[NuovoLaboratorio] Fwd: [fermiamolaguerra] Fw: Se davvero siamo pacifisti NON FERMIAMOCI PIU' alla ESSO!

Author: Paola Manduca
Date:
Subject: [NuovoLaboratorio] Fwd: [fermiamolaguerra] Fw: Se davvero siamo pacifisti NON FERMIAMOCI PIU' alla ESSO!

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>
>
>----- Original Message -----
>From: <mailto:cler@inwind.it>cler labstudio
>To: <mailto:robiro68@inwind.it>roberto erba
>Sent: Wednesday, February 19, 2003 1:48 PM
>Subject: Fw: Se davvero siamo pacifisti NON FERMIAMOCI PIU' alla ESSO!
>
>
>----- Original Message -----
>From: <mailto:m196capita@cantu.bcc.it>Capitani Maurizio
>To: <mailto:cler@inwind.it>cler@???
>Sent: Wednesday, February 19, 2003 9:33 AM
>Subject: Fw: Se davvero siamo pacifisti NON FERMIAMOCI PIU' alla ESSO!
>
>
>----- Original Message -----
>From: <mailto:r248mont@cracantu.it>Montorfano Roberto
>To: <mailto:cisacchi@cracantu.it>Cesare Isacchi ;
><mailto:zapma@cracantu.it>Zappa Mauro ;
><mailto:il.pedro@libero.it>Pedro ; <mailto:AColzani@aureo.it>Tato
>Lavoro ; <mailto:michelacapitani@libero.it>michelacapitani ;
><mailto:m196capita@cantu.bcc.it>Capitani Maurizio ;
><mailto:m195colomb@cantu.bcc.it>Colombo Maria
>Sent: Wednesday, February 19, 2003 8:49 AM
>Subject: Fw: Se davvero siamo pacifisti NON FERMIAMOCI PIU' alla ESSO!
>
>
>----- Original Message -----
>From: <mailto:anthos@cracantu.it>Antonella Cappelletti
>To: <mailto:Undisclosed-Recipient:;>Undisclosed-Recipient:;
>Sent: Tuesday, February 18, 2003 9:07 PM
>Subject: Se davvero siamo pacifisti NON FERMIAMOCI PIU' alla ESSO!
>
>
>Subject: Se davvero siamo pacifisti NON FERMIAMOCI PIU' alla ESSO!
>
>Salve.
>Visto che se scendiamo in piazza in 3 milioni a urlare: Pace!, la
>questura dice che eravamo poco più di 500.000 sfigati (ma con quanti
>poliziotti si potrà ricoprire INTERAMENTE e CONTEMPORANEAMENTE la
>superficie del centro di Roma da Termini e da Piazza Repubblica,
>fino a Piazza Venezia e al Colosseo, nonché da Piramide a San
>Giovanni, per ottenere lo stesso effetto scenografico delle poche
>immagini trasmesse dalla RAI nonostante l'avversione di regime??!!)
>
>forse - RAI o non RAI - è il caso di passare alla concretezza
>di questa proposta, così da ottenere risultati molto più METODICI
>ED ECONOMICAMENTE SCIENTIFICI:
>
>
>diciamo NO ALLA GUERRA con i nostri acquisti.
>
>(Il comprare è la NOSTRA forma di consenso a un dato prodotto e
> l'approvazione e l'incoraggiamento a tutto ciò che c'è a monte
>dello stesso. Ogni acquisto ci fa diventare "complici" di tutte le
>vicende che hanno dato origine al prodotto che noi scegliamo.
>
>In questo momento, in cui la guerra viene proposta come strumento di
>sicurezza e ordine nel mondo, chiunque sia convinto che invece essa
>provochi solo sofferenza e distruzione si interroga su quali imprese
>economiche siano coinvolte nell'affare-guerra. Molte, indubbiamente.)
>
>
>Ma è giunto il momento di affiancare ai gesti simbolici
>Azioni Nonviolente CHE DAVVERO INCIDANO su questo mercato.
>
>
>La nostra azione sarà efficace se sarà collettiva e orientata verso un
>prodotto strategicamente importante: il petrolio.
>
>
>Ebbene, a fornire il carburante (TUTTO!) all'esercito americano sarà la Exxon,
>la più grande multinazionale petrolifera del mondo, che in Europa è
>proprietaria del marchio Esso.
>
>
>Secondo quanto riportato alla fine di settembre dall'agenzia di
>stampa DefenseLogistic, la Exxon-Mobil ha vinto (?...) l'appalto per circa
>48 milioni di dollari per la fornitura di benzina, gasolio e oli
>lubrificanti per l'esercito, la marina, l'aviazione, la Nato e le
>altre agenzie afferenti al Dipartimento delle Difesa. La fornitura
>è estesa anche alle basi italiane continentali (Vicenza, Camp Derby,
>Napoli etc) e insulari (Sicilia, La Maddalena etc).
>
>
>Questa cifra è un'inezia per una compagnia con introiti di decine di
>miliardi di dollari annui, ma assume un aspetto interessante se si
>considera che la Exxon per la sua posizione di maggiore compagnia
>petrolifera per di più statunitense e con un grande "ascendente" su
>Bush, sarà la compagnia che più di altre trarrà profitti dalla
>conquista dell'Iraq e dei suoi campi di estrazione di cui era
>proprietaria per il 25% prima del conflitto del 1991.
>
>
>La compagnia è già al centro di una campagna di boicottaggio
>internazionale che coinvolge Gran Bretagna, USA, Francia, Austria,
>Germania e Australia.
>
>Oggi la DeutscheBank giudica a rischio investire nelle sue azioni.
>
>
>*** Nel 2000 la Exxon, in occasione delle elezioni presidenziali, ha dato
>al partito repubblicano 1 miliardo e 86 milioni di dollari. Sin dal
>suo insediamento, è apparso chiaro che il nuovo Governo statunitense
>era guidato da una potente lobby legata al settore estrattivo.
>
>
>Una delle prime decisioni di Bush, così come esplicitamente
>richiesto dalla Exxon-Mobil, è stato il rifiuto di aderire al
>Protocollo di Kyoto contro i cambiamenti climatici; quindi ha
>riaperto la corsa all'estrazione anche in aree protette e ha
>rimosso il coordinatore del gruppo di scienziati che sin dal 1995
>avevano indicato nell'uso di combustibili fossili la principale causa
>dei cambiamento climatici.
>
>Per tutti questi motivi proponiamo di togliere il nostro consenso a
>chi fornisce energia alla guerra: così daremo un segnale del reale
>potere che è in mano ai consumatori.
>
>
>Greenpeace, Rete di Lilliput, Nigrizia, Centro Nuovo Modello di
>Sviluppo e Bilanci di Giustizia propongono di non rifornirsi più alla Esso.
>
>
>Questa Azione Nonviolenta è uno strumento perché si possa esprimere
>efficacemente dal basso la volontà della stragrande maggioranza della
>popolazione.
>
>E' il momento per diminuire i nostri consumi di energia non rinnovabile
>aderendo così personalmente al protocollo di Kyoto con assunzione diretta
>di responsabilità.
>
>
>
>FAI UN GESTO CONCRETO CONTRO LA GUERRA.
>NON FINANZIARE CHI LE DA' ENERGIA:
>DIMINUISCI I TUOI CONSUMI DI CARBURANTE
>E NON FERMARTI PIU' ALLE STAZIONI DI SERVIZIO ESSO.
>
>
>
>Greenpeace
>Rete di Lilliput
>Nigrizia
>Centro Nuovo Modello di Sviluppo
>Bilanci di Giustizia
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Paola Manduca
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From: "roberto erba" <robiro68@???> 
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Delivered-To: mailing list fermiamolaguerra@??? 
List-Unsubscribe:
<mailto:fermiamolaguerra-unsubscribe@yahoogroups.com> 
Date: Wed, 19 Feb 2003 20:33:11 +0100 
Subject: [fermiamolaguerra] Fw: Se davvero siamo pacifisti NON
FERMIAMOCI PIU' alla ESSO! 
Reply-To: fermiamolaguerra@??? 
</blockquote>
<blockquote type="cite" cite> </blockquote>
<blockquote type="cite" cite>----- Original Message -----</blockquote>
<blockquote type="cite" cite>From: <a
href="mailto:cler@inwind.it">cler labstudio</a></blockquote>
<blockquote type="cite" cite>To: <a
href="mailto:robiro68@inwind.it">roberto erba</a></blockquote>
<blockquote type="cite" cite>Sent: Wednesday, February 19, 2003
1:48 PM</blockquote>
<blockquote type="cite" cite>Subject: Fw: Se davvero siamo
pacifisti NON FERMIAMOCI PIU' alla ESSO!</blockquote>
<blockquote type="cite" cite> </blockquote>
<blockquote type="cite" cite> </blockquote>
<blockquote type="cite" cite>----- Original Message -----</blockquote>
<blockquote type="cite" cite>From: <a
href="mailto:m196capita@cantu.bcc.it">Capitani
Maurizio</a></blockquote>
<blockquote type="cite" cite>To: <a
href="mailto:cler@inwind.it">cler@???</a></blockquote>
<blockquote type="cite" cite>Sent: Wednesday, February 19, 2003
9:33 AM</blockquote>
<blockquote type="cite" cite>Subject: Fw: Se davvero siamo
pacifisti NON FERMIAMOCI PIU' alla ESSO!</blockquote>
<blockquote type="cite" cite> </blockquote>
<blockquote type="cite" cite> </blockquote>
<blockquote type="cite" cite>----- Original Message -----</blockquote>
<blockquote type="cite" cite>From: <a
href="mailto:r248mont@cracantu.it">Montorfano Roberto</a></blockquote>
<blockquote type="cite" cite>To: <a
href="mailto:cisacchi@cracantu.it">Cesare Isacchi</a> ; <a
href="mailto:zapma@cracantu.it">Zappa Mauro</a> ; <a
href="mailto:il.pedro@libero.it">Pedro</a> ; <a
href="mailto:AColzani@aureo.it">Tato Lavoro</a> ; <a
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href="mailto:m196capita@cantu.bcc.it">Capitani Maurizio</a> ; <a
href="mailto:m195colomb@cantu.bcc.it">Colombo Maria</a></blockquote>
<blockquote type="cite" cite>Sent: Wednesday, February 19, 2003
8:49 AM</blockquote>
<blockquote type="cite" cite>Subject: Fw: Se davvero siamo
pacifisti NON FERMIAMOCI PIU' alla ESSO!</blockquote>
<blockquote type="cite" cite> </blockquote>
<blockquote type="cite" cite> </blockquote>
<blockquote type="cite" cite>----- Original Message -----</blockquote>
<blockquote type="cite" cite>From: <a
href="mailto:anthos@cracantu.it">Antonella
Cappelletti</a></blockquote>
<blockquote type="cite" cite>To: <a
href="mailto:Undisclosed-Recipient:;">Undisclosed-Recipient:;</a></blockquote
>
<blockquote type="cite" cite>Sent: Tuesday, February 18, 2003
9:07 PM</blockquote>
<blockquote type="cite" cite>Subject: Se davvero siamo
pacifisti NON FERMIAMOCI PIU' alla ESSO!</blockquote>
<blockquote type="cite" cite> </blockquote>
<blockquote type="cite" cite> </blockquote>
<blockquote type="cite" cite>Subject: Se davvero siamo
pacifisti NON FERMIAMOCI PIU' alla ESSO!</blockquote>
<blockquote type="cite" cite> </blockquote>
<blockquote type="cite" cite>Salve. 
Visto che se scendiamo in piazza in 3 milioni a urlare: Pace!, la
questura dice che eravamo poco più di 500.000 sfigati (ma con quanti
poliziotti si potrà ricoprire INTERAMENTE e CONTEMPORANEAMENTE la
superficie del centro di Roma da Termini e da Piazza Repubblica, fino
a Piazza Venezia e al Colosseo, nonché da Piramide a San Giovanni,
per ottenere lo stesso effetto scenografico delle poche immagini
trasmesse dalla RAI nonostante l'avversione di regime??!!) 
 
forse - RAI o non RAI - è il caso di passare alla concretezza 
di questa proposta, così da ottenere risultati molto più
METODICI 
ED ECONOMICAMENTE SCIENTIFICI: 
 
 
diciamo NO ALLA GUERRA con i nostri
acquisti. 
 
(Il comprare è la NOSTRA forma di consenso a un dato
prodotto e 
 l'approvazione e l'incoraggiamento a tutto ciò che c'è a
monte 
dello stesso. Ogni acquisto ci fa diventare "complici" di
tutte le 
vicende che hanno dato origine al prodotto che noi
 scegliamo. 
 
In questo momento, in cui la guerra viene proposta come strumento
di 
sicurezza e ordine nel mondo, chiunque sia convinto che invece
essa 
provochi solo sofferenza e distruzione si interroga su quali
imprese 
economiche siano coinvolte nell'affare-guerra. Molte,
indubbiamente.)</blockquote>
<blockquote type="cite" cite> 
 
Ma è giunto il momento di affiancare ai gesti simbolici
  
Azioni Nonviolente CHE DAVVERO INCIDANO su questo mercato. 
 
 
La nostra azione sarà efficace se sarà
collettiva e orientata verso un 
prodotto strategicamente importante: il petrolio. 
  
 
Ebbene, a fornire il carburante (TUTTO!) all'esercito americano
sarà la Exxon, 
la più grande multinazionale petrolifera del mondo, che in Europa
è 
proprietaria del marchio Esso. 
 
 
Secondo quanto riportato alla fine di settembre dall'agenzia
di 
stampa DefenseLogistic, la Exxon-Mobil ha vinto (?...) l'appalto
per circa 
48 milioni di dollari per la fornitura di benzina, gasolio e
oli 
lubrificanti per l'esercito, la marina, l'aviazione, la
Nato e le 
altre agenzie afferenti al Dipartimento delle Difesa. La
fornitura 
è estesa anche alle basi italiane continentali (Vicenza, Camp
Derby, 
Napoli etc) e insulari (Sicilia, La Maddalena etc). 
 
 
Questa cifra è un'inezia per una compagnia con introiti di decine
di 
miliardi di dollari annui, ma assume un aspetto interessante se si 
considera che la Exxon per la sua posizione di maggiore
compagnia 
petrolifera per di più statunitense e con un grande
"ascendente" su 
Bush,  sarà la compagnia che più di altre trarrà
profitti dalla 
conquista dell'Iraq e dei suoi campi di estrazione di cui era 
proprietaria per il 25% prima del conflitto del 1991. 
 
 
La compagnia è già al centro di una campagna di
boicottaggio 
internazionale  che coinvolge Gran Bretagna, USA, Francia,
Austria, 
Germania e Australia. 
 
Oggi la DeutscheBank giudica a rischio investire nelle sue
azioni. 
 
 
*** Nel 2000 la Exxon, in occasione delle elezioni
presidenziali, ha dato 
al partito repubblicano 1 miliardo e 86 milioni di dollari. Sin
dal 
suo insediamento, è apparso chiaro che il nuovo Governo
statunitense 
era guidato da una potente lobby legata al settore estrattivo. 
 
 
Una delle prime decisioni di Bush, così come esplicitamente 
richiesto dalla Exxon-Mobil, è stato il rifiuto di aderire al 
Protocollo di Kyoto contro i cambiamenti climatici; quindi ha 
riaperto la corsa all'estrazione anche in aree protette e ha 
rimosso il coordinatore del gruppo di scienziati che sin dal 1995 
avevano indicato nell'uso di combustibili fossili la principale
causa 
dei cambiamento climatici. 
 
Per tutti questi motivi proponiamo di togliere il nostro consenso
a 
chi fornisce energia alla guerra: così daremo un
segnale del reale 
potere che è in mano ai consumatori. 
 
 
Greenpeace, Rete di Lilliput, Nigrizia, Centro Nuovo Modello di 
Sviluppo e Bilanci di Giustizia propongono di non rifornirsi più
alla Esso. 
 
 
Questa Azione Nonviolenta è uno strumento perché si possa
esprimere 
efficacemente dal basso la volontà della stragrande maggioranza
della 
popolazione. 
 
E' il momento per diminuire i nostri consumi di energia non
rinnovabile 
aderendo così personalmente al protocollo di Kyoto con assunzione
diretta 
di responsabilità. 
 
 
 
FAI UN GESTO CONCRETO CONTRO LA GUERRA. 
NON FINANZIARE CHI LE DA'
ENERGIA: 
DIMINUISCI I TUOI CONSUMI DI CARBURANTE 
E NON FERMARTI PIU' ALLE STAZIONI DI SERVIZIO
ESSO. 
 
 
 
Greenpeace 
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Bilanci di Giustizia 
 
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