Carissimo,
abbiamo notizie che in queste ore ci sono fortissime pressioni sul
Presidente
Ciampi, pressioni tese a ottenere un atteggiamento defilato e neutrale
rispetto alle scelte drammatiche di queste ore.
Posso dire che è molto importante provvedere subito al sostegno della
lettera che abbiamo inviato come Arci.
Invito tutti, ora, a far avere al Presidente Ciampi dei testi di sostegno
della nostra lettera con più firme possibili, per controbilanciare le
pressioni di cui parlavo.
Certamente il presidente Ciampi ha tutta la forza necessaria, da solo, ad
esprimere la sua volontà e le sue idee.
Credo però che la vicinanza di tanti cittadini potrebbe avere un suo ruolo.
LETTERA APERTA
Alla cortese attenzione di
CARLO AZEGLIO CIAMPI
Presidente della Repubblica
Signor Presidente,
Ci appelliamo a Lei con grande rispetto, mentre
la guerra allIrak si avvicina. Sentiamo di doverlo fare, in considerazione
delleccezionale gravità dei pericoli che incombono.
Alcuni paesi, isolati dalla comunità
internazionale e dallopinione pubblica, al di fuori delle legalità
internazionale, sembrano aver scelto la via dellavventura bellica,
rigettando ogni equilibrata e praticabile soluzione politica emersa in sede
Onu..
Le chiediamo di prendere la parola in queste ore
drammatiche per il mondo intero: innanzitutto per tutelare la dignità e la
sicurezza dellItalia.
Il bisogno che emerge ovunque, di un mondo
pacifico, giusto, libero, sicuro, verrebbe violentemente offeso da questa
guerra.
LItalia, fino allultimo, ha il dovere di fare
la sua parte per scongiurare la guerra.
Nel caso che la guerra avvenisse, con il suo
carico di umane sofferenze, e di devastanti conseguenze sul terreno della
politica, come su quello delle relazioni tra i popoli e tra gli Stati, il
nostro Paese non dovrebbe in alcun modo partecipare.
Il Parlamento è chiamato a svolgere fino in
fondo il suo ruolo, ed è di grande importanza che i Presidenti delle Camere
abbiano assunto un chiaro impegno in questo senso. Ci appelliamo alla libera
coscienza di tutti i parlamentari, perché ripudino questa guerra.
Al Parlamento, il Governo dovrebbe rivolgersi
ribadendo quanto detto dal Presidente del Consiglio: unazione militare al
di fuori delle Nazioni Unite ha affermatosarebbe nefasta. Chiediamo
coerenza con questa posizione.
A Lei, Signor Presidente, spetta la parola decisiva e conclusiva a nome del
Paese. E il Capo dello Stato. E il garante della Costituzione e di quel
cruciale articolo 11 che tanto incarna valori e responsabilità dellItalia.
Ha il comando delle Forze armate.
Nella società civile, a cominciare da quella
imponente maggioranza di cittadini che non vuole la guerra, avvertiamo
grande attesa per il Suo contributo alla pace. E altrettanto grande fiducia.
Sinceramente,
l'indirizzo di posta elettronica è:
presidenza.repubblica@???
<
mailto:presidenza.repubblica@quirinale.it>
Avvertenze:
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