>scrivo una mail per dichiararmi d'accordo con quanto detto da stefano: è
>necessario che la massa proceda più lentamente, perché anche chi viene solo
>per fare una scampagnata in bici possa sentirsi parte della massa stessa e
>non un poveretto che non riesce a stare in gruppo al Giro.
Se non è sordo, si sentira' parte della massa lo stesso, una massa lenta,
che e' diversa dalla massa veloce. Una massa che è parte di una massa che è
parte di un ammasso di masse figlie della massa madre: l'umanita'.
non so forse hai ragione, a me piace anche stare uniti, contro un avversario
che magari involontariamente lo è. e poi non so se mi convinci: la mia massa
quindi me la faccio ogni giorno andando in giro in bici e rompendo le balle.
dove la necessità, anzi l'utilità di una coincidenza come cm?
>rispetto ai mesi
>passati manca anche la solidale iniziativa che vuole che chi è in testa
>blocchi il traffico e stia fermo fino a che non è passata tutta la massa,
Ma quando?
NOI NON BLOCCHIAMO IL TRAFFICO!
SIAMO IL TRAFFICO!!!
E' una pratica decisamente malsana quella di bloccare le auto. Innanzitutto
viene immediatamente meno la partecipazione alla CriticalMass che vuole la
bici come mezzo alternativo di TRASPORTO. Se rimango fermo, il punto di
partenza e quello di arrivo coincidono, quindi non mi sto trasportando. Se
pedalo,invece, questi due punti sono in continua e 'casuale' ridefinizione.
Questa è una delle cose che sono spina dorsale costitutiva di CM: se sei in
bici pedala, se no scendi dalla bici.
lasciamo stare gli epigoni dei paradossi di zenone, che non mi pare
c'entrino molto, io l'avevo vissuta come una forma di cortesia. non stai
fermoa bloccare il traffico da quando arrivi a quando torni a casa,
altrimenti non blocchi un bel nulla, la statuina di loggia dei mercanti...
allora bom, via, se chi pedala più piano è costretto a fermarsi? perché in
pochi non si costituisce la massa critica necessaria a bloccare gli
automobilisti? non lo so, semplicemente non mi convince.
>anche l'ultimo pirla, il più sfigato che va su di una graziella senza i
>pedali. se nessuno blocca le auto, queste appena trovano un pertugio ci si
>infilano, e le auto infuribondite dall'attesa ti schiacciano, e la massa si
>divide... coso diceva dividi e comanda, o no? e poi si tratta di un blocco
>da effettuare a turno... così si circola tra gli sconosciuti, tra l'altro.
Te lo rigiro subito. DIVIDI ET IMPERA. Dividi le auto dalle bici e farai il
gioco di chi ti vuole schiacciare. Impedirai un dialogo tra
l'auto-immobilista e il ciclo-veloruzionario. Aumenterai il grado di
tensione all'interno della massa. Ti trasformerai in uno stupido ghisa più
stupido di quelli veri, perchè il tuo ruolo non sarà universalmente
riconosciuto. Ti trasformi in un essere auto-ritario, alla stregua degli
auto-sauri: il fatto che io scelga la bici non deve impedire ad un altro di
scegliere un mezzo più stupido. La contaminazione, lo strusciare i sellini
tra un'auto e l'altra, aumenta la contaminazione, mostra quanto un mezzo è
più efficace rispetto ad un'altro.
allora propongo una massa critica in fila indiana, come vorrebbe il codice
della strada, per parlare con gli automobilisti e per non farli inkazzare.
contaminiamoci, dividiamoci, ciascuno a casa e tanti saluti.
Le auto, non si infuribondiscono. Non confondere il mezzo con il
conducente. Se parli ad un automobile, ti garantisco che non ti risponderà,
mai!!
non so: è una presa in giro questa? pensa un po' pensavo che parlassero
A presto
La Chela
Pedala domandando...
...ma pedala, CAZZO!
mah,
a presto
andrea
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