Da :ASSOCIAZ. e COORDINAMENTI per la PACE
COMUNICATO STAMPA-Urgente-
"Messaggio da pubbblicare,diffondere,con urgenza a tutto il movimento
pacifista"
Mi chiamo Silvana Evangelista ho 45 anni e vivo a Napoli. Ho deciso
di aderire alla protesta pacifista del digiuno ad oltranza contro la guerra
e il terrorismo per dare continuità all?iniziativa che, dall?11 agosto non è
stata mai interrotta. I motivi che mi spingono a stare in Piazza Nettuno a
Bologna nei giorni di venerdì 3 , sabato 4 e domenica 5 settembre sono
molteplici ma sicuramente mi anima un pacifismo di tipo rivoluzionario,con
radici radicalmente umanistiche,ritengo infatti che le donne e gli uomini
abbiano la facoltà di vivere in pace se ricercano il bene comune senza
delegare a nessun parlamento e senza porre al di fuori della vita umana (il
paradiso dell?aldilà) la realizzazione del bene comune e della pace. Una
prospettiva che va pensata,sentita,suscitata,praticata insieme ,possibile
solo se iniziamo a cambiare i rapporti fra di noi,cercando di migliorare le
condizioni d?esistenza e sicuramente combattendo il sistema di guerra.
Avremo la possibilità in questo modo di rendere credibile la pace e
soprattutto continuarla. E? un impegno di civiltà,un principio di futuro da
coltivare culturalmente e approfondire costruttivamente,in special modo noi
donne possiamo scegliere di non essere complici del sistema di morte e di
violenza,di non scegliere il potere, di vivere una coscienza diversa capace
di affermare il bene e la libertà in ogni luogo e in ogni ambito della vita
. Cerchiamo altri pacifisti e pacifiste desiderosi di continuare con noi lo
sciopero della fame, non importa se i massmedia hanno deciso di non darci
risalto,sapremo dialogare con tutti e iniziare da subito la rivoluzione
della pace.
Silvana
(Ass.3f-Napoli)
BASTA CON LA GUERRA E IL TERRORISMO.
FUORI SUBITO TUTTE LE TRUPPE DALL ? IRAQ
La tragedia irachena si approfondisce,la guerra continua in tutto il
suo orrore,lo stillicidio quotidiano di vittime fra i civili si allarga così
come le esecuzioni di morte e le minacce da parte dei terroristi verso l?
occidente.
L?avventura degli eserciti inviati in Iraq deve finire perché anche
fra loro le perdite sono tantissime. I militari ed i civili stanno pagando a
carissimo prezzo l?incoscienza e l?incapacità dei governanti,non c?è nessun
progetto credibile per l?Iraq,né da parte degli Usa,né da parte delle
potenze europee,né da parte dell?Onu. Niente di strano perché questi sono i
paesi che costituiscono la leadership di un sistema dominante che vive una
crisi complessiva alla quale risponde con la logica dell?escalation militare
permanente,e l?Onu è una istituzione al suo servizio. E? sotto l?occhio di
tutti, e per questo motivo ci siamo mobilitati a milioni contro la guerra in
tutto il mondo,che le guerre alimentano il terrorismo che a propria volta
accresce le logiche di guerra. Sono questi i risultati della crisi del
sistema dominante e dei suoi rappresentati nostrani,governo Berlusconi in
testa.
L?occupazione militare sta significando un odio crescente fra la
popolazione irachena e le truppe impegnate nel paese,che non si sono
limitate a bombardare e a invadere ma anche a torturare e a umiliare poveri
iracheni e irachene inermi. E? Bush il capo dell?occupazione militare e dei
torturatori,è lui al vertice del sistema globale che si basa sulla logica
della guerra e del terrore. Infatti i vertici militari statunitensi non solo
sapevano ma ordinavano le torture e vi assistevano.
Speculare a questa situazione di barbarie è il lavoro dei terroristi
che si muovono nella stessa logica del sistema capeggiato da Bush: uccidere
alla cieca persone innocenti. In questo scenario ci vogliono indurre ad
accettare la missione italiana in Iraq come missione di pace ma in questo
paese si muore ogni giorno di più,la popolazione irachena conosce la verità
e cioè che non ci sarà mai pace né libertà con
militari,carriarmati,camionette, e che gli Stati e i governi occidentali
sono pienamente responsabili della tragedia che continua. Non vogliamo più
nessun morto,né civile,né militare,né iracheno,né occidentale. La prima
condizione per la pace in Iraq è che cresca un grande schieramento nella
società per il ritiro immediato e incondizionato di tutte le truppe come
unica strada perché non prosegua l?orrendo flusso di morte. Sosteniamo
quindi,pienamente il diritto all?autodeterminazione dei popoli iracheni, il
loro pieno diritto a decidere di sé e a non volere la democrazia che arriva
con le bombe.
Un?altra guerra deve necessariamente essere presa in considerazione ed
è quella che gli Stati con i loro confini e con i loro trattati e leggi
fanno ai fratelli e sorelle immigrati/e. Una barbarie senza fine permette la
morte in mare di persone che sono alla ricerca di una vita migliore L?
attraversata del Mar Mediterraneo verso la speranza come altre storie di
minore clamore ci riempiono di cordoglio e profonda, sincera vicinanza e
solidarietà con i nostri fratelli e sorelle che vengono da tutto il mondo.
Sosteniamo sempre la libera circolazione delle persone, la piena
accoglienza ,la difesa e la dignità di tutti e tutte.
· Solidarietà con tutte le vittime della guerra e del
terrorismo
· Ritiro immediato di tutte le truppe in Iraq per l?
autodeterminazione dei popoli iracheni
· No alla persecuzione dei fratelli e delle sorelle del sud
del mondo
· Mobilitiamoci e autorganizziamoci per la pace dappertutto.
vedi anche su:
www.agnesemusica.splinder.com
www.celestez.net/falco/falco.htm