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Nestor Ivanovic Machno (1889-1934) è stato il personaggio centrale di una
rivoluzione libertaria in Ucraina, schiacciata nel sangue. Hélène Chatelain
(regista teatrale e cinematografica, di famiglia russo-ucraina) ha
riesumato - nel video VHS Nestor Machno, la rivoluzione anarchica in Ucraina
(60 minuti, lire 25.000, edizione italiana a cura del Centro studi
libertari/Archivio Pinelli) - dopo oltre settant'anni di silenzio testi,
immagini e documenti che tracciano la vita straordinaria di Machno, morto
poverissimo in un infimo alberghetto di Parigi. Poverissimo come era nato,
in una famiglia di contadini. Ma dal 1917 al 1921 Machno è il leader di un
movimento anarchico contadino che spazza una regione grande più di metà
dell'Italia, coinvolgendo milioni di uomini e donne in un grande esperimento
di autogestione libertaria. L'armata machnovista, costituita per lo più da
contadini, supera nel 1919, al culmine dell'insurrezione, i 50.000
effettivi... Nelle storie ufficiali dell'URSS di tutto questo non se ne
trova traccia. Neanche una parola. Se non per una breve e brutale condanna,
assoluta come il silenzio. Dopo la sconfitta militare da parte dell'Armata
Rossa, Machno è costretto a lasciare l'Ucraina e nel 1925 si rifugia infine
a Parigi. Lo insegue una domanda di estradizione, da parte di Mosca, per
"tradimento della patria, omicidio e saccheggio". Con la fine del regime
sovietico, Hélène Chatelain è potuta tornare nei luoghi della machnovitchina
e ricostruire, anche attraverso testimonianze originali, la storia
dell'epopea machnovista. Per richieste:
Archivio Pinelli
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20127 Milano
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