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COMUNICATO STAMPALa presa per il culto: smantellamento e confessionalizzazione della scuola pubblica
Da oltre un decennio è in atto nella scuola italiana un processo di precarizzazione del personale docente ed ATA teso a ridurre in maniera drastica i lavoratori e limitare profondamente gli spazi di libertà di insegnamento.
Lespulsione dei precari della scuola ha subito unaccelerazione pesantissima negli ultimi mesi con il tentativo di portare, spesso in maniera coatta e illegale, le cattedre a 24 ore, con il completamento dellorario a 18 ore ed il blocco delle assunzioni e del turn over.
In questo scenario di cruda espulsione dei precari dopo anni di lavoro, si è aggiunta -in questo clima torrido ed estivo- una legge avvelenata che stravolge la laicità dellistituzione scolastica, i principi costituzionali e il fondamento del diritto del lavoro.
Se un primo passo verso laffossamento della scuola statale era stato già compiuto dal centro-sinistra con la promulgazione della legge di parità (62/2000), ora siamo ad un ulteriore grave attacco al sistema nazionale dellistruzione e alla laicità dello Stato: il parlamento ha approvato il 15 luglio la legge per lassunzione a tempo indeterminato di oltre 15.000 insegnanti di religione. Gli insegnanti di religione diventano dunque docenti statali a tutti gli effetti, con il vantaggio che a loro verrà riservato un contingente che corrisponde al 70% dei posti dinsegnamento complessivamente funzionanti.
Lassunzione a tempo indeterminato degli insegnanti di religione verrà disposta dal dirigente regionale dintesa con lordinario diocesano competente per territorio contravvenendo anche qui alle più elementari norme costituzionali e del diritto del lavoro. Da quando un funzionario di un altro stato (come in questo caso lo stato vaticano) può interferire con un altro funzionario statale nazionale nellespletamento delle sue funzioni istituzionali? E ancora: la chiamata per un contratto a tempo indeterminato nello stato non avverrà attraverso un pubblico concorso aperto a tutti/e i cittadini/e ma verrà subordinata al placet del vescovo.
Linsegnante di religione è poi sottoposto contemporaneamente alla disciplina del codice civile e a quella del codice canonico perché, qualora il suo lavoro fosse ritenuto poco coerente con la dottrina cristiana (oppure per strategia di assunzione clericale nello stato
), il docente verrebbe rimosso dal suo incarico dallordinario diocesano e non potendo essere licenziato si trasferirebbe su altra classe di concorso per andare ad occupare i posti vacanti che di diritto spetterebbero ai precari della scuola. In questo modo lassunzione a tempo indeterminato dei docenti di religione cattolica si configura come un passaggio strumentale per far entrare nella scuola docenti selezionati a priori dallautorità ecclesiastica. Un rinnovamento del corpo docente di chiara matrice ideologica che spazza via diritti acquisiti e il principio di uguaglianza. Oltre alla discriminazione il caporalato clericale!
Sempre il 15 luglio il TAR del Lazio ha accolto il ricorso presentato dai precari abilitati attraverso le scuole di specializzazione (SISS) e ha concesso la sospensiva sullassegnazione da parte del MIUR di 18 punti attribuiti ai precari storici. Questo provvedimento andava a sanare parzialmente la situazione di forte discriminazione creatasi con lattribuzione di un bonus di 30 punti ai precari SISS e labolizione della quarta fascia delle graduatorie permanenti. Ribadendo la nostra posizione che considera il servizio scolastico come requisito per i diritti acquisiti denunciamo la sospensiva che genera ulteriore caos dividendo il fronte del precariato e peggiorando la condizione dei precari e lavvio dellanno scolastico.
Organizziamoci per impedire lo scempio in atto contro la scuola pubblica, contro il pensiero critico e il sapere laico e mobilitiamoci nei giorni delle assegnazioni degli incarichi sotto e dentro i CSA e prepariamo per il 6 ottobre(data della sentenza del TAR del Lazio) una giornata di mobilitazione nazionale contro la precarizzazione e lespulsione dei precari dalla scuola pubblica
COORDINAMENTO NAZIONALE PRECARI COBAS
francoppoli@???
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), il docente verrebbe rimosso dal suo incarico dallordinario diocesano e non potendo essere licenziato si trasferirebbe su altra classe di concorso per andare ad occupare i posti vacanti che di diritto spetterebbero ai precari della scuola. In questo modo lassunzione a tempo indeterminato dei docenti di religione cattolica si configura come un passaggio strumentale per far entrare nella scuola docenti selezionati a priori dallautorità ecclesiastica. Un rinnovamento del corpo docente di chiara matrice ideologica che spazza via diritti acquisiti e il principio di uguaglianza. Oltre alla discriminazione il
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