Adelfia 26 ottobre 2002
comunicato stampa
25 ottobre 2002- La data dell'ultimo atto intimidatorio/repressivo nei
confronti del Coppolarossa.
Viene notificata a 16 persone una diffida ad astenersi da organizzare
attività all'interno dello stabile, ennesimo "atto dovuto" di questa
irresponsabile amministrazione.I 16, definiti "frequentatori abituali"
vengono diffidati "in modo assoluto dall'allestire spettacoli musicali a
tutela e a salvaguardia della pubblica igiene e incolumità temendo pericolo
di danno grave prossimo alle persone, a causa di condizioni di estrema
precarietà statica, igienico-sanitaria e di sicurezza (nota ufficio
tecnico).
Singolare poi la composizione della "lista nera", accanto ad alcuni dei nomi
"storici" del centro, compare un fratello tunisino, non residente ad
Adelfia, un compagno che ha partecipato ad altre esperienze, una compagna
con precedenti "diverbi" coi locali CC: un'operazione ad hoc, una lista
mirata a quelle fasce meno garantite della società.
Questa la prima concreta conseguenza delle dichiarazioni "bomba" lanciate il
23 in conferenza stampa rispetto alle ombre mafiose che si stagliano dietro
l'operazione di vendita dell'ex-mattatoio occupato.
Lo sgombero si avvicina di ora in ora, e quest'ultimo atto è mirato proprio
all'isolamento del collettivo occupante dal resto della società, l'ulteriore
tentativo di ordire quella trama repressiva tesa ad alzare la tensione ed i
costi dell'opposizione sociale ai provvedimenti ingiusti.
Questa sera, dalle 22, un presidio permanente fuori dai cancelli del centro
sociale accoglierà i visitatori in un iniziativa di controinformazione,
verrà inoltrato a tutta la società civile un appello estremo alla
solidarietà.
In settimana iniziativa "disobbediente" di denuncia per le strade di
Adelfia.
collettivo coppolarossa per un altro mondo possibile.
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