Author: antonio bruno Date: Subject: [NuovoLaboratorio] ANCHE UN GIOVANE DI INMENSA DENUNCIATO PER
DEVASTAZIONE
Da Lavoro - Repubblica
ANCHE UN GIOVANE DI INMENSA DENUNCIATO PER DEVASTAZIONE
FINO ad oggi le indagini sui disordini dei G8 non avevano ancora coinvolto
i centri sociali genovesi. Ma nei giorni scorsi si =E8 saputo che tra i
denunciati per devastazione e saccheggio c'=E8 uno dei giovani dell'Inmensa,
il centro di Bolzaneto, ideologicamente vicino all'ala pi=F9 dura del
movimento quella che raccoglie le varie anime dell'anarchia.
Della denuncia il diretto interessato ha saputo quando, nei orni scorsi, ha
ricevuto la notica dell'applicazione dell'articolo 1 della legge 1423 del
1956. Quella sulle misure di prevenzione che colpiscono chi, tra le altre
cose sia "dedito alla commissione di reati che offendono o mettono in
pericolo l'integrit=E0 fisica o morale, la sanit=E0, la sicurezza o la
tranquillit=E0 pubblica". Nell'elenco dei motivi per i quali, secondo la
Digos, il giovane anarchico viene sottoposto a tale normativa, vengono
citate alcune denunce relative a manifestazioni non autorizzate, a lanci di
oggetti (una bottiglia di birra) e poi ad una denuncia per devastazione e
saccheggio, i reati appunto contestati dai magistrati che indagano sul
filone blackbloc del G8. La notizia della notifica =E8 stata subito diffusa
dall'Inmensa mensa sui sito di Indymedia, dove =E8 stato sottolineato come
sia indice di "un clima pesante diffuso in citt=E0 dal questore Oscar
Fioriolli". Al di l=E0 delle interpretazioni di parte, l'applicazione
dell'articolo 1 sembra rappresentare una nuova strategia da parte della
questura nell'affrontare la questione centri sociali.
Se al primo approccio l'articolo 1 ha soltanto la forma di un invito a
cambiare stile di vita, evitare situazioni a rischio, in poche parole a
rigare dritto, in caso di mancato rispetto delle prescrizioni si trasforma
in uno strumento giudiziario particolarmente coercitivo che pu=F2 portare a
misure restrittive come a sorveglianza speciale, l'obbligo di firma, di
dimora, divieto di uscire in determinate ore, ritiro del passaporto, quando
non addirittura all'arresto.
II comunicato dell'Immensa sottolinea come tutti i reati contestati al
compagno del centro non siano ancora passati al vaglio di un giudice, e che
quindi a spada di Damocle delle misure di prevenzione vada in sostanza a
colpire un incensurato. Ma proprio qui stall cambio di linea della a
questura. Abbandonati alcuni tentativi infruttuosi di colpire con clamorose
denunce i capi del movimento (quelle nei confronti di Luca Casarini e don
Vitaliano della Sala vennero archiviate), la Digos scelse una linea meno
appariscente, pi=F9 mirata, che porta al blitz di dicembre con 23 arresti di
presunti back bloc italiani. E adesso la svolta che potrebbe riguardare
diversi frequentatori dei centri sociali pi=F9 duri. Per anticipare i tempi
lunghi della giustizia, arrivano le notifiche dell'articolo 1, che
consentono di intervenire gradualmente, ma con rapidit=E0, i caso il
soggetto nel mirino non rispetti le prescrizioni della polizia.