[Cerchio] [M] : Un Paese Occupato di Howard Zinn . Raccomand…

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Author: Maurizio / DJ M
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Subject: [Cerchio] [M] : Un Paese Occupato di Howard Zinn . Raccomandato!
Bè, in largo anticipo rispetto ai tempi previsti per l'uscita di questo
articolo, ecco messo a disposizione l'ultimo scritto del conosciuto, anche
qui da noi, Howard Zinn. Figura del movimentismo Americano, uno storico che
rivela la capacità etica di portarsi al cuore della vergognosa occupazione
Americana e delle sue tragedie, che grandi sono!

Interessa?

Enjoy
M

________________________

Un Paese Occupato
di Howard Zinn

Tradotto da M -- canadianm@??? - www.melektro.com


(Numero di Ottobre: The Progressive)

È diventato chiaro molto rapidamente, che l'Iraq non è un paese liberato, ma
invece un paese occupato. Siamo diventato degli esperti con il termine
"paese occupato" durante la Seconda Guerra Mondiale. Abbiamo parlato della
Francia e dell'Europa Tedesco - occupate. E dopo la guerra abbiamo parlato
dell'Ungheria, la Cecoslovacchia, l'Europa Orientale come Russo - occupate.
Erano i Nazisti, i Sovietici, che occupavano altri paesi.

Ora siamo noi gli occupanti. E' vero che abbiamo liberato l'Iraq da Saddam
Hussein, ma non da noi. Abbiamo fatto esattamente come nel 1898 quando
abbiamo liberato Cuba dalla Spagna, ma anche lì non li abbiamo liberati da
noi. La tirannia Spagnola fu rovesciata, ma gli Stati Uniti stabilirono una
base militare a Cuba, così come ora stiamo facendo in Iraq. Le
multinazionali Statunitensi si installarono a Cuba, esattamente come ora la
Bechtel, la Halliburton e le multinazionali petrolifere stanno muovendosi in
Iraq. Gli Stati Uniti stavano decidendo che genere di costituzione avrebbe
avuto Cuba, così come ora il nostro governo sta formando una costituzione
per l'Iraq. Questa non è una liberazione ma un'occupazione.

Ed è pure una orrenda occupazione. Il 7 agosto, il New York Times ha
segnalato che a Baghdad il Generale Statunitense Ricardo Sanchez era
preoccupato per la reazione Irachena all'occupazione. I leader Iracheni che
erano pro-America gli stavano dando un avvertimento, per come lui l'ha
messa: "Quando prendete un padre davanti alla sua famiglia, gli
incappucciate la testa e poi lo fate stendere per terra avete avuto agli
occhi della sua famiglia un significativo effetto contrario alla sua dignità
e al suo rispetto". (Il che è molto percettivo)

Il 19 Luglio, la CBS News ha segnalato che Amnesty International sta
esaminando un certo numero di casi di sospetta tortura in Iraq da parte
delle autorità Americane. Un caso di questo genere coinvolge Khraisan
al-Aballi, ha detto la CBS. "Quando i soldati americani hanno fatto
irruzione nella casa di al-Aballi, sono entrati sparando. . . Hanno sparato
e hanno ferito suo fratello Dureid." I soldati Americani hanno quindi
portato via Khraisan, suo padre di 80 anni e suo fratello. "Khraisan dice
che quelli che hanno condotto i suoi interrogatori lo hanno denudato e
tenuto sveglio per più di una settimana, legato mani e piedi, con un
cappuccio sulla testa", ha riportato la CBS. Khraisan ha detto alla CBS che
informò i suoi rapitori, "Io non so che cosa volete. Io non so che cosa
volete. Non ho niente da nascondere." Ad un certo punto, "Ho chiesto loro di
uccidermi", ha detto Khraisan. Dopo otto giorni, sia lui che suo padre sono
stati hanno lasciati andare. Paul Bremer, l'amministratore Statunitense
dell'Iraq, ha risposto, "Nei fatti noi stiamo semplicemente eseguendo i
nostri obblighi internazionali".

Il 17 Giugno, due giornalisti della catena Knight Ridder hanno scritto dell'
area di Falluja: "Nelle dozzine di interviste che abbiamo fatto durante i
cinque giorni scorsi, la maggior parte dei residenti dell'area ha detto che
là non c'è in atto una cospirazione Sunnita o Ba'athista contro i soldati
degli Stati Uniti, ci sono soltanto persone che sono pronte a combattere
perché i loro parenti sono stati feriti o uccisi, e perché sono stati essi
stessi umiliati con le perquisizioni alle proprie case e con i blocchi
stradali". Una donna ha detto, dopo che suo marito era stato prelevato dalla
propria casa a causa di casse di legno vuote, che avevano comperato per
avere legna da ardere, che gli Stati Uniti sono colpevoli di terrorismo. "Se
trovo dei soldati Americani, gli taglierò la testa", ha detto. Secondo i due
giornalisti, "I residenti di At Agilia - un villaggio a nord di Bagdad -
hanno detto che due dei contadini della loro comunità e cinque altri da un
altro villaggio sono stati uccisi quando i soldati Americani gli hanno
sparato, mentre stavano innaffiando i loro campi di girasoli, pomodori e
cetrioli."

I soldati che vengono mandati in un paese nel quale gli era stato detto che
sarebbero stati accolti favorevolmente come liberatori per poi trovarsi
circondati soltanto da una popolazione ostile, diventano timorosi, con la
pistola facile ed infelici. Stiamo leggendo i rapporti di GI arrabbiati al
fatto di essere trattenuti in Iraq. Alla metà di Luglio, un reporter di ABC
in Iraq ha detto di essere stato tirato da parte da un sergente che gli ha
detto: "Ho ricevuto la mia copia della lista dei 'Più Ricercati' ", stava
riferendosi al mazzo di carte che il governo degli Stati Uniti ha
pubblicato, caratterizzato dalle immagini di Saddam Hussein, i suoi figli ed
altri membri ricercati del precedente regime Iracheno. "Gli assi nel mio
mazzo sono Paul Bremer, Donald Rumsfeld, George Bush e Paul Wolfowitz", ha
detto il sergente.

Tali sentimenti stanno diffondendosi tra il pubblico Americano. In Maggio,
un Gallup Poll ha segnalato che soltanto il 13 per cento del pubblico
Americano pensava che la guerra stava andando male. Entro il 4 Luglio, la
figura era del 42 per cento. Entro fine Agosto, era del 49 per cento. Quindi
c'è l'occupazione degli Stati Uniti. Mi sveglio alla mattina, leggo il
giornale e penso che siamo un paese occupato, di cui un qualche gruppo
estraneo ha assunto la direzione. Quei lavoratori Messicani che provano ad
attraversare il confine -- morendo nel tentativo di eludere i funzionari
dell'immigrazione (ironicamente, provando ad attraversare la terra presa al
Messico dagli Stati Uniti nel 1848) -- quei Messicani non mi sono estranei.
Quei milioni di persone in questo paese che non sono cittadini e quindi, per
il Patriot Act, sono soggetti ad essere trascinati fuori dalle loro case e
ad essere tenuti indefinitamente in custodia dall'FBI, senza diritti
costituzionali -- quella gente non mi è estranea. Ma questo piccolo gruppo
di uomini che ha preso il potere a Washington, loro sì mi sono estranei.

Mi sveglio pensando che questo paese sia nella presa di un Presidente che
non è stato eletto, che si è circondato di assassini in giacca e cravatta ai
quali non importa nulla della vita umana all'estero o qui, che non si
preoccupa per niente della libertà, a cui non importa nulla di che cosa
accade alla terra, l'acqua e l'aria. E mi domando che genere di mondo
erediteranno i nostri bambini e i nostri nipoti. Un maggior numero di
Americani sta cominciando a convincersi, come i soldati in Iraq, che
qualcosa qui è terribilmente sbagliato, e che questo non è ciò che
desideriamo essere il nostro paese.

Sempre di più ogni giorno, vengono messe in bella mostra le bugie. E poi c'è
la più grande bugia: che tutto ciò che gli Stati Uniti fanno deve essere
perdonato perché siamo impegnati in una "guerra al terrorismo". Questa
affermazione ignora il fatto che la guerra è in sé terrorismo, che
introdursi nelle case della gente, sequestrare i membri della famiglia e
sottoporli a tortura, questo è terrorismo, che invadere e bombardare altri
paesi non ci da più sicurezza ma meno sicurezza.

Vi potete fare una certa idea di che cosa questo governo intende quando
parla di "guerra al terrorismo", se esaminate che cosa ha detto Rumsfeld un
anno fa quando stava parlando ai rappresentanti della NATO a Bruxelles. "Ci
sono cose che conosciamo", ha detto. "E poi ci sono conosciuti che sono
sconosciuti. Cioè, ci sono cose che ora sappiamo che non sappiamo. Ma ci
sono anche sconosciuti che sono sconosciuti. Ci sono cose che non conosciamo
che non sappiamo. . . Cioè l'assenza di prova non è prova di assenza. . .
Semplicemente perché non avete la prova che qualcosa esiste non significa
che avete la prova che non esiste".

Bene, direi che Rumsfeld ci ha proprio chiarito le cose.

Questo spiega perché questo governo, non sapendo esattamente dove andare a
scovare i criminali dell'11 Settembre, andrà solamente avanti nell'invasione
e nel bombardamento dell'Afghanistan, uccidendo migliaia di persone,
trascinando fuori dalle proprie case centinaia di migliaia di persone ed
ancora non saprà dove sono i criminali.

Questo spiega perché il governo, non sapendo realmente quali armi Saddam
Hussein stesse nascondendo, invade e bombarda l'Iraq, suscitando l'orrore
della maggior parte del mondo, uccidendo migliaia di civili e di soldati e
terrorizzando la popolazione. Questo spiega perché il governo, non sapendo
chi siano i terroristi e chi non lo siano, mette centinaia di persone in
isolamento a Guantanamo in tali circostanze che venti di queste hanno già
tentato il suicidio.

Questo spiega perché non conoscendo quali dei non cittadini sono i
terroristi, l'Attorney General (Segretario della Giustizia - John Ashcroft)
revoca i diritti costituzionali dei venti milioni di loro. La cosiddetta
guerra al terrorismo non è soltanto una guerra a gente innocente in altri
paesi, ma è anche una guerra alla gente degli Stati Uniti: una guerra alle
nostre libertà, una guerra al nostro standard di vita. La ricchezza del
paese viene rubata alla gente e consegnata ai super ricchi. Le vite dei
nostri giovani vengono rubate. E i ladri sono nella Casa Bianca.

Penso sia interessante che i sondaggi fatti fra gli Afro - Americani hanno
indicato una consistente opposizione del 60 per cento alla guerra in Iraq.
Subito dopo che Colin Powell ha fatto il suo rapporto alle Nazioni Unite
sulle "armi di distruzione di massa", ho fatto un'intervista telefonica con
una stazione radiofonica Afro - Americana a Washington DC, un programma
chiamato "GW on the Hill". Dopo avere parlato con il conduttore ci sono
state otto chiamate in studio. Ho preso nota di cosa è stato detto da parte
di chi ha chiamato:

John: "Quello che Powell ha detto è immondizia politica."

Un'altra chiamata: "Powell stava semplicemente prendendo parte al gioco.
Questo è cosa accade quando la gente entra nelle alte cariche".

Robert: "Se andiamo a fare la guerra, gente innocente morirà senza alcun
motivo".

Kareen: "Quello che Powell ha detto sono sciocchezze. La guerra non sarà una
cosa buona per questo paese".

Susan: "Che cosa c'è di così bello ad essere un paese potente?".

Terry: "Tutto questo viene fatto per il petrolio".

Un'altra chiamata: "Gli Stati Uniti sono alla ricerca di un impero e
cadranno come hanno fatto i Romani. Ricordatevi di quando Ali ha combattuto
con Foreman. Sembrava addormentato ma quando si è svegliato, era feroce.
Nello stesso modo si sveglierà la gente".

Spesso si dice che questa Amministrazione può avere via libera con la guerra
perché a differenza del Vietnam, le perdite sono poche. E' vero, soltanto
poche centinaia di perdite in battaglia, a differenza del Vietnam. Ma gli
incidenti di guerra non sono i soli. Quando le guerre si concludono, le
perdite continuano a crescere -- per le malattie e i traumi. Dopo la guerra
in Vietnam, i veterani segnalarono difetti di nascita nelle loro famiglie
dovuti all'Orange Agent che era stato ampiamente spruzzato in Vietnam. Nella
prima Guerra del Golfo ci sono state soltanto alcune centinaia di perdite in
battaglia, ma l'Amministrazione dei Veterani ha segnalato recentemente che
durante i dieci anni che sono seguiti a quella guerra, 8.000 veterani sono
morti. Circa 200.000 dei 600.000 veterani della Guerra del Golfo hanno
riempito reclami per le malattie contratte in seguito alle armi di cui il
nostro governo ha fatto uso durante la guerra. Nel corrente conflitto,
quanti giovani uomini e donne mandate da Bush a liberare l'Iraq verranno a
casa con malattie relazionate?

Qual'è il nostro lavoro? Far notare tutto questo.

Gli esseri umani non sostengono naturalmente la violenza e il terrore. Così
fanno solo quando credono che le loro vite o il loro paese siano in
pericolo. Ma questi non erano in pericolo nella Guerra in Iraq. Bush ha
mentito alla gente Americana su Saddam e le sue armi. E quando la gente
capisce qual è la verità -- come è accaduto nel corso della Guerra in
Vietnam -- si rivolterà contro il proprio governo. Noi che siamo per la pace
abbiamo il supporto del resto del mondo. Gli Stati Uniti non possono
ignorare indefinitamente i dieci milioni di persone che hanno protestato in
tutto il mondo il 15 Febbraio scorso. Il potere del governo -- qualunque
armi possieda, qualunque somma di danaro abbia a propria disposizione -- è
fragile. Quando perde la legittimità agli occhi della gente, i suoi giorni
sono contati.

Dobbiamo agganciarci a qualunque azione non violenta che faccia appello a
tutti noi. Non esiste azione che è troppo piccola e neppure troppo audace.
La storia del cambiamento sociale è la storia di milioni di azioni, piccole
e grandi, che si incontrano ai punti critici per generare un potere che i
governi non possono sopprimere. Ci troviamo oggi ad uno di quei punti
critici.

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Howard Zinn, autore di "A People's History of the United States", è un
collaboratore del The Progressive