Author: Graziano Pini Date: Subject: [Gasfolist]
Re: [Gasfolist] Lancio del documento WWF per la salvaguardia degli ecosistemi acquatici nella valle del Tramazzo (Forlì Cesena)
----- Original Message -----
From: "Marco Paci" <al.pacino@???>
To: <"Undisclosed-Recipient:;"@???>
Sent: Saturday, January 31, 2004 4:26 PM
Subject: [Gasfolist] Lancio del documento WWF per la salvaguardia degli
ecosistemi acquatici nella valle del Tramazzo (Forlì Cesena)
>
> ----- Original Message -----
> From: WWF Forli-McLink <forli@???>
> To: <forli@???>
> Sent: Friday, January 30, 2004 8:40 PM
> Subject: Lancio del documento WWF per la salvaguardia degli ecosistemi
> acquatici nella valle del Tramazzo (Forlì Cesena)
>
>
> > Prot U10/04
> > Forlì, 31/01/2004
> >
> > COMUNICATO STAMPA
> >
> > Lancio del documento "Analisi e proposte del WWF per la salvaguardia degli > > ecosistemi acquatici
> > e per un modello agricolo sostenibile nella vallata del fiume Tramazzo" - > a
> > cura della Sez. WWF di Forlì.
> >
> > Il documento, che alleghiamo al presente comunicato, è frutto di uno
> studio
> > interdisciplinare e intende analizzare l'attuale situazione di crisi
> idrica
> > nella valle del Tramazzo, proponendo un modello alternativo e sostenibile > di
> > utilizzo dei suoli e delle acque; il fine ultimo è, naturalmente, quello
> di
> > preservare l'integrità dell'ecosistema e garantire un futuro
> all'agricoltura
> > della vallata. Si cerca pertanto di affrontare situazioni complesse, e di > > individuare soluzioni di alto profilo.
> > L'analisi parte dalla situazione particolare di "shock" degli ecosistemi
> > acquatici, venutasi a creare in questa vallata a causa della coltivazione > > intensiva di un frutto idro-esigente come il kiwi, ma l'approccio adottato > e
> > le soluzioni prospettate sono applicabili anche in altri territori della
> > nostra Provincia, laddove si rilevino squilibri nel rapporto
> > agricoltura-acqua.
> > A novembre 2003, la Regione Emilia Romagna ha avviato l'iter di
> approvazione
> > del Piano di Tutela delle Acque, che costituisce lo strumento di
> > pianificazione a disposizione delle Pubbliche Amministrazioni e della
> > Regione per il raggiungimento degli obiettivi di qualità fissati dalle
> > Direttive Europee (91/271/CEE, 91/676/CEE) e recepiti dalla normativa
> > italiana attraverso il D.Lgs 152/99. Tali obiettivi sono pienamente
> coerenti
> > con la posizione del WWF e, nello specifico, prevedono l'uso sostenibile e > > durevole della risorsa, garantendo la capacità naturale dei corsi d'acqua > di
> > autodepurarsi e sostenere la biodiversità.
> > Dire che questi principi, sanciti anche da precedenti leggi della
> Repubblica
> > Italiana, siano stati completamente disattesi dai nostri governi è dire
> > poco. A tutt'oggi assistiamo alla reiterazione di prese di posizione e
> > scelte tecnico-politiche, da parte degli enti locali e delle associazioni > di
> > categoria che, oltre ad eludere il problema, prefigurano scenari futuri di > > ulteriore pressione sui corpi idrici. Ci riferiamo alla "ricetta" degli
> > invasi artificiali.
> > In questi ultimi anni i versanti della valle del Tramazzo sono stati
> > "craterizzati" da piccoli e grandi "laghetti" che, oltre a sfregiare il
> > paesaggio (sponde geometriche e devegetate, recinzioni metalliche,
> > impermeabilizzazione del fondo con materiali plastici) aggiungono elementi > > di criticità ad una situazione di stabilità idrogeologica che, nel nostro > > Appennino, è già di per sé precaria.
> > Gli invasi artificiali, quando non attingono direttamente dal fiume, non
> > fanno altro che intercettare le stesse acque più a monte, per cui il
> > bilancio idrico finale, in presenza di consumi idrici eccessivi, rimane
> > comunque negativo.
> > Che il sistema degli invasi non porti alla risoluzione del problema lo
> > testimonia il fatto che, anche dopo la sua "entrata a regime", il Torrente > > Tramazzo continua a seccarsi, segno questo del palese superamento di
> > qualsiasi "soglia di sostenibilità" del prelievo idrico su scala di
> bacino.
> > Gli amministratori del Comune di Modigliana sostengono invece che, se il
> > problema non è stato ancora risolto, è perché l'acqua fino ad oggi
> raccolta
> > nei bacini artificiali (circa 700.000 m3) non è ancora sufficiente; tale
> > punto di vista sarebbe condiviso dai dirigenti del Servizio Provinciale
> per
> > la Difesa del Suolo, che avrebbero avanzato, come ipotesi "risolutiva", il > > raddoppio della quantità stoccata (per un totale di circa 1.400.000 m3).
> > Il WWF:
> >
> > · crede che una questione di importanza centrale come l'acqua non possa
> > essere lasciata in balia della spontanea interazione degli attori 'forti' > ed
> > 'interessati' locali;
> > · ritiene che la "risposta" degli invasi costituisca un mero palliativo,
> che
> > finirà per ritardare la riconversione di un modello agricolo comunque
> > destinato al fallimento.
> > · Sostiene la necessità di riprogettare un nuovo modello agricolo,
> seguendo
> > alcune fondamentali linee guida (il biologico, la diversificazione
> > colturale, il ridimensionamento dei prelievi, etc.) che vengono
> > esaurientemente esplicitate nel documento.
> >
> > Gli scenari del cambiamento climatico ci allertano su un futuro, molto
> > prossimo, caratterizzato da scarsità idrica, in cui il ruolo dell'
> > irrigazione in agricoltura dovrà necessariamente essere ridimensionato.
> > L'agricoltura è la prima attività umana dalla quale occorre partire per
> > ricostruire il "tessuto della vita", tessuto che la nostra società
> > industriale sta rapidamente lacerando; si può fare moltissimo in questo
> > settore, per recuperare habitat ricchi di specie e ben collegati in un
> > sistema di rete ecologica, habitat che dovranno essere maggiormente
> > preparati quindi più "resilienti", vale a dire in grado di rispondere più > > efficacemente alle modificazioni ambientali più dure.
> > Per chi amministra si tratta di recepire/rispettare le leggi vigenti in un > > ambito di pianificazione del territorio, ovvero di compiere una precisa
> > scelta politica, che metta finalmente in discussione le distorsioni malate > > dell'agro-industria, quali la monocoltura, l'utilizzo di pesticidi e
> concimi
> > sintetici, la crescita dell'idroesigenza e la produzione finalizzata all' > > esportazione, produzione spesso eccedentaria e in ogni caso svincolata
> dalle
> > reali esigenze del territorio.
> > Solo riaprendo un dibattito su questi temi e in questi termini si potranno > > raggiungere gli obiettivi di uno sviluppo ecologicamente sostenibile e
> > socialmente condiviso.
> >
> > In questo senso il WWF esigerà dalle "controparti" delle precise risposte, > > nel merito, alle proprie proposte e si porrà disposizione come
> > interlocutore, a fianco e in rappresentanza di interessi diffusi nella
> > società.
> >
> >
> > WWF Sez. Forlì
> >
> >
> > Il documento verrà inoltrato nei prossimi giorni:
> > - agli assessorati e uffici competenti di Regione e Provincia
> > - ai Comuni di Tredozio, Modigliana e Faenza; alla C.M. Acquacheta
> > - ad ARPA e C.F.S.
> > - alle Associazioni di categoria
> >
>