[Cm-roma] bici & parlamento

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Author: hektisch@hacari.net
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Subject: [Cm-roma] bici & parlamento

speronatemi alla prossima ciemme se questa è già passata.

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"Il solo utilizzo della bicicletta si concretizza quale atto di protezione
dell'ambiente, sia in un'ottica oggettiva, in quanto unico mezzo di
trasporto, accessibile a chiunque, totalmente non inquinante, sia come
simbolo stesso di uno stile di vita ecologico, così come ormai concepito e
accreditato presso l'opinione pubblica". Ad affermarlo è il sen. Fiorello
Cortiana (Verdi), che ha anche sollecitato "lo sviluppo dell'uso della
bicicletta come veicolo non inquinante, che permette un rapporto spazio -
tempo senza ansia e stress, concetti strettamente collegati a quelli di
sostenibilità e, quindi, con l'ambientalismo".
Poste queste premesse, in una interrogazione al Ministro dell'Ambiente e
per la Tutela del territorio, il parlamentare ha chiesto di sapere come
mai l'associazione FIAB (Federazione Italiana Amici della Bicicletta
onlus), che ha presentato istanza per ottenere l'individuazione quale
associazione di protezione ambientale e il cui scopo è la promozione
dell'uso della bicicletta, si è vista respingere tale richiesta dal
dicastero di cui Altero Matteoli è titolare.
"Benchè l'attività svolta sia dotata di una generica rilevanza ambientale,
essa non assume quella rilevanza esterna richiesta dalla legge 349/86".
Questa la motivazione, secondo il ministro Matteoli, per cui il Consiglio
nazionale per l'ambiente ha dato parere contrario al riconoscimento della
FIAB quale associazione di protezione ambientale.

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probabilmente matteoli preferisce dedicarsi a cose più serie,
relativamente all'ambiente, e meno "generiche". ad esempio, scegliendo di
testa sua, senza il minimo criterio (se non quello clientelare o peggio) i
nuovio direttori dei parchi nazionali del paese:

"Nella nomina dei Direttori dei Parchi, scaduti in quasi tutti gli Enti
italiani, il Ministro Matteoli ha inteso adottare una procedura
inaccettabile. Infatti, anche in questo caso, come alcune settimane fa per
i Presidenti da lui nominati senza l’intesa con le Regioni (smentito poi
da una sentenza del TAR), con un atto unilaterale ha sospeso l’intera
normativa prevista dalle leggi 394/91 e 426/98 relativamente alle nomine
dei direttori di parco". Lo dichiarano i deputati Bandoli, Mariani e Vigni
che hanno presentato due interrogazioni urgenti al Ministro per chiedere
conto di questa inammissibile procedura e per ripristinare le norme finora
utilizzate, trasparenti e basate su criteri di merito e di parità. Per
porre fine, insomma, alla crescente discrezionalità personale del
gabinetto del Ministro.