Author: Leonid Ilijc Brezhnev Date: Subject: [Cerchio] Fwd: [libertari] Come l'industria altera la scienza: il caso
di Nature e gli OGM
>da: www.gevam.it >
>I persuasori fasulli. Vi sono aziende che inventano cittadini fittizi per
>cercare di cambiare il nostro modo di pensare. Da tempo noi del Gruppo= Gevam >Onlus mettiamo in guardia sul livello esasperato di mistificazione cui si
>=E8 giunti, ma non ci sono limiti alle capacit=E0 di inganno a scopo di= lucro >e di far danno senza remore morali. L'unico rimedio =E8 lo scetticismo, non
>fidatevi e fate controlli incrociati, attingete al maggior numero di fonti.
>
>George Monbiot
>(Traduzione di Barbara Cerboni - Tratto da: www.zmag.org)
>
>La persuasione funziona meglio quando =E8 invisibile. Una nuova e pi=F9= efficace >strategia di mercato si sta insinuando nelle nostre coscienze, lasciando
>intatta la percezione che siamo giunti alle nostre opinioni e abbiamo fatto
>le nostre scelte in modo indipendente. Questo approccio, vecchio come il
>genere umano stesso, negli ultimi anni =E8 stato perfezionato, con l'aiuto
>di Internet, in una tecnica chiamata "marketing virale". Il mese scorso
>alcuni virus sembrano aver ucciso il loro organismo ospite. Uno dei= giornali >scientifici pi=F9 importanti del mondo =E8 stato convinto a fare qualcosa= che >non aveva mai fatto prima: ha ritrattato un articolo che aveva pubblicato.
>Mentre, in passato, alcune aziende avevano creato associazioni fittizie
>di cittadini per delle campagne a favore della deforestazione o
>dell'inquinamento
>dei fiumi, ora inventano cittadini fittizi. Messaggi presuntamente
>provenienti
>da utenti disinteressati sono posti all'interno di apposite mailing list
>nei momenti critici, diffondendo informazioni fuorvianti nella speranza
>di reclutare gente reale alla causa. Il lavoro di indagine svolto
>dall'attivista
>Jonathan Matthews e dal giornalista free lance Andy Rowell mostra come
>un'azienda
>di pubbliche relazioni presa in appalto dalla multinazionale delle
>biotecnologie
>Monsanto, ha giocato un ruolo cruciale ma invisibile nell'indirizzare il
>dibattito scientifico.
>La Monsanto conosce meglio di qualsiasi altra multinazionale il prezzo= della >visibilit=E0. I suoi goffi tentativi, nel 1997, di convincere la gente del
>fatto di voler mangiare cibi OGM, tutto fecero meno che liberare il mercato
>per le sue sementi. Determinata a non ripetere pi=F9 lo stesso errore, ha
>ingaggiato un'azienda che sa come persuadere senza essere vista. La Bivings
>Group, specializzata in Internet lobbyng.
>Un articolo sul suo sito web intitolato "Marketing virale: come infettare
>il mondo" avverte che "vi sono alcune campagne in cui sarebbe poco= opportuno >o persino disastroso lasciare che il pubblico sappia in cosa =E8= direttamente >coinvolta la vostra azienda...semplicemente non =E8 una mossa intelligente
>nel campo delle pubbliche relazioni. In casi come questo =E8 importante= prima >"ascoltare" quello che viene detto on-line... una volta che vi siete
>collegati
>in questo mondo, =E8 possibile inserire su questi canali dei messaggi, che
>presentano il vostro punto di vita come quello di una disinteressata terza
>parte... Forse il pi=F9 grande vantaggio del marketing virale =E8 che il= vostro >messaggio =E8 posto nel contesto in cui =E8 pi=F9 probabile che sia preso= in seria >considerazione." Sul sito della Bivings viene citato un dirigente della
>Monsanto che ringrazia l'azienda di pubbliche relazioni per il suo
>"straordinario
>lavoro".
>Il 29 Novembre dello scorso anno, due ricercatori dell'Universit=E0 della
>California, Berkeley, pubblicarono un articolo sulla rivista Nature, in
>cui affermavano che il mais messicano di produzione locale era stato
>contaminato,
>da una distanza molto grande, da polline geneticamente modificato.
>L'articolo
>fu un disastro per le multinazionali della biotecnologia che stavano
>cercando
>di convincere Messico, Brasile e Unione Europea ad abolire l'embargo sulle
>sementi OGM. Anche prima della pubblicazione, i ricercatori sapevano che
>il loro lavoro era rischioso. Uno di loro, Ignacio Chapela, fu avvicinato
>dal direttore di una multinazionale Messicana, che prima gli offr=EC un
>lussuoso
>posto da ricercatore se avesse ritirato il suo articolo, e poi gli disse
>che sapeva dove trovare i suoi figli. Negli Stati Uniti, al contrario, gli
>oppositori di Chapela hanno scelto una diversa forma di assassinio.
>Nel giorno in cui l'articolo fu pubblicato, cominciarono ad apparire dei
>messaggi in una mailing list di biotecnologia usata da pi=F9 di tremila
>scienziati,
>che si chiama AgBioWorld. Il primo veniva da una certa "Mary Murphy".
>Chapela
>fa parte del comitato di direzione del Pesticide Action Network, e perci=F2
>lei affermava che Chapela "non =E8 esattamente quello che chiameresti uno
>scrittore non di parte". La sua mail fu seguita da un altro messaggio da
>parte di "Andura Smetacek", che affermava, a torto, che l'articolo di
>Chapela
>non era stato revisionato da colleghi, che Chapela era "innanzitutto un
>attivista", e che la ricerca era stata pubblicata in collusione con gli
>ambientalisti. Il giorno seguente, una altro messaggio da "Smetacek"
>chiedeva
>alla lista "quanti soldi prende Chapela in retribuzioni per i suoi= discorsi, >in rimborsi viaggio, e altre donazioni ... per il suo aiuto nel costruire
>campagne commerciali fuorvianti e basate sulla paura?".
>I messaggi da Murphy e Smetacek stimolarono centinaia di risposte, alcune
>delle quali ripetevano o aggiungevano particolari alle accuse che loro per
>prime avevano fatto. I vertici della biotecnologia fecero richiesta perch= =E8 >Chapela fosse licenziato a Berkeley. AgBioWorld Lanci=F2 una petizione
>additando
>l'articolo come "viziato nelle sue premesse".
>Effettivamente pu=F2 essere rilevato qualche problema metodologico nella
>ricerca
>che Chapela e il suo collega David Quist hanno pubblicato, ma =E8= improbabile >che la rivista scientifica non abbia precedenti di questo tipo. Tutta la
>scienza =E8, o dovrebbe essere, sottoposta alla verifica ed eventualmente
>essere smentita. Ma in questo caso la pressione su Nature fu cos=EC forte
>che il suo editore fece qualcosa che non si era mai verificato nei 133 anni
>della rivista: lo scorso mese ha pubblicato, accanto a due articoli a sfida
>di quello di Quist e Chapela, una ritrattazione, in cui ha scritto che la
>loro ricerca non avrebbe mai dovuto essere pubblicata.
>Quindi, la campagna contro i ricercatori ha avuto uno straordinario
>successo;
>ma chi l'ha messa in moto? Chi sono "Mary Murphy" e "Andura Smetacek"?
>Entrambe affermano di essere comuni cittadine, senza nessun legame con
>l'azienda.
>La Bivings Group dice che "non sa nulla di loro". "Mary Murphy" usa un
>account
>su hotmail per mandare messaggi ad AgBioWorld. Ma un messaggio che cerca
>di mettere in ridicolo gli oppositori delle biotecnologie, spedito da "Mary
>Murphy" dallo stesso indirizzo hotmail ad un'altra mailing list due anni
>fa, contiene l'identificazione bw6.bivwood.com. Bivwood.com =E8 di= propriet=E0 >di Biving Woodell, che =E8 parte del Bivings Group. Quando le ho scritto= per >chiederle se lavorava per la Bivings, e se Mary Murphy fosse il suo vero
>nome, lei replic=F2 che "non aveva legami con l'azienda". Ma si rifiut=F2= di >rispondere alla mia domanda sulla base del fatto che "dai suoi articoli
>vedo che si =E8 gi=E0 fatto le sue idee da molto tempo sulle= biotecnologie". >La cosa interessante della sua risposta =E8 che nel messaggio che le avevo
>mandato, non avevo menzionato la biotecnologia. Le avevo detto soltanto
>che stavo cercando un articol
>o sull'internet lobbyng.
>
>Smetacek ha dichiarato, in diverse occasioni, di vivere a "Londra" o a "New
>York". Ma le liste elettorali, gli elenchi telefonici, e i nominativi delle
>carte di credito sia di Londra che di New York, non rivelano la presenza
>di alcuna "Andura Smetacek". Il suo nome appare solamente in AgBioWorld
>e in poche altre mailing list, a cui ha spedito parecchi messaggi che con
>faziosit=E0 accusano di terrorismo associazioni come Greenpeace. Le lettere
>che le ho spedito non hanno ottenuto risposta alcuna. Ma un'indicazione
>sulla sua possibile identit=E0 =E8 suggerita dal suo citare continuamente= un >certo "Center For Food and Agricultural Research" [Centro per
>l'alimentazione
>e la ricerca agricola]. Questo ente sembrerebbe non esistere, se non come
>sito web, sul quale troviamo ripetute accuse, rivolte agli ambientalisti,
>di usare violenza premeditata. Cffar.org =E8 registrato a nome di un certo
>Manuel Theodorov. Manuel Theodorov =E8 "direttore associato" al Bivings
>Woodell.
>Anche il sito Web in cui =E8 stata lanciata la campagna contro l'articolo
>di Nature, ha suscitato dei sospetti. Il suo moderatore, l'entusiasta
>professore
>di biotecnologie CS Prakash, afferma di non avere legami con il Bivings
>Group. Ma quando Jonathan Matthews ha provato a cercare negli archivi del
>sito, ha ricevuto il seguente messaggio di errore: "can't connect to MySQL
>server on 'apollo.bivings.com'" [non posso connettermi al server
>apollo.bivings.com].
>Apollo.bivings.com =E8 il server principale del Bivings Group.
>"A volte", si vanta la Bivings, "vinciamo dei premi. A volte soltanto il
>nostro cliente conosce il ruolo preciso che noi abbiamo giocato. In altre
>parole, a volte la gente non ha la minima idea di essere manipolata da
>impostori.
>( Traduzione di Barbara Cerboni - Tratto da : www.zmag.org )