Dall' "Espresso" del 27/06/02
"DALLAS MON AMOUR" di Daniele Scalise.
Anche se negli Stati Uniti non esiste l'articolo 18,
in alcuni casi licenziaresenza buona causa sarà sempre
più difficile. Il consiglio comunale di Dallas (Texas)
, per esempio, ha deciso che discriminare in ambito
lavorativo i gay e le lesbiche non è solo uno schifo
ma un vero e proprio reato e chi lo commette può
essere punito con una sanzione pecuniaria fino a 500
dollari senza considerare il fatto che il licenziato/a
andrà riassunto senza tante storie.
Mentre il consigliere John Loza esulta ("siamo usciti
dall'ombra dell'intolleranza ed entrati nella luce dei
diritti civili"), il reverendo Flip Benham,
antiabortista della prima ora e acerrimo nemico di
donne, gay e immigrati e chi più ne ha più ne metta,
ha versato calde lacrime:"la notizia mi ha spezzato il
cuore", ha balbettato isterico davanti ai giornalisti
che però non hanno avuto nè tempo nè voglia di
consolarlo. Poco più a nord, in Canada, una lezione di
coraggio e dignità che viene da un rappresentante
della generazione più giovane: un liceale
diciassettenne ha denunciato la sua scuola (cattolica)
che aveva tentato di impedirglidi andare al ballo
annuale accompagnato dal suo fidanzato coetaneo.
E, non pago, ha chiesto quasi settantamila euro come
risarcimento danni. Piccoli gay crescono.
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