COMUNICATO STAMPA
SCENEGGIATA ELETTORALE CAPANNORESE
La scelta compiuta da Picchi (niente apparentamento però... dichiarazione di voto a favore dell'acerrimo nemico Martinelli), non mi sorprende, la considero una scelta obbligata per chi, come lui, persegue da alcuni anni l'obiettivo di diventare il leader di tutto il centro destra, strappando la poltrona di Sindaco all'odiato Martinelli. Una volta fatto fuori politicamente "l'avversario", la strada per lui sarà in discesa, anzi spianata: il centro destra capannorese non ha altri leader forti e visibili quanto lui. Questo suo atto di "responsabilità politica", tra l'altro richiesto dalle più rappresentative personalità del centro destra lucchese, metterà a tacere i più riottosi, poi basterà qualche pressione degli amici lucchesi e qualche telefonata di qualche ministro e il gioco sarà fatto.
Picchi sostiene che ha ottenuto da Martinelli un impegno alle dimissioni in caso di condanna. Siamo seri, questa è una sceneggiata; in caso di condanna le dimissioni sono una atto dovuto: l'art 59 della legge 267/2000 prevede in caso di condanna anche di primo grado per corruzione, la sospensione di tutti i poteri del Sindaco (non la decadenza che avviene soltanto in seguito alla condanna definitiva). Siccome la condanna è data da molti ormai come scontata, basterà saper aspettare qualche mese e poi ci saranno di nuovo le elezioni con il candidato Sindaco Picchi, e tutto alla faccia dei 44 mila elettori capannoresi, in gran parte ignari della beffa che si sta consumando alle loro spalle.
Prima di questo epilogo abbiamo dovuto assisere al primo atto di una sceneggiata che ha visto Picchi fingersi equidistante dalle due coalizioni, offeso della scarsa considerazione ottenuta del centro sinistra e duramente critico nei confronti del sottoscritto per la mia contrarietà ad ogni ipotesi di apparentamento con un uomo politico che a Lucca è parte organica del centro destra, che lo ha nominato presidente di Sistema Ambiente.Ovviamente era un bluff per alzare il prezzo e per rendere più pesante la sua scelta finale.
La posizione che ho tenuto è stata coerente con la mia storia, con le mie idee e con i miei comportamenti in questi cinque anni di opposizione, nel rispetto degli elettori che pretendono trasparenza e chiarezza nelle scelte politiche. La scelta di Picchi la lascio giudicare agli elettori. Dico solo che ci vuole una buona dose di opportunismo per votare per un candidato da lui considerato fino a ieri il responsabile del degrado morale, politico, amministrativo e finanziario del comune di capannori.
C'è un modo per fermare questo degrado e garantire la piena governabilità del Comune di Capannori: : votare Del Ghingaro.
EUGENIO BARONTI
RIFONDAZIONE COMUNISTA
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