Author: giax74@libero.it Date: Subject: [Cm-roma] Al dio del motore...
...togliamogli spazio.
Io pensavo ci fosse differenza tra una pista ciclabile e il progetto che avevo in mente...
...ma mi state facendo ragionare che, forse, non ce n'è poi troppa...
...chiamavo il progetto Strada Ciclabile Urbana...e già notavo, mentalmente, la differenza con le attuali piste ciclabili che di urbano hanno veramente poco...e che, quando tolgono di mezzo i marciapiedi, hanno poco anche della strada...
...ma forse il nome non conta.
...pensavo ad un'autoappropriazione della progettazione stessa delle strade...perchè fatte così, come sono adesso...mi sembrano di per se fatte a misura di automobile...e un domani...un domani molto domani...non vorrei pedalare su, ad esempio, una sopraelevata...perchè non ce ne sarà bisogno, per noi, di costruire mostri del genere...
...ma adesso le strade sono fatte così, e di queste dobbiamo ri-appropriarci.
...pensavo che riprendersi un pezzo di strada, anche per breve tempo e con molta fatica, fosse un simbolo molto simile all'essere traffico (in massa) per 3 ore al mese ed uno spazio di un centinaio di metri...
...ma, ora mi rendo conto, la massa è massa, mica imbianchini.
...pensavo che era ora di alzare lo scontro...di rendere ancor più evidente il bisogno sociale di trasformazione dello status quo...perchè una città fatta come copenaghen, per me, è già un sogno...
...ma, dimenticavo, con le corsie per le bici non si ferma l'economia capitalista...
...pensavo che non tutti avessero il coraggio di essere o fare massa in maniera individuale o collettiva...
...ma è probabile che ci sono altre vie per convincere i più a mettersi a pedali...
Amici, romani, concittadini...sono qui per seppellire la strada ciclabile urbana...