Author: Jacopo Date: Subject: [Cm-milano] Re: repubblica di ieri
faccio una cosa utile (?): vi ricopio a manina le lettere in questione,
tanto per capire di cosa si sta parlando.. insisto che se l'immagine che
diamo all"esterno" è questa c'è evidentemente qualcosa che non va...
concordo con parecchi dei punti sollevati nella mail NON ROVINIAMO LA
RIVOLUZIONE DI CM, in particolare di fermarsi se la testa trova il semaforo
rosso e di limitare le contromanate (ok che ci si sente più umani, ma, come
leggerete nella lettera sotto, chi ci vede da fuori può legittimamente
equivocare)... sullo stare uniti e compatti ormai mi sono arreso ^^
Eccovi le lettere. Le mie evidenziazioni ad asterischi segnano le parti imho
più significative. E qualche commento dove non ho potuto resistere...
a seguire qualche riga di commento mio.
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La prepotenza di Critcal Mass / 1
Mi è capitato l'altra sera di trovarmi verso mezanotte in piazza piemonte
mentre passavano i ciclisti della critical mass. ***che bello spettacolo, ho
pensato.*** mi sembrava un'allegra passeggiata e sono stata a guardarli
mentre pedalavano scampanellando. improvvisamente però quelli che sembravano
innocui, inermi ciclisti si sono trasformati in una massa prepotente che,
dopo aver invaso contromano la corsia opposta alla loro fermava le macchine
e ***minacciava chi era alla guida***.
Luisa Rocca
Milano
La prepotenza di Critical Mass / 2
Ho sempre fermamente creduto che la bicicletta fosse, ai giorni nostri, il
mezzo di trasporto preferito, per divertirsi e/o rilassarsi e/o recarsi al
lavoro, dalle persone amanti della pulizia, della natura, del silenzio,
della compostezza, della riflessività, del rispetto delle regole della
strada, del rispetto della città, del rispetto verso gli altri, e di una
certa calma gioiosità. Personalmente mia moglie ed io ne facciamo uso per
almeno 4-5 giorni la settimana e ne possediamo un certo numero anche nella
città dove trascorriamo le pure brevi vacanze. Giovedì sera, verso le ore
23, ho dovuto violentemente ricredermi. Infatti, usciti dal Dal Verme con la
voglia di riambientare, con due passi a piedi, le illusioni di una stupenda
esecuzione del concerto numero 2 per pianoforte e orchestra di brahms nelle
bellezze di largo cairoli e di piazza castello, siamo stati investiti dagli
echi assordanti di una canea degna di un treno di tifosi calcistici in
trasferta, rivelatasi in pochi secondi provenire da un serpentone ululante
di ciclisti in corsa a velocità da giro d'italia (????? - ndJ),
indifferentemente su carreggiata e marciapiedi (???????? - ndJ),
indifferentemente su asfalto e sui pochi cespugli di verde pubblico lì
intorno (?????? - ndJ), indifferentemente con il verde e il rosso dei
semafori, moltissimi in agitato e isterico moto pendolare tra la testa e la
coda e/o trasversalmente al serpentone (???????? - ndJ). Il tutto, con
protervia, arroganza, volontà di prevaricazione e incoscienza ***competitive
con quelle del peggiore degli automobilisti***. Mia moglie, piuttosto
spaventata, e ancor più indignata, ha telefonato ai vigili per chiedere
chiarimenti ed ha così appreso che trattasi di una tradizione del giovedì
sera del periodo primaverile (alla centrale dei vigili hanno evidentemente
le idee poco chiare - ndJ). A parte la considerazione polemica che, a questo
punto, non si vede perchè non potrebbero avviare "tradizioni primaverili
stradali", tanto per rimanere in hobbies che godono di etichetta ecologica
(infatti. perchè no? - ndJ), i giocatori di tamburello, i giocatori di polo,
i cacciatori della volpe (alla faccia dell'ecologia... - ndJ), i semplici
cavalleggeri, i mandriani di pecore, capre e lama, e poi gli arcieri e gli
archibugieri? E mi viene spontanea una domanda: ma che cosa ha Milano ***da
riuscire a rendere volgare e aggressivo anche l'uso della bicicletta?***
Sarà l'acqua che beviamo, l'aria che respiriamo. Sarà la frustrazione.
Leonardo Castellano
Milano
Ora, se la seconda lettera è più che altro folkloristica e contiene palesi
invenzioni, la prima è assai più significativa... dall'esterno cosa si vede?
gruppetti in contromano che in effetti rallentano le auto a volte fino a
farle fermare e passando urlano qualcosa al conducente... immagine che può
in effetti far pensare a una minaccia nei confronti dell'automobilista.
Sappiamo tutti, NOI, che non è quasi mai così, ma dovremmo tenere conto del
fatto che LORO non lo sanno nè sono tenuti a saperlo. Insomma, così ci
facciamo una brutta fama... e ora d'accordo che non siamo ciclobby e la cm
non è una biciclettata, ma ragionando così secondo me si finisce col
rovinare tutto ciò che di bello è stato costruito in questo anno e passa...
pensiamoci, gente... io proverò a buttare giù qualche riga da mandare alla
repubblica (si può spedire anche in e-mail a milano@???).
E che il comitato organizzatore cerchi di tenerne conto (dove con comitato
organizzatore intendo chiunque sia in testa alla massa, oltre al singolo
comitato personale organizzatore di se stesso).