Author: Carlo Mileti Date: Subject: [Lecce-sf] Fw: 5 marzo digiuno per la pace - PeaceLink parte attiva
nell'organizzazione in piazza
Dandoci appuntamento a domani (venerdì 28 febbraio, aula SP7,
ex-Sperimentale Tabacchi, Viale Calasso, Università di Lecce, ore 18,00:
assemblea pubblica di coordinamento contro l'attacco all'Iraq)
vi giro questa proposta che arriva daglia mici e compagni di peacelink, che
credo possa essere condivisa e riproposta (con le ns modalità) anche in
loco. Credo anche che possa essere utile e base di una possibile piattaforma
ampia, il decalogo riportato in calce, che traduce in termini locali gli
appelli nazionali (e internazionali) "Fermiamo la guerra" e "Questo mondo
non è in vendita".
Il decalogo è frutto del dibattito, confronto e contributo dei volontari
antiguerra del database di Peacelink (di cui faccio parte).
Carlo Mileti
----- Original Message -----
From: "Alessandro Marescotti" <a.marescotti@???>
To: <news@???>
Cc: <progetto@???>
Sent: Thursday, February 27, 2003 7:32 AM
Subject: 5 marzo digiuno per la pace - PeaceLink parte attiva
nell'organizzazione in piazza
> AI VOLONTARI ANTIGUERRA >
> A TARANTO DIGIUNEREMO IN PIAZZA CON LE BANDIERE DELLA PACE
> E DA VOI?
>
> Ciao a tutti,
> proprio in questo momento ho finito di inviare tre fax, rispettivamente a
> Questura (Digos), gabinetto Sindaco e Ufficio Servizo Traffico del Comune
> per l'ultilizzo della piazza centrale di Taranto (piazza della Vittoria),
> compreso l'occupazione del suolo pubblico per mercoledì 5 marzo 2003.
>
> La comunicazione l'ho fatta a nome del Tavolo permanente per la pace che
> raccoglie a Taranto le adesioni di diverse associazioni e forze sociali
> tarantine e che aderisce al Comitato Provinciale contro la Guerra.
>
> Ho specificato che in data 5/3/2003 - su invito del Papa - vi sarà in
> tutt'Italia un digiuno per la pace e che a Taranto esso sarà pubblico in
> piazza della Vittoria dalle ore 9 alle ore 22, occupando il digiuno
> l'intera giornata.
>
> "Pertanto si richiede - scritto - l'utilizzazione della piazza, su cui
> potranno svolgersi momenti di animazione che comporteranno l'occupazione di > suolo pubblico con tavolini, palco con amplificazione, mostre con
> cartelloni e altre forme di animazione degli scout che non comporteranno
> alcuna modificazione del suolo pubblico né intralcio alla circolazione".
>
> In ogni centro in cui vi sono volontari antiguerra si può organizzare un
> momento di incontro pubblico per la pace, fra credenti e non credenti,
> privo di bandiere di partito e di associazione nonché di slogan (questo è
> il patto che abbiamo fatto a Taranto) ma animato solo dalle bandiere della
> pace e da pensieri di pace che ognuno potrà attaccare al petto, invitando i > giovani ad esprimersi spedendo ai giornali nei giorni precedenti al 5 il
> proprio "pensiero di pace".
> Sotto riporto il decalogo della pace che costituisce la piattaforma comune
> che possiamo proporre in ogni realtà locale per creare aggregazioni di più
> associazioni e forze sociali.
>
>
> Un codiale saluto
> Alessandro Marescotti
> presidente di PeaceLink
>
>
>
> Il nostro decalogo
>
> No alla guerra. Senza se e senza ma.
>
>
> 1.Perseguiamo una pace planetaria. Risorse alimentari, sistemi sanitari e
> scuole, non più armi. Nessun uomo decida mai di togliere la vita ad un
> altro uomo. Terrorismo e guerre avranno fine eliminando i problemi
> economici e sociali indotti nei paesi poveri al fine di espropriarli di
> materie prime e risorse energetiche.
> 2.Mancata assistenza sanitaria, ticket ingiusti, scuola inadeguata ai
> bisogni formativi, pensioni insufficienti per gli anziani sono il prezzo
> quotidiano che tributiamo alle guerre. Siano destinare allo sviluppo
> sociale le risorse riservate agli eventi bellici.
> 3.Avversare i meccanismi di disegualianza economica. Dissuadere
> dallaccumulo e dalluso di risorse economiche in progetti che non perseguano > lo sviluppo sociale e la centralità delluomo.
> 4.La scelta di pace è anche di ognuno di noi. Nella individuale capacità di > adottare, quotidianamente, tecniche e comportamenti non violenti, gesti di
> disobbedienza civile, boicottaggi commerciali.
> 5.La Costituzione Europea adotti il più incisivo rifiuto di tutte le
> guerre, come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali e
> riconosca nella pace un diritto fondamentale delle persone e dei popoli.
> 6.Venga resa efficace lazione dellONU rifondandola quale consesso
> democratico dei popoli. Vengano altresì eliminate tutte le attuali alleanze > militari.
> 7.Tutelare lambiente con urgenti interventi di ripristino di accettabili
> livelli di vivibilità. Lambiente è risorsa essenziale per lo sviluppo e il
> futuro dei popoli e delle nuove generazioni. Le guerre minacciano
> gravemente gli equilibri ambientali.
> 8.Rinnovare le forme della politica cercando modalità avanzate di
> partecipazione e di controllo popolare anche grazie alle moderne
> tecnologie. Promuovere i diritti civili e la partecipazione consapevole.
> 9.Democratizzare i mezzi di informazione consentendo accesso e forme di
> presenza alle varie realtà socio-economiche e politiche. Costruire reti di
> comunicazione dal basso per la controinformazione.
> 10.Educare ed educarsi al dialogo, al confronto, alla diversità.
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