Author: ISIDE Date: Subject: [Lecce-sf] Fw: NAUFRAGIO DI CAPO ROSSELLO NON CREDIAMO ALLA VERSIONE
UFFICIALE
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> From: <fulvassa@???>
> Sent: Thursday, September 19, 2002 1:22 AM
> Subject: NAUFRAGIO DI CAPO ROSSELLO NON CREDIAMO ALLA VERSIONE UFFICIALE
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> NAUFRAGIO DI CAPO ROSSELLO - NON CREDIAMO ALLA VERSIONE UFFICIALE.
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> Mentre aspettiamo ancora che la magistratura chiarisca le responsabilità
> della strage dell'otto marzo di quest'anno nella quale, asud di Lampedusa,
> perirono oltre settanta immigrati mentre erano rimorchiati da un
> peschereccio
> sotto la sorveglianza di una nave della marina militare, altri dubbi si
> addensano sulla strage più recente avvenuta nella notte di sabato scorso
> davanti alle coste agrigentine.
> Innanzitutto il naufragio è avvenuto in prossimità di uno scoglio che, come > è possibile accertare dalle riprese video e dalle carte nautiche si trova
> a quaranta metri dalla costa, e non a quattrocento come riferito dai mezzi
> di informazione. Il luogo del naufragio è caratterizzato da un fondale di
> pochi metri, tanto che il peschereccio non è affondato completamente, ma
> è rimasto semisommerso.
> La circostanza che quindici salme siano state restituite dal mare soltanto
> oggi, dopo che le ricerche erano state interrotte, mette in dubbio la
> versione
> ufficiale dei fatti fornita dalle autorità, che sarebbero state avvertite
> solo da alcuni frequentatori di una pizzeria ubicata in prossimità della
> costa; e conferma quanto dichiarato subito dopo la strage quando si era
> parlato di alcune decine di dispersi. Inoltre, senza mettere in dubbio la
> abnegazione dei singoli che hanno cercato di fare il possibile per salvare
> vite umane, vorremmo sapere da quanto tempo l'imbarcazione dei clandestini
> era stata avvistata dalle forze di polizia, ed in quanto tempo sono
> intervenuti
> i mezzi di soccorso, mentre la gente in procinto di annegare si aggrappava
> al relitto, agli scogli, ed a oggetti galleggianti, e tutto questo in un
> fondale di due o tre metri.
> Vorremmo insomma che le indagini della magistratura chiarissero come mai
> è stato possibile che mentre le altre due imbarcazioni cariche di liberiani > sono state intercettate in prossimità di Lampedusa, quella poi affondata
> abbia potuto percorrere oltre 120 miglia alla presunibile velocità di sei
> nodi circa, senza che nessuno se ne accorgesse, o desse l'allarme.
> Vogliamo che si faccia chiarezza su tutto questo, con una indagine
> giudiziaria
> che ricostruisca tempi e catene di comando delle operazioni di soccorso,
> perchè volgiamo che questi fatti non si ripetano più e che la salvaguardia
> delle vite in mare rimanga obiettivo primario da non sacrificare per
> esigenze
> politiche o di immagine.
> Chiediamo comunque che a tutti i liberiani venga riconosciuto l'accesso
> alla procedura di asilo, e che vengano tutti sentiti da autorità
> indipendenti, o
> da agenzie internazionali come l'Acnur, al fine di potere fornire
> liberamente
> la propria versione dei fatti e del percorso che li ha portati in Italia
> fuggendo la guerra e le persecuzioni del loro paese.
> Palermo 18 settembre 2002
> Fulvio Vassallo Paleologo
> ASGI Palermo
> ICS ( Consorzio italiano di solidarietà) SICILIA
>
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