APPELLO: REDDITO PER TUTTI/E, GUERRA PER NESSUNO
La Rete per il Reddito Sociale e i Diritti fa appello alle molteplici realtà impegnate nel sostegno dei diritti universali; alla rete degli sportelli e alle altre strutture di difesa sociale; al sindacalismo di base, alle RSU, a tutti coloro che, anche nei sindacati concertativi, si battono contro la precarietà; ai forum sociali e al variegato arcipelago che si oppone alla guerra infinita; alle forze e individualità politiche e culturali antiliberiste; agli operatori dei media indipendenti e comunitari, per la realizzazione di una grande mobilitazione nazionale che sia in grado di stimolare e raccogliere la partecipazione di tutte le istanze della societa sottoposte al disegno autoritario e ai drastici provvedimenti antisociali del governo Berlusconi. Larticolato movimento per il reddito, contro la precarieta e la disoccupazione individua nella giornata del 6 novembre la data di una grande manifestazione popolare a Roma.
La rivendicazione del reddito sociale elemento unificante della battaglia contro la precarizzazione della vita e del lavoro (avviate col Pacchetto Treu e aggravate dalla Legge 30) disegna un orizzonte che rifiuta un welfare per i più miserabili, che destina risorse solo per il profitto privato e a politiche di sfruttamento, segregazione, guerra.
Le lotte degli immigrati contro la legge Bossi-Fini, il lavoro nero e la precarietà, per la chiusura dei Lager CPT sono lesempio concreto di come si debba uscire dai percorsi che coltivino la divisione delle rivendicazioni, di come si possa mantenere la radicalità e lindipendenza dai condizionamenti del quadro politico e istituzionale.
Mantenere separate le lotte sui problemi che derivano da questo comune scenario è un errore politico che non possiamo permetterci di fronte a un attacco di questa portata alle condizioni materiali, ai diritti e alle libertà: attacco che nella Finanziaria 2005 vede la conferma della sua accelerazione. Non possiamo permettere che lalternativa alla devastazione sociale sia rappresenta dalla peggiore riedizione, in qualsiasi forma esse dovessero realizzarsi, delle politiche di concertazione.
Non si tratta di costruire solo un evento nazionale significativo nel numero dei partecipanti, ma la proposta di un percorso rivolto a quella gran parte della società sofferente e alle sue espressioni organizzate, non più disposte a subire il modello liberista da chiunque ispirato e sostenuto.
CONTRO LA FINANZIARIA 2005
PER LA DIFESA DEI SALARI E CONTRO LA CONCERTAZIONE
CONTRO LA LEGGE 30, I LICENZIAMENTI ED IL CAROVITA
NO ALLA RIFORMA MORATTI DELLA SCUOLA
PER LABROGAZIONE DELLA BOSSI-FINI E LA CHIUSURA DEI CPT
PER IL RITIRO IMMEDIATO DELLE TRUPPE DELLIRAQ
BASTA CON LA DISOCCUPAZIONE E LA PRECARIETA
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