[Cerchio] No all'informazione in tuta mimetica

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Author: clochard
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Subject: [Cerchio] No all'informazione in tuta mimetica
personalmente, userei 1 altro linguaggio!
Ma vada x l'informazione!

il barbiere

      04.02.2003
      No all'informazione in tuta mimetica
      di Nuova Informazione


      UN APPELLO PER LA PACE E UN ALTOLA' "PREVENTIVO" PER LA LIBERA
CIRCOLAZIONE DELLE NOTIZIE E DELLE OPINIONI IN TEMPI DI GUERRA ANNUNCIATA.
SOTTOSCRIVETE!


      Giornalisti, attori, comunicatori, edicolanti, registi, ma anche
insegnanti, studenti, insomma cittadini che continuano a pensare con mente
libera ed emozionarsi con cuore generoso, l'appello e' per tutti voi/noi che
a titolo diverso siamo attori dell'informazione sulla pace e sulla guerra.
"Articolo21liberidi" lancia un appello e invita a sottoscriverlo inviando
una e-mail di adesione a nowar@???


      NO ALLA GUERRA, NO ALL'ELMETTO IN REDAZIONE


      "La guerra e la pace sono grandi questioni che interrogano e
sollecitano risposte individuali e collettive. Occorre impegnare tutte le
energie per impedire che questa guerra divenga realtà. Ciascuno di noi lo
farà con il suo linguaggio, la sua storia, la sua identità culturale,
politica e religiosa. Rivolgiamo un appello al mondo dell'informazione,
della comunicazione, del cinema, della musica, dello spettacolo affinché
ciascuno si batta contro l'idea di mettere l'elmetto alle redazioni ed alla
cultura.


      La guerra (che speriamo di non vedere) non ha bisogno di "pensiero
unico" e di "cassette a reti unificate" ma, al contrario, è necessario
garantire le più ampie circolazioni delle idee, dei punti di vista, anche i
più distanti. Il rischio di una rappresentazione a voce unica è ancora più
forte in Italia dove il presidente del Consiglio è anche il proprietario di
un vasto impero mediatico e, più volte, ha dimostrato una profonda
intolleranza verso le voci critiche e diverse dalla sua.


      Per questa ragione saremo presenti con convinzione e con queste nostre
motivazioni alla manifestazione nazionale di Roma del prossimo 15 febbraio.
Ci auguriamo che, subito dopo, sia possibile convocare una grande iniziativa
di tutte le associazioni del settore informativo e culturale per concordare
azioni di merito volte a garantire la più ampia libertà d'espressione e di
racconto anche in caso di guerra. Le culture dell'emergenza e delle censure
non ci appartengono. Le contrasteremo sempre, ovunque e comunque".


      Nuova Informazione