(grazie alessandro per avermi ripristinato nella mailing list)
vorrei sapere se qualcuno =E8 al corrente della questione delle scorie nu=
cleari
nel salento e di eventuali mobilitazioni in corso per questo problema. Ho=
trovato il seguente articolo sul sito
www.legiraffe.it:
------------------------------------------------------------------------
Articolo pubblicato Gioved=EC 28 Novembre 2002, h12:42 Pierpaolo Sergio
Scorie radoattive, allarme in crescita
Fa discutere il rapporto dell'Enea che ha individuato in Puglia 65 siti
per lo stoccaggio delle scorie nucleari
LECCE - La notizia era gi=E0 apparsa su "Il Sole 24 ore" lo scorso 12 mar=
zo.
Oggi l'argomento torna di stretta attualit=E0. Si tratta della localizzaz=
ione
in Puglia di 65 siti per lo stoccaggio delle scorie radioattive delle cen=
trali
nucleari dismesse, nonch=E8 di rifiuti radioattivi d'altra origine, ossia=
gli ospedalieri.
Quante scorie da smaltire!
Lo studio =E8 stato effettuato dall'Enea, l'Ente nazionale per l?Energia =
e
l'Ambiente.
Ci sono da stoccare ben 23mila metri cubi di scorie, di cui 16mila a medi=
a
attivit=E0 e 2mila ad alta radioattivit=E0. Rifiuti cosiddetti tecnologic=
i,
che vanno interrati.
Sono quelle attrezzature usate all'interno delle centrali, considerate a
bassa radioattivit=E0, ma che dovrebbero essere smaltite come rifiuti a r=
ischio.
No al nucleare
Le citt=E0 che hanno ospitato le centrali, per=F2, non vogliono essere pe=
nalizzate
e i rispettivi sindaci hanno firmato un documento in cui rifiutano l'ipot=
esi
di ospitare un'eventuale discarica delle scorie radioattive, che l'Italia=
dovr=E0 necessariamente individuare per poter smantellare le centrali.
Il governo gi=E0 in passato ha spinto per la realizzazione di un maxi-dep=
osito
di rifiuti radioattivi: l'obiettivo =E8 la messa in sicurezza dei 23mila =
metri
cubi di scorie prodotte dall'attivit=E0 delle centrali nucleari dismesse.=
Impreparati
L'Italia, al contrario di quasi tutti gli altri paesi europei, non si =E8=
dimostrata fino ad oggi capace di gestire adeguatamente il problema dei
rifiuti radioattivi, pur disponendo di quantitativi di gran lunga inferio=
ri
rispetto a paesi come Francia, Regno Unito e Germania.
Soluzione unica
Giampiero Santarossa, direttore del "Servizio Paese 3" dell'Enea che si
occupa della localizzazione del sito e dei requisiti generali dell'impian=
to
afferma: "In Italia il problema richiede un'unica soluzione ed =E8 suffic=
iente
un solo sito. Per la collocazione di un deposito superficiale (soluzione
pi=F9 pratica e tecnicamente sperimentata) vi sono oggi pi=F9 di duecento=
aree
proponibili". "In realt=E0 - aggiunge - il sito ideale =E8 gi=E0 stato in=
dividuato.
Il problema =E8 per=F2 quello del consenso: =E8 la diffidenza del pubblic=
o per
il nucleare in genere ci=F2 che rende difficile oggi sistemare le scorie"=
.
Come smaltire i rifiuti
L'unico modo possibile per smaltire i rifiuti radioattivi =E8 aspettare c=
he
la loro attivit=E0 sia scesa al di sotto dei limiti imposti dalla legge e=
quindi immetterli nell'ambiente o nel circuito di smaltimento dei rifiuti=
urbani e industriali. Durante questo tempo i rifiuti devono essere stocca=
ti
in contenitori che non consentano il passaggio delle radiazioni. Questo
non comporta particolari difficolt=E0 nel caso di rifiuti provenienti da =
attivit=E0
mediche o di ricerca, che decadono in pochi giorni, ma =E8 enormemente co=
mplesso
per le scorie provenienti dalle centrali nucleari, che conservano livelli=
di radioattivit=E0 molto pericolosi anche per migliaia di anni.
Questa categoria di rifiuti, costituita in massima parte da fanghi, mater=
iale
polverizzato e di piccole dimensioni, viene preventivamente compressa e
inglobata in un impasto di cemento e successivamente racchiusa in fusti
di metallo inattraversabile alle radiazioni e di solidit=E0 tale da non c=
onsentire
fuoriuscita di materiale neanche in eventi di eccezionale gravit=E0 (terr=
emoti,
esplosioni, incidenti stradali, ferroviari ed aerei). Questi contenitori
vengono poi depositati all'interno delle centrali o trasportati in altri
siti considerati inaccessibili come ad esempio miniere esaurite e fondali=
oceanici.
------------------------------------------------------------------------
Inoltre:
il Quotidiano del 5-1-2003 ha pubblicato un articolo in cui si parlava de=
ll'impegno
del sindaco (dei Verdi) di Sannicola contro queste scorie e dell'aumento
sospetto di alcune particolari neoplasie sul territorio salentino...tutto=
ci=F2 mi sembra per lo meno inquietante, ringrazio in anticipo chiunque s=
i
interesser=E0 di questo argomento gianluca