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From: "Francesco Castracane" <fra.castracane@???>
To: <Undisclosed-Recipient:;@investici.org>
Sent: Saturday, June 15, 2002 2:23 AM
Subject: [RRCC]Vertice FAO- Dichiarazione del Presidente di Amnesty
International
>
> DICHIARAZIONE DI MARCO BERTOTTO
> PRESIDENTE DELLA SEZIONE ITALIANA DI AMNESTY
> INTERNATIONAL
> A CONCLUSIONE DEL VERTICE FAO SULL'ALIMENTAZIONE
>
>
> Si chiude oggi il vertice mondiale sull'alimentazione. L'ipocrisia e
> l'insopportabile retorica dei governi che hanno partecipato
> all'incontro di Roma cede nuovamente il posto al silenzioso dramma
> quotidiano di milioni di persone, a cui continuano ad essere negati i
> piu' fondamentali diritti umani: nutrirsi, curarsi, istruirsi, avere
> accesso alle risorse essenziali, vivere una vita dignitosa.
>
> I governi hanno assunto dinanzi alla comunita' internazionale degli
> obblighi precisi: garantire la promozione e protezione di tutti i diritti
> umani, inclusi quelli economici e sociali, e adempiere in questo
> modo alle aspirazioni della Dichiarazione Universale dei Diritti
> Umani, la liberta' dalla paura e la liberta' dal bisogno. Eppure in ogni
> angolo di mondo ci sono esseri umani che subiscono le peggiori
> conseguenze di un sistema economico e sociale che produce
> miseria ed emarginazione. Tutto avviene nella colpevole inerzia dei
> governi, che invece di adottare misure concrete e possibili per
> sradicare la poverta' e combattere l'ingiustizia sociale, continuano a
> sbandierare le solite false promesse, ripetute con enfasi in ogni
> occasione ufficiale e recitate a memoria anche dalle (poche)
> delegazioni presenti al vertice di Roma.
>
> Il legame indivisibile tra i diritti socio-economici e le liberta'
politiche
> ha trovato nello scenario internazionale del dopo 11 settembre un
> nuovo terreno di sfida. In un contesto globale caratterizzato dalla
> paura e da una pressante richiesta di sicurezza, le ingiustizie sociali
> ed economiche che scaturiscono da gravi abusi dei diritti umani -
> spesso alimentate o utilizzate a proprio favore dalle grandi imprese
> multinazionali - creano un terreno fertile per i disordini e la violenza.
> Mentre milioni di persone sono costrette alla guerra da poverta',
> discriminazione ed esclusione sociale, i governi continuano ad
> agitare la retorica della lotta globale contro il terrorismo e le loro
> fabbriche proseguono indisturbate a rifornire di armi gli eserciti
> piuttosto che a rispondere alle grandi sfide della poverta', della
> salute, dell'educazione e degli altri bisogni sociali.
>
> Per combattere il terrorismo non servono misure
> straordinarie e leggi d'emergenza, che erodono le liberta'
> fondamentali e trasmettono sentimenti di intolleranza e
> discriminazione. Occorre invece una mobilitazione internazionale a
> favore dei diritti umani, incluso il diritto al cibo: la sfida e' quella
di
> "dirottare la globalizzazione", perché diventi veicolo per la
> realizzazione dell'universalita' e dell'interdipendenza di tutti i diritti
> umani per tutti gli esseri umani.
>
> Roma, 14 giugno 2002
>
>
> Per ulteriori informazioni:
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>
>
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