Author: Giancarlo Giovine Date: Subject: [NuovoLaboratorio] Dighe, rappresentanza e quant'altro.
Carissim* tutt*,
cerchiamo di capirci! E per cercare di capirci evito volutamente i problemi
specifici, su cui ci troviamo evidentemente in disaccordo. Sui principi
generali questo accordo mi sembra invece esserci, anche se evidentemente i
luoghi delle campagne e delle iniziative mi sembrano si siano andati un po'
artificiosamente spezzettandosi -ma questa è un'altra questione-. Il
problema di fondo, già altre volte sollevato, a me sembra essere
sostanzialmente quello della rappresentanza e della discussione nel
movimento. Vedi, Debora, condivido la quasi totalità del tuo intervento, ma
a me sembra che nessuno di noi possa sorridere a parlare di rappresentanza
di movimento. Alcuni soggetti associati sono stati consultati -auditi nel
linguaggio consiliare- e hanno detto chiaramente quello che pensavano sulle
dighe all'apposita commissione consiliare. Poi, com'è ovvio e legittimo, il
consiglio ha deciso secondo la logica che tu e Bruno avete in maniera
diversa descritto. Sul piano della correttezza politica "no problem". Ma gli
eletti del movimento sulla base della democrazia deputata si sono comportati
in maniera diversa: alcuni hanno votato favorevolmente, una contro e altri
ancora -non d'accordo con la delibera- hanno deciso di non partecipare alla
votazione. Tutti comportamenti legittimi e se volete coerenti -almeno sul
piano personale, che è quello della libertà di scelta del rappresentante
deputato-. Il problema è che è passata una cosa, che, seppur corretta, mi
sembra che non vada bene a nessuno (neanche a Massimiliano).
Semplifico molto per non annoiarvi: abbiamo giocato su un tavolo che non è
il nostro -quello del nostro avversario il neoliberismo e la democrazia
borghese- e abbiamo perso. Se continueremo così, continueremo a perdere! Non
noi, ma il movimento, che è quelle centinaia di migliaia di persone che
vengono con noi in piazza -un po' meno per fortuna ai nostri riti
conferenziali- e che continueranno -per quanto ancora?- ad andare dietro ai
sogni. Ebbene, io non ho ricette per risolvere il problema, ma alcune
proposte per invertire la rotta le possiamo fare. Prima di tutto
capovolgiamo la logica: non andiamo dietro la logica e le forme di
rappresentanza altrui, che vuol dire partire dai bisogni e costruire
democrazia diretta (partecipativa se volete). E' un'astrazione? Non credo
proprio. Costruire democrazia rappresentativa è difficile, ma non
impossibile. Si parte dal territorio e dai temi, su questa base si
costruisce proposta politica -anche politico-amministrativa- e si organizza
la lotta e con la lotta la rappresentanza democratica. E questa
rappresentanza democratica non passa dalle audizioni in commissione
consiliare, ma costringe i nostri avversari a confrontarsi a casa
nostra -sul territorio e nei posti dove la gente lavora e vive.
Ribadisco la mia proposta di vederci in un'assemblea cittadina la settimana
prossima, per affrontare le prossime scadenze: nel concreto AMT, IPAB e il
prossimo bilancio comunale.
Per cominciare non è poco che ne dite?
Già che ci sono propongo Giovedì 19 alle 20.30 alla Buridda (via Bertani)
Giancarlo Giovine
"You can't blow and inhale at the same time"
Genoese proverb
Giancarlo Giovine
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