----- Original Message -----
From: "Tuula Haapiainen" <Cyberscript@???>
To: <movimento@???>
Sent: Tuesday, December 16, 2003 1:31 AM
Subject: [movimento] MARX E GLI ANIMALI 1.
> Fonte: www.marx-seura.kaapeli.fi/archive/heiskanen.htm
>
> MARX E GLI ANIMALI
> di
> Jukka Heiskanen
>
>
> E' noto che Marx ha scritto poco sugli animali. Vale la pena di spiegare
> cosa ne pensasse? Certamente sì. Anche Jeremy Bentham e John Stuart Mill
> scrissero pochissimo sugli animali, eppure molti hanno pescato tali
> passaggi, in questi ultimi anni, nei loro testi, visto che contengono l'
> idea attualissimo che l'etica - opportunamente sviluppata - debba
> considerare anche quanto concerne il benessere e la sofferenza degli
> animali. Con Marx occorre procedere altrettanto: anche nel suo pensiero
si
> possono riscontrare talune idee sulla condizione degli animali, che non
sono
> da ignorare nell'ambito del discorso animalista..
>
> L'interesse al tema aumenta anche, perché l'indagine fa emergere dal
> pensiero marxiano, implicitamente, anche gli altri aspetti inerenti alla
> natura, poiché della natura Marx parlò in generale molto. Infatti, la
> problematica della natura era un importante filo conduttore del suo
pensiero
> filosofico e societario; anche nei suoi più famosi progetti d'indagine
che
> riguardavano il corso della storia e la funzione del capitalismo. Proprio
da
> ciò deriva la sua importanza in fatto di animali; i suoi commenti inerenti
> al mondo animale si collocano spesso nei punti nodali delle sue
> argomentazioni
> .
>
> Se, inoltre, consideriamo che nel marxismo dopo Marx sono state incluse
> alcune innovazioni riguardanti gli animali, l'importanza di questa
> tradizione cresce ulteriormente. Per esempio nella tradizione psicologica
> marxiana si è data una riflessione sui punti di partenza della psicologia
> animale, e, nell'analisi marxista sull'imperialismo - sebbene più
> estesamente solo negli ultimi anni - sull'influenza dell'imperialismo
sulla
> natura globale e sulla fauna. L'influenza che fra l'altro è davvero
> notevole.
> 'Tutti gli animali del mondo' non possono unirsi, ma se lo
> potessero, dovrebbero farlo: demolire e vincere questo sistema che
> distrugge loro e la natura in generale.
>
>
> Punti di partenza della filosofia della natura in Marx
>
> René Descartes (Cartesio) è rimasto nella storia come uno dei padri della
> moderna filosofia. Purtroppo, Cartesio approdò a un dualismo nocivo per
> quanto riguarda le conseguenze ecologiche: ad una drastica
> suddivisione della sostanza pensante e della sostanza estensiva. Cartesio
> considerava quest' ultima, ovvero la materia, la natura, passiva come la
> cera oppure funzionante in modo rigido; in effetti come un grande
> macchinario.
> Ne consegue che anche gli animali sarebbero delle macchine o automi che
> l'uomo aveva diritto di dominare a suo piacimento. Non avvertivano dolore,
> il che conduceva a pensare che i ricercatori potessero tagliuzzarli vivi
> senza scrupoli di coscienza.
>
> La visione filosofica di base di Marx può essere caratterizzata come
opposta
> al dualismo cartesiano. Non è del tutto chiaro, se si possa dire che Marx
> fosse un monista già nella sua primissima fase, in quella dell'influenza
> hegeliana; ma una volta divenuto materialista, lo era senz'altro. La
> coscienza per lui era "esistenza cosciente". Nello stesso tempo egli
> riteneva che la natura non funzionava come una macchina, bensì con una
> modalità creativa e produttiva.Nella sua tesi di laurea (1841) egli
elogiò
> gli atomi di Epicuro, che non furono pedine di una necessità esterna,
bensì
> esprimevano perfino il moto, in maniera autodeterminante. (Bewegung als
> Selbstbestimmung).
>
> Qualche anno dopo Marx apprezzò la filosofia della natura di Francis Bacon
> (Francesco Bacone), dove " Le forme elementari della materia sono
viventi,
> individualizzanti, interni alla materia; delle forze ontologiche tipiche
che
> creano le diversità caratteristiche di specie degli enti (1)
>
>
> Un paio di volte Marx prese posizione diretta riguardo la filosofia di
> Cartesio, e ovviamente senza simpatizzare con essa. Al contrario, la
definì
> come un orientamento delle espressioni della metafisica, che il
> "materialismo avrebbe dovuto sconfiggere (2)
>
> Per contro, Marx valorizzò la fisica cartesiana, per lo stesso motivo che
> la dottrina di Bacone: "Cartesio riteneva, nella sua Fisica, che la
materia
> avesse un'autonoma forza creativa e riteneva il suo movimento meccanico
come
> un'espressione di vita della materia" (3).
>
>
> Marx fa una considerazione anche sulla spazialità storica del Cartesio e
> menziona in modo interessante gli animali: " Quando Cartesio, definisce
gli
> animali come mere macchine, guardandoli con gli occhi dell'epoca della
> produzione
> manifatturiera, si oppone al Mediovevo, che considerava gli animali
aiutanti
> dell'uomo." (4). Anche questo è un commento che include una critica,
perché
> secondo Marx l'attività manifatturiera era una forma del capitalismo,
> nell'ambito della quale, all'inizio del '500, si avviò la trasformazione
in
> macchine non solo degli animali ma anche degli uomini..".."l'operaio che
per
> tutta la sua vita
> seguita a fare lo stesso semplice lavoro, si trasforma con tutto il suo
> corpo in un appendice unilaterale e automatico di questo compito.."
(5).
> In tal modo, nel capitalismo coll'industria avanzata, sia gli uomini che
gli animali si sono
> trovati ad essere oggetti d'una regolazione schematica.
>
> (continua)
>
> (trad.Tuula .Haapiainen.)
>