] NIENTE FUNERALE CON L'"ALTARE" per Carlo
Dal mercantile
Mercoledi 23 Ottobre 2002
PIAZZA ALIMONDA - UNA DONNA HA CHIESTO CHE LA CERIMONIA NON AVVENISSE
NELLA CHIESA DI N.S. DEL RIMEDIO
NIENTE FUNERALE CON L'"ALTARE"
Giuliani: "C'e' un progetto per una stele, manca il coraggio"
Aveva preso la decisione da alcuni mesi, e proprio per non lasciare spazio
ad equivoci aveva scritto i propri propositi anche su un foglio, che poi
aveva consegnato al marito, raccomandandogli di eseguire le sue volontà.
Anna G. non voleva che le sue esequie venissero celebrate nella chiesa di
Piazza Alimonda, sebbene lei abitasse lì vicino, a poche decine di metri
dalla parrocchia. Anna non voleva più avere alcun rapporto con quella
chiesa la quale, ai suoi occhi, aveva il terribile torto di ospitare sulla
sua cancellata esterna messaggi, souvenir, foto, fiori in ricordo di Carlo
Giuliani. In effetti, l'altare laico dedicato a Giuliani non disturbava
solo Anna. Lo si comprende da altre iniziative, come quella, ad esempio,
intrapresa dalla presidenza del parlamentino del Medio Levante, che ha
appena annunciato di voler "ripulire la cancellata". Una notizia che è
stata accolta con stupore da Giuliano Giuliani, che abbiamo incontrato ieri
proprio davanti alla chiesa di piazza Alimonda, dove si era recato a
ricordare il figlio a quindici mesi dalla sua scomparsa. "Quante polemiche
strumentali: con tutti i problemi che ci sono al mondo, mi rammarica vedere
che ci sono persone le quali non trovano di meglio che dedicare le proprie
attenzioni ad una cancellata."
D'altra parte i familiari di Carlo sono sempre stati chiari su questo
argomento: Esiste da tempo il progetto di realizzare al centro dei
giardini di piazza Alimonia una stele dedicata nostro figlio. Ecco per
quanto ci riguarda attendiamo che inizino i lavori. D'altra parte in attesa
della costruzione della stele non vedo che fastidio dia il fatto che la
cancellata sia piena di ricordi di Carlo...""
In realta' si ha la sensazione che l'amministrazione comunale, pur avendo i
numeri per deliberare autonomamente il via alla costruzione della stele,
non abbia la rea le volontà di prendere una decisione su un argomento
che viene probabilmente ritenuto "politically non correct".
Anche se e' bene precisare che mai e' stata chiesta la realizzazione di un
monumento dedicato a Carlo, bensi' di una stele.
Tra l'altro a favore di questa soluzione si mostra favorevole anche don
Timossi parroco della chiesa di piazza Alimonia. Rispetto alla posizione di
Giuliano Giuliani, il religioso propone solo una .tempistica diversa.
"Se vogliono fare la stele io non ho nulla in contrario. E' chiaro, però,
che prima debba essere ripulita la cancellata. E' già passato più di un
anno dalla morte di Giuliani e non possiamo più tollerare tutti quei
souvenir sulla chiesa". Don Timossi "chiude" con una frase che, forse,
riaprirà qualche polemica "Non dimentichiamo che quel ragazzo è morto
mentre stava compiendo un gesto di violenza, non certo un atto di
eroismo."
Il parroco glissa invece sulla funzione avvenuta ieri in ricordo dei
bombardamenti ce il 12 ottobre colpirono Genova, provocando 3 morti. Su
questa celebrazione non ho nulla da dire2, taglia corto Don timossi.
Giuliano Giuliani che accompagna le sue parole con un filo di voce e grande
pacatezza non nasconde invece la propria amarezza anche su questo argomento.
"Non capisco perhe' sia stato stabilito un collegamento tra la presenza del
cosiddetto altare dedicato a mio figlio e la morte avvenuta 60 anni fa di 3
persone sotto i bombardamenti.
Tra l'altro e' stato coinvolto un uomo morto in realta' a Dachau ... ".
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