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Article by: compagn*di Milano in Palestina               
Tuesday 02 Apr 2002
                         
Email: antifablocmilano@???
Summary:BREAKING NEWS: trecento persone asserragliate nella chiesa della nativita` di betlemme circondate dall\'esercito israeliano che minaccia di sterminarle se non usciranno entro breve. All\'interno giornalisti, combattenti, intere famiglie con bambini.
Reference at indymedia website: 
http://italia.indymedia.org:8081//front.php3?article_id=45456
Article:
DHEISHEH CAMP, BETLEMME, 2/4/2002
GUERRA TOTALE
Il governo israeliano continua nella politica di rioccupazione militare 
dei territori autonomi palestinesi. Guerra, repressione, 
rastrellamenti, esecuzioni, questa e` la soluzione individuata dal governo Sharon per eliminare il problema palestinese per recuperare consensi nella societa`israeliana, onde evitare il pericolo elettorale 
Nethanyau..
Oggi a betlemme sono saltati due tanks israeliani, grazie a bombe 
costruite e fatte esplodere da shebab, ragazzini che combattono 
un\'intifada senza mezzi ma con rabbia, orgoglio e determinazione.
A betlemme la chiesa della nativita` e` circondata dallo tsahal,dentro giornalisti, combattenti, famiglie intere, minacciati di essere smitragliati da un momento all\'altro, senza distinzioni.LO TSAHAL E` L\'ESERCITO ISRAELIANO!
La moschea  di betlemme e` stata minata e fatta saltare nel pomeriggio di oggi.
Nella prima giornata di occupazione a betlemme si contano 5 combattenti 
morti piu` tre civili, uccisi senza crearsi alcun problema. Erano componenti della Brigata Martiri di al-Aqsa, emanazione dei campi profughi e legata ad al-Fatah, e che sta conducendo buona parte delle 
azioni contro Israele in questi ultimi tempi,  visto l\'assedio alla 
Moqata, la sede dell\'ANP di Ramallah, in cui e`asserragliato Arafat da giorni.
Domani non si sa ,  possiamo prevedere soltanto un incremento delle 
operazioni militari, della repressione sulla popolazione, nuovi 
massacri, come l\'esempio di Ramallah ci ha insegnato.
 
Questa e` la negazione del diritto di un intero popolo a sopravvivere, 
nemmeno piu` a sperare in un futuro migliore.
Nessuna possibilita`, nessuna speranza per il futuro. La fine.
Ma, e per una volta riprendiamo le parole del presidente Arafat, 
finche` restera` un solo palestinese vivo, continuera`  la
lotta 
finche` la bandiera palestinese sventolera` sulle chiese e sulle 
moschee di palestina.
Vogliamo riaffermare dalla terra di palestina il pieno appoggio alla 
resistenza palestinese, in ogni sua forma e determinazione strategico 
militare, senza condanne o strumentalizzazioni inutili. Basta parlare 
di terroristi, omicidi di civili israeliani, basta!
Rispetto per chi non vede altro che repressione, omicidi di civili- 
questa volta si- distruzione delle proprie case, privazioni economiche 
dal 1948.
Rispetto per chi non ha neanche la possibilita` di raccogliere i propri 
feriti, di seppellire I propri morti, di crescere i propri figli nelle 
proprie tradizioni e nella propria cultura.
Rispetto per le scelte strategico-militari di un popolo in lotta, che 
si difende e contrattacca come puo`, cosciente della sua
inferiorita` 
militare ma della sua assoluta superiorita` di determinazione e di 
avere sempre meno da perdere.
Rispetto e lotta.
.Invitiamo,come compagni di movimento presenti qui a betlemme, che 
assistono da giorni con rabbia e impotenza a questa situazioni, a 
mobilitarsi nelle citta` italiane, e a milano in particolare, alzando 
l\'intensita` delle iniziative, con rabbia e entusiasmo.
Scendete in piazza subito, nelle strade, contrattaccate.
INTIFADA FINO ALLA VITTORIA, CONTRO L\'OCCUPAZIONE SOLO LA LOTTA PAGA.
Intifada popolare, intifada palestinese
Compagn* milanesi dal campo di dheisheh