già il fiato
corto”.

Blitz disobbedienti. Verdi: governo risolva emergenza precari

"Ribadiamo che gli espropri vanno condannati non solo perché sono fuori
dalla legalità ma anche perché hanno permesso al governo delle destre di
avviare una campagna di strumentalizzazione della battaglia dei precari".
Lo afferma in una nota Angelo Bonelli, membro dell'esecutivo nazionale dei
Verdi. "La conseguenza degli espropri, che riteniamo atti per nulla
intelligenti - afferma Bonelli - è che ora la battaglia politica e sociale
del movimento dei precari è offuscata da un dibattito tutto incentrato
sulla questione degli espropri, che noi Verdi abbiamo condannato". "Il
governo - prosegue Bonelli - che non è in grado di dare risposte sociali a
milioni di giovani e meno giovani che non riescono a progettare il proprio
futuro e alla cui precarietà lavorativa si aggiunge anche quella
psicologica, non fa altro che strumentalizzare i fatti di sabato non avendo
nessuna risposta politica se non quella di dare maggiore precarietà". "Ci
troviamo davanti a un'emergenza sociale - conclude il Coordinatore dei
Verdi - la cui risposta non può essere che politica. I fatti di sabato
scorso non costituiscono una soluzione al carovita e per giunta vanno
condannati senza alcuna giustificazione". (Ansa)

Blitz disobbedienti. Cento: non basta la repressione, dare una risposta
politica

"Il Governo sceglie la linea dura, cioé arresto immediato in flagranza per
i disobbedienti che faranno altri espropri proletari. Io credo che siamo di
fronte ad un'emergenza sociale che non può essere affrontata solo con la
repressione". Lo ha detto il deputato dei Verdi, Paolo Cento, intervistato
dal Gr3 sul caso dell'esproprio proletario messo in atto dai disobbedienti
a Roma. "La precarietà, la flessibilità, la legge Biagi - ha sottolineato
Cento - hanno aumentato la precarietà del lavoro: a questo bisogna dare una
risposta innanzitutto politica ed è per questo che noi abbiamo proposto
anche in questa legge finanziaria l'introduzione del reddito sociale che
peraltro già c'é in tutta Europa. A una difficoltà sociale, a un disagio
sociale si risponde con la politica e non con la repressione". A proposito
dell'intervista al 'Corriere' del deputato del Prc Russo Spena, che ha
definito l'esproprio 'un gesto bello e da ripetere', Cento afferma che
"quanto è accaduto a Roma sia stato strumentalizzato e enfatizzato. Non c'é
dubbio che quando un cittadino o gruppi di cittadini si organizzano per
criticare il caro-vita, questo non può diventare l'occasione per una
criminalizzazione generalizzata. E' sempre più diffusa in Italia e in
Europa - ha proseguito - la creazione di gruppi di acquisto solidale che
criticano i prezzi e criticano anche la qualità della merce. Credo che come
i picchetti sono stati la frontiera dello sciopero del sindacato, queste
forme di lotta sono la frontiera di uno sciopero diffuso dei precari".
"D'Erme - ha aggiunto Cento a proposito del consigliere del comune di Roma
che ha partecipato all'azione dei disobbedienti - é espressione di una
parte significativa della città, ha preso i voti, è stato eletto e si
assume la responsabilità politica di quello che ha fatto. E' come dire al
ministro Pisanu di scaricare alcuni parlamentari del centrodestra che hanno
avuto condanne per fatti ben più gravi dal punto di vista della rilevanza
sociale". "Io credo - ha concluso il deputato dei Verdi - che la Grande
Alleanza Democratica sia un punto importante per costruire un'opposizione
credibile e una alternativa di Governo a Berlusconi. La Gad deve essere
credibile e deve anche saper dialogare con i movimenti e deve saper
affrontare con radicalità le domande poste dal precariato e dal disagio
sociale. Non sono in contraddizione, sono due piani diversi: uno é la
politica e l'altro sono i movimenti e la società". (Ansa)

Blitz disobbedienti. Verdi Recanati: prendiamo le distanze

Il recente episodio di “disubbidienza” verificatosi a Roma è un atto che di
“disubbidienza civile” ha ben poco ­ ha dichiarato il presidente dei Verdi
di Recanati Tommaso Virnicchi. Senza essere avvocati o giudici ma
semplicemente sapendo leggere un dizionario, stando a quanto mostrato dalla
televisione e scritto dai giornali, quella che si è verificata in un
supermercato della Capitale è definita “rapina”, ed il fatto che a
commetterla siano stati duecento manifestanti anziché un bandito con la
pistola in pugno non può essere in alcun modo considerata un’attenuante;
una rapina che neppure può essere assimilata all’assalto ai forni di
Manzoniana memoria, non sussistendo in questo caso lo stato di necessità.
Purtroppo in questa occasione come in molti campi della politica assistiamo
quotidianamente al ribaltamento del significato semantico delle parole. La
disubbidienza civile è ben altra cosa: bloccare una discarica, fermare un
treno che trasporta rifiuti tossici o nucleari, manifestare di fronte ad
uno stabilimento pericoloso ed inquinante come l’API di Falconara, lottare
contro le inutili centrali elettriche che il governo Berlusconi vuole
costruire dappertutto, San Severino compresa. Questa può essere definita
disobbedienza, e può ambire ad avere una forma di riconoscimento politico
dai Verdi, non certamente l’assalto ad un supermercato...La presenza di
alcuni personaggi politici della sinistra turba per il pensiero che a
quelle persone sia stato dato il voto per rappresentare così miseramente il
mandato a loro affidato dagli elettori, così come inopportune appaiono
anche alcune dichiarazioni, come quella rilasciata anche da un alto
esponente del nostro partito, dalla quale mi dissocio a titolo personale ma
certo di rappresentare la stragrande maggioranza di quei Verdi che pongono
al centro del loro impegno civile la difesa dell’ambiente.

Blitz disobbedienti. Intervento Capogruppo Verdi Municipio X di Roma Peppe
Mariani

“La manifestazione di sabato è stata una risposta di 60.000 persone contro
il caro-vita, contro la precarietà, contro l’emergenza abitativa, contro la
vulnerabilità sociale ormai devastante. Questi numeri impongono una
riflessione imponente e risolutiva sulla questione. Sguardi mirati e
parziali e la criminalizzazione di un Movimento, che anche se con momenti
ed azioni esuberanti e forti, a volte anche al limite della legalità, è
spesso solo a battersi quotidianamente per i diritti dei senza volto e dei
senza nome, che non riescono ad avere risposte valide all’emergenze sempre
più devastanti del vivere quotidiano, non possono essere le sole risposte”,
interviene così il capogruppo dei Verdi e Delegato al Bilancio
Partecipativo al Municipio X di Roma, Peppe Mariani. “Gli ultimi dati sulle
condizioni di vita delle famiglie italiane parlano chiaro”, continua il
consigliere, “una famiglia su due non arriva alla fine del mese innescando
meccanismi di richieste economiche "fai da te"ovvero sbarcare il lunario
con espedienti o ricorrere agli usurai, la vulnerabilità sociale si sta
allargando non solo ai ceti sociali più deboli, ma sta sempre più
interessando quello che prima era il ceto medio. Queste emergenze
necessitano di interventi e segnali forti da parte del Governo e maggiore
attenzione da parte dei media, non con frasi semplificatorie e ipocrite che
riportano la questione soltanto come un problema di ordine pubblico che
rischia di generare una frattura sociale insanabile.”

Lombardia. Per i Verdi la strada maestra restano le primarie

“Gli esponenti della Grande alleanza democratica della Lombardia hanno
deciso di sottoporre i nomi dei candidati alla presidenza della Lombardia
emersi in questi giorni ­ hanno dichiarato Natale Ripamonti e Camillo
Piazza, Coordinatori dei Verdi lombardi - al voto di un'assemblea da
tenersi a dicembre. Per i Verdi è un passo in avanti, nel senso che si è
riconosciuta l'esigenza di tenere delle consultazioni. La cosa non è però
sufficiente. Noi continuiamo a sostenere che sia necessario un
coinvolgimento più ampio, che preveda delle iniziative a livello comunale e
provinciale alle quali possano dire la loro soprattutto gli elettori del
centrosinistra. Parallelamente riteniamo che sia opportuno accompagnare
tale percorso con una ricerca demoscopia in grado di fornire a tutti
ulteriori elementi sul gradimento e il livello di notorietà dei candidati
emersi e che eventualmente dovessero ancora emergere. Noi continuiamo a
sostenere il metodo delle primarie perché riteniamo che sia più utile al
centrosinistra e più in sintonia con i nostri elettori, come dimostra una
nostra indagine condotta su 3500 lombardi, da cui è emerso che il 63% è
favorevole a tale modalità per individuare il candidato più in grado di
sconfiggere Formigoni. E a disposizione di tutti abbiamo messo Carlo
Monguzzi, il più votato alle ultime regionali nel lista unica del
centrosinistra. Le iniziative nei comuni e nelle province sarebbero molto
utili perché da subito permetterebbero di raccogliere dai cittadini
indicazioni sul programma e per illustrare ai lombardi i fallimenti del
centrodestra durante i 10 anni di Governo di Formigoni.

Uccelli. Lipu: in Europa, una specie su due e’ minacciata

226 specie di uccelli presenti in Europa, pari a quasi il 50% del totale,
sono minacciate o in declino. Specie come Aquila del Bonelli, Capovaccaio
(l’”Avvoltoio degli Egizi”), Falco sacro, Albanella pallida e Gallina
prataiola sono in drammatico calo. Verso il declino altre 8 specie
cacciabili in Italia. Sono alcune delle stime elaborate da Birds in Europe
2004, il rapporto sullo stato di conservazione degli uccelli redatto da
LIPU e birdlife International. Birds in Europe 2004 ha analizzato lo stato
di conservazione delle 524 specie di uccelli presenti in 52 Paesi europei.
Tra le cause principali del fenomeno l’intensificazione dell’agricoltura,
la distruzione delle aree steppiche dell’Europa meridionale e dell’Est,
l’inadeguata tutela e gestione delle Zone di Protezione Speciale previste
dalla Direttiva europea “Uccelli”. Sono solo 14, al contrario, le specie di
uccelli europee che hanno migliorato il proprio status rispetto a 10 anni
fa: fra di esse Falco pellegrino, Uccello delle tempeste, Fistione turco,
Grifone, Sula e Oca facciabianca. Limitando l’analisi ai 25 Paesi
dell’Unione Europea, la situazione appare leggermente più stabile. <<Questo
leggero miglioramento della situazione nella UE ­ spiega Marco Gustin,
Responsabile Specie e Ricerca LIPU-birdlife Italia ­ può essere attribuito
almeno in parte agli effetti benefici della Direttiva “Uccelli”, che ha
portato una migliore regolamentazione della caccia, la protezione dei siti
più importanti e l’avvio di progetti di conservazione attiva nei confronti
delle specie più minacciate>>. Delle 36 specie cacciabili in Italia, 8
hanno visto peggiorare il proprio stato di salute e risultano in declino a
livello europeo: Mestolone, Moretta, Moriglione, Pavoncella, Combattente,
Beccaccino, Frullino e Beccaccia. Salgono dunque a 21 su 36 (pari al 58%)
le specie cacciabili in Italia che risultano in declino a livello europeo.
Più di una specie su due. <<Invece di proteggere le specie in declino ed
eliminarle dalla lista delle specie cacciabili - commenta Gustin - si vuole
addirittura aumentare in Italia le specie cacciabili e i periodi di caccia:
si tratta di proposte inaccettabili e illogiche, che contraddicono i dati
scientifici e le esigenze di conservazione>>. In declino anche 3 delle 7
specie cacciabili in Italia in deroga: Passera oltremontana, Passera
mattugia e Storno. Secondo Birds in Europe II, risultano in grave calo in
Italia e in Europa le specie di uccelli degli ambienti agricoli, prativi e
steppici a causa delle pratiche agricole intensive: Nibbio reale,
Culbianco, Gallina prataiola, Strillozzo, Passera mattugia e Passera
oltremontana. Nel novero delle specie minacciate entra anche l’Upupa, il
simbolo stesso della LIPU-birdlife Italia. Raddoppiano, invece, in Italia
le popolazioni di Uccello delle tempeste, Fistione turco, Grifone e Falco
pellegrino. <<Il miglioramento della situazione di queste specie ­ spiega
Marco Gustin - è attribuibile alle concrete misure di protezione intraprese
a livello europeo: protezione delle colonie di nidificazione e delle zone
umide, bando del DDT ed altri pesticidi bioaccumulabili, repressione del
bracconaggio>>. Anche altre specie in declino in Europa sono migliorate ­
in controtendenza rispetto all’europa - entro i confini del territorio
italiano: tra di esse il Gabbiano corso e il Marangone minore, e inoltre la
Pavoncella, il Mestolone, la Moretta (tutte e tre cacciabili in Italia).
<<Questo grazie alla protezione delle colonie di nidificazione e delle zone
umide, e, per quanto riguarda la Pavoncella, alla chiusura anticipata
dell’attività venatoria stabilita dalla legge 157/92, che ha permesso alla
specie di nidificare in molte aree dove veniva sterminata dalla caccia
primaverile. Un buon esempio di come la Direttiva Uccelli del 1979,
applicata tramite la legge 157/92, abbia contribuito al miglioramento dello
status di conservazione di molte specie in Italia>>. <<Inoltre ­ aggiunge
Gustin - si può ipotizzare un effetto benefico della Direttiva Uccelli
anche per il Mestolone e la Moretta, per le quali, grazie alla legge
157/92, la chiusura della caccia è stata anticipata al 31 Gennaio>>.
Nonostante qualche segnale positivo, il complessivo arretramento di molte
specie di uccelli è per LIPU-birdlife Italia un segnale molto preoccupante.
<<Occorre immediatamente attivarsi - dichiara Ariel Brunner, Responsabile
IBA e Rete Natura 2000 ­ con azioni forti, a cominciare da una seria e
puntuale applicazione della Direttiva “Uccelli”, in particolare nella
designazione e gestione delle Zone di Protezione Speciale e dei siti della
Rete Natura 2000. Inoltre la messa a punto dei Piani d’azione, redigendo
quelli non ancora realizzati e soprattutto applicando realmente quelli che
già ci sono. Poi una sempre più attenta gestione dell’attività venatoria,
tenendo presenti i dati negativi che riguardano le specie cacciabili.
Infine l’integrazione della conservazione della biodiversità nelle
politiche settoriali che hanno un impatto sull’ambiente: la Politica
Agricola Comune, la politica dei trasporti, quella regionale, la politica
energetica>>.

Smog. Usa: con effetto serra aumento fino al 60% dei morti da ozono

Di ozono d'estate si muore. L'inquinante che si forma dalla combinazione
tra smog e riscaldamento e' responsabile di numerosi ricoveri per gravi
problemi respiratori. Per i ricercatori americani, se i cambiamenti
climatici non verranno arrestati o rallentati, il numero dei decessi da
smog dei piu' deboli, primi fra tutti gli anziani, potrebbe crescere a
meta' di questo secolo anche fino al 60% in piu' rispetto a oggi, nel caso
si verificassero gli scenari piu' drammatici del riscaldamento globale. Lo
dice una ricerca della Columbia University che prevede per il 2050, nella
sola area di New York, un aumento di morti legate all'inquinamento da ozono
del 4,5% rispetto agli anni 90. Cifra piu' che decuplicata se aumenta il
riscaldamento globale, combinato con l'aumento e l'invecchiamento della
popolazione: in quel caso le morti legate all'ozono potrebbero attestarsi
su un pesante piu' 59,9%. Le previsioni dello studio condotto dalla
Columbia University sono elaborate sulla base dei modelli e delle
proiezioni di cambiamento climatico della Nasa e del National center for
atmospheric research, pubblicati dal dipartimento Usa per la salute e i
servizi umani. Con questo nuovo modello di previsione dei cambiamenti
climatici, i ricercatori hanno simulato le variazioni orarie dell'atmosfera
e della temperatura in cinque estati consecutive di tre decenni (2020, 2050
e 2080) nelle 31 contee dell'area della New York metropolitana, che
comprende anche Long Island, parte del Connecticut e del New Jersey, per un
totale di almeno 1.600 citta' e villaggi. "Questo studio si basa sui
modelli climatici esistenti e li elabora per fornire un corretto modello
predittivo- spiega Jim Burkhart, della rivista scientifica Environmental
health perspective, che ha pubblicato lo studio- e ha mostrato evoluzioni
che avranno un impatto significativo sulla salute pubblica". (Dire)

Reati ambientali. Verso introduzione dell'arresto nella UE

Continua l'iter della proposta di direttiva relativa alla tutela
dell'ambiente attraverso il diritto penale. Nella lista dei reati che
consentiranno in futuro il mandato di arresto europeo, sono annoverati i
crimini contro l'ambiente, compreso il traffico di specie animali
minacciate ed il traffico illecito di specie ed essenze vegetali
minacciate. Gli Stati membri dovranno rendere punibile ogni condotta,
intenzionale o effettuata per negligenza grave, che violi la disposizioni
comunitarie volte a tutelare l'ambiente, tra cui, in particolare, le
disposizioni concernenti: lo scarico non autorizzato di sostanze
(idrocarburi, oli usati o fanghi derivanti dalla depurazione delle acque)
nelle acque; l' emissione di sostanze pericolose nell'atmosfera, sul suolo,
o in acqua; il trattamento, il trasporto, il deposito, l'eliminazione di
rifiuti pericolosi; lo scarico di rifiuti nel suolo o nelle acque e la
gestione abusiva di una discarica; il possesso, la cattura e il commercio
di specie animali e vegetali protette; il deterioramento dell'habitat
protetto; il commercio di sostanze che riducono lo strato di ozono. Le
sanzioni penali dovranno essere effettive, proporzionate e dissuasive, e si
applicheranno in caso di violazione delle disposizioni comunitarie, o di
complicità o incitamento alla violazione. Inoltre, in casi gravi, le
persone fisiche potranno essere sottoposte a pene detentive. La proposta si
ispira ad uno strumento internazionale non ancora ratificato dall'Italia:
la Convenzione europea sulla protezione dell'ambiente attraverso il diritto
penale (Consiglio d'Europa, Strasburgo, 4 novembre 1998), che prevede l'
introduzione di sanzioni penali oltre che amministrative per i responsabili
di reati contro l'ambiente. (Ansa)

---
Federazione dei Verdi di Lucca -> www.verdi.luccanet.com