Lettera aperta ai Commercianti e alla Città
Stefania Ippoliti : ha vinto la capacità di confrontarsi
e di manifestare in piena democrazia
Chi a questa città tiene non l'abbandona. Questo è l'unico modo sensato di
contribuire al tranquillo svolgimento di grandi manifestazioni, tanto più se
si teme che possano essere accompagnate da disordini.
Grazie a tutti quelli che sono rimasti al loro posto. Grazie per aver
mantenuto lucido il proprio giudizio, grazie per aver resistito ad una
campagna di paura e disinformazione travolgente. Grazie anche a tutti coloro
che hanno ceduto agli allarmismi e che ora stanno riflettendo. Tutto è
finito bene, hanno vinto questi giovani venuti da ogni parte del mondo, ha
vinto la democrazia che è anche capacità di confrontarsi e manifestare senza
alcuna violenza nel rispetto della città che li ospita e di chi la pensa in
maniera diversa.
Le polemiche, i pregiudizi di tipo politico, seminati a piene mani nelle
settimane scorse, hanno aperto una ferita e spaccato la città, ma la grande
maggioranza dei commercianti non si è "blindata" ed ha svolto regolarmente
il proprio lavoro. Ora qualcuno dovrebbe prendere atto di aver assunto toni
che non fanno onore alla tradizione di tolleranza e di confronto che sempre
Firenze ha dimostrato.
L'abbiamo ripetuto decine di volte, negli incontri fatti con i commercianti
in tutti i quartieri, nelle dichiarazioni alla stampa: non c'è mai stata né
ci poteva mai essere la certezza che tutto filasse liscio. Noi abbiamo
ragionato in modo molto pragmatico rivendicando la "normalità", il nostro
diritto e il nostro dovere di lavorare. Noi abbiamo pensato, e avevamo
ragione, che la migliore difesa delle nostre aziende, dei nostri negozi, il
deterrente principale contro ogni provocazione di frange violente, era ed è
stata la presenza, la vita normale nelle strade, nelle piazze dei fiorentini
e dei fiorentini che fanno i commercianti.
Fuggire, blindarsi, non è un segno di civiltà.
Per questi motivi e non per ragioni politiche, abbiamo fin dai primi giorni
collaborato con gli organizzatori del Forum, fatto incontrare questi giovani
con la realtà diffusa e articolata del commercio, costruito una fitta rete
di relazioni e di collaborazione con le Istituzioni, con il Prefetto, il
Questore, i rappresentanti dei corpi di polizia.
Per gli stessi motivi abbiamo collaborato con la campagna "Firenze Città
Aperta".
Si potrà essere d'accordo o in disaccordo con le questioni alla base di
questo meeting, ma la globalizzazione è un fatto che sconvolge abitudini,
mercati, modi di vivere e come tale va affrontato e governato. Ne sanno
qualcosa i nostri commercianti alle prese con il potere dei marchi, della
grande distribuzione.
Troveremo tempo e modi per approfondire gli argomenti alla base del SFE; ora
che i riflettori si spengono dovremo riflettere sulle gravi e pesanti
responsabilità di coloro che in questi mesi hanno alzato il muro della paura
e orchestrato una campagna di allarmismo che ha penalizzato le imprese e la
città.
Ringrazio di nuovo a nome di tutti i commercianti gli organizzatori del
Forum, le forze di polizia tutte e le Istituzioni che sono state all'altezza
di questa prova.
Stefania Ippoliti
Presidente della Confesercenti di Firenze
Vai al sito della Confesercenti Provinciale di Firenze:
http://www.confesercenti.fi.it
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Le classi dominanti odiano i
sogni perchè sono incapaci di
progettare una poetica del futuro
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