Per la verità pare ci sono stati 10 studenti dell'Umberto, che è il liceo
classico più rinomato della borghesia napoletana...
ti confesso che mi vien da pensare a Pier Paolo Pasolino quando parlava dei
figli del proletariato che vanno a fare i karabinieri..anche se questo tale
gioven karabiniere sembra cosi strafelice di proteggere i negozi più
costosi della città..
ma poi che mene frega..in Finladia un mio amico è stato sputtanato alla TV
di Stato e chiamato traditore di patria e spia e traditore di amici
INGIUSTAMENTE solo perché da giovane studente fesso e ingenuo ha fatto delle
foto per cont di stasi della DDr..mo lo stanno massacrando politicamente,
per colpire la sinistra e i comunisti e sta perdendo anche il contratto di
lavoro all'università..anche perchè a lungo ha fatto ricerca sulla neodestra
europea..è uno scomodo..
il mondo sta andando tutto a destra e la NATO si vuole annettere anche la
finlandia...tra i suoi vassalli..dopo una lunga storia di neutralità, nè con
la Russia né con
SA!!!:((
che mondo di merda...
e non c'è un cane che lo difenda polticamente..tutti si stanno zitti..
anche se poi non so perché ve lo racconto..dubito che si possa afferarne il senso..
t
----- Original Message -----
From: "clochard" <spartacok@???>
To: <movimento@???>; <libertari@???>; <cerchio@???>
Sent: Tuesday, January 28, 2003 9:48 PM
Subject: [Cerchio] cc kamikaze
> da "il Mattino"
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> PARLA IL MILITARE FERITO
> Una settimana di convalescenza per Valerio, 21 anni, il carabiniere di
> quartiere aggredito sabato pomeriggio a pochi passi dall'Umberto.
> Ma il militare è già pronto a indossare di nuovo la divisa, non ha perso
> certo l'entusiasmo. «Non appena sarò guarito, tornerò subito al mio posto, a
> fare il mio lavoro».
> Deluso da questo "imprevisto" nei primi giorni del nuovo incarico?
> «Assolutamente no. Vorrei, anzi, minimizzare la vicenda. Può a
ccadere, fa
> parte dei rischi del mestiere. Nulla di grave».
> Non è grave il fatto di essere stato aggredito? Una ragazzata, insomma?
> «Nulla di grave per le conseguenze, intendo. Ma la storia, in sè, è grave.
> Purtroppo ci sono ragazzi che hanno perso di vista certi valori
importanti».
> Raccontiamo la storia dall'inizio.
> «Il percorso che mi è stato assegnato non è quello di Chiaia, è quello di
> San Ferdinando. Sabato, alle 13, avevo terminato il mio turno. Per
rientrare
> nella stazione passo vicino all'Umberto. A un centro punto ho sentito
> scoppiare un petardo, il botto è stato davvero molto forte, e mi sono
> precipitato sotto scuola per verificare se qualcuno si era fatto male».
> Com'era la situazione?
> «Un gruppo di ragazzi stava tirando gli ordigni, perché è così che bisogna
> definirli, contro il portone del liceo. Quando sono arrivato sul posto ne
è
> scoppiato un altro, una "cipolla" di circa 15 centimetri di diametro, e io
> ho bloccato il giovane che lo aveva lanciato».
> E intorno c'era gente?
> «Praticamente tutta la scuola. Studenti, genitori, insegnanti».
> E nessuno è intervenuto in suo aiuto?
> «Nessuno. O meglio, nessuno che avesse a che fare con il liceo. Sono
> intervenuti dei passanti, gente che abita e lavora nella zona. Poi anche i
> vigili urbani e gli ausiliari del traffico. Nel frattempo avevo chiamato
> rinforzi via radio, sono arrivati i colleghi e ci siamo avviati verso la
> stazione con il ragazzo che avevo fermato».
> Dove ha subìto l'aggressione?
> «Davanti all'Hotel Majestic. Tenevo quel giovanotto per un braccio,
qualcuno
> mi ha colpito alle spalle con un pugno per obbligarmi a mollare la presa e
> fare in modo che riuscisse a fuggire, come poi è stato».
> Tra una settimana di nuovo al lavoro. Passerà ancora sotto l'Umberto?
> «Non vedo perché non dovrei farlo, anche se non è incluso nel mio
> itinerario. Lavoro nella zona da anni e conosco tutti. L'esperienza del
> carabiniere di quartiere, insomma, per me è stata una novità soltanto in
> parte».
> Pensa che intorno all'Umberto ci sia, effettivamente, una tensione
> particolare?
> «Tenderei a non drammatizzare. È vero, però, che i commercianti della zona
> denunciano da tempo episodi particolarmente inquietanti, dal lancio degli
> zainetti a quello dei petardi».
> Pensa che si tratti di gruppi esterni alla scuola o, in mezzo a loro,
> possono esserci anche ragazzi che studiano nel liceo?
> «Non spetta a me dirlo, c'è un'indagine in corso».
> Parliamo, allora, del suo nuovo compito. Come sta andando il lavoro?
> «Molto bene. Mi hanno affidato la zona di San Ferdinando, tra via Santa
> Lucia e via Cesario Console. Ho preso contatti con i commercianti e i
> residenti, molte persone le conoscevo già, e devo dire che questa
esperienza
> si sta rivelando decisamente positiva: sta già dando buoni frutti sia dal
> punto di vista operativo che dal punto di vista umano».
> p.p.
>
>
>
>
>
>
> per cancellarsi dalla lista, andare su
https://www.inventati.org/mailman/listinfo/cerchio
>