[Cerchio] io penso positivo...

Delete this message

Reply to this message
Author: clochard
Date:  
Subject: [Cerchio] io penso positivo...
Poi nn rompo + i coglioni, se qualkuno vorrà sentire le barzellette ci
aggiorneremo - come dicono i burocrati.
Ma l'articolo del Corriere conferma il "pensare positivo" di molti compagni,
a cominciare da Paolo.
(anke se Jovanotti è 1 testa di cazzo, scusate!)


Mercoledì 20 Novembre 2002



CRONACHE
Il Viminale teme che si spezzi l'equilibrio raggiunto al Social Forum
No global, Pisanu chiede indagini rapide
Il ministro degli Interni alla procura di Cosenza: «Fornitemi ogni utile
elemento conoscitivo». Consensi dai due Poli
ROMA - Due giorni di silenzio poi, dopo aver consultato il presidente del
Consiglio, ha deciso di prendere pubblicamente posizione. E di chiedere ai
magistrati di Cosenza «ogni utile elemento conoscitivo che emerga dall'
inchiesta in corso». Il linguaggio burocratico non basta a celare le
preoccupazioni e i timori del ministro dell'Interno Giuseppe Pisanu per
quanto potrà accadere dopo l'arresto dei no global. Problemi di ordine
pubblico, ma anche rottura di un equilibrio raggiunto con fatica durante lo
svolgimento del Social Forum di Firenze. Non è un caso che il titolare del
Viminale abbia colto l'occasione per «auspicare la rapida conclusione di
tutte le indagini attinenti lo svolgimento di pubbliche manifestazioni» e
per invitare «i competenti procuratori generali ad assicurare la piena
attuazione delle attività di coordinamento e vigilanza informativa che la
legge prevede». Un riferimento chiaro alle indagini ancora pendenti presso
le procure di Napoli e Genova che coinvolgono sia poliziotti, sia
manifestanti.

I RISCHI - Un primo obiettivo l'iniziativa del ministro lo ha già raggiunto:
mettere d'accordo esponenti della maggioranza e dell'opposizione. Del resto
lo scopo dell'intervento era proprio quello di continuare a percorrere la
strada intrapresa in vista del meeting europeo di due settimane fa, dove
sono stati tutelati sia il lavoro delle forze di polizia, sia i diritti dei
manifestanti. Venerdì scorso, giorno degli arresti ordinati dal gip di
Cosenza, nessuno al Viminale aveva voluto commentare ufficialmente la
notizia, ma il disappunto per un'inchiesta che avrebbe potuto provocare
gravi reazioni di piazza era stato evidente. Il rischio rimane e inquieta i
responsabili della prevenzione e dell'ordine pubblico, anche perché si
aggiunge ad altre emergenze sociali - prima fra tutte quella che riguarda lo
stato di crisi della Fiat - che stanno provocando cortei e sit-in in
numerose parti d'Italia. «Non è un caso - sottolinea un alto funzionario -
che questa settimana una delle manifestazioni organizzate dai no global si
svolgerà proprio a Termini Imerese. La minaccia è fin troppo evidente: aree
dell'antagonismo estremo potrebbero sfruttare queste occasioni per fomentare
in maniera violenta la piazza». Un'eventualità che i leader dei no global
stanno cercando di evitare, invitando tutti i gruppi alla calma e a proteste
pacifiche. Invito accolto, almeno per il momento. Il vero pericolo, spiegano
al Viminale, potrebbe arrivare tra qualche giorno, se il tribunale del
Riesame dovesse decidere di confermare le ordinanze di custodia cautelare in
carcere.

LA CONVERGENZA - Si compatta il mondo politico e al «plauso» scontato dei
parlamentari della Casa delle libertà per le dichiarazioni di Pisanu si
aggiunge quello dell'opposizione. Mentre il segretario di Rifondazione
comunista Fausto Bertinotti ritiene la posizione del ministro «responsabile
perché tende a mettere a frutto il clima di Firenze», e il presidente dei
Verdi Alfonso Pecoraro Scanio invita «i giudici a rimediare all'errore
rimettendo al più presto in libertà gli arrestati», il diessino Luciano
Violante condivide «il richiamo alle responsabilità istituzionali dell'
autorità giudiziaria in questa delicata fase dei rapporti tra istituzioni e
movimenti». «Mi auguro che non siano reati d'opinione - interviene il
ministro Umberto Bossi - perché in quel caso ci opporremmo. Non sono in
grado di dire che cosa abbiano in mente i magistrati, neppure il ministro
dell'Interno sa per quali motivi sono stati arrestati. E' chiaro che non
possono essere reati di opinione e neppure il codice Rocco che la sinistra
ha utilizzato contro di noi. Devo però dire che nel giro dei no global ci
sono delinquenti, anche se non sono tutti così. Mi ricordo quando vennero a
mettere le bombe alla sede della Lega».

Fiorenza Sarzanini