[Cm-crew] report torino cm [era: fallita la cm a Genova]

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Author: maqroll
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Subject: [Cm-crew] report torino cm [era: fallita la cm a Genova]
> sob sob...
> e' con molto rammarico che debbo dirvi che la Cm di questo pomeriggio e'
> fallita:=20

L'11 gennaio alle 15 ti ospitiamo a Torino, sperando che vada come sabato.
Coraggio: a volte va male per una serie di motivi e fattori contingenti, ma
queste debacle sono compensate in quelle giornate, quando si prendono un
sacco di soddisfazioni, invece delle solite legnate.
Ecco il report sulla massa torinese di sabato.

La massa non era ancora iniziata e gi=E0 si produceva in un=B9azione al limite
della temerariet=E0: ci s=B9avvicinava a piazza palazzo di citt=E0 in ordine
sparso lungo la famigerata via Bertola. Un po=B9 pi=F9 avanti un ciclomassivo s=
i
trova a tu per tu con una lunga metallizzata che piuttosto che schiodare
dalla ciclabile gli va addosso; solite rimostranze, ci avviciniamo tutti i
presenti (4) e scende l=B9autista con un coltello a serramanico,
giocherellandoci mentre si avvicina, sbalordito dalle nostre insistenze per
nulla intimoriti nell=B9urlargli che sulla pista non deve stare, depone la
maschera da guappo di periferia, il suo compare sfregiato rimane sul sedile
a fianco e riparte mentre sopraggiungono le ragazzine della massa bimbe.
(voce stentorea da film luce modalit=E0 on: tipo Scafroglia, fascisti su
marte) Arriviamo in piazza del municipio e al primo colpo d=B9occhio il
fermento =E8 positivo, la piazza gremita e dopo qualche minuto fa il suo
ingresso nell=B9agone il mitico Steve Della Casa ex direttore del Torino Film
Festival, pedalatore da lunghissima data, che percorre il lungotevere come =
i
navigli quanto il lungopo su sellini ben equilibrati, infaticabilmente si
affianca alla massa torinese, apostrofato da Hutter che si informa se
neofita, avvertendolo: =B3Gli scontri saranno duri=B2. Gli fa eco la sonora
risata del croccante cinefilo (voce stentorea da film luce mode off).
Alla partenza gi=E0 prima di via Roma alcuni visi attoniti denunciano
l=B9effetto che la massa fa sugli astanti convenuti al rito dei regali. Molte
bici sono bardate a festa =AD il rischio fiera paesana =E8 evitato dall=B9impatto
rivoluzionario della massa sul territorio =AD e questo incuriosisce il
pubblico: sembra uno spettacolo a cui tutti si affacciano in quello che i t=
g
regionali (non pi=F9 visitati da cattivoni con ragioni da vendere, ma non ai
giornalisti venduti e velinari) definiscono =B3salotto buono=B2. Ovviamente
buone assenti erano le truppe di =B3linguetta=B2 Gerardo Bianco&C. Inanelliamo
alcuni giri attorno al caval =8Cd bruns e ci orientiamo verso corso Matteotti=
,
scoprendo che le auto impediscono il transito alla massa di una settantina
di ciclisti: non ci si muove proprio, non in massa per lo meno. Alla
spicciolata superiamo l=B9ingorgo di lamiere e caracolliamo verso corso
Vittorio dove un ciclista che combatte quotidianamente sulle strade torines=
i
si trova con una ruota tamponata da un autosauro e lamenter=E0 di ritrovarsi
la bici a rischio sbullonamento sul percorso rimanente, che per vocazione
scegliamo rigorosamente lastricato da porfido (le munizioni possono
servire); proseguiamo sul corso martoriato dal 2006, liberandolo dal primo
coglione che si fa una sgommata in contromano, superando la fila di bici pe=
r
fermarsi =AD ahilui =AD al semaforo, dove una bici transita sul suo tettuccio,
provocandogli un accesso di bile che lo fa scendere per poi=8A risalire sulla
sua protettiva vettura ad autodenunciare il suo percorso contromano via
telefonino ai vigili, lo lasciamo alla sua pochezza e svoltiamo in corso
vinzaglio, la meta appare evidente: via Bertola. Subito accolti da una seri=
e
di auto appoggiate sulla ciclabile, abbandonate a riempire lo spazio coi
loro lampeggi gialli, alle nostre rimostranze di massa, compare un
proprietario di un fuoristrada enorme, seguace di Achille Campanile, che
apostrofato in relazione alla sua scelta di modello ingombrante risponde co=
n
un misto di surrealismo e innocenza: =B3Ma io mi posso permettere soltanto
questo=B2. Alcuni autoimmobilisti in piazza Arbarello provano le loro frizion=
i
cercando di impaurire le catene delle bici a pochi centimetri dai paraurti,
ma =E8 troppo il lavoro che ci attende per badare alle loro prepotenze: solit=
a
messe di auto in seconda fila e abituale scontro verbale che in via
Stampatori si tinge di grottesco con un autoimmobilista esasperato non dal
suo simile, che occupa l=B9intera carreggiata con un parcheggio che =E8 pi=F9
un=B9installazione inneggiante al =B3menefrego=B2, ma dalle bici e intreccia una
fitta discussione con un babbo natale femmina e la tromba di un clown:
dadaista il suo racconto quando lo narrer=E0 ai figli. Foto di gruppo e
sgombero. Dopo via Santa Teresa sono i pedoni a bloccarci il passaggio: una
massa umana senza protesi di pedivelle e manubri intasa il semaforo di
piazza san carlo, la variazione =E8 significativa: decidiamo per via Carlo
Alberto, che ci d=E0 qualche soddisfazione, ma poca visibilit=E0 e sono gi=E0 due
ore che stiamo liberando una Torino intorno agli zero gradi dal grigiore
delle auto in mezzo a due ali di folla inneggiante (=B3Bravi=B2, =B3Fate bene=B2,
=B3Basta con le auto=B2). Le eroiche pulzelle della massa bimbe, viola di
freddo, salutano felici, mentre il serpentone incapace di sciogliersi lasci=
a
piazza Bodoni occupando via Mazzini, facendo insorgere in modo
risorgimentale alcuni forzati della scatoletta, che rimangono comunque
intrappolati senza far breccia nel budello ristretto dalle due file di auto
parcheggiate dove a mala pena passano tre bici che puntano verso il sacro
Eridano. Guadagnata piazza Vittorio inserendosi in via della Rocca si
percorre trionfalmente via Po, dove la folla di passanti e passeggeri dei
tram di sommano ai ragazzi della =B3mano rossa=B2, situazionisti che intreccian=
o
le nostre imprese alle loro: quando rispettiamo i semafori, loro cominciano
performance agli incroci, accennando passi di danza che ingentiliscono i
semafori, un=B9apoteosi che porta con s=E9 l=B9intervento di sbalorditi puffi blu=
.
Infatti la curiosit=E0 degli astanti ha fatto s=EC che qualcuno si rivolgesse a
una volante per sapere di cosa si trattasse e questo ha prodotto la
conseguenza che il traffico viene interrotto da un poliziotto (non di
quartiere, straniero dunque) che esordisce chiedendo: =B3Voi chi siete=B2,
ottenendo risposte per l=B9interlocutore esaurienti (=B3Ciclisti=B2), ma che allo
sbirro suonano sospette: =B3Ma=8A =E8 anormale!=B2 Intanto la massa scivola via com=
e
la sabbia in una clessidra, godendosi il momento di gloria della
illuminatissima via Po che getta virtuali petali di rose sulla massa di
cicli applauditi dalla folla pedonale di natale.
Un ultimo giro in piazza Castello non riesce a deciderci a tornare a
scaldarci alle magioni, e dunque si opta per un ultimo giro per via Bertola=
,
dove non osano pi=F9 le auto e nemmeno le aquile: infatti c=B9=E8 solo una stupid=
a
petroliera, pericolosamente ondeggiante nel suo tonnellaggio di trasporto d=
i
merda: sulla fiancata ha il nome Borghezio. Parte il coretto =B3Andreotti
libero=B2 a cui risponde con frasi sconnesse in un idioma sconosciuto.
Dileggiato, il parlamentare europeo non regge al confronto con la massa
ciclica ed =E8 costretto a cambiare direzione. Dopo quest=B9ultima vittoria
passiamo dal quadrilatero semideserto per tornare nella piazza del municipi=
o
illuminata da raffinate luci d=B9artista, preludio alla nostra futura
installazione d=B9arte povera.


salute
adriano