Rassegna quotidiana di notizie verdi.
SOMMARIO:
- Procreazione. De Petris: esca allo scoperto chi nel centro destra non 
approva legge
- Fecondazione. Verdi a Prestigiacomo: un pasticcio voluto da lei e dal suo 
governo
- Iraq. Pecoraro: Frattini si impegni per ottenere il cessate il fuoco
- Iraq. Cento: governo valuti anche pista servizi segreti
- Iraq. Martone: Frattini non sia reticente
- Riforme. Pecoraro: ok a Costituente per evitare sfascio istituzionale
- Uranio. Boco: subito Commissione d'inchiesta
- Ulivo. Pecoraro : la priorità ai programmi
- Alitalia. Verdi: no a licenziamenti, governo intervenga
- Alitalia. Bonelli: Cda si occupi anche dei 2000 precari
- La Maddalena. Bulgarelli: ampliamento base, quanta fretta...
- Verona. Verdi: niente giornali alla stazione di Porta Nuova
- Puglia. Verdi: allarme per inquinamento delle nostre coste
- Falconara. Associazioni: è ora di cambiare
- Ambiente. Greenpeace: su sequestro anidride carbonica scarsa trasparenza
Econews dalle agenzie estere:
- Blair fears climate change disaster, challenges US (Reuters)
<
http://www.planetark.com/dailynewsstory.cfm/newsid/27129/story.htm>
http://www.planetark.com/dailynewsstory.cfm/newsid/27129/story.htm
- Israel's Red Sea fishery is killing coral reef (ENN)
<
http://www.enn.com/news/2004-09-15/s_27178.asp>
http://www.enn.com/news/2004-09-15/s_27178.asp
Procreazione. De Petris: esca allo scoperto chi nel centro destra non 
approva legge
"Mancano pochi giorni alla chiusura della campagna referendaria e oggi 
ascoltiamo parole sensate da parte di un esponente della maggioranza". Così 
la senatrice dei Verdi Loredana De Petris, membro del Comitato promotore 
dei referendum, ha commentato le parole del vice presidente della Camera 
Alfredo Biondi (FI) che replicava al ministro Prestigiacomo affermando che 
"l'unico modo per evitare il referendum sulla procreazione è abrogare la 
legge". "Ma - prosegue la De Petris - come dice Don Abbondio, 'se uno il 
coraggio non ce l'ha non se lo può dare ed è evidente che il Ministro 
Prestigiacomo, pur avendo manifestato 'perplessità' verso la legge 40, non 
ha il coraggio di subire l'opinione della propria maggioranza". "Sappiamo 
che molti altri esponenti del centro-destra la pensano come Biondi. Abbiano 
l'onestà intellettuale di venire allo scoperto. Intanto, noi proseguiamo la 
nostra battaglia civile per la libertà e la dignità delle persone. Siamo al 
rush finale per raccogliere le 500mila firme necessarie per i referendum 
sulla fecondazione medicalmente assistita. Possiamo farcela, ma oggi, più 
di ieri - conclude la De Petris - occorre una mobilitazione generale. 
Chiediamo ai cittadini, che ancora non lo hanno fatto, di venire a firmare 
per la loro libertà di scelta". (Ansa)
Fecondazione. Verdi a Prestigiacomo: un pasticcio voluto da lei e dal suo 
governo
La ministra Prestigiacomo ci ha rassicurato: adesso  ha detto in un 
intervista - ne parlerò subito a Berlusconi, la legge sulla fecondazione va 
cambiata  ha dichiarato la deputata verde Luana Zanella, membro della 
Commissione Affari sociali. Peccato che su questo argomento il Presidente 
del Consiglio sembra fare orecchie da mercante e resta in silenzio. Daltra 
parte a ricordare al ministro per le Pari opportunità lintransigenza con 
la quale lei stessa e il suo Governo hanno lottato per l'approvazione a 
tutti i costi della legge sulla procreazione assistita sono stati propri i 
suoi compagni di AN che hanno prontamente ribadito anche con toni piuttosto 
perentori che la normativa non si tocca. E infatti, precisiamo noi, non si 
tratta di toccarla o modificarla ma di abrogarla e, a questo punto, l'unica 
strada per superare lennesimo pasticciaccio della Cdl giocato sulla pelle 
delle persone non può che essere il referendum abrogativo".
Iraq. Pecoraro: Frattini si impegni per ottenere il cessate il fuoco
E paradossale che un Governo che si definisce grande alleato degli Stati 
Uniti non riesca neppure a ottenere un cessate il fuoco di una 
settimana. Il presidente dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio torna a 
chiedere limpegno del Governo italiano per ottenere un cessate il fuoco 
da parte delle truppe di occupazione. E evidente che, come confermano le 
preoccupazioni del Governo francese, i raid sono un serio ostacolo per le 
trattative - spiega il leader dei Verdi -. Un cessate il fuoco da parte 
delle truppe di occupazione agevolerebbe il compito di chi in queste ore 
sta lavorando per la liberazione degli ostaggi e consentirebbe anche di 
isolare un terrorismo sempre più criminale. Ma il Governo non riesce 
neppure a richiedere la sospensione dei bombardamenti.
Iraq. Cento: governo valuti anche pista servizi segreti
E indispensabile che il Governo verifichi anche la pista dei servizi 
segreti. Lo sostiene il verde Paolo Cento il quale rileva che in merito 
al rapimento delle due volontarie italiane e dei due iracheni, numerosi 
organi di stampa evidenziano ormai alcuni elementi, dalle modalità del 
rapimento, alle armi usate, allassenza di rivendicazioni credibili o della 
diffusione di video, secondo i quali quella azione paramilitare potrebbe 
uscire dallambito del terrorismo integralista iracheno. Noi guardiamo 
positivamente e con senso di responsabilità a tutte le iniziative che il 
Governo sta intraprendendo, compresa quella tardiva ma speriamo efficace 
del ministro Frattini: tuttavia, insistiamo perché nuova luce venga fatta 
anche sulla pista di una azione politica e militare tesa a colpire i 
pacifisti. Del resto, non è la prima volta che bande paramilitari legate ai 
servizi segreti di qualche Stato decidono di intervenire nelle vicende di 
un paese usando desaparesidos. Tutto questo - conclude Cento - non 
significa abbassare la guardia nei confronti del terrorismo estremista ma 
solo non far cadere ipotesi che potrebbero rivelarsi di grande utilità per 
riportare a casa le nostre volontarie e i loro compagni.
Iraq. Martone: Frattini non sia reticente
"Ci rendiamo conto della necessità di tutelare la vita degli ostaggi, ma 
speriamo anche che il ministro Frattini non sia reticente rispetto agli 
elementi nuovi che ha acquisito nel corso della visita nel Golfo, dice il 
senatore dei Verdi Francesco Martone, capogruppo in Commissione esteri alla 
vigilia dell'audizione del ministro in Senato. "Rileviamo che la partenza 
del Ministro degli Esteri è avvenuta tardivamente rispetto a quanto chiesto 
dalle opposizioni", aggiunge il parlamentare verde, "e anche la scelta dei 
paesi da visitare è risultata strana, visto che si tratta di paesi con i 
quali l'Italia ha normalmente ottimi rapporti bilaterali. Tuttavia speriamo 
che il viaggio sia stato utile, come il ministro afferma e che il 
Parlamento sia messo al corrente delle novità raccolte dal ministro, 
specialmente considerando le inquietanti allusioni del portavoce del 
consiglio degli Ulema sunniti iracheni, al Kubaissi, su presunte minacce 
alle operatrici umanitarie e un coinvolgimento di intelligence straniere". 
"Nessuna strada - conclude Martone - deve essere lasciata cadere per 
arrivare alla soluzione positiva di un sequestro già molto strano per molti 
aspetti".(Ansa)
Riforme. Pecoraro: ok a Costituente per evitare sfascio istituzionale
Dopo il fallimento delle bicamerali e lesito folle cui sta pervenendo 
lattuale proposta di modifica, lAssemblea costituente potrebbe essere una 
soluzione metodologica per uscire dallimpasse ed evitare lo sfascio 
istituzionale. Per evitare tentativi pasticciati e pericolosi, serve una 
riforma partecipata. Il presidente dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio 
risponde così alla proposta di unassemblea costituente eletta dai 
cittadini. Di fronte a questa matassa sempre più ingarbugliata  ha 
aggiunto il leader dei Verdi - la proposta di unassemblea costituente può 
rappresentare una soluzione metodologica interessante e mai sperimentata. 
E utile che venga subito formalizzata in Parlamento per passare dalle 
interviste ad una soluzione costruttiva. Per quanto ci riguarda sarebbe 
utile che lassemblea venga eletta insieme alle Regionali e che allinterno 
del processo costituente siano previste modalità di partecipazione diretta 
dei cittadini.
Uranio. Boco: subito Commissione d'inchiesta
"Tutte le istituzioni devono impegnarsi per far luce sui casi di morte e 
sulle patologie, legate all'uso dell'uranio impoverito, che hanno colpito i 
militari impegnati in missioni internazionali. Si approvi subito la 
proposta per l'istituzione della Commissione d'inchiesta". Lo ha dichiarato 
il senatore Stefano Boco, Capogruppo dei Verdi a Palazzo Madama. "Mi unisco 
alle richieste avanzate a Palazzo Madama dalla delegazione di militari 
malati per presunta contaminazione da uranio impoverito. Bisogna attivare 
al più presto la commissione d'inchiesta, la cui proposta di istituzione 
dovrà essere votata oggi in commissione difesa del Senato. Occorre 
un'operazione di trasparenza. In una democrazia non possono esserci zone 
d'ombra anche quando i fatti riguardano la sfera militare. E' 
responsabilità delle istituzioni restituire la verità ai cittadini e a 
coloro che per avere servito il proprio Paese ora rischiano la vita. Tra 
l'altro la questione rimane ancora aperta, in quanto i nostri militari 
continuano ad essere esposti senza alcuna protezione. Noi Verdi - conclude 
il Presidente dei senatori del Sole che Ride - porteremo avanti questa 
causa insieme a tutte le associazioni".
Ulivo. Pecoraro : la priorità ai programmi
La Federazione dell' Ulivo "non cambierà la vita degli italiani che invece 
cambierà se ci occupiamo dei programmi. La smettano di dare un' immagine 
litigiosa". Lo ha detto Alfonso Pecoraro Scanio, a margine di un dibattito 
alla Festa Nazionale dell' Unità in corso a Genova. "Visto che tutti dicono 
che al centro ci sono i contenuti - ha detto Pecoraro Scanio - non capisco 
perché ci occupiamo di strutture e sovrastrutture. Al centrosinistra serve 
che ci sia la massima tranquillità. La smettano di dare un' immagine 
litigiosa di cui non c' è bisogno". Il dibattito, secondo il presidente dei 
Verdi, deve esserci solo su temi programmatici: "Per esempio - spiega - noi 
abbiamo chiesto se il Governo di centrosinistra ridurrà le spese militari. 
In un clima come questo, è una cosa che interessa gli italiani. Ecco, 
vorrei confrontarmi su cose come queste: come abolire la Legge Moratti, 
come cambiamo la legislazione ambientale che è stata smantellata da questo 
Governo? Queste sono le cose che interessano. Parliamo di questo". Pecoraro 
Scanio pensa "di avere al più presto una riunione della coalizione. I 
partiti che compongono la Federazione, da soli, non sono sufficienti a 
vincere le elezioni". (Ansa)
Alitalia. Verdi: no a licenziamenti, governo intervenga
No alla chiusura della trattativa Alitalia se prima il Governo non accetta 
di sedersi al tavolo di confronto e no a qualunque accordo che preveda 
licenziamenti, compreso quelli dei lavoratori precari. Questa la posizione 
dei Verdi espressa oggi, in una conferenza stampa alla Camera da Paolo 
Cento e dalla senatrice Loredana De Petris. "Il Governo non può defilarsi 
in questa fase, finora è stato il grande assente di questa difficile 
trattativa e non va bene - ha detto Cento - Chiediamo inoltre l'audizione 
dei vertici di Alitalia in Parlamento, che ha votato il decreto sul maxi 
prestito con una stragrande maggioranza". Cento ha poi sottolineato la 
necessità che Alitalia resti pubblica e che non passi "il tentativo della 
Lega di spostare l'asse dell'alitalia a discapito di Fiumicino e Roma". 
Infine Cento ha stigmatizzato l'esclusone dal tavolo delle trattative dei 
Cub trasporti Alitalia, alcuni rappresentanti dei quali, insieme ad 
esponenti dei lavoratori precari autorganizzati, hanno preso parte alla 
conferenza stampa. "Con il piano presentato Cimoli obbedisce all'ordine di 
Air France", ha detto Antonio Amoruso (Cub), che ha annunciato per domani 
pomeriggio un'assemblea dei lavoratori della compagnia. "Il Governo deve 
ricapitalizzare e non è vero che ci sono vincoli come dice l'Ue. Il 
rilancio è possibile". Le esponenti dei lavoratori precari, prevalentemente 
presenti nei servizi a terra, hanno ricordato il rischio di un probabile 
mancato rinnovo contrattuale, "dopo anni di contratti a termine e di 
precariato"; questo significa che "gli esuberi non sono 5.000 come dice 
Cimoli ma 7.000". Infine hanno sostenuto che "il piano di Cimoli significa 
di fatto la scomparsa di una compagnia di bandiera nazionale". (Ansa)
Alitalia. Bonelli: Cda si occupi anche dei 2000 precari
"Il piano industriale di Alitalia prevede 5mila esuberi. Ma dal piano 
restano esclusi i lavoratori stagionali e precari, che sono circa 2mila". 
E' quanto ha detto il coordinatore nazionale dell'esecutivo dei Verdi 
Angelo Bonelli. "Migliaia di lavoratori stagionali della compagnia di 
bandiera non vengono minimamente citati dal piano Cimoli - ha aggiunto 
Bonelli - è come se fossero considerati invisibili. Questo atteggiamento è 
inaccettabile. I verdi - ha concluso Bonelli - chiedono che al Governo, 
azionista di maggioranza della compagnia aerea, e al Cda di Alitalia, di 
trovare una soluzione anche per questi 2mila precari".(Ansa)
La Maddalena. Bulgarelli: ampliamento base, quanta fretta...
Il deputato dei Verdi Mauro Bulgarelli ha presentato un'interrogazione 
parlamentare al ministro della difesa nella quale chiede di sapere per 
quale motivo i lavori di ampliamento della base di S. Stefano siano 
iniziati con 20 giorni di anticipo rispetto alla data del 15 settembre, 
fissata dalla commissione tecnica militare. "E' noto che in Sardegna esiste 
una fortissima opposizione nei confronti della base militare della 
Maddalena, supportata da pronunciamenti della giunta regionale e tale da 
portare all'indizione di un referendum, bocciato in prima istanza e 
rispetto al quale si attende ora l'esito del ricorso presentato dai 
promotori". Il sospetto "piu' che fondato- continua il deputato dei Verdi - 
e' che il ministero della difesa si stia premurando di concludere i lavori 
al piu' presto possibile, temendo che essi possano essere bloccati". Per 
l'esponente del sole che ride "sarebbe una vera beffa, se ci riuscisse, 
visto che la partita e' ancora tutta da giocare. A tale proposito- 
aggiunge- faccio appello al presidente Soru affinche' prenda visione, come 
e' nei suoi poteri, degli accordi internazionali che riguardanti la base e 
faccia valere - conclude Bulgarelli - presso il ministero della difesa, il 
parere espresso in piu' occasioni dalla giunta favorevole allo 
smantellamento della base di S. Stefano". (Dire)
Verona. Verdi: niente giornali alla stazione di Porta Nuova
"Nella stazione ferroviaria di Verona Porta Nuova, snodo cruciale per i 
passeggeri che utilizzano le direttrici Milano-Venezia e 
Roma-Brennero-Monaco, non è possibile, nelle giornate festive, acquistare 
un quotidiano". La denuncia arriva dai deputati verdi Marco Boato e Luana 
Zanella i quali chiedono al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, 
con una interrogazione, di intervenire. "Dopo la definitiva chiusura della 
preesistente edicola posta sul marciapiede del I binario - spiegano i due 
parlamentari del Sole che ride - laltro esercente, unico rimasto, che si 
trova nellatrio principale della stazione, assicura il servizio di vendita 
al pubblico di quotidiani e riviste soltanto dal lunedì al sabato. E' un 
grave handicap per una stazione ferroviaria di rilievo, quale quella di 
Verona, privare, nei giorni festivi, i cittadini di un servizio primario 
quale quello erogato da un edicola".
Puglia. Verdi: allarme per inquinamento delle nostre coste
Per gli amanti del mare la notizia che la nave cisterna Alessandro I - 
inabissatasi oltre dieci anni fa al largo di Molfetta ha cominciato a 
sversare in mare il suo contenuto non è certo evento inaspettato  ha 
dichiarato il consigliere regionale verde della Puglia Mimmo Lomelo. Quella 
nave trasportava in un mare chiuso quale è lAdriatico, tonnellate di 
gasolio, di cloroetano e di acrilonite. Non sono questi gli unici prodotti 
chimici dannosi per la salute delluomo e dellambiente che ogni giorno 
vengono trasportati lungo rotte che sfiorano coste popolate da milioni di 
abitanti sulle due sponde delladriatico e la Alessandro I non era lunica 
nave adibita a quel genere di trasporto, ma per fortuna è una delle poche 
ad essere affondata senza aver prodotto danni manifesti come le 
catastrofiche maree nere. Leterna tendenza al quieto vivere e al tirare al 
campare fa si che la politica ancora oggi continui ad ignorare che nel 
bacino delladriatico per causare danni duraturi e incalcolabili su vasta 
scala basta un solo incidente. Abbiamo pochi dubbi su chi debba intervenire 
per la risoluzione del caso di un relitto in fondo al mare che è destinato 
ad inquinare e contaminare il nostro mare, magistratura, capitaneria, 
Ministero dellambiente e ed enti locali, ARPA compresa. Basterebbe 
rivolgersi ai milioni di turisti italiani e stranieri che ogni anno si 
riversano sulle coste del nostro paese tutti accomunati da un incontro 
ormai inevitabile: il catrame - globi e chiazze disgustose, nerastre e 
appiccicaticce che si attacca alla pelle, ai costumi, ai teli da bagno 
colorati. Le cifre sono note: un milione di tonnellate di idrocarburi 
sversati nel Mediterraneo ogni anno, un tasso di catrame pari a 38 mg per 
metro cubo (dieci volte di più di un mare trafficatissimo come quello del 
Giappone industrializzato; il Golfo del Messico, produttore di petrolio, 
arriva a malapena a 0,8 mg). I disastri passati ci hanno ben reso edotti 
dei costi, anche economici, di questa situazione. Riuscite ad immaginare 
cosa significherebbe per i milioni di persone che vivono e lavorano sulle 
coste dell'adriatico, mare chiuso e poco profondo, una marea nera come 
quella vista in tante parti del mondo? Alberghi vuoti, spiagge ridotte a un 
ammasso maleodorante di materiale colloso, per non parlare della rovina 
delle marinerie da pesca e di chi ha investito per anni negli allevamenti 
di molluschi che riforniscono tutta Italia. Uno scenario del genere non è 
improbabile: i petrolchimici di Ancona  recente lincidente avvenuto a 
Falconara - Ravenna e Porto Marghera sono destinatari di un intensissimo 
traffico di prodotti petroliferi e la sicurezza delle navi negli ultimi 
anni è sempre più diminuita: lamieraggi più leggeri, equipaggi ridotti 
allosso, spesso malpagati e poco preparati. Anche senza eventi 
catastrofici è ben nota labitudine delle petroliere di scaricare lacqua 
di zavorra con il suo carico di idrocarburi prima di arrivare nel porto di 
carico, questo permette alle compagnie petrolifere di aumentare i guadagni. 
Come Verdi pugliesi siamo intenzionati a lanciare una campagna sulla 
limitazione del traffico delle petroliere nelle acque delladriatico e sul 
rigoroso rispetto delle norme e in accordo con gli ambientalisti delle 
altre regioni e con i Verdi delle nazioni adriatiche interessate chiederemo 
lattivazione di una commissione parlamentare per ridurre ogni possibile 
forma di inquinamento derivante dal traffico di navi cisterna e petroliere.
Falconara. Associazioni: è ora di cambiare
Il presidio/fiaccolata svoltosi ieri sera in P.zza Mazzini a Falconara 
Marittima ha visto la presenza di oltre mille cittadini. Numerosissime le 
Associazioni di base presenti, che hanno preso la parola insieme a singoli 
cittadini/e ai rappresentanti dei Comitati cittadini di Falconara. E ora 
di cambiare è la parola dordine lanciata dai Comitati Villanova, 
Fiumesino, 25 Agosto e Medicina Democratica: cambiare quegli Amministratori 
e Consiglieri regionali (di maggioranza ed opposizione) che chiamano 
realismo il rapporto di sudditanza feudale agli interessi dellApi e che 
oggi, ad appena un anno dal rinnovo della concessione dichiarano 
linaffidabilità dei sistemi di sicurezza dellApi. Quei sistemi 
inaffidabili sono gli stessi di un anno fa, dunque significa che al rinnovo 
della concessione la Regione Marche non conosceva il livello di sicurezza 
della raffineria! Cambiare da subito un sistema energetico regionale che, 
ultimo in Europa ed Italia nellutilizzo delle energie pulite e da fonti 
non fossili, è legato mani e piedi al petrolio ed agli interessi dellApi; 
cambiare da subito la data della scadenza della concessione allApi e 
ritornare alla naturale data del 2008; cambiare/cancellare il protocollo di 
intesa stipulato con lApi e subordinare la permanenza temporanea 
dellimpianto ad una trasformazione energetica radicale a medio/lungo 
termine che imponga la prospettiva di polo energetico come polo delle 
energie non petrolifere e non da fonti fossili. API Holding investe già 
nella produzione energetica dalleolico e dalle biomasse al Sud dItalia, 
pertanto ha capacità tecniche e scientifiche per intraprendere una strada 
sicura, ad alta professionalità ed alta occupazione nel settore delle 
energie rinnovabili e naturali. Cambiare il sistema dei controlli sulla 
sicurezza che, nel passaggio a medio/lungo termine, dovrà essere verificata 
e garantita da tecnici indipendenti che affianchino i VV.FF. In una 
verifica tecnica fino allultimo bullone della raffineria. Ad impianti 
fermi e da subito! Solo in questo modo è possibile garantire lincolumità 
dei lavoratori, dei cittadini e dellambiente.
Ambiente. Greenpeace: su sequestro anidride carbonica scarsa trasparenza
Gli esperti di 17 paesi sono riuniti da ieri a Melbourne, in Australia, per 
discutere della ''carbon sequestration'', un procedimento in cui l'anidride 
carbonica (CO2), principale responsabile del riscaldamento globale, 
verrebbe sepolta a grande profondità anziché liberata nell'atmosfera. Il 
Carbon Sequestration Leadership Forum (CSLF) sta già elaborando una bozza 
sui principi di regolamentazione del settore dello stoccaggio del carbonio 
in profondità. Siamo molto preoccupati per il contesto censorio nel quale 
si stanno sviluppando sia questi principi, che la stessa struttura di 
lavoro del CSLF sul sequestro in profondità. Non vi è praticamente stata 
nessuna consultazione con il pubblico, né con le Organizzazioni non 
governative competenti, sullo stoccaggio sotterraneo afferma Roberto 
Ferrigno, direttore delle campagne di Greenpeace Italia. Greenpeace ha 
inviato una lettera al ministro delle Attività Produttive, Antonio Marzano, 
con la richiesta di non firmare la comunicazione sull'incontro ministeriale 
che si terrà a breve a Melbourne e di votare affinché si rinvii la 
redazione di tale documento almeno finché non vi sia stata sufficiente 
partecipazione con il pubblico e sia stato pubblicato lo speciale rapporto 
dell'Ipcc (Intergovernmental Panel on Climate Change), lorganismo 
scientifico dellOnu sui cambiamenti climatici, sullo stoccaggio sotterraneo.
---
Federazione dei Verdi di Lucca -> 
www.verdi.luccanet.com
Sito nazionale della Federazione dei Verdi: 
www.verdi.it