[Lecce-sf] Il patto scellerato sottoscritto a Lecce

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Author: Alessandro Presicce
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Subject: [Lecce-sf] Il patto scellerato sottoscritto a Lecce
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      DICHIARAZIONE CONGIUNTA PER LA PREVENZIONE ED IL CONTRASTO =
DELL'IMMIGRAZIONE CLANDESTINA E DEL TRAFFICO DI ESSERI UMANI NELL' AREA =
ADRIATICA E IONICA =20
    =20
    =20


      I Rappresentanti di Albania, Bosnia Erzegovina, Croazia, =
Repubblica Federale di Jugoslavia, Grecia,  Italia, Slovenia insieme ai =
Rappresentanti di Bulgaria e FYROM, riuniti a livello di Ministri =
dell'Interno e dell=92Ordine Pubblico, o loro delegati, alla presenza =
del Ministro per i Rifugiati, l=92Immigrazione e l=92Integrazione di =
Danimarca, Presidente di turno dell'UE, e del Rappresentante del =
Commissario dell'Unione Europea per la Giustizia e gli Affari Interni,


      riunitisi a Lecce il 13 novembre 2002 su invito della Presidenza =
italiana dell=92Iniziativa Adriatica e Ionica allo Scopo di adottare =
pi=F9 incisive modalit=E0 di prevenzione e contrasto dell'immigrazione =
clandestina e del traffico di esseri umani;


      ribadendo la loro adesione ai principi ed alle norme enunciati =
nella Carta delle Nazioni Unite ed agli strumenti internazionali per la =
tutela dei diritti dell=92uomo;


      consapevoli del fatto che una pi=F9 intensa cooperazione regionale =
contribuisce a promuovere la stabilit=E0 politica ed economica ed a =
favorire il processo di integrazione tra i Paesi interessati;


      determinati nel prevenire e contrastare, nell=92area Adriatica e =
Ionica, l=92immigrazione clandestina ed il traffico di esseri umani, che =
rappresentano un elemento di instabilit=E0 e di insicurezza per l'area e =
per l'intera Europa;


      evidenziano che l'immigrazione clandestina ed il traffico di =
esseri umani costituiscono tuttora un fenomeno che minaccia nei bacini =
dell'Adriatico e dello Ionio, il mantenimento di un'area di stabilit=E0 =
e di crescente prosperit=E0, al riparo da attivit=E0 illegali che =
provocano alle collettivit=E0  della regione sofferenze umane, danni =
sociali ed economici e minacce alla sicurezza;


      richiamano le conclusioni delle precedenti riunioni tenutesi nel =
quadro dell=92iniziativa Adriatica e Ionica a Bari, Ancona, Roma e =
Corf=F9, concordando sulla necessit=E0 che tali conclusioni debbano =
avere un incisivo seguito operativo;


      richiamano altres=EC gli strumenti di cooperazione pi=F9 ampia in  =
materia:
      =95  i Protocolli  aggiuntivi  alla Convenzione delle Nazioni =
Unite contro il crimine organizzato  transnazionale volti a  prevenire, =
reprimere e perseguire il traffico di persone ed a combattere il =
contrabbando di migranti per via terrestre, aerea e marittima;


      =95 le conclusioni del Consiglio Europeo di Tampere che hanno =
espressamente citato l=92importanza di una cooperazione regionale degli =
Stati interessati per lo sviluppo e la sicurezza dell'area;


      =95 le successive iniziative nel quadro dell'Unione Europea con =
particolare riguardo al piano globale per la lotta all'immigrazione =
clandestina e alla tratta di esseri umani;



      esprimono la volont=E0 di rendere sempre pi=F9 stretta ed efficace =
la collaborazione tra i rispettivi Paesi al fine di ridurre al massimo =
il fenomeno del1=92immigrazione clandestina e la tratta di esseri umani.


      A tal fine, i Paesi partecipanti concordano di dare efficace =
applicazione al Memorandum of Understanding consegnato durante la =
riunione di esperti che si =E8 tenuta a Roma il 21 dicembre 2000 che =
prevede, tra l'altro, l=92attuazione di un Piano di =93allerta e =
reazione=94 a livello regionale per il contrasto all'immigrazione =
clandestina.


      I Paesi partecipanti, nell=92approvare l'allegato Piano di Azione, =
ribadiscono l=92impegno a conf=E8rirgli piena applicazione attraverso =
specifici Accordi bilaterali o multilaterali e fatta salva la loro =
legislazione nazionale, sottoponendone altres=EC i risultati a =
periodiche verifiche sull=92efficacia raggiunta, al fine di realizzare =
una valida politica di prevenzione e contrasto dell'immigrazione =
clandestina e dei reati ad essa connessi.


      Lecce, 13 novembre 2002




      PIANO D' AZIONE




      Al fine di rendere pi=F9 efficace il contrasto e la lotta =
all'immigrazione clandestina si concorda sull=92adozione delle seguenti =
modalit=E0 operative;



      - Attribuzione alla Presidenza di turno dell'Iniziativa Adriatica =
e Ionica dell=92impegno a monitorare periodicamente lo stato d=EC =
applicazione del Memorandum of Understanding consegnato durante la =
riunione di esperti, che si =E8 tenuta a Roma il 21 dicembre 2000


      - Puntuale applicazione degli accordi di riammissione gi=E0 =
esistenti ed inizio di negoziati per la definizione di nuovi accordi di =
riammissione e di cooperazione di polizia tra gli Stati aderenti =
all'iniziativa e con i Paesi terzi limitrofi  o
       di consolidata origine o transito dei flussi di migrazione =
clandestina


      - Adozione d=EC procedure per la sollecita identificazione ai fini =
del rimpatrio dei cittadini degli Stati dell'Iniziativa, rintracciati in =
posizione irregolare sul territorio degli altri Paesi aderenti.


      - Adozione di iniziative concrete mediante consultazioni rapide =
tra gli Stati aderenti per l'organizzazione di unit=E0 miste di =
personale di polizia degli Stati interessati, per la vigilanza ed il =
controllo delle frontiere terrestri anche attraverso modalit=E0 di =
pattugliamento congiunto, nonch=E9 mediante scambio di personale d=EC =
polizia di frontiera nei porti ed aeroporti maggiormente interessati da =
rilevanti flussi di immigrazione irregolare, attraverso specifici =
Accordi bilaterali o multilaterali e fatta salva la loro legislazione =
nazionale


      - Adozione, fatta salva la legislazione nazionale, di iniziative =
concrete per il pattugliamento congiunto ai fini di contrasto =
dell'immigrazione clandestina via mare, laddove necessario, e attraverso =
specifici Accordi bilaterali o multilaterali, nonch=E9 valutando le =
attuali possibilit=E0 per il rinvio dei natanti utilizzati per =
l=92illecito traffico nei porti di provenienza.




      http://www.mininterno.it/



      13/11/2002 =20



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      CONGIUNTA PER LA PREVENZIONE ED IL CONTRASTO DELL'IMMIGRAZIONE =
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      <P align=3Djustify>I Rappresentanti di Albania, Bosnia Erzegovina, =
Croazia,=20
      Repubblica Federale di Jugoslavia, Grecia,&nbsp; Italia, Slovenia =
insieme=20
      ai Rappresentanti di Bulgaria e FYROM, riuniti a livello di =
Ministri=20
      dell'Interno e dell=92Ordine Pubblico, o loro delegati, alla =
presenza del=20
      Ministro per i Rifugiati, l=92Immigrazione e l=92Integrazione di =
Danimarca,=20
      Presidente di turno dell'UE, e del Rappresentante del Commissario=20
      dell'Unione Europea per la Giustizia e gli Affari Interni,</P>
      <P align=3Djustify><STRONG>riunitisi </STRONG>a Lecce il 13 =
novembre 2002 su=20
      invito della Presidenza italiana dell=92Iniziativa Adriatica e =
Ionica allo=20
      Scopo di adottare pi=F9 incisive modalit=E0 di prevenzione e =
contrasto=20
      dell'immigrazione clandestina e del traffico di esseri=20
      umani;<BR><BR><STRONG>ribadendo</STRONG> la loro adesione ai =
principi ed=20
      alle norme enunciati nella Carta delle Nazioni Unite ed agli =
strumenti=20
      internazionali per la tutela dei diritti=20
      dell=92uomo;<BR><BR><STRONG>consapevoli</STRONG> del fatto che una =
pi=F9=20
      intensa cooperazione regionale contribuisce a promuovere la =
stabilit=E0=20
      politica ed economica ed a favorire il processo di integrazione =
tra i=20
      Paesi interessati;<BR><BR><STRONG>determinati</STRONG> nel =
prevenire e=20
      contrastare, nell=92area Adriatica e Ionica, l=92immigrazione =
clandestina ed=20
      il traffico di esseri umani, che rappresentano un elemento di =
instabilit=E0=20
      e di insicurezza per l'area e per l'intera=20
      Europa;<BR><BR><STRONG>evidenziano</STRONG> che l'immigrazione =
clandestina=20
      ed il traffico di esseri umani costituiscono tuttora un fenomeno =
che=20
      minaccia nei bacini dell'Adriatico e dello Ionio, il mantenimento =
di=20
      un'area di stabilit=E0 e di crescente prosperit=E0, al riparo da =
attivit=E0=20
      illegali che provocano alle collettivit=E0&nbsp; della regione =
sofferenze=20
      umane, danni sociali ed economici e minacce alla=20
      sicurezza;<BR><BR><STRONG>richiamano</STRONG> le conclusioni delle =


      precedenti riunioni tenutesi nel quadro dell=92iniziativa =
Adriatica e Ionica=20
      a Bari, Ancona, Roma e Corf=F9, concordando sulla necessit=E0 che =
tali=20
      conclusioni debbano avere un incisivo seguito=20
      operativo;<BR><BR><STRONG>richiamano</STRONG> altres=EC gli =
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crimine=20
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reprimere e=20
      perseguire il traffico di persone ed a combattere il contrabbando =
di=20
      migranti per via terrestre, aerea e marittima;</P>
      <P align=3Djustify>=95&nbsp;le conclusioni del Consiglio Europeo =
di Tampere=20
      che hanno espressamente citato l=92importanza di una cooperazione =
regionale=20
      degli Stati interessati per lo sviluppo e la sicurezza =
dell'area;</P>
      <P align=3Djustify>=95&nbsp;le successive iniziative nel quadro =
dell'Unione=20
      Europea con particolare riguardo al piano globale per la lotta=20
      all'immigrazione clandestina e alla tratta di esseri umani;</P>
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rispettivi Paesi al=20
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      tratta di esseri umani.</P>
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      specifici Accordi bilaterali o multilaterali e fatta salva la loro =


      legislazione nazionale, sottoponendone altres=EC i risultati a =
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      verifiche sull=92efficacia raggiunta, al fine di realizzare una =
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      politica di prevenzione e contrasto dell'immigrazione clandestina =
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seguenti=20
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Roma il 21=20
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territorio degli=20
      altri Paesi aderenti.</P>
      <P align=3Djustify>- Adozione di iniziative concrete mediante =
consultazioni=20
      rapide tra gli Stati aderenti per l'organizzazione di unit=E0 =
miste di=20
      personale di polizia degli Stati interessati, per la vigilanza ed =
il=20
      controllo delle frontiere terrestri anche attraverso modalit=E0 di =


      pattugliamento congiunto, nonch=E9 mediante scambio di personale =
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      traffico nei porti di provenienza.</P>
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