Da LIBERAZIONE del 31.10.2003
Pierpaolo Leonardi spie=
ga le ragioni della protesta indetta per il 7 novembre
=
Sciopero generale, la Cub sfida il liberismo =ABdi destra e di sinist=
ra=BB
Le rappresentanze di base Cub non sono scese in piazza il 2=
4 ottobre, giorno dello sciopero generale. Diversamente da Cobas e Sin. C=
obas hanno deciso di differenziare la loro giornata di protesta e di fiss=
arla il 7 novembre. Questo, naturalmente, ancora prima che i metalmeccani=
ci della Fiom decidessero di far cadere proprio in quel giorno lo scioper=
o generale per il rinnovo del contratto nazionale. Al grido di "Cambiano =
i suonatori, ma la musica =E8 sempre la stessa", le rappresentanze di bas=
e sfileranno a Milano (Largo Cairoli, ore 10) per la manifestazione nazio=
nale. Parole d'ordine: contro il governo che attacca pensioni e salari e =
contro lo smantellamento della scuola, della previdenza e della sanit=E0 =
pubblica, =ABriaffermare i diritti dei lavoratori e battere la precariet=E0=
=BB. Liberazione ha intervistato il coordinatore nazionale Paolo Leonardi=
.
Perch=E9 non avete manifestato anche voi il 24 ottobre?
La ri=
nnovata unit=E0 di Cgil, Cisl e Uil credo sia dovuta soprattutto alla man=
ifesta volont=E0 di Berlusconi di fare a meno dei corpi intermedi. E' una=
unit=E0, per=F2, che rimane scoperta, per esempio, sulla questione dei m=
etalmeccanici. La Fiom =E8 in seria difficolt=E0 rispetto alla difesa del=
la propria identit=E0 di classe. Dentro questa vicenda, il problema dell'=
unit=E0 del sindacalismo di base. Noi abbiamo sempre ritenuto che l'unit=E0=
del sindacalismo di base fornisse valore aggiunto. E lo hanno dimostrato=
la riuscita degli scioperi e delle iniziative degli anni passati. Oggi c=
redo che ci troviamo in una fase nuova. E non per volont=E0 delle Rdb e d=
ella Cub. Abbiamo fatto un passaggio fondamentale che =E8 stato poco colt=
o, quello di fare della Cub la confederazione del sindacalismo di base, c=
onflittuale e antagonista. Questo fatto ha sparigliato le carte nel sinda=
calismo di base. Altre formazioni hanno scelto la soggettivit=E0 politico=
-sindacale. Questo non elimina la possibilit=E0 di fare pezzi di percorso=
assieme su questioni che unitariamente =E8 possibile affrontare. Ma sicu=
ramente separa i destini. Mentre lo sciopero del 24 ottobre rappresenta l=
o sciopero della difesa della concertazione, della riforma Dini e della p=
olitica dei redditi, lo sciopero del 7 novembre, invece =E8 lo sciopero d=
ella ricostruzione di tessuto di classe che parte dalla questione pi=F9 g=
enerale della contrapposizione a questo modello di societ=E0 e a questo l=
iberismo che porta al suo interno le istanze sia del centro destra che de=
l centro sinistra.
Un elemento forte sta diventando la questione =
della democrazia sindacale...
Uno dei punti all'ordine del giorno =E8=
sicuramente la democrazia sindacale, la legge sulla rappresentanza e il =
diritto dei lavoratori ad esprimersi sugli accordi. In larga sintonia con=
quanto rivendicato dalla Fiom, proporremo che a Roma e a Milano, citt=E0=
dove terremo la nostra manifestazione nazionale, ci siano due striscioni=
identici su questo tema.
Quali sono i punti centrali della vostr=
a offensiva?
La questione del reddito garantito e del reddito sociale=
=E8 il primo punto dell'offensiva che il sindacalismo di base deve porre=
al centro, perch=E9 questo significa collocare e trovare un punto di uni=
t=E0 tra il mondo del lavoro classico, sempre pi=F9 minoranza, e chi oggi=
=E8 straziato dalla disoccupazione e dalle forme del lavoro precario. L'=
altro punto =E8 l'indicizzazione dei salari. Non tanto perch=E9 consentir=
ebbe ai redditi di tenere un salario medio, che comunque arriva alla terz=
a settimana del mese a coprire le spese, ma anche perch=E9 questo consent=
irebbe di far ritrovare ai contratti la loro funzione vera, che =E8 quell=
a di strappare pezzi di ricchezza, redistribuendo il reddito a favore del=
lavoro e non a favore dell'impresa. La terza questione =E8 quella del sa=
lario europeo. Stanno chiudendo numerosi contratti, che mediamente arriva=
no a cento euro e dopo mesi di blocco totale della contrattazione. A due-=
tre mesi di distanza, quei cento euro sono considerati dai lavoratori una=
cosa inutile. L'offensiva sul salario =E8 quindi un'offensiva importante=
. Il problema vero =E8 non farne una offensiva all'interno delle compatib=
ilit=E0.
Non avete partecipato agli incontri sulla legge 30. Per =
quale motivo?
La Cub non vi partecipa in quanto ritiene che la legge =
30 va cancellata. Quale sar=E0 la forma sindacale capace di ricondurre a =
sintesi e ricollocare all'interno del movimento dei lavoratori le nuove f=
orme del lavoro? Questo problema ce l'abbiamo tutti. Sicuramente non =E8 =
applicabile il sindacato delle categorie. Il livello su cui dovremo misur=
arci =E8 il livello territoriale. Anche se all'interno delle categorie ci=
saranno forti interessamenti, =E8 l=EC che il sindacalismo di base dovr=E0=
misurarsi per dotare di strumenti di lotta e di lavoro, di sostegno e di=
servizi quel pezzo di classe che non solo viene espulso dal luogo di lav=
oro ma anche dalla filiera sindacale classica. Ci rifiutiamo di immaginar=
e un percorso in cui in qualche comodo ci veda coinvolti a livello contra=
ttuale nella legge 30. E' chiaro che sar=E0 un momento di battaglia sinda=
cale per l'autunno. Ho il terrore che il centro sinistra, che sulla legge=
30 ha detto poco o niente, una volta che dovesse entrare al governo poss=
a pensare di cancellare uno o due articoli di quella legge o mitigare una=
o due figure per far finta di aver eliminato la precariet=E0. La legge 3=
0 =E8 figlia del pacchetto Treu, cos=EC come la riforma Maroni =E8 figlia=
della Dini.
Fabio Sebastiani