Author: aldo Date: Subject: [Cm-crew] Jonathan Lethem
l'attacco del racconto "Videoappartamento" di Jonathan Lethem
Il giorno prima, circa mezzo chilometro piu' avanti qualcuno si era messo
in moto: c'era stato un febbricitare di motori lontani e suoni di clacson
con cui altri segnalavano il proprio entusiasmo - un'occasione di avanzare!
-, e cosi' lui aveva passato l'intera giornata bloccato al volante, vivendo
nel suo Appartamento Su Nastro, in attesa di quell'occasione, con le
orecchie tese per sentire sotto il ronzio distante degli elicotteri il
rumore di messa in moto che scendeva progressivamente verso il centro della
citta'.
Ma l'onda di motori che salivano di giri si era interrotta prima di
arrivare alla sua strada. Non aveva visto muoversi neanche una macchina, le
aveva solo sentite. Di fatto non si ricordava di aver mi visto una macchina
muoversi negli ultimi tempi. Forse era stata solo una falsa partenza, un
attacco di panico scatenato d qualcuno che faceva riscaldare il motore, che
ridava vita alla batteria.
Quella notte aveva sognato un altro avvio di motori, o forse c'era stato
davvero una vampata verlocissima che si era spenta prima ancora che lui
potesse stropicciarsi via il sonno dagli occhi, anche se nel frusciare dei
suoi pensieri al risveglio era una cosa perfetta, coordinata, una danza di
macchine che si muovevano lungio le strade dal traffico scorrevolissimo.
Che fosse stato o no un sogno non aveva importanza. Si riaddormento'. A
svegliarlo, al mattino, fu la famiglia dell'utilitaria poco piu' avanti che
preparava la colazione.
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