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Referendum informa 3
Sommario
- 1) Intervista al segretario generale della Fiom Gianni Rinaldini (da =
"Liberazione" 22.1.2003)=20
- 2) Tlc, "far west" di microimprese (da "Liberazione" 22.1.2003)
- 3) Piccola azienda e artigianato, un campo da esplorare (da =
"Liberazione" 22.1.2003)
- 4) Lo scalfarismo, malattia senile del liberalismo, di Rina Gagliardi =
(da "Liberazione" 22.1.2003)
=20
1) Articolo 18 e referendum, intervista al segretario generale della =
Fiom Gianni Rinaldini: =ABNon sono elezioni mascherate. I cittadini =
devono esprimersi su un problema preciso=BB=20
Vogliamo pi=F9 diritti, oppure no?=20
Frida Nacinovich
=20
La tentazione =E8 forte, irresistibile: senta Rinaldini, ma lei per caso =
lavora per Berlusconi? Il segretario dei metalmeccanici della Cgli =
scuote la testa. Si accende una sigaretta e risponde con un monosillabo: =
=ABNo=BB. Ora l'intervista pu=F2 iniziare.=20
Gli ha letti i giornali? Vi hanno accusato di distruggere la sinistra, e =
tutto perch=E9 avete promosso questo referendum.=20
Penso si possa parlare di un fuoco di sbarramento che in qualche modo =
vuole distorcere l'attenzione dalla domanda che viene posta con il =
referendum. Intanto =E8 bene ricordare che i referendum non sono =
elezioni politiche: i cittadini sono chiamati a pronunciarsi su un =
quesito preciso. Quindi bisogna discutere con molta serenit=E0, senza =
farsi coinvolgere in ragionamenti di altra natura. I cittadini devono =
dire se =E8 giusto che ogni lavoratore dipendente abbia il diritto non =
di non essere licenziato, ma di non essere licenziato ingiustamente. Nel =
dire questo ovviamente non nego il fatto che c'=E8 una larga fascia di =
lavoratori, quelli con contratto di collaborazione continuata e =
continuativa, che non vengono coinvolti dal referendum. E quindi bisogna =
prendere tutte le iniziative, anche legislative, che riguardano i =
cococo. Non c'=E8 dubbio che estendere l'articolo 18 a tutti i =
lavoratori possa essere un buon punto di partenza.=20
C'=E8 chi dice "s=EC" al referendum, e c'=E8 chi dice "no". Ma c'=E8 =
anche chi dice "ni", e spiega che non =E8 giusto estendere l'articolo 18 =
=ABalla moglie del fioraio che lavora col marito=BB. Se n'=E8 accorto?=20
Non ci si pu=F2 nascondere dietro un dito. Insisto. Stiamo parlando del =
licenziamento ingiusto.=20
Un'ipotetica legge, peraltro bocciata in partenza da Berlusconi e dalla =
sua maggioranza, potrebbe mettere tutti d'accordo?=20
Prima di tutto bisogna capire di quali iniziative di legge si parla. =
Sullo strumento non ho nulla da eccepire. Questa possibilit=E0 non =
toglie comunque forza al referendum, perch=E9 non c'=E8 contraddizione =
tra l'una e l'altro. Il referendum si fa nel caso che non ci sia nessuna =
modifica di legge. Ed =E8 difficile pensare che Berlusconi sottoscriva =
un'operazione che va nella direzione opposta a quanto ha sempre =
sostenuto sull'articolo 18. Non dimentichiamo che fra poche settimane ci =
sar=E0 il passaggio parlamentare della delega sul lavoro, un =
provvedimento che destruttura i rapporti e arriva a ridisegnare il ruolo =
della rappresentanza sociale. Ecco, =E8 difficile che un governo del =
genere preveda una legge per estendere l'articolo 18.=20
Domanda da un milione di euro, che ormai valgono pi=F9 dei dollari: cosa =
far=E0 la Cgil di fronte a questo referendum?=20
La Cgil parler=E0 del referendum al prossimo direttivo. Ricordo che =
quando discutemmo della delega sul lavoro mettemmo nel conto anche un =
possibile referendum. Ora il dibattito sar=E0 sull'articolo 18, se c'=E8 =
una divergenza nel merito di estenderlo a tutti i lavoratori, =E8 giusto =
discuterne.=20
Un concetto molto usato dai "riformisti" per definire il referendum =
sull'articolo 18 parla di "iniziativa inopportuna". Vi sentite =
inopportuni anche vuoi della Fiom?=20
Pi=F9 che dire che non =E8 opportuno un referendum che c'=E8, =
bisognerebbe far sapere come ci si pronuncia. E poi quando si fa un =
referendum, si fa per vincerlo. Detto questo, sarebbe un'enorme =
sciocchezza parlare di battaglia politica e di schieramenti.=20
Eppure c'=E8 chi questa sciocchezza la fa. Anzi, sono in tanti.=20
Puoi essere d'accordo o non essere d'accordo con il referendum, il resto =
non conta. Penso che anche una legge possa andare bene, lo ripeto, se =
per=F2 non passa cosa accade?=20
Sei di partenza per Porto Alegre?=20
Andare a Porto Alegre per la Fiom non =E8 una novit=E0. Io vedo =
l'appuntamento come un passaggio: il movimento a questo punto si deve =
dare un'agenda di lavoro, di obiettivi e di analisi della realt=E0. Il =
successo di Lula =E8 di buon auspicio, ma nello stesso tempo =
difficilmente l'incontro potr=E0 non essere segnato dal fatto che siamo =
di nuovo di fronte all'imminenza di una guerra. Noi abbiamo gi=E0 fatto =
la convocazione della Fem (la federazione europea dei metalmeccanici) =
per definire un piano di mobilitazioni compreso lo sciopero dei =
meccanici.=20
Una domanda facile facile: che fine hanno fatto gli operai della Fiat?=20
I lavoratori continuano a lottare e scioperare, solo che i fari su di =
loro si sono spenti. Si parla delle indiscrezioni sugli assetti =
societari. E non del piano industriale che invece sta andando avanti, ma =
sembra non essere al centro della necessaria attenzione da parte delle =
istituzioni e delle forze politiche. Noi abbiamo anche inviato una =
lettera ai diversi soggetti interessati, non abbiamo ricevuto alcuna =
risposta e stiamo decidendo le prossime iniziative. Non =E8 possibile =
che l'intera vicenda continui ad essere gestita come un affare di =
famiglia. E non =E8 un problema solo del sindacato.=20
=20
2) Fiom: =ABFatturano miliardi con due dipendenti. Il referendum? La =
prima battaglia da sostenere=BB=20
Tlc, "far west" di microimprese=20
Castalda Musacchio
=20
Perch=E9 difendere il referendum sul lavoro? =ABE' diventato l'unico =
strumento per arginare gli effetti disastrosi della flessibilit=E0. Le =
aziende ormai hanno tutti i mezzi per aggirare l'articolo 18. E' =
evidente inoltre che, oggi, un'impresa di 15 dipendenti non si pu=F2 =
certamente definire artigianale=BB. L'affermazione di Rosi Rinaldi, =
responsabile lavoro del settore informatico della Fiom nazionale, non =
potrebbe essere pi=F9 calzante. Guardiamo al comparto Tlc, =ABun settore =
in cui microimprese fatturano miliardi utilizzando tutti gli strumenti =
dell'"information technology" che consentono una dislocazione diversa =
delle risorse=BB. Proprio nelle telecomunicazioni il problema della =
difesa di un lavoro garantito si fa quanto mai urgente. Sono oltre =
15mila i posti a rischio immediato per il comparto, cui si aggiunge =
l'indotto. =ABNati sulla bolla speculativa della "new economy" - =
sottolinea anche Barbara Pettine, responsabile nazionale della Fiom di =
Roma - c'=E8 un panorama vastissimo di aziende Tlc che si strutturano =
come imprese familiari e che fanno un ricorso massiccio ai contratti =
flessibili o, ancora pi=F9 spesso, utilizzano tecnici ultraspecializzati =
semplicemente "in nero", per non superare la fatidica soglia dei 15=BB. =
Lo stesso, attraverso modalit=E0 diverse, si verifica nelle grandi =
imprese. Nel corso degli ultimi anni si =E8 assistito a processi di =
dismissione di interi comparti produttivi verso microimprese utilizzate =
come anticamera al licenziamento. =ABMoltissime grandi aziende di fronte =
a una crisi - afferma ancora Rinaldi - tendono a proporre ai lavoratori =
(sulla scia dell'articolo 47 della 428/'90 che ha legittimato lo =
scorporo di attivit=E0) la realizzazione di una loro nicchia di lavoro =
per la stessa azienda ma con modalit=E0 contrattuali diverse; chiedono a =
esempio di strutturarsi in cooperative o, semplicemente, "vendono" i =
lavoratori a microimprese dove la soglia dei 15, sistematicamente =
rispettata, fa da garanzia al licenziamento senza scrupoli=BB.=20
Al di sotto della fatidica soglia entra, infatti, in azione la legge =
108/'90 che, in caso di licenziamento, prevede come tetto massimo del =
risarcimento, a carico del datore, il pagamento di sole sei mensilit=E0. =
=ABSi tratta ormai di una tendenza generalizzata - ribadisce Rinaldi - =
ma, certamente, eticamente riprovevole=BB.=20
Il caso Alcatel (ultimo di una lunga serie: dalla Sip alla Olivetti, =
senza considerare le vicende Ericsson o Philips) =E8, in un certo senso, =
emblematico. La multinazionale francese delle Tlc in gravi difficolt=E0 =
ha portato i suoi organici, grazie a un uso massiccio delle =
esternalizzazioni, da quasi 20mila unit=E0 alle attuali 4mila, e il =
"saccheggio" continua. =ABL'Alcatel - conferma Gino Perri, ex Rsu =
aziendale, oggi del SinCobas - ha fatto da apripiste a un uso =
sistematico delle esternalizzazioni. Grazie a una strategia di =
dismissioni =E8 riuscita a trasformare una realt=E0 primaria del mercato =
a una "scatola vuota"=BB. L'ultima vicenda riguarda i lavoratori di =
Alcatel Siette. =ABUn'intera divisione di circa 1.800 persone =E8 stata =
venduta=BB, continua Perri. =ABI lavoratori, in alcuni casi, sono stati =
indirizzati verso aziende minori, vere e proprie microimprese, in cui il =
licenziamento =E8 garantito. Il ricorso allo scorporo - conferma - =
spesso =E8 solo il primo passo verso la cassa integrazione. Per questo =
viene usato massicciamente dalle aziende in crisi. Potrei fare =
innumerevoli esempi; ma, per restare all'Alcatel, i lavoratori dello =
stabilimento di Gorgonzola (130 circa, ndr) sono stati "ceduti" alla =
Teleinvest in mano a Cianciarini, professore della Bocconi, che si =E8 =
candidato gi=E0 all'acquisto di altre due sedi Alcatel. Dopo un anno =
dalla dismissione, sono stati messi in Cig a zero ore e senza rientro. =
Lo stesso si =E8 verificato per i dipendenti Alcatel passati alla Pllb =
che ora si ritrovano coinvolti nel fallimento dell'azienda=BB. Ieri, =
Rifondazione, attraverso il senatore Gigi Malabarba, ha presentato =
un'interrogazione a Marzano e Maroni proprio per chiedere al governo =
=ABquali iniziative intende intraprendere per arrestare il disimpegno =
produttivo nel settore delle Tlc e se non sia invece arrivato il momento =
di cessare di finanziare, con Cig e mobilit=E0, operazioni che, come =
all'Alcatel, puntano non al rilancio ma alla chiusura delle attivit=E0 =
nel Paese=BB. =ABPer questo - sostiene ancora Perri - la battaglia per =
il referendum =E8 solo la prima da portare avanti senza scrupoli. =
L'articolo 18 - conclude - ha in un certo senso arginato gli effetti =
gi=E0 deleteri utilizzati dalle grande aziende per avviare licenziamenti =
di massa mascherati da scorpori, cessioni, dismissioni. Senza =
quest'articolo, mi dite come potremmo tutelarci?=BB.=20
=20
3 ) Decenni di processi di decentramento hanno provocato mutamenti =
qualitativi=20
Piccola azienda e artigianato, un campo da esplorare=20
Gianni Alasia
=20
Gli oppositori al referendum, che com'=E8 noto =E8 volto a dare garanzie =
ai lavoratori che oggi non ne hanno, hanno agitato con tanta insistenza =
le differenze che a loro dire sarebbero da tutelare per le piccole =
imprese. E' gi=E0 stato detto e spiegato molto (ed il recente articolo =
di Sabbiucciu porta considerazioni di grande interesse) a proposito dei =
mutamenti intervenuti in questi trent'anni, nei processi di =
decentramento produttivo dalla grande industria alla piccola e =
all'artigianato divenuti in tanti casi "terminali" produttivi della =
pi=F9 grande impresa, anche con un rapporto di committenza subordinato =
per tempi di consegne, di prezzi praticati e di loro revisione - =
aggiornamenti che determinano un potenziale conflittuale con il grande =
gruppo committente.=20
E' questo un campo da esplorare per i mutamenti qualitativi che vi sono =
stati e per cogliere le differenze tra le aziende ad incominciare da =
taluni settori di artigianato che hanno loro peculiarit=E0.=20
Noi non neghiamo affatto che esista qui un campo d'intervento pubblico a =
sostegno di questi settori. Anzi sollecitiamo da tempo quest'intervento. =
Ma partiamo da un principio inderogabile: il sostegno non pu=F2 =
assolutamente consistere nel penalizzare i lavoratori; i diritti sono =
universali e dunque per tutti. Altra =E8 la strada che noi sosteniamo e =
non da oggi. C'=E8 per esempio nella componentistica auto (ma non solo) =
una parte d'imprese con alte capacit=E0 progettuali e con notevole =
innovazione tecnologica; con alta percentuale esportativa. Dice =
un'indagine delle province che qui si aprono scenari di profonde =
trasformazioni: =ABUn processo siffatto si svilupper=E0 attraverso la =
guida delle grandi imprese o vi sar=E0 un intervento pubblico che =
metter=E0 a disposizione un insieme di beni che consentano un processo =
di riaggiustamento non puramente dominato dalle grandi imprese. questo =
garantir=E0 pi=F9 lavoro qualitativamente e quantitativamente...=BB.=20
C'=E8 poi un artigianato che a differenza del passato ha un alto grado =
d'istruzione: molti diplomati e laureati. Hanno problemi di formazione =
continua, di credito a lungo termine, di finanziamento agevolato, di =
investimenti nell'innovazione, di localizzazione delle imprese. In =
Piemonte (ma non solo) c'=E8 un artigianato artistico e tradizionale di =
grande valore produttivo e culturale (dagli orafi di Valenza ai lapidei =
dell'Ossola ecc.), sono questi i settori ove l'impresa svolge un =
effettivo ruolo formativo dei giovani. Questo loro ruolo formativo va =
tangibilmente riconosciuto non con le tante parole al vento ma con =
misure in campo fiscale e tributario.=20
Noi non diciamo che tutto l'artigianato ha un ruolo formativo. Ma in =
molti casi s=EC. Ovviamente c'=E8 una differenza fra una cartotecnica =
che fa svolgere ruoli ripetitivi e non qualificati e un riparatore di =
macchine o un artigiano artistico o un orafo.=20
Sono queste peculiarit=E0 che vanno colte.=20
=20
4) Lo scalfarismo, malattia senile del liberalismo=20
di Rina Gagliardi
=20
Nell'immaginario collettivo, specie in quello di una larga parte dei =
ceti medi e medio-alti, Eugenio Scalfari gode di uno statuto speciale: a =
cavallo tra un Grande Giornalista e un Papa Laico. Al fondatore =
dell'Espresso e della Repubblica si tributano onori che vanno assai al =
di l=E0 dei suoi meriti o allori professionali: Scalfari =E8 percepito, =
rappresentato, vissuto come un'Autorit=E0 della Repubblica. Un =ABGrande =
vecchio=BB che non solo ha attivamente contribuito alla diffusione del =
pensiero liberaldemocratico, ma che spesso =E8 sceso in campo per =
influenzare il corso degli eventi, affermare scelte, valorizzare o =
svalorizzare leader politici. Come tale, certamente, egli si vive. Basti =
scorrere la cronaca dell'ultimo ventennio del XX secolo, per scoprire =
che sono sempre stati Eugenio Scalfari e la sua Repubblica a dettare le =
nuove leggi del market politico: il lancio di Luciano Lama come =
anti-Berlinguer, la resistibile ascesa di Ciriaco De Mita contro Bettino =
Craxi, la breve stagione felice di Achille Occhetto e dello scioglimento =
del Pci (un'idea originale, a quanto si =E8 sussurrato, dello stesso =
padre fondatore), la campagna selvaggia di Mariotto Segni contro i =
partiti e per imporre in Italia il sistema notabilar-maggioritario, a =
tutt'oggi vigente. Ultimi =ABsponsorizzati=BB, in ordine di tempo (ma =
con esiti analogamente imperfetti) sono stati Massimo D'Alema e =
Francesco Rutelli. S=EC, a differenza degli altri (pochi) grandi =
quotidiani d'opinione, la Repubblica non =E8 mai stata soltanto un =
giornale: =E8 stata, ed =E8, un Partito, nel senso postmoderno del =
termine. Una fabbrica di ideologia. Un luogo "privilegiato" della =
formazione delle opinioni e del consenso - che nelle societ=E0 moderne e =
di massa svolge una funzione analoga, mutatis mutandis, a quella di =
salotti illuministi nel '700, o risorgimentali dell'800.=20
Ora, questo sacro tempio dell'informazione e della politica italiana ha =
lanciato, domenica scorsa, un anatema contro Fausto Bertinotti e il =
referendum estensivo dell'articolo 18. Una scomunica in piena regola, =
come nota il politologo conservatore Panebianco. Una requisitoria =
politica scomposta, strumentale, velenosa, come ha puntualmente =
analizzato ieri, su queste stesse colonne, Claudio Grassi. Ma perch=E9 =
tanto livore, tanta arroganza? Perch=E9, questa volta, il Papa Laico ha =
perso le staffe? Perch=E8 questa voglia di demonizzare l'altro-da-s=E9?=20
Nella cultura liberale di Eugenio Scalfari - e nella sua versione =
azionista - =E8 sempre stata presente, come elemento costitutivo, una =
vocazione autoritaria, una venatura totalizzante. Un =ABcattivo=BB =
giacobinismo, si potrebbe dire, che ha le sue radici in un disprezzo =
profondo per la politica di massa (quella organizzata, quella in cui le =
classi subalterne possono riconoscersi e crescere come soggetti egemoni) =
e in una conseguente visione elitaria della politica stessa: i cui =
compiti di fondo spettano, in fondo, a un pugno di =ABspiriti eletti=BB =
e superiori. Quell'avanguardia della borghesia che non soffre della =
miopia a (o se volete della rozzezza) da cui sono solitamente afflitte =
le classi imprenditoriali nostrane. E che, per ci=F2, si sente =
incaricata della missione di "costruire" nuove e pi=F9 solide ragioni =
dell'egemonia padronale, anche attraverso la commistione con la sinistra =
politica.=20
A differenza degli azionisti che, conclusa la breve storia del Pd'A, =
scelgono il movimento operaio come sede del loro impegno, Eugenio =
Scalfari si autoassegna il ruolo, prima, di =ABcoscienza critica=BB =
esterna del medesimo, di vera e propria regia, negli anni successivi. =
C'=E8 un filo unitario che corre, dalla met=E0 dei '70 in poi, nelle =
campagne della Repubblica: la distruzione della diversit=E0 del Pci, =
cio=E8 del suo legame organico con il movimento operaio. Ma anche, per =
altri versi, l'autonomia del sindacato come soggetto che organizza il =
conflitto =E8 un bersaglio costante e privilegiato. Perci=F2 Scalfari =
=E8 via via proto-migliorista, proto-"riformista" (nel senso =
neoliberista che il termine oggi ha assunto), referendario, radicale, =
dalemiano, prodiano, rutelliano - l'oscillazione =E8 rilevante, anche =
per ragioni editoriali e di mercato, ma le invarianti sono facilmente =
riconoscibili. Viceversa, e in parallelo, costante =E8 la disattenzione =
svalutativa per i movimenti, i conflitti sociali veri, la lotta =
sindacale, e la sinistra che rivendica o pratica un'autonomia =
strategica.=20
Nella sua complessa contaminazione con il Pci, Scalfari ne ha quindi =
rielaborato le metodologie e i valori meno convincenti: la =
trasformazione del dissenso - e dei dissenzienti - in nemici da =
sconfiggere ed, anzi, da annientare; l'accusa di =ABintelligenza col =
nemico=BB, rivolta a coloro che propongono un punto di vista diverso da =
quello dominante; l'irrisione, spesso caricaturale, delle posizioni =
altrui, volentieri trasformate in errori capitali; la tendenza a =
scomunicare, ad espellere, comunque ad additare al pubblico ludibrio =
tutto ci=F2 che disturba pretesi =ABprogetti=BB razionali, o =
politicamente corretti. Fausto Bertinotti e Rifondazione comunista hanno =
ricevuto, negli anni, un trattamento adeguato. Ora, per=F2, il =
referendum disturba, fa paura - =E8 tempo di impugnare la frusta. Quando =
ero bambina, ho imparato che tutto questo si poteva riassumere in un =
termine un po' astorico, se volete, ma molto efficace: stalinismo.=20
web@???
www.rifondazione.it/referendum2002
www.verdi.it/news/020520refer.htm
www.cgil.it/fiom/area18.htm
www.socialismo2000.it
=20
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<DIV>- 1) Intervista al segretario generale della Fiom Gianni Rinaldini =
(da=20
"Liberazione" 22.1.2003) </DIV>
<DIV>- 2) Tlc, "far west" di microimprese (da "Liberazione" =
22.1.2003)<BR>- 3)=20
Piccola azienda e artigianato, un campo da esplorare (da "Liberazione"=20
22.1.2003)<BR>- 4) Lo scalfarismo, malattia senile del=20
liberalismo, di Rina Gagliardi (da "Liberazione"=20
22.1.2003)<BR> <BR></DIV>
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<DIV><BR>1) Articolo 18 e referendum, intervista al segretario generale =
della=20
Fiom Gianni Rinaldini: =ABNon sono elezioni mascherate. I cittadini =
devono=20
esprimersi su un problema preciso=BB <BR>Vogliamo pi=F9 diritti, oppure =
no?=20
<BR>Frida Nacinovich<BR> <BR>La tentazione =E8 forte, =
irresistibile: senta=20
Rinaldini, ma lei per caso lavora per Berlusconi? Il segretario dei=20
metalmeccanici della Cgli scuote la testa. Si accende una sigaretta e =
risponde=20
con un monosillabo: =ABNo=BB. Ora l'intervista pu=F2 iniziare. =
<BR><BR>Gli ha letti i=20
giornali? Vi hanno accusato di distruggere la sinistra, e tutto perch=E9 =
avete=20
promosso questo referendum. <BR>Penso si possa parlare di un fuoco di=20
sbarramento che in qualche modo vuole distorcere l'attenzione dalla =
domanda che=20
viene posta con il referendum. Intanto =E8 bene ricordare che i =
referendum non=20
sono elezioni politiche: i cittadini sono chiamati a pronunciarsi su un =
quesito=20
preciso. Quindi bisogna discutere con molta serenit=E0, senza farsi =
coinvolgere in=20
ragionamenti di altra natura. I cittadini devono dire se =E8 giusto che =
ogni=20
lavoratore dipendente abbia il diritto non di non essere licenziato, ma =
di non=20
essere licenziato ingiustamente. Nel dire questo ovviamente non nego il =
fatto=20
che c'=E8 una larga fascia di lavoratori, quelli con contratto di =
collaborazione=20
continuata e continuativa, che non vengono coinvolti dal referendum. E =
quindi=20
bisogna prendere tutte le iniziative, anche legislative, che riguardano =
i=20
cococo. Non c'=E8 dubbio che estendere l'articolo 18 a tutti i =
lavoratori possa=20
essere un buon punto di partenza. <BR><BR>C'=E8 chi dice "s=EC" al =
referendum, e c'=E8=20
chi dice "no". Ma c'=E8 anche chi dice "ni", e spiega che non =E8 giusto =
estendere=20
l'articolo 18 =ABalla moglie del fioraio che lavora col marito=BB. Se =
n'=E8 accorto?=20
<BR>Non ci si pu=F2 nascondere dietro un dito. Insisto. Stiamo parlando =
del=20
licenziamento ingiusto. <BR><BR>Un'ipotetica legge, peraltro bocciata in =
partenza da Berlusconi e dalla sua maggioranza, potrebbe mettere tutti=20
d'accordo? <BR>Prima di tutto bisogna capire di quali iniziative di =
legge si=20
parla. Sullo strumento non ho nulla da eccepire. Questa possibilit=E0 =
non toglie=20
comunque forza al referendum, perch=E9 non c'=E8 contraddizione tra =
l'una e l'altro.=20
Il referendum si fa nel caso che non ci sia nessuna modifica di legge. =
Ed =E8=20
difficile pensare che Berlusconi sottoscriva un'operazione che va nella=20
direzione opposta a quanto ha sempre sostenuto sull'articolo 18. Non=20
dimentichiamo che fra poche settimane ci sar=E0 il passaggio =
parlamentare della=20
delega sul lavoro, un provvedimento che destruttura i rapporti e arriva =
a=20
ridisegnare il ruolo della rappresentanza sociale. Ecco, =E8 difficile =
che un=20
governo del genere preveda una legge per estendere l'articolo 18.=20
<BR><BR>Domanda da un milione di euro, che ormai valgono pi=F9 dei =
dollari: cosa=20
far=E0 la Cgil di fronte a questo referendum? <BR>La Cgil parler=E0 del =
referendum=20
al prossimo direttivo. Ricordo che quando discutemmo della delega sul =
lavoro=20
mettemmo nel conto anche un possibile referendum. Ora il dibattito =
sar=E0=20
sull'articolo 18, se c'=E8 una divergenza nel merito di estenderlo a =
tutti i=20
lavoratori, =E8 giusto discuterne. <BR><BR>Un concetto molto usato dai=20
"riformisti" per definire il referendum sull'articolo 18 parla di =
"iniziativa=20
inopportuna". Vi sentite inopportuni anche vuoi della Fiom? <BR>Pi=F9 =
che dire che=20
non =E8 opportuno un referendum che c'=E8, bisognerebbe far sapere come =
ci si=20
pronuncia. E poi quando si fa un referendum, si fa per vincerlo. Detto =
questo,=20
sarebbe un'enorme sciocchezza parlare di battaglia politica e di =
schieramenti.=20
<BR><BR>Eppure c'=E8 chi questa sciocchezza la fa. Anzi, sono in tanti. =
<BR>Puoi=20
essere d'accordo o non essere d'accordo con il referendum, il resto non =
conta.=20
Penso che anche una legge possa andare bene, lo ripeto, se per=F2 non =
passa cosa=20
accade? <BR><BR>Sei di partenza per Porto Alegre? <BR>Andare a Porto =
Alegre per=20
la Fiom non =E8 una novit=E0. Io vedo l'appuntamento come un passaggio: =
il movimento=20
a questo punto si deve dare un'agenda di lavoro, di obiettivi e di =
analisi della=20
realt=E0. Il successo di Lula =E8 di buon auspicio, ma nello stesso =
tempo=20
difficilmente l'incontro potr=E0 non essere segnato dal fatto che siamo =
di nuovo=20
di fronte all'imminenza di una guerra. Noi abbiamo gi=E0 fatto la =
convocazione=20
della Fem (la federazione europea dei metalmeccanici) per definire un =
piano di=20
mobilitazioni compreso lo sciopero dei meccanici. <BR><BR>Una domanda =
facile=20
facile: che fine hanno fatto gli operai della Fiat? <BR>I lavoratori =
continuano=20
a lottare e scioperare, solo che i fari su di loro si sono spenti. Si =
parla=20
delle indiscrezioni sugli assetti societari. E non del piano industriale =
che=20
invece sta andando avanti, ma sembra non essere al centro della =
necessaria=20
attenzione da parte delle istituzioni e delle forze politiche. Noi =
abbiamo anche=20
inviato una lettera ai diversi soggetti interessati, non abbiamo =
ricevuto alcuna=20
risposta e stiamo decidendo le prossime iniziative. Non =E8 possibile =
che l'intera=20
vicenda continui ad essere gestita come un affare di famiglia. E non =E8 =
un=20
problema solo del sindacato. <BR> <BR></DIV>
<DIV> </DIV>
<DIV> </DIV>
<DIV> 2) Fiom: =ABFatturano miliardi con due dipendenti. Il =
referendum? La=20
prima battaglia da sostenere=BB <BR>Tlc, "far west" di microimprese =
<BR>Castalda=20
Musacchio<BR> <BR>Perch=E9 difendere il referendum sul lavoro? =
=ABE' diventato=20
l'unico strumento per arginare gli effetti disastrosi della =
flessibilit=E0. Le=20
aziende ormai hanno tutti i mezzi per aggirare l'articolo 18. E' =
evidente=20
inoltre che, oggi, un'impresa di 15 dipendenti non si pu=F2 certamente =
definire=20
artigianale=BB. L'affermazione di Rosi Rinaldi, responsabile lavoro del =
settore=20
informatico della Fiom nazionale, non potrebbe essere pi=F9 calzante. =
Guardiamo al=20
comparto Tlc, =ABun settore in cui microimprese fatturano miliardi =
utilizzando=20
tutti gli strumenti dell'"information technology" che consentono una=20
dislocazione diversa delle risorse=BB. Proprio nelle telecomunicazioni =
il problema=20
della difesa di un lavoro garantito si fa quanto mai urgente. Sono oltre =
15mila=20
i posti a rischio immediato per il comparto, cui si aggiunge l'indotto. =
=ABNati=20
sulla bolla speculativa della "new economy" - sottolinea anche Barbara =
Pettine,=20
responsabile nazionale della Fiom di Roma - c'=E8 un panorama vastissimo =
di=20
aziende Tlc che si strutturano come imprese familiari e che fanno un =
ricorso=20
massiccio ai contratti flessibili o, ancora pi=F9 spesso, utilizzano =
tecnici=20
ultraspecializzati semplicemente "in nero", per non superare la fatidica =
soglia=20
dei 15=BB. Lo stesso, attraverso modalit=E0 diverse, si verifica nelle =
grandi=20
imprese. Nel corso degli ultimi anni si =E8 assistito a processi di =
dismissione di=20
interi comparti produttivi verso microimprese utilizzate come anticamera =
al=20
licenziamento. =ABMoltissime grandi aziende di fronte a una crisi - =
afferma ancora=20
Rinaldi - tendono a proporre ai lavoratori (sulla scia dell'articolo 47 =
della=20
428/'90 che ha legittimato lo scorporo di attivit=E0) la realizzazione =
di una loro=20
nicchia di lavoro per la stessa azienda ma con modalit=E0 contrattuali =
diverse;=20
chiedono a esempio di strutturarsi in cooperative o, semplicemente, =
"vendono" i=20
lavoratori a microimprese dove la soglia dei 15, sistematicamente =
rispettata, fa=20
da garanzia al licenziamento senza scrupoli=BB. <BR>Al di sotto della =
fatidica=20
soglia entra, infatti, in azione la legge 108/'90 che, in caso di =
licenziamento,=20
prevede come tetto massimo del risarcimento, a carico del datore, il =
pagamento=20
di sole sei mensilit=E0. =ABSi tratta ormai di una tendenza =
generalizzata -=20
ribadisce Rinaldi - ma, certamente, eticamente riprovevole=BB. <BR>Il =
caso Alcatel=20
(ultimo di una lunga serie: dalla Sip alla Olivetti, senza considerare =
le=20
vicende Ericsson o Philips) =E8, in un certo senso, emblematico. La =
multinazionale=20
francese delle Tlc in gravi difficolt=E0 ha portato i suoi organici, =
grazie a un=20
uso massiccio delle esternalizzazioni, da quasi 20mila unit=E0 alle =
attuali 4mila,=20
e il "saccheggio" continua. =ABL'Alcatel - conferma Gino Perri, ex Rsu =
aziendale,=20
oggi del SinCobas - ha fatto da apripiste a un uso sistematico delle=20
esternalizzazioni. Grazie a una strategia di dismissioni =E8 riuscita a=20
trasformare una realt=E0 primaria del mercato a una "scatola vuota"=BB. =
L'ultima=20
vicenda riguarda i lavoratori di Alcatel Siette. =ABUn'intera divisione =
di circa=20
1.800 persone =E8 stata venduta=BB, continua Perri. =ABI lavoratori, in =
alcuni casi,=20
sono stati indirizzati verso aziende minori, vere e proprie =
microimprese, in cui=20
il licenziamento =E8 garantito. Il ricorso allo scorporo - conferma - =
spesso =E8=20
solo il primo passo verso la cassa integrazione. Per questo viene usato=20
massicciamente dalle aziende in crisi. Potrei fare innumerevoli esempi; =
ma, per=20
restare all'Alcatel, i lavoratori dello stabilimento di Gorgonzola (130 =
circa,=20
ndr) sono stati "ceduti" alla Teleinvest in mano a Cianciarini, =
professore della=20
Bocconi, che si =E8 candidato gi=E0 all'acquisto di altre due sedi =
Alcatel. Dopo un=20
anno dalla dismissione, sono stati messi in Cig a zero ore e senza =
rientro. Lo=20
stesso si =E8 verificato per i dipendenti Alcatel passati alla Pllb che =
ora si=20
ritrovano coinvolti nel fallimento dell'azienda=BB. Ieri, Rifondazione, =
attraverso=20
il senatore Gigi Malabarba, ha presentato un'interrogazione a Marzano e =
Maroni=20
proprio per chiedere al governo =ABquali iniziative intende =
intraprendere per=20
arrestare il disimpegno produttivo nel settore delle Tlc e se non sia =
invece=20
arrivato il momento di cessare di finanziare, con Cig e mobilit=E0, =
operazioni=20
che, come all'Alcatel, puntano non al rilancio ma alla chiusura delle =
attivit=E0=20
nel Paese=BB. =ABPer questo - sostiene ancora Perri - la battaglia per =
il referendum=20
=E8 solo la prima da portare avanti senza scrupoli. L'articolo 18 - =
conclude - ha=20
in un certo senso arginato gli effetti gi=E0 deleteri utilizzati dalle =
grande=20
aziende per avviare licenziamenti di massa mascherati da scorpori, =
cessioni,=20
dismissioni. Senza quest'articolo, mi dite come potremmo tutelarci?=BB.=20
<BR> <BR><BR><BR><BR>3 ) Decenni di processi di decentramento hanno =
provocato mutamenti qualitativi <BR>Piccola azienda e artigianato, un =
campo da=20
esplorare <BR>Gianni Alasia<BR> <BR>Gli oppositori al referendum, =
che com'=E8=20
noto =E8 volto a dare garanzie ai lavoratori che oggi non ne hanno, =
hanno agitato=20
con tanta insistenza le differenze che a loro dire sarebbero da tutelare =
per le=20
piccole imprese. E' gi=E0 stato detto e spiegato molto (ed il recente =
articolo di=20
Sabbiucciu porta considerazioni di grande interesse) a proposito dei =
mutamenti=20
intervenuti in questi trent'anni, nei processi di decentramento =
produttivo dalla=20
grande industria alla piccola e all'artigianato divenuti in tanti casi=20
"terminali" produttivi della pi=F9 grande impresa, anche con un rapporto =
di=20
committenza subordinato per tempi di consegne, di prezzi praticati e di =
loro=20
revisione - aggiornamenti che determinano un potenziale conflittuale con =
il=20
grande gruppo committente. <BR>E' questo un campo da esplorare per i =
mutamenti=20
qualitativi che vi sono stati e per cogliere le differenze tra le =
aziende ad=20
incominciare da taluni settori di artigianato che hanno loro =
peculiarit=E0.=20
<BR>Noi non neghiamo affatto che esista qui un campo d'intervento =
pubblico a=20
sostegno di questi settori. Anzi sollecitiamo da tempo quest'intervento. =
Ma=20
partiamo da un principio inderogabile: il sostegno non pu=F2 =
assolutamente=20
consistere nel penalizzare i lavoratori; i diritti sono universali e =
dunque per=20
tutti. Altra =E8 la strada che noi sosteniamo e non da oggi. C'=E8 per =
esempio nella=20
componentistica auto (ma non solo) una parte d'imprese con alte =
capacit=E0=20
progettuali e con notevole innovazione tecnologica; con alta percentuale =
esportativa. Dice un'indagine delle province che qui si aprono scenari =
di=20
profonde trasformazioni: =ABUn processo siffatto si svilupper=E0 =
attraverso la guida=20
delle grandi imprese o vi sar=E0 un intervento pubblico che metter=E0 a =
disposizione=20
un insieme di beni che consentano un processo di riaggiustamento non =
puramente=20
dominato dalle grandi imprese… questo garantir=E0 pi=F9 lavoro =
qualitativamente e=20
quantitativamente...=BB. <BR>C'=E8 poi un artigianato che a differenza =
del passato=20
ha un alto grado d'istruzione: molti diplomati e laureati. Hanno =
problemi di=20
formazione continua, di credito a lungo termine, di finanziamento =
agevolato, di=20
investimenti nell'innovazione, di localizzazione delle imprese. In =
Piemonte (ma=20
non solo) c'=E8 un artigianato artistico e tradizionale di grande valore =
produttivo e culturale (dagli orafi di Valenza ai lapidei dell'Ossola =
ecc.),=20
sono questi i settori ove l'impresa svolge un effettivo ruolo formativo =
dei=20
giovani. Questo loro ruolo formativo va tangibilmente riconosciuto non =
con le=20
tante parole al vento ma con misure in campo fiscale e tributario. =
<BR>Noi non=20
diciamo che tutto l'artigianato ha un ruolo formativo. Ma in molti casi =
s=EC.=20
Ovviamente c'=E8 una differenza fra una cartotecnica che fa svolgere =
ruoli=20
ripetitivi e non qualificati e un riparatore di macchine o un artigiano=20
artistico o un orafo. <BR>Sono queste peculiarit=E0 che vanno=20
colte. <BR> <BR><BR><BR><BR>4) Lo scalfarismo, malattia senile =
del=20
liberalismo <BR> di Rina Gagliardi<BR> <BR>Nell'immaginario=20
collettivo, specie in quello di una larga parte dei ceti medi e =
medio-alti,=20
Eugenio Scalfari gode di uno statuto speciale: a cavallo tra un Grande=20
Giornalista e un Papa Laico. Al fondatore dell'Espresso e della =
Repubblica si=20
tributano onori che vanno assai al di l=E0 dei suoi meriti o allori =
professionali:=20
Scalfari =E8 percepito, rappresentato, vissuto come un'Autorit=E0 della =
Repubblica.=20
Un =ABGrande vecchio=BB che non solo ha attivamente contribuito alla =
diffusione del=20
pensiero liberaldemocratico, ma che spesso =E8 sceso in campo per =
influenzare il=20
corso degli eventi, affermare scelte, valorizzare o svalorizzare leader=20
politici. Come tale, certamente, egli si vive. Basti scorrere la cronaca =
dell'ultimo ventennio del XX secolo, per scoprire che sono sempre stati =
Eugenio=20
Scalfari e la sua Repubblica a dettare le nuove leggi del market =
politico: il=20
lancio di Luciano Lama come anti-Berlinguer, la resistibile ascesa di =
Ciriaco De=20
Mita contro Bettino Craxi, la breve stagione felice di Achille Occhetto =
e dello=20
scioglimento del Pci (un'idea originale, a quanto si =E8 sussurrato, =
dello stesso=20
padre fondatore), la campagna selvaggia di Mariotto Segni contro i =
partiti e per=20
imporre in Italia il sistema notabilar-maggioritario, a tutt'oggi =
vigente.=20
Ultimi =ABsponsorizzati=BB, in ordine di tempo (ma con esiti =
analogamente=20
imperfetti) sono stati Massimo D'Alema e Francesco Rutelli. S=EC, a =
differenza=20
degli altri (pochi) grandi quotidiani d'opinione, la Repubblica non =E8 =
mai stata=20
soltanto un giornale: =E8 stata, ed =E8, un Partito, nel senso =
postmoderno del=20
termine. Una fabbrica di ideologia. Un luogo "privilegiato" della =
formazione=20
delle opinioni e del consenso - che nelle societ=E0 moderne e di massa =
svolge una=20
funzione analoga, mutatis mutandis, a quella di salotti illuministi nel =
'700, o=20
risorgimentali dell'800. <BR>Ora, questo sacro tempio dell'informazione =
e della=20
politica italiana ha lanciato, domenica scorsa, un anatema contro Fausto =
Bertinotti e il referendum estensivo dell'articolo 18. Una scomunica in =
piena=20
regola, come nota il politologo conservatore Panebianco. Una =
requisitoria=20
politica scomposta, strumentale, velenosa, come ha puntualmente =
analizzato ieri,=20
su queste stesse colonne, Claudio Grassi. Ma perch=E9 tanto livore, =
tanta=20
arroganza? Perch=E9, questa volta, il Papa Laico ha perso le staffe? =
Perch=E8 questa=20
voglia di demonizzare l'altro-da-s=E9? <BR><BR>Nella cultura liberale di =
Eugenio=20
Scalfari - e nella sua versione azionista - =E8 sempre stata presente, =
come=20
elemento costitutivo, una vocazione autoritaria, una venatura =
totalizzante. Un=20
=ABcattivo=BB giacobinismo, si potrebbe dire, che ha le sue radici in un =
disprezzo=20
profondo per la politica di massa (quella organizzata, quella in cui le =
classi=20
subalterne possono riconoscersi e crescere come soggetti egemoni) e in =
una=20
conseguente visione elitaria della politica stessa: i cui compiti di =
fondo=20
spettano, in fondo, a un pugno di =ABspiriti eletti=BB e superiori.=20
Quell'avanguardia della borghesia che non soffre della miopia a (o se =
volete=20
della rozzezza) da cui sono solitamente afflitte le classi =
imprenditoriali=20
nostrane. E che, per ci=F2, si sente incaricata della missione di =
"costruire"=20
nuove e pi=F9 solide ragioni dell'egemonia padronale, anche attraverso =
la=20
commistione con la sinistra politica. <BR>A differenza degli azionisti =
che,=20
conclusa la breve storia del Pd'A, scelgono il movimento operaio come =
sede del=20
loro impegno, Eugenio Scalfari si autoassegna il ruolo, prima, di =
=ABcoscienza=20
critica=BB esterna del medesimo, di vera e propria regia, negli anni =
successivi.=20
C'=E8 un filo unitario che corre, dalla met=E0 dei '70 in poi, nelle =
campagne della=20
Repubblica: la distruzione della diversit=E0 del Pci, cio=E8 del suo =
legame organico=20
con il movimento operaio. Ma anche, per altri versi, l'autonomia del =
sindacato=20
come soggetto che organizza il conflitto =E8 un bersaglio costante e =
privilegiato.=20
Perci=F2 Scalfari =E8 via via proto-migliorista, proto-"riformista" (nel =
senso=20
neoliberista che il termine oggi ha assunto), referendario, radicale, =
dalemiano,=20
prodiano, rutelliano - l'oscillazione =E8 rilevante, anche per ragioni =
editoriali=20
e di mercato, ma le invarianti sono facilmente riconoscibili. Viceversa, =
e in=20
parallelo, costante =E8 la disattenzione svalutativa per i movimenti, i =
conflitti=20
sociali veri, la lotta sindacale, e la sinistra che rivendica o pratica=20
un'autonomia strategica. <BR>Nella sua complessa contaminazione con il =
Pci,=20
Scalfari ne ha quindi rielaborato le metodologie e i valori meno =
convincenti: la=20
trasformazione del dissenso - e dei dissenzienti - in nemici da =
sconfiggere ed,=20
anzi, da annientare; l'accusa di =ABintelligenza col nemico=BB, rivolta =
a coloro che=20
propongono un punto di vista diverso da quello dominante; l'irrisione, =
spesso=20
caricaturale, delle posizioni altrui, volentieri trasformate in errori =
capitali;=20
la tendenza a scomunicare, ad espellere, comunque ad additare al =
pubblico=20
ludibrio tutto ci=F2 che disturba pretesi =ABprogetti=BB razionali, o =
politicamente=20
corretti. Fausto Bertinotti e Rifondazione comunista hanno ricevuto, =
negli anni,=20
un trattamento adeguato. Ora, per=F2, il referendum disturba, fa paura - =
=E8 tempo=20
di impugnare la frusta. Quando ero bambina, ho imparato che tutto questo =
si=20
poteva riassumere in un termine un po' astorico, se volete, ma molto =
efficace:=20
stalinismo. <BR><BR><A=20
href=3D"
mailto:web@referendum2002.org">web@???</A></DIV>
<DIV> </DIV>
<DIV><A=20
href=3D"
http://www.rifondazione.it/referendum2002">
www.rifondazione.it/re=
ferendum2002</A><BR><A=20
href=3D"
http://www.verdi.it/news/020520refer.htm">
www.verdi.it/news/02052=
0refer.htm</A><BR><A=20
href=3D"
http://www.cgil.it/fiom/area18.htm">
www.cgil.it/fiom/area18.htm</=
A><BR><A=20
href=3D"
http://www.socialismo2000.it">
www.socialismo2000.it</A></DIV>
<DIV> </DIV>
<DIV> </DIV>
<DIV> </DIV>
<DIV><BR><BR><BR><BR> </DIV></FONT></DIV></BODY></HTML>
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