Author: clochard Date: Subject: [Cerchio] CC sbarcano in forze a Lula
Settanta militari in più, vigilanza moltiplicata, passati al setaccio vicoli
e campagne, stretto controllo sugli automobilisti in entrata e uscita
I carabinieri sbarcano in forze a Lula
Il paese è in stato d'assedio dopo il temerario assalto alla camionetta
LULA. È stata durissima la risposta all'agguato. Paese in stato d'assedio.
Decine e decine di carabinieri hanno controllato minuziosamente ogni angolo
del paese, passato al setaccio i vicoli, fermato e identificato tutti gli
automobilisti e i passeggeri delle auto in entrata e in uscita. E adesso
arrivano i rinforzi: altri 70 carabinieri, tanti da stringere il paese in
una morsa. Un salto indietro nel tempo, a quando Lula era un paese senza
amministrazione, senza futuro. Dove imperava la legge del più forte.
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Stava recuperando l'immagine del paese normale, Lula. Un paese civile. Ma
sono bastati tre delinquenti senza scrupoli per rigettare nel terrore una
comunità che stava faticosamente rialzando la testa dopo anni di stenti,
soprusi e violenze. Un gesto incomprensibile. Un agguato che voleva essere
mortale. Una tempesta di piombo che ha investito la camionetta dei
carabinieri (con a bordo due militari) in perlustrazione notturna nelle vie
del paese.
La risposta dello Stato è stata puntuale, forte. Già da oggi arriveranno a
Nuoro settanta carabinieri, la maggior parte dei quali sarà dislocata a
Lula, paese-simbolo della legalità ritrovata. E sempre sul Nuorese sono
stati fatti confluire altri 20 agenti che saranno aggregati al Reparto
prevenzione crimine. Uno sforzo notevole che però potrà permettere un
controllo più capillare di un territorio molto vasto. I controlli
continueranno ogni notte e saranno sempre rigidissimi.
C'è una grande determinazione nelle parole degli investigatori, ma anche
preoccupazione. Il questore Salvatore Mulas, profondo conoscitore della
realtà nuorese per i suoi trascorsi alla guida della squadra mobile, ha
fiducia nel lavoro dei suoi collaboratori. Non sottovaluta nulla, non
tralascia alcun elemento, ma dalle sue parole emerge chiaramente la scarsa
credibilità della pista eversiva. In perfetta sintonia con il colonnello
Salvatore Favarolo, comandante provinciale dei carabinieri e anche lui
esperto di Nuorese per aver comandato a lungo la compagnia di Ottana.
L'ipotesi più concreta, quella più accreditata porta alla malavita comune.
Al gesto sconsiderato ed esagerato compiuto da qualche delinquente che
potrebbe essersi risentito per il comportamento dei carabinieri per qualcosa
ancora tutta da accertare. Ed è proprio su questo versante che gli
inquirenti stanno indagando più a fondo e con maggiore convinzione. I nomi
dei tre delinquenti potrebbe quindi emergere da qualche rapporto delle forze
per episodi abbastanza recenti.
Resta il fatto che l'agguato non cadrà nel dimenticatoio. Troppo grave il
gesto. Troppo grande la voglia di ammazzare dei tre malviventi.
Intanto, gli investigatori hanno continuato gli accertamenti oper
ricostruire nei minimi dettagli l'agguato. Mancavano pochi minuti alle tre
tre del mattino di domenica quando tre cecchini usciti all'improvviso dal
nulla avevano sbarrato la strada alla pattuglia di carabinieri a bordo di
una Land Rover vicino alla chiesa dell'Assunta.
I tre banditi avevano aperto il fuoco all'impazzata. Con pistole e fucili
caricati a pallettoni. Un inferno di piombo che aveva investito i due
carabinieri, riusciti a evitare la morte grazie alla prontezza di riflessi
del militare alla guida, che aveva affondato il pedale sull'acceleratore ed
era schizzato via a tutta velocità. Mentre le pallottole si schiantavano
sulla lamiere rinforzate e sul parabrezza del fuoristrada.
Una decina di colpi. Tutti ad altezza d'uomo. Sparati per uccidere.
I carabinieri non avevano fatto in tempo a reagire con le loro armi, ma
avevano inutilmente cercato di investire il bandito che impugnava la pistola
e sparava, sparava. E anche gli altri due avevano continuato a sparare,
frantumando il cristallo posteriore della Land Rover e mandando alcuni
pallettoni ad attraversare l'abitacolo e sfiorare i due carabinieri.