[Forumlucca] informazione

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Author: Roberto Guidi
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Subject: [Forumlucca] informazione
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Vista la disponibilità da parte di Attac Palermo di documentazioni sugli
argomenti "Privatizzazione dei servizi pubblici-acqua", vi invio il
resoconto che ho scritto dopo aver partecipato alle conferenze ed ai
seminari sull'informazione. Vi allego inoltre un interessante articolo
apparso su repubblica il 15 novembre, che parla di una ricerca fatta da una
commissione di esperti in Francia sulle conseguenze delle immagini violente
sulle persone, ed in particolare i bambini.
Per me l'informazione è un punto cardine su cui lottare; infatti se tutti i
mezzi di comunicazione sono "filtrati" e danno notizie a senso unico è
impossibile raggiungere la gran parte delle persone ed informarle sulle
tematiche che ci stanno a cuore.
Potreste farlo avere anche ad Attac Palermo? Grazie.
Roberto





Ho partecipato giovedì 7 novembre e sabato 9 novembre alle conferenze ed ai
seminari sulla comunicazione e l'informazione: per la precisione la
conferenza si intitolava "Informazione e cultura, beni dell'umanità: dai
monopoli ai nuovi diritti individuali e collettivi" ed i seminari si
intitolavano "La comunicazione al tempo della globalizzazione: strategie dal
basso- ecologia dell'informazione".
Sono stati molto interessanti e vi hanno partecipato giornalisti come
Granwille Williams (International Federation of Journalists),Giulietto
Chiesa (La Stampa), Silvestro Montanaro (Rai 3), Piero Scaramucci (Radio
Popolare Network),giornalisti di riviste come "Carta", "Altreconomia",
"Nigrizia" (per dirne alcune), e "mediaattivisti"; ovvero persone che si
sono attivate per fare chiarezza sull'informazione che ci arriva,
costituendo delle associazioni come "Megachip", "Unimondo " (o Oneworld),
"Rekombinant", "Peacelink", "CRIS (Communication Rights Information
Society)", ecc.

In estrema sintesi, i problemi che sono stati affrontati sono questi:

>La comunicazione è un processo orizzontale: una persona riceve una notizia,

ma può anche comunicarla ad altri (siamo in grado di ricevere e di
trasmettere), mentre l'informazione è una parte della comunicazione ed è un
processo verticale: poche persone o entità (mass media) ricevono le notizie
e le comunicano a tantissimi (siamo in grado di ricevere ma non di
trasmettere).
Da questo deriva la necessità che i mass media ci propongano in modo
neutrale ed oggettivo le notizie, ma, ad oggi, questo non avviene.
Le informazioni che ci arrivano, infatti, rispondono sempre a degli
interessi, innanzitutto economici: se una notizia non "passa", non verrà mai
trasmessa. Le notizie, attualmente, per venire trasmesse, devono avere
almeno uno dei seguenti requisiti: ESSERE UN FATTO ECCEZIONALE ; RIGUARDARE
COSE, FATTI, PERSONE, ISTITUZIONI "FAMOSE" o CONOSCIUTE DA TUTTI ;
RIGUARDARE FATTI O COSE CHE CI RIGUARDANO DA VICINO (INFORMAZIONI "LOCALI").
Questo deriva quindi dalla visione dell'informazione di tipo "capitalistico"
(trasmetto solo le notizie che sono sicuro interesseranno moltissime
persone, e ne ricavo un maggiore PROFITTO), e dà luogo a molti problemi: -Le
notizie di ciò che avviene in posti poco conosciuti non vengono trasmesse
dai media tradizionali (es. problemi del sud del mondo, guerre, ecc.) e la
maggior parte di noi non ne sa niente (questa è praticamente una CENSURA
fatta dalle direzioni dei mezzi di comunicazione, che scelgono solo alcune
notizie dalle moltissime che gli arrivano dalle agenzie)- I GIORNALISTI
STESSI si AUTOCENSURANO: quando un giornalista scrive di un fatto o un
evento, valuta previamente se questo potrà "passare" o no, e quindi essere
accettato dai redattori (la ingiustizia sul lavoro ai danni dei giornalisti
è un'altro degli argomenti emersi dai seminari).
- I riscontri del seguito dei programmi (per la televisione) e dell'acquisto
(per i giornali) sono diventati FONDAMENTALI nell'esercizio
dell'informazione: ad es. l'AUDITEL è diventato il principale ostacolo con
cui devono fare i conti ad oggi i giornalisti televisivi. Questo da luogo ad
altri stratagemmi per rendere più interessanti le trasmissioni o i film: uno
di questi è il MONTAGGIO VELOCE (all'"americana" ...strano) delle immagini,
soprattutto nei film, telefilm e nelle pubblicità. E' stato provato
scientificamente che guardare per molto tempo immagini di questo tipo è
dannoso: provoca uno stato di ansia nelle persone, ed ABBASSA LA CAPACITA'
DI ATTENZIONE ...... pensate ai bambini che stanno per ore davanti alla
tv... in pratica ci rincoglionisce!!!
Oltre ad interessi economici l'informazione risponde ad interessi politici:
data l'influenza che ha sull'opinione pubblica, il controllo
sull'informazione è diventato per la politica essenziale. Le notizie possono
essere manipolate in vari modi per farle apparire sotto una certa luce; non
ci sono più notizie che ci vengano riportate ESENTI DA UN'OPINIONE. Anche la
ripetizione stessa di alcune notizie piuttosto che altre è strumentale e
propagandistica.
Un esempio è la stessa campagna di "terrorismo" che è stata fatta da gran
parte dei media sul Social Forum di Firenze, ed in particolar modo sulla
manifestazione di Sabato: i nemici del movimento "New Global" hanno cercato
in tutti i modi di farlo passare come una riunione di persone poco
raccomandabili, sempre sull'orlo di commettere vandalismi. Non ci sono stati
articoli e servizi sui CONTENUTI del Social Forum, tranne pochi generici
servizi del TG3 e di alcuni giornali, ma l'informazione si è concentrata
solo sulla manifestazione del sabato, e sui rischi che comportava!!! Il TG2
di Mercoledì 6 novembre ha dedicato addirittura UN INTERO SERVIZIO di 5
minuti alla lettera (a mio parere delirante, e i fatti lo hanno dimostrato)
di Oriana Fallaci, che paventava azioni terroristiche e la distruzione delle
opere artistiche di Firenze, e NEANCHE UNA PAROLA è stata spesa per parlare
del Social Forum, che iniziava quel giorno!!! Nella trasmissione Excalibur è
stato invitato Vittorio Agnoletto ed è stato sottoposto ad un autentico
ASSALTO dagli altri personaggi presenti e dal conduttore Socci (tutt'altro
che amici del movimento) paragonando addirittura il movimento dei New Global
a Pol Pot e i suoi seguaci !!!!!!!
Per fare un'altro esempio, per la guerra che si sta preparando contro l'Iraq
la strategia è la stessa; continuamente ci viene ricordato che Saddam
Hussein probabilmente ha delle armi chimiche, ogni frase che dice George
Bush ci viene riportata testualmente, e si paventano sempre più rischi di
altri attacchi come l'11 settembre (ed ecco che la ripetizione delle
immagini di quell'attentato diventa propaganda) se non si fa guerra
all'Iraq!!!!!!!!
Nessuno però ci comunica (o molto poco, in maniera subordinata e
discontinua) quali sono le reazioni dell'altra parte in causa, nè cosa
pensano i cittadini iracheni, e cosa stanno facendo realmente in Iraq le
persone davanti al rischio di una guerra. Per non parlare poi degli altri
stati in cui c'è un regime totalitario come quello di Saddam, e che sono in
possesso di armi batteriologiche e nucleari, come il Pakistan, che non
vengono presi in considerazione!!!!!!!!!!!!!!


>Detto questo, sono emerse dai seminari alcune necessità:

-La difesa del servizio pubblico informativo, che non agisca solo per
profitto, e della indipendenza dalle pressioni politiche. Si può costruire a
livello legislativo uno "stato sociale" della comunicazione, dove
l'informazione esente da filtri e la privacy siano fondamentali.
-La protezione dell'indipendenza dei giornalisti; protezione dalla censura e
dalle pressioni interne alle redazioni.
-Si è visto che i tentativi che sono stati fatti fin ora di
"controinformazione" sono stati importanti, ma limitati ad un ristretto
gruppo di persone, a causa principalmente della mancanza di mezzi, ma anche
di una strategia sbagliata.
-L'importanza di Internet è stata sottolineata, poichè è attualmente lo
spazio più libero dove fare informazione indipendente e dove ci si può
organizzare, ma ne sono stati evidenziati anche i limiti: troppo dispersivo
(una pagina web è come un ago in un pagliaio, e necessita comunque di
propaganda per essere conosciuta!) e non tutti hanno le tecnologie e le
conoscenze per usarlo (ad es. i "nodi" della rete sono concentrati nei paesi
sviluppati, ma sono scarsissimi nel sud del mondo!!!)
-E' necessario fare pressione per una giusta informazione verso i media
tradizionali: scrivere lettere ai giornali ed ai TG perchè rendano conto di
ciò che scrivono che secondo noi è ingiusto, falso o sbagliato, fare
campagne di boicottaggio dei prodotti in essi pubblicizzati, ecc. ovvero
fare del "MEDIAATTIVISMO" una struttura completa ed organizzata al pari
dell'attivismo ecologico, sociale, ecc.
A questo proposito è interessante la campagna sull'AUDITEL che sta
realizzando l'associazione "MEGACHIP", fondata da un gruppo di giornalisti e
di persone per combattere l'attuale stato dell'informazione e della
comunicazione in generale (cito Giulietto Chiesa, uno dei fondatori di
Megachip: "La gran parte dei messaggi, le ideologie, i valori passano nei
programmi televisivi e nelle pubblicità, che occupano quasi tutto lo spazio
televisivo rispetto ai programmi di informazione pura!"), e per promuovere
una comunicazione "democratica": Megachip sta cercando di individuare le
famiglie-campione su cui si basa l'auditel per fare chiarezza su questo
meccanismo di sondaggi che indirettamente governa la televisione; dai
risultati finora ottenuti sembrerebbe che questo campione non sia poi così
attendibile, oggettivo ed esente da influenze come si vorrebbe far
credere!!!!!
-E' necessario che queste campagne siano coordinate, e le varie associazioni
si mobilitino unitariamente; a questo scopo l'associazione "Rekombinant" sta
cercando di fare un network di tutte le raltà di comunicazione indipendente
per farle uscire dal "ghetto".
-Altre proposte ed esempi sono stati fatti all'interno dei seminari:
L'esempio di "Telestreet" con "Orfeo TV" a Bologna: televisione indipendente
fatta con dei piccoli trasmettitori capaci di raggiungere 5-600 metri di
distanza; "SeiMilano" a Milano; "Global TV" in America, ecc.
-Inoltre si è parlato del primo meeting internazionale sull'informazione che
si terrà a Ginevra nel 2003, evidenziando l'importanza della partecipazione
attiva a questa riunione (che si terrà insieme ad organismi governativi ed
aziende pubblicitarie e commerciali) delle associazioni di "Mediaativismo".

In sintesi, ciò a cui si può e si DEVE arrivare è ad ESSERE PRODUTTORI ED
UTENTI DELL'INFORMAZIONE, ED AVERE UNA POSSIBILITA' DI SCELTA E DI ANALISI
COME PER IL CIBO. Attualmente se un prodotto di qualsiasi tipo non ci piace
o non ci piacciono le strategie aziendali di una certa marca, siamo liberi
di sceglierne altre e di boicottarne alcune. PER L'INFORMAZIONE CIO' NON è
ATTUALMENTE POSSIBILE!!!

Mi scuso per la lunghezza, e spero che l'argomento vi interessi, perchè
secondo me è un nodo fondamentale da dove partire per cercare di cambiare in
meglio le cose.

Vi lascio alcuni indirizzi dei siti di alcune delle associazioni di
"Mediaattivismo" che ho nominato:

www.megachip.info          ;          www.rekombinant.org (qui si può
scaricare gratis il libro "MediaActivism"    ;


www.oneworld.net           ;          www.geneva2003.org          ;
www.portoalegre2003.net


Della manifestazione di sabato saprete già tutto mi immagino. Posso solo
dirvi che è andata benissimo, non ho visto una persona alzare un dito su
niente, a parte le battute scritte sulle "barricate" montate davanti alle
vetrine dei negozi chiusi per paura, e che eravamo almeno 800.000 (c'è chi
parla di quasi 1 milione!)

Ciao, potete far girare la mail, se volete.

Roberto




   La Repubblica                                     VENERDÌ 15 NOVEMBRE
2002






Bambini e tv, rivoluzione francese
“Niente violenza per tutto il giorno”



DI : GIAMPIERO MARTINOTTI


PARIGI – Via dagli schermi televisivi film e telefilm violenti per tutta
la giornata, restrizioni alla pornografia, concertazioni con le reti per
proteggere bambini e adolescenti: la Francia punta il dito contro il piccolo
schermo violento e sta per adottare una serie di misure per arginare il
fenomeno. Una commissione voluta dal ministro della Cultura e della
Comunicazione e presieduta dalla filosofa Blandine Kriegel, consigliere di
Chirac all’Eliseo, ha presentato al ministro un ampio documento sul tema.
Giuristi, filosofi, giornalisti, psicanalisti e rappresentanti del mondo
cinematografico e televisivo hanno studiato l’argomento e hanno deciso che
non ci si deve più nascondere dietro la classica argomentazione secondo cui
la tv non fa che riflettere la violenza della società in cui viviamo. I
quaranta “saggi” chiedono di rivedere le regole francesi per evitare un’
assuefazione dei bambini alla violenza.



L’analisi della commissione è senza concessioni: «Quando una persona è
esposta alla violenza televisiva, gli effetti fisiologici immediati sono
della stessa natura di quelli a cui la persona sarebbe esposta in una
situazione di violenza reale: aumento del battito cardiaco e della pressione
sanguigna». Gli effetti sui bambini e sui giovanissimi sono evidenti,
afferma il rapporto. Le inibizioni e il senso di colpa diminuiscono, vengono
introiettati alcuni stereotipi, viene favorita l’imitazione: «L’effetto è
netto, proporzionale al tempo passato davanti allo schermo». E ancora: «Gli
effetti emotivi a breve termine dell’esposizione alla violenza televisiva
sono reazioni di timore, ansia, sgomento. A lungo termine, l’esposizione
frequente a scene di violenza contribuisce a una desensibilizzazione dello
spettatore, che si abitua alla violenza». I quaranta membri della
commissione sono insomma convinti dell’esistenza «di un potere e di un
pericolo della violenza televisiva».



I “saggi” propongono alcune misure per limitare i danni. La principale
consiste nel vietare dalle sei e trenta del mattino alle dieci e mezzo di
sera la trasmissione di film e telefilm violenti. Per raggiungere lo scopo,
il rapporto propone di rivedere il metodo di classificazione dei film
adottato Oltralpe: su cento film esaminati, solo venti sono vietati ai
minori di dodici anni contro una media di ottanta nei paesi vicini. E un
film non vietato è automaticamente trasmesso in tv a qualsiasi ora. Per
quanto riguarda la pornografia, la commissione si pronuncia contro la sua
soppressione e chiede norme più severe per evitare troppo facili
decodificazioni. Infine, si dovrà arrivare a responsabilizzare le emittenti
e dare maggiori poteri agli organismi di controllo per punire le eventuali
violazioni delle regole.


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quell'attentato diventa propaganda) se non si fa guerra=20
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indipendente per=20
farle uscire dal "ghetto".<BR>-Altre proposte ed esempi sono stati fatti =

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raggiungere 5-600 metri di distanza; "SeiMilano" a Milano; "Global TV" =
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siamo liberi di sceglierne altre e di boicottarne alcune. PER =
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che l'argomento vi interessi, perch=E8 secondo me =E8 un nodo =
fondamentale da dove=20
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nominato:<BR><BR>www.megachip.info&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nb=
sp;&nbsp;&nbsp;=20
;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; =
www.rekombinant.org (qui=20
si pu=F2 scaricare gratis il libro "MediaActivism"&nbsp;&nbsp;&nbsp;=20
;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;<BR><BR>www.oneworld.net&nbsp;&nbsp;=
&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;=20
;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;=20
www.geneva2003.org&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; =

;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;=20
www.portoalegre2003.net<BR><BR>Della manifestazione di sabato saprete =
gi=E0 tutto=20
mi im<SPAN class=3D179045317-13112002>m</SPAN>agino. Posso solo dirvi =
che =E8 andata=20
benissimo, non ho visto una persona alzare un dito su niente, a parte le =
battute=20
scritte sulle "barricate" montate davanti alle vetrine dei negozi chiusi =
per=20
paura, e che eravamo almeno 800.000 (c'=E8 chi parla di quasi 1=20
milione!)<BR><BR>Ciao, potete far girare la mail, se =
volete.<BR><BR>Roberto=20
</FONT><BR><BR></DIV><FONT size=3D2>
<BLOCKQUOTE dir=3Dltr style=3D"MARGIN-RIGHT: 0px"><FONT face=3DTahoma =
size=3D2>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 14pt; FONT-FAMILY: 'Arial Black'; =
mso-bidi-font-size: 10.0pt"><SPAN=20
class=3D940104714-16112002><FONT face=3DArial color=3D#0000ff=20
size=3D2></FONT></SPAN></SPAN>&nbsp;</P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 14pt; FONT-FAMILY: 'Arial Black'; =
mso-bidi-font-size: 10.0pt"><SPAN=20
class=3D940104714-16112002>&nbsp;</SPAN>La Repubblica</SPAN><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 14pt; mso-bidi-font-size: 10.0pt"><SPAN=20
style=3D"mso-spacerun: yes"><FONT=20
face=3D"Times New =
Roman">&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;=
&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&=
nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&n=
bsp;=20
</FONT></SPAN></SPAN><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; FONT-FAMILY: Arial; mso-bidi-font-size: =
10.0pt">VENERD=CC=20
<B>15 </B>NOVEMBRE <B>2002</B><?xml:namespace prefix =3D o ns =3D=20
"urn:schemas-microsoft-com:office:office" /><o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; FONT-FAMILY: Arial; mso-bidi-font-size: =
10.0pt">&nbsp;<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; FONT-FAMILY: Arial; mso-bidi-font-size: =
10.0pt">&nbsp;<o:p></o:p></SPAN></P>
<H4 style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt" align=3Dcenter><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 24pt; mso-bidi-font-size: 10.0pt"><FONT=20
face=3D"Times New Roman">Bambini e tv, rivoluzione=20
francese<o:p></o:p></FONT></SPAN></H4>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: center" =

align=3Dcenter><B><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 24pt; mso-bidi-font-size: 10.0pt"><FONT=20
face=3D"Times New Roman">=93Niente violenza per tutto il=20
giorno=94<o:p></o:p></FONT></SPAN></B></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: center" =

align=3Dcenter><B><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 16pt; mso-bidi-font-size: 10.0pt"><FONT=20
face=3D"Times New Roman">&nbsp;<o:p></o:p></FONT></SPAN></B></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; FONT-FAMILY: Arial; mso-bidi-font-size: =
10.0pt">DI :=20
<B>GIAMPIERO MARTINOTTI</B><o:p></o:p></SPAN></P>
<H3 style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-FAMILY: 'Times New Roman'"><FONT=20
size=3D3>&nbsp;<o:p></o:p></FONT></SPAN></H3>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: =
justify"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; FONT-FAMILY: Arial; mso-bidi-font-size: =
10.0pt">PARIGI</SPAN><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; mso-bidi-font-size: 10.0pt"><FONT=20
face=3D"Times New Roman"> =96 Via dagli schermi televisivi film e =
telefilm=20
violenti per tutta la giornata, restrizioni alla pornografia, =
concertazioni=20
con le reti per proteggere bambini e adolescenti: la Francia punta il =
dito=20
contro il piccolo schermo violento e sta per adottare una serie di =
misure per=20
arginare il fenomeno. Una commissione voluta dal ministro della =
Cultura e=20
della Comunicazione e presieduta dalla filosofa Blandine Kriegel, =
consigliere=20
di Chirac all=92Eliseo, ha presentato al ministro un ampio documento =
sul tema.=20
Giuristi, filosofi, giornalisti, psicanalisti e rappresentanti del =
mondo=20
cinematografico e televisivo hanno studiato l=92argomento e hanno =
deciso che non=20
ci si deve pi=F9 nascondere dietro la classica argomentazione secondo =
cui la tv=20
non fa che riflettere la violenza della societ=E0 in cui viviamo. I =
quaranta=20
=93saggi=94 chiedono di rivedere le regole francesi per evitare =
un=92assuefazione=20
dei bambini alla violenza.<o:p></o:p></FONT></SPAN></P>
<P class=3DMsoBodyTextIndent style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT=20
face=3D"Times New Roman" size=3D3></FONT>&nbsp;</P>
<P class=3DMsoBodyTextIndent style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT=20
face=3D"Times New Roman" size=3D3>L=92analisi della commissione =E8 =
senza concessioni:=20
=ABQuando una persona =E8 esposta alla violenza televisiva, gli =
effetti=20
fisiologici immediati sono della stessa natura di quelli a cui la =
persona=20
sarebbe esposta in una situazione di violenza reale: aumento del =
battito=20
cardiaco e della pressione sanguigna=BB. Gli effetti sui bambini e sui =

giovanissimi sono evidenti, afferma il rapporto. <B>Le inibizioni e il =
senso=20
di colpa diminuiscono, vengono introiettati alcuni stereotipi, viene =
favorita=20
l=92imitazione</B>: =ABL=92effetto =E8 netto, proporzionale al tempo =
passato davanti=20
allo schermo=BB. E ancora: <B>=ABGli effetti emotivi a breve termine=20
dell=92esposizione alla violenza televisiva sono reazioni di timore, =
ansia,=20
sgomento. A lungo termine, l=92esposizione frequente a scene di =
violenza=20
contribuisce a una desensibilizzazione dello spettatore, che si abitua =
alla=20
violenza=BB</B>. I quaranta membri della commissione sono insomma =
convinti=20
dell=92esistenza =ABdi un potere e di un pericolo della violenza =
televisiva=BB.=20
</FONT></P>
<P class=3DMsoBodyTextIndent style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT=20
face=3D"Times New Roman" size=3D3></FONT>&nbsp;</P>
<P class=3DMsoBodyTextIndent style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT=20
face=3D"Times New Roman" size=3D3>I =93saggi=94 propongono alcune =
misure per limitare=20
i danni. La principale consiste nel vietare dalle sei e trenta del =
mattino=20
alle dieci e mezzo di sera la trasmissione di film e telefilm =
violenti. Per=20
raggiungere lo scopo, il rapporto propone di rivedere il metodo di=20
classificazione dei film adottato Oltralpe: su cento film esaminati, =
solo=20
venti sono vietati ai minori di dodici anni contro una media di =
ottanta nei=20
paesi vicini. E un film non vietato =E8 automaticamente trasmesso in =
tv a=20
qualsiasi ora. Per quanto riguarda la pornografia, la commissione si =
pronuncia=20
contro la sua soppressione e chiede norme pi=F9 severe per evitare =
troppo facili=20
decodificazioni. Infine, si dovr=E0 arrivare a responsabilizzare le =
emittenti e=20
dare maggiori poteri agli organismi di controllo per punire le =
eventuali=20
violazioni delle =
regole.</FONT></P></FONT></BLOCKQUOTE></FONT></BODY></HTML>

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