From: [Sexyshock]
Ciao  a tutt@ purtroppo sono portatrice di una notizia
tremenda che da 
circa un paio di settimane sta girando in rete in
altre mailing list 
lesbiche separatiste...anche x questo vi chiedo un
certo riguardo e 
attenzione su come fare circolare la notizia, x
rispetto di quelle donne che 
hanno deciso di portare avanti 1 politica separatista,
senza entrare 
nel merito di discussioni ritrite, senza dare valore
di merito a nessuna 
posizione, ma cercando di rispettarle tutte.
Ho deciso di nn mediare e raccontare a modo mio, in un
modo meno 
violento quello che è successo xchè queste sono le
parole e le dichiarazioni 
delle lesbiche e donne che si stanno muovendo riguargo
laccaduto...nn 
sono daccordissimo con il denunciare questo fatto in
modo così crudo e 
distaccato, xchè penso che molte lesbiche e donne
potrebbero sentirsi 
immobilizzate e andare 1 tantino nel panico, ma sono
ancora meno 
daccordo a dare la notizia in modo pacificato, così vi
inoltro le mail così 
come mi sono arrivate:
1) ciao,
vi inoltro la locandina di una iniziativa che si terrà
domani a Lucca. 
Una ragazza è stata violentata perché lesbica, e,
visto che la 
Giustizia non sta facendo nulla, ha deciso di parlarne
pubblicamente. Secondo 
me è importante fare girare il più possibile la
notizia, -soprattutto a 
donne toscane- sperando che la sala scoppi di donne
incazzate. Penso 
che la solidarietà femminista/lesbica sia fondamentale
in un momento 
simile. 
info@??? questa è la mail dell'associazion.
nel caso vogliate 
mandare mail di solidarietà.
 Lucca, 9 giugno 2004
COMUNICATO ALLA STAMPA
 
VIOLENZA E INTOLLERANZA: UN MODO PER DIRE BASTA
La libreria Baroni oggetto di vandalismo. Giovani
aggrediti in 
discoteca. E ora, una ragazza stuprata perché lesbica.
L'associazione L'Altro 
Volto Lucca Gay Lesbica organizza un convegno sui
movimenti politici 
estremisti di destra.
E' stata aggredita, stuprata, seguita e minacciata,
perché legata da un 
rapporto sentimentale con un'altra donna. E' successo
a Lucca, poche 
settimane fa. A denunciare lo sconvolgente episodio
sarà una delle 
dirette protagoniste, nel corso del Convegno "In fondo
a destra" che 
l'associazione omosessuale lucchese L'Altro Volto
organizza giovedì 10 giugno, 
alle ore 17, nell'ambito delle iniziative del Toscana
Pride 2004, che 
si concluderà il 19 giugno con la parata finale a
Grosseto.
"Chi crede che la violenza e l'intolleranza siano un
episodio del 
passato si sbaglia - sottolinea Massimiliano
Piacentini, membro dell'Altro 
Volto e curatore dell'iniziativa - Purtroppo
continuano ad avvenire, 
anche recentemente, come testimoniano le denunce che
saranno presentate al 
convegno. Occorre conoscere bene questi fenomeni per
poterli 
sconfiggere: informarsi e informare è essenziale per
superare l'intolleranza". 
Al convegno, che si svolgerà presso la sede dell'Arci,
in via Santa 
Gemma Galgani 46, prenderà parte Saverio Ferrari,
attivista lombardo 
dell'Osservatorio democratico sulle nuove destre, che
da anni segue il 
fenomeno dell'intolleranza neofascista e le sue
strategie di funzionamento. 
Maurizio Fatarella, dell'Arci di Lucca, e Virginio
Bertini della Cgil, 
interverranno sulla situazione lucchese. Testimonianze
dirette di 
aggressioni e violenza saranno rese da Cristiano
Alberti della libreria 
Baroni, da Cinzia Ricci, autrice del progetto
Borderline, e da altri 
ancora.
Sono stati invitati rappresentanti di associazioni e
forze politiche 
lucchesi che, in questi anni, hanno denunciato la
pericolosità dei gruppi 
neofascisti presenti sul territorio e contestato la
concessione di 
spazi pubblici per le loro manifestazioni omofobe,
xenofobe e razziste. 
Tutta la cittadinanza è invitata. 
Per informazioni:
Massimiliano Piacentini
339.1547985
2)ecco l'intervento di denuncia dello stupro. 
_______________ 
"GIORNI DI ORDINARIA FOLLIA" 
È accaduto il 18 Aprile scorso. Un agguato - dietro
casa. Due, sui 
trent'anni. L'hanno colpita alle spalle. È caduta nel
fango, 
tramortita. 
L'hanno tirata su. Uno la immobilizzava. L'altro
agiva, parlava in 
continuazione, la umiliava, insultava. Le ha detto,
usando il mio nome, 
che lo facevano a lei perché tanto farlo a me non
sarebbe servito, così 
avrei imparato, capito, che dovevo smetterla,
altrimenti sapevano dove 
andarla a cercare. 
Come quasi ogni donna che subisce violenza, anche lei
era decisa a non 
sporgere denuncia: voleva solo tornarsene a casa,
dimenticare - tutto. 
Insisto, ma la vergogna, lo schifo di sé e la paura
non vanno d'accordo 
con il buon senso. Nel pomeriggio si rimette in
viaggio. Sicuri di non 
correre alcun pericolo la seguono, dall'auto le
chiedono se mi ha 
riferito quello che le hanno fatto. Panico. È fuggita
e loro dietro, 
ancora. 
Due facce pulite da bravi ragazzi, l'ultimo modello di
un'auto 
costosissima per la maggior parte di noi, forse una
ragazza a casa che 
li aspetta, certamente dei genitori, magari una
moglie, dei figli, ed 
un 
lavoretto da fare, durante il fine settimana, senza
rischi. Aggredire 
un 
cucciolo di donna per colpirne un'altra solo perché
non ha vergogna di 
essere se stessa, non si nasconde, non tiene il becco
chiuso. Colpirla 
indirettamente - perché rimanga vulnerabile. Colpirla
nei suoi affetti 
"contro natura" - perché le coscienze non ne siano
turbate. Colpirla 
perché la smetta - di sentirsi libera. Colpirla perché
capisca cosa 
vuol 
dire non esserlo, che la sua vita non conta nulla e
chiunque può farne 
quel che vuole, specie se ha buoni amici pronti a
coprirgli le spalle, 
amici che conoscono il codice penale tanto da sapere
che non puoi 
essere 
giudicato per stupro se non l'hai fatto con il pene,
perché per la 
legge 
italiana se prendi una donna e la massacri con un
bastone, le mani, un 
camion, non l'hai stuprata, no, hai solo compiuto atti
di libidine, e 
per così poco, via, quante storie... 
Aggredita, violentata e minacciata, sì - perché donna
e lesbica. Ecco 
la 
nuda verità, ecco cosa è accaduto - piaccia o meno a
qualcuno che se ne 
parli, o si sia tanto stupide ed autolesioniste da
denunciarlo, anche 
pubblicamente. E facciamo chiarezza, una volta per
tutte: gli 
aggressori 
sono verosimilmente appartenenti ad aree vicine
all'estrema destra, o 
vogliamo attribuire anche questo agli
anarcoinsurrezionalisti, magari 
ai 
comunisti o ad una coppia di balordi in vena di far
bravate: di 
domenica, alle sette del mattino, contro una ragazza
che porta a spasso 
il cane sotto il diluvio, dileguandosi su una macchina
da quaranta 
milioni di lire.? "E poi, voi, con quel vizio di dire
sempre quel che 
pensate, con quella sciocca abitudine di starvene
fuori dal branco, 
dalle regole, con quell'assurda pretesa di esistere!
Diciamolo, un po' 
ve lo siete cercato, magari inventato." - già, sai che
guadagno farsi 
sputare in faccia, esporsi al pubblico ludibrio. Sulla
pelle degli 
altri 
e su cose di una tale gravità non si scherza, non si
apre la bocca 
tanto 
per darle aria - chi lo fa rischia ma soprattutto
gioca sporco, 
sporchissimo. 
Sì, questo succede nell'opulenta Lucca delle
meraviglie, piena di 
conigli bianchi dalla faccia pulita. Questo succede in
quest'Italia 
felice, ricca, civile, cattolica, tanto presuntuosa da
credere di 
potersi unire ai giustizieri del mondo in un'assurda
crociata 
colonizzatrice che lo renderà migliore. Balle.
Quest'Italia malata 
farebbe meglio a starsene a casa, a curare se stessa,
a insegnare ai 
suoi figli che in uno stato di diritto il rispetto per
gli altri e per 
le loro scelte è al primo posto, non all'ultimo. 
Ne parliamo solo oggi perché le indagini, condotte dal
comando dei 
Carabinieri di S. Concordio che ringraziamo comunque
per averci 
trattate 
con insolita gentilezza, ormai sono a un punto morto -
il riserbo che 
ci 
era stato chiesto non è più necessario. Non sappiamo e
forse non 
sapremo 
mai chi, perché. La destra - quella vera che ammorba
le coscienze di 
tanti rispettati cittadini e non ha bisogno di
bandiere - non firma, 
non 
spiega, non lascia tracce, non si sporca le mani:
appalta, delega, 
prospera sottovalutata nell'indifferenza. 
Illazioni, certo, ma nemmeno si può negare l'evidenza.
Stiamo pericolosamente regredendo, degradando su
posizioni sempre più 
integraliste, reazionarie. Di questa deriva politica,
culturale ed 
etica 
ne fanno le spese tutti ma per primi coloro i quali
criticano il 
sistema 
o semplicemente non ne vogliono o possono far parte.
Ditemi, che razza 
di prospettive può avere una persona omosessuale o
peggio, in transito 
da un genere all'altro, in un paese dove non solo le
sono negati pari 
diritti e opportunità creando pericolose fasce di
privilegio ma, se 
"visibile", impegnata a chiedere di essere
riconosciuta, le istituzioni 
e la cosiddetta società civile permettono senza
scandalizzarsi, 
minimizzando, che divenga oggetto di soprusi,
privazioni, pestaggi, 
stupri, linciaggi fisici e morali? Il governo di
centro-destra e parte 
dell'opposizione, con l'approvazione di leggi
discriminatorie, lesive 
delle libertà individuali, palesemente contro i
diritti delle donne, 
degli omosessuali, dei non cristiani e delle minoranze
in genere, e la 
chiesa, soprattutto nella figura di certi suoi
titolati capoccioni 
(Ratzinger, Baget Bozzo, Tonini.), armano la mano
degli squadristi che 
in Italia stanno mettendo a ferro e fuoco la vita di
chi non è loro 
gradito e che, proprio per questo, non gode di alcun
credito, garanzia, 
protezione. Questa è la realtà che stiamo vivendo ma
in un sistema dove 
l'informazione e la didattica sono perlopiù impegnati
a compiacere o 
non 
dispiacere i suoi padroni, dove se non fai parte di
una corporazione 
sei 
niente, è proprio questo che la gente non può e non
deve sapere. Mi 
chiedo: anche se ne fosse informata, sino a che punto
reagirebbe? 
Debolmente, temo - e forse ne sarebbe tanto spaventata
da non volerne 
sapere nulla, da non crederlo, da sopportare il
sistematico discredito 
delle vittime per non sentirsi carnefice, da far
proprie le tesi più 
astruse, insensate, per non ammettere di avere delle
responsabilità, 
gravi, di essere collusa. Non vi sembra un copione già
scritto? Non vi 
sembra che dovrebbe essere un dovere opporsi,
rifiutarsi di guardare da 
un'altra parte? Dovrebbe. 
Qualcuno dice che dovremmo cercarci un buon avvocato.
A quale scopo? 
Per 
difendere la nostra reputazione dalle insinuazioni che
privati 
cittadini, stampa ed istituzioni bisbigliano? Per
tutelare il nostro 
onore, pretendere che sia fatta giustizia? Noi non ne
abbiamo diritto e 
quello che è successo, tutto quello che sta succedendo
adesso, ne è una 
dimostrazione. Non siamo noi che dobbiamo dimostrare
di dire la verità, 
di essere state oltraggiate nel corpo e nell'anima, è
chi si fa 
complice 
che deve dimostrare a se stesso, a sua madre, a sua
moglie, alle sue 
figlie, e a voi, di avere le mani pulite, la coscienza
a posto, di aver 
fatto e fare la cosa giusta! 
Sì, aggressori e mandanti sono ancora là fuori,
nascosti dietro forme 
generalizzate e inconfessabili di sottesa
approvazione, pregiudizio, 
lassismo. D'altronde qualcuno il lavoro sporco dovrà
pur farlo, non vi 
sembra? Chiacchiere e squadristi fanno comodo, a
tutti, sono il braccio 
armato di questo sistema, di questo governo
democraticamente eletto, di 
questo paese che non ha imparato nulla dalla storia,
di chi crede che 
basti indossare una maschera, adeguarsi, far finta di
niente per non 
avere responsabilità, essere al sicuro. 
Beh, nessuno lo è - nessuno, nemmeno lui. 
Cinzia Ricci
3) ne parlate in radio?GAY PRIDE/2 
«Così violentarono la mia compagna» 
Aggredita e violentata. Punita perché lesbica, in una
città dove l'anno 
scorso anno una libreria - la Baroni, in pieno centro
storico - era 
stata devastata due volte, per aver osato ospitare un
dibattito su un 
libro con tematiche omosessuali. Succede a Lucca. Non
sono violenze 
isolate, almeno a quanto raccontano anche gli
immigrati e i ragazzi dei 
collettivi studenteschi. Questa volta però la compagna
della ragazza 
violentata, a due mesi dalla denuncia (senza esiti)
con tanto di referto medico 
rilasciato al pronto soccorso, si ribella. E complice
un convegno 
organizzato all'Arci dal circolo «Altro volto - Lucca
gay e lesbica» nei 
giorni del Toscana pride 2004, decide di fare una
testimonianza pubblica. 
«La mia compagna è stata aggredita domenica 18 aprile
- ha ricordato 
anche ieri C. ai microfoni di Controradio-Popolare
network - alle 7.10 
del mattino, mentre portava fuori il cane. Erano in
due, sui trent'anni. 
Uno la teneva ferma mentre l'altro la violentava.
Quando finalmente il 
cane ha reagito, ha morso uno dei due al polpaccio e
loro sono fuggiti. 
Lei non voleva nemmeno denunciare quello che era
successo. Nel 
pomeriggio però è stata inseguita mentre tornava in
auto a casa, fuori Lucca, e 
le hanno detto che lo avevano fatto a lei perché con
me sarebbe stato 
inutile. A quel punto non potevamo non fare una
denuncia». (r.ch.)
4) comunicato delle sconvegne, è sveva che ha fatto
girare x prima la 
notizia
Con  rabbia e sofferenza scriviamo questo comunicato.
Una donna è stata violentata, ma questa volta lei e la
sua compagna 
hanno deciso di parlare, di rompere il silenzio
colpevole che solitamente 
relega questi episodi di violenza nel privato.
Siamo inorridite e indignate dalla brutalità del
gesto.
Come femministe siamo consapevoli che la violenza
sessuale è uno 
strumento di controllo e repressione che fa parte di
un processo di 
intimidazione per costringere le donne in uno stato di
continua paura.
Ma non solo, è il gesto più brutale di annichilimento
dellindividuo 
che passa attraverso lumiliazione e labuso del
corpo, e i fatti di Abu 
Graib esplicitano come questa pratica si sia in modo
inquietante 
universalizzata.
 
"
le hanno detto di riferirmi che cosa aveva subito".
"Aggredire un 
cucciolo di donna - prosegue la giovane - per colpirne
un'altra,
solo perché non si vergogna di se stessa. Due facce
pulite da bravi 
ragazzi e auto costosa. Aggredita, stuprata,
minacciata perché lesbica. 
Gli aggressori sono verosimilmente appartenenti ad
aree di estrema 
destra. Questo succede nell'opulenta Lucca delle
meraviglie.
 
Ecco come ha raccontato lepisodio la compagna della
ragazza che ha 
denunciato lo stupro durante un convegno organizzato
dal circolo gay e 
lesbico "L'altro volto".
 
Esprimiamo una  grande solidarietà e una forte
vicinanza alle due 
donne, chiediamo che anche altri collettivi lesbici
e/o femministi -  ma non 
solo - facciano lo stesso.
Ci sembra fondamentale non tacere e non dimenticare,
soprattutto perché 
oltre ad essere uno stupro è uno atto punitivo e di
repressione nei 
confronti di una soggettività di donna che osa stare
fuori dai ranghi. 
 
Sosteniamo la lotta di chi eccede le regole imposte
per essere se 
stess* e non accetta di essere ridott* al silenzio! 
io ho già mandato una mail di solidarietà a questa
donna e ho iniziato 
a muovermi, ma da sole nn si va molto in là e ho
iniziato a mandare 
mail in giro x trovare altre donne che si attivino
riguardo questo 
stupro...e alle violenze che ancora si perpetuano
contro le lesbiche e le 
donne.
Questa è lultima mail che ho fatto girare:
5)Ciao,
vi scrivo solo adesso xchè  solo adesso ho a
disposizione un computer 
collegato in internette...
Sono andata al pride di Grosseto per parlare dello
stupro che è 
avvenuto a Lucca e sperando di incontrare qualcuno che
fosse + vicino a lei x 
capire  meglio cosa fare.
Mi sembrava + che evidente che  Cinzia (questo è il
nome della lesbica 
stuprata) ha deciso di denunciare pubblicamente la
violenza che ha 
subito con una forza davvero da stimare, e sono andata
a grosseto x fare 
conoscere quello che è successo e renderne partecipe
anche le altre.
Attraverso Porpora che conosce un po tutti  ho
incontrato Giulio di 
Altrovolto poi ho rivisto anche monica da roma  che xò
nn si sentivano di 
fare un intervento dal palco e li capisco
perfettamente...per fortuna 
cera Titti de Simone che è riuscita a fare un
intervento chiedendo di 
dedicare il pride a questa cinzia ricci...io avevo già
deciso che al 
limite lintervento lo avrei fatto io ma sinceramente
ero già 1 tantinello 
in panico :1 solo allidea e ho chiesto a titti de
simone se  se la 
sentiva visto che stava salendo sul palco a parlare e 
che anche secondo 
lei era qualcosa di cui nn si poteva tacere 
soprattutto in questa 
occasione dove si parla tanto di visibilità e di
diritti degli omosessuali 
ecc ecc.
Cè stato anche un altro intervento al dibatttito del
pomeriggio, ma 
eravamo troppo pochi...
Parlando con Gulio di altrovolto ho saputo che hanno
già deciso di 
organizzare 1 manifestazione a Lucca, xò mi ha anche
detto che loro sono in 
pochi e che questa cosa  nn la riescono a gestire ed
affrontare da 
soli...nn posso che capirli...come gli ho detto... ma
un fatto del genere 
nn può rimanere senza una risposta forte e decisa...
questi fascisti di 
merda e chiunque altro NON PUO sentirsi legittimato o
anche solo 
pensare di agire in questo modo. E con le stesse
lacrime agli occhi e la 
stessa determinazione lo sto dicendo a voi.
Quello che è successo a Lucca nn può finire nel
dimenticatoio e 
rimanere senza una risposta...come qualsiasi altra
violenza e stupro, ovvio, 
ma qui stiamo parlando di Lucca e i miei pensieri si
incentrano qui xchè 
è qui che adesso cè bisogno di reagire e IN MODO CHE
SI SAPPIA ANCHE 
NEL RESTO DI ITALIA...almeno questo è quello di cui
avrei bisogno x 
soddisfare almeno 1po il mio dolore, la mia rabbia e
soprattutto quella di 
Cinzia, anche solo x farla risentire + al sicuro, +
forte e nn lasciata 
da sola...NON POSSO CHE SOSTENERLA E AIUTARLA NELLA
SUA DECISIONE DI 
DENUNCIARE LACCADUTO. 
So che è già uscito un articolo su Repubblica che
parlavo del fatto mi 
sembra con un intervista a lei, ma nn credo che questo
basti, x questo 
avevo proposto che i vari gruppi, collettivi
associazioni ecc ecc 
organizzassero iniziative nelle loro città...una in
più di quelle che magari 
hanno già deciso su altri temi, o almeno denunciare
anche loro quello 
che è successo e invitare...FAR MUOVERE DELLE DONNE E
LESBICHE X ANDARE 
ALLA MANIFESTAZIONE DI LUCCA, E CHI CI RIESCE AIUTARE
ALTROVOLTO AD 
ORGANIZZARLA...
Io sono da sola nn appartengo + a nessun gruppo o
collettivo e mi sto 
già muovendo x quello che posso fare io
Come agli altri gruppi , singole ecc ecc vi chiedo una
risposta x 
sapere se posso contare sulla vostra presenza con i
vostri contenuti a 
questa manifestazione e a qualsiasi altra iniziativa
che vi passa x la mente 
con OVVIAMENTE unattenzione particolare x quello di
cui ha bisogno e 
si sente di fare cinzia 
 
Nella prima mail cè lindirizzo di altrovolto adesso
vi dò anche il 
sito personale di cinzia ricci: 
http://www.vedovenere.com/cinziaricci/intervista.html
www.cinziaricci.it
 
In altre mail avevo già chiesto se i vari gruppi,
collettivi, 
associazioni,ecc eccc si potevano attivare x
organizzare iniziative di auto 
finanziamento se questa lesbica avesse avuto bisogno
di denaro x affrontare 
la causa legale, o anche solo se avesse deciso di
andarsene a 
continuare la sua vita in unaltra città, magari
lasciando il lavoro, ma sembra 
che nn ne abbia bisogno. Non lho chiesto direttamente
a lei xchè nn ho 
la possibilità di autotassarmi e pensavo nn così tanta
forza da 
organizzare liniziativa da sola, ma visto che nessuna
su questo mi ha 
risposto chiederò direttamente a lei se ne ha bisogno
e la organizzerò da sola 
anche se con 1 po di amarezza.
Ciao a tutte fate girare la notizia   francesca da
bologna
    
        
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