Da: delgado <delgado@???>
Risposta: dadaciclo@???
Data: Mon, 25 Nov 2002 13:50:06 +0100
A: Dada-lista <dadaciclo@???>
Oggetto: [dadaciclo] articolo su Ciclismo di Novembre
Arriva la "Massa Critica"
Un esercito di biciclette contro l'egemonia delle
automobili. Da San Francisco è sbarcato in Italia il
movimento ecologista che sfida il traffico cittadino a
colpi di pedale. Da Torino a Milano, da Roma a Napoli:
in tutta Italia si diffonde questa singolare forma di
protesta di Davide Mazzocco
[...]
Uno dei pochi ad aver preso parete a tutte le pedalate
torinesi è il signor Paolo *****.
A maggio siamo partiti in cinque spiega ultimamente
siamo arrivati a settanta partecipanti, il tutto
attaverso un passaparola
disorganizzato.
Si spera di poter raggiungere le duecento o le
trecento unità. Qualcosa
si sta movendo. Il passaggio lungo le arterie del
centro cittadino crea un effetto valanga e ogni
settimana il gruppo aumenta. I ciclisti urbani
sono molto più di quanto non si pensi continua *****
e hanno gli stessi diritti di chi viaggia su quattro
ruote. Purtroppo, preme sottolinearlo, il
codice della strada è stato scritto e viene applicato
a totale beneficio degli automobilisti. Eppure, nei
brevi spostamenti, sino a cinque chilometri di
distanza, la bicicletta rimane il mezzo di trasporto
più veloce che si possa usare. Il nostro movimento ha
radici ecologiste, ma inevitabilmente, si nutre anche
di una notevole componente ludica, di puro
divertimento.
Un anacronismo? Non proprio. A San Francisco, dove è
nata e cresciuta la massa critica, il traffico
ciclistico è aumentato del 300% in meno di dieci
anni. A Torino, grazie alla protesta, la pista
ciclabile di Via Bertola una vera e propria roulette
russa per i pedalatori urbani verrà innalzata e messa
in sicurezza. Un piccolo passo, ma è così che si
comincia.
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