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a questo punto,
dato che Paicentini ha inviato al forum la mia prima risposta che avevo =
scritto a lui=20
metto sotto nache la seconda risposta (sperando di non scaturire altre =
polemiche)
pi=F9 che in accordo, Massimiliano, con quanto scrivi,
la storia =E8 importantissima,
credo anche che non la si dovrebbe vedere come un ostacolo ma come un =
modo per dire che ci sono state politiche errate, e che per il futuro si =
cerchi di rimadiare nell'attuazione di una politica coerente con le =
scelte fatte adesso,
loro hanno fatto moltissimi sbagli, come ne fanno tuttora (e credo ne =
faranno in fututro, come noi, credo, ne abbiamo fatti),
quello che io auspico =E8 un maggior confronto e un controllo serio =
sulle politiche locali, che parte dalla realt=E0 per approfondirla (con =
studi, ricerche..), che possano portare la nostra posizione in un ottica =
pi=F9 vicina alla gente e basata non su slogan ma su un contrasto, =
laddove ce n'=E8 bisogno, serio e fondato,
magari non mi sono spiegato al meglio ma non mi =E8 molto facile farlo =
davanti ad un pc,
a presto,
alessio. =20
----- Original Message -----=20
From: PIACENTINI=20
To: forumlucca@???=20
Sent: Friday, February 08, 2002 10:52 PM
Subject: I: [Forumlucca] 3 articoli.
E per quello che hanno fatto quando governavano?Che =
diciamo?"Scordiamoci =F9 passato"??"Quel che =E8 stato =E8 stato"??
Anch'io spero di conoscerti presto,e ci tengo a sottolineare che a me =
interessa non polemizzare con te o con altri,ma sollevare dei =
dubbi,aprire una discussione.Sarebbe bene che nessuno di noi "perdesse =
la memoria" riguardo ad atti che sono stati adottati,a fatti che sono =
avvenuti in un recentissimo passato.
Ciao!
massimiliano
----- Original Message -----=20
From: Alessio Ciacci=20
To: PIACENTINI=20
Sent: Friday, February 08, 2002 10:30 PM
Subject: R: [Forumlucca] 3 articoli.
bene=20
sono un p=F2 critico su come alcuni esponenti politici abbiano =
partecipato al forum,
ma sono anche contento che ci siano andati ed abbiano firmato quanto =
sotto
perch=E8 sar=E0 sicuramente un'arma molto potente in caso non =
dovessero, in futuro, attenersi alla loro coerenza politica,
ti saluto, spero di conoscerti presto,
alessio.
----- Original Message -----=20
From: PIACENTINI=20
To: Alessio Ciacci=20
Sent: Friday, February 08, 2002 3:02 PM
Subject: R: [Forumlucca] 3 articoli.
Da "CARTA"
Lo sanno i Sindaci italiani cosa hanno firmato?
Grandi sindaci al forum delle autorit=E0 locali,da quello di Parigi =
al romano Veltroni.Alla fine,un documento contro la guerra e la =
privatizzazione dei servizi pubblici
di Paolo Cacciari
Tarso Genro pu=F2 ritenersi soddisfatto.La sua Porto Alegre =E8 =
diventata la capitale mondiale della globalizzazione dal basso,quella =
delle politiche di inclusione sociale promosse dalle autonomie =
locali.Molto meno convincenti,invece,le =
improvvise(improvvisate?)professioni di fede antiliberiste di alcuni =
Sindaci e politici europei accorsi in gran numero al secondo "Forum de =
autoridades locais pela inclusao social",che si =E8 chiuso il giorno =
prima che si aprisse il Forum sociale momdiale.Solo per ricordare i =
pi=F9 famosi:Bertrand Delanoe di Parigi,Marta Suplicy di Sao Paulo,Gabor =
Demszky di Budapest,Joan Clos di Barcellona,Manuel Tornare di =
Ginevra,Mariano Arana di Montevideo,Walter Veltroni e Giuseppe Pericu =
dall'Italia.
Nato lo scorso anno per iniziativa del municipio di Porto Alegre,il =
Forum delle citt=E0 quest'anno ha moltiplicato la sua capacit# di =
attrazione,riuscendo perfino a rubare per qualche giorno la scena al =
movimento dei forum sociali.Per tre giorni un migliaio di sindaci e =
amministratori locali(specialmente europe,ad eccezione degli inglesi,e =
sudamericani,quasi assenti Asia e Africa)hanno esposto le loro tesi e le =
loro esperienze sulle politiche municipali in varie "oficinas"sul =
decentramento e il federalismo,sull'ambiente,sulla finanza,sulle =
politiche urbane,sull'educazione e la multiculturalit=E0sull'ordine =
pubblico e il crimine,sulla cooperazione internazionale.
Le propulsioni generali,di apertura e di chiusura,erano state =
affidate a Mario Soares e a Jean-Pier Chev=E8nement,a riprova che una =
cultura libertaria,socialista e ancora fortemente nazionalista piace al =
Pt brasiliano,oggi impegnato in una durissima campagna elettorale.
La "Carta" finale,approvata per acclamazione(documenti e testo =
integrale li potete trovare su www.portoalegre.rs.gov.br),non senza =
vivaci discussioni nel comitato di redazione(presenti gli italiani =
Folena,Burlando e Martini per i diessini,Forgione per =
Rifondazione,Nunzio D'Erme dell'area dei centri sociali romani e =
delegato del sindaco per il Bilancio partecipativo),espone ottimi =
principi e buone intenzioni;primo fra tutti la lotta alla =
privatizzazione degli spazi e dei servizi pubblici locali,a favore della =
democrazia partecipativa,delle politiche di solidariet=E0,della =
negazione della competitivit=E0 tra aree geografiche a favore della =
cooperazione contro "la logica bellicistica" propria della =
globalizzazione neoliberista.
Un testo che meriterebbe di essere portato a conoscenza dei consigli =
comunali e provinciali retti dalle coalizioni di centro sinistra per =
pretendere politiche coerenti.
----- Original Message -----=20
From: Alessio Ciacci=20
To: ForumLucca=20
Sent: Thursday, February 07, 2002 11:13 PM
Subject: [Forumlucca] 3 articoli
1 articolo su Lazzarini
1 sul G8
1 sull'industria bellica
=20
=20
gioved=EC 7 febbraio 2002 =20
La lezione di Porto Alegre
utile anche per i programmi
Giulio Lazzarini (candidato a sindaco dell'Ulivo)
LUCCA. La decisione di partecipare al Forum di Porto Alegre =
si sta dimostrando una scelta positiva.
Qui sono riuniti pi=F9 di centomila giovani provenienti da =
ogni parte del mondo per confrontarsi sulle grandi tematiche del nostro =
tempo. Si avverte chiaramente in loro una grande voglia di partecipare =
alle numerose conferenze e ai seminari che si tengono giornalmente nelle =
varie parti della citt=E0.
Il centro principale del Forum si trova nel moderno =
complesso della Pontif=EDcia Universit=E0 Cattolica.
Nelle immense sale contenenti ciascuna pi=F9 di tremila =
persone, si riuniscono i partecipanti per seguire i temi che vi si =
dibattono. Al di l=E0 delle differenti posizioni politiche, noto in =
tutti un comune denominatore: approfondire i temi che vengono proposti, =
numerosissimi: l'esame della condizione dei popoli poveri; la =
concentrazione delle risorse nell'occidente dove le grandi =
=ABcorporations=BB dominano il commercio mondiale; i grandi squilibri =
che questa situazione determina; la comunicazione e la manipolazione =
delle informazioni; l'ecologia e il trattato di Kioto.
Si parla infine della pace e dei valori che devono essere =
alla base della democrazia partecipativa e tutto nel quadro degli =
incombenti problemi posti dalla globalizzazione.
Personalmente ho partecipato, nei giorni scorsi, ad un =
interessante seminario sul bilancio partecipativo dal quale ho tratto =
preziosi spunti utili anche ai fini dell'amministrazione del nostro =
territorio. Davvero sorprendenti, talvolta, le analogie nelle esperienze =
di gestione anche in paesi e territori tanto lontani e tanto diversi tra =
loro.
Anche i programmi locali devono essere inquadrati in queste =
problematiche, se non si vuole che la nostra citt=E0, depositaria di =
importanti tradizioni storiche, resti chiusa e ripiegata solo sulle =
esigenze di ordinaria amministrazione.
L'attuazione di stanziamenti ordinari di bilancio ha la sua =
indubbia importanza, ma non =E8 sufficiente a dare risposte alle nuove =
generazioni le quali vogliono affrontare i grandi temi posti da questo =
inizio di terzo millennio. Cultura e amministrazione devono andare di =
pari passo.
--------------------------------------------------------------------
G8, la maggioranza dice no all'inchiesta
Al Senato primo stop per la commissione che dovrebbe far =
luce sui pestaggi di Genova. La destra: sono fatti troppo recenti=20
A. FAB.=20
Dimenticare Genova. E' l'intenzione dichiarata della =
maggioranza di centrodestra. Che ieri ha bocciato al Senato la proposta =
dell'Ulivo di istituire una commissione d'inchiesta sulle violenze del =
luglio scorso.
Sei voti a cinque il margine risicato con cui il disegno di =
legge presentato dal centrosinistra =E8 stato respinto in commissione =
affari costituzionali. Ancor pi=F9 misera la motivazione offerta dal =
relatore, il forzista Gabriele Boscetto: "Non vogliamo interferire con =
l'autorit=E0 giudiziaria. Si tratta di fatti troppo recenti e una =
commissione d'inchiesta parlamentare non riuscirebbe ad avere nessun =
nuovo elemento rispetto a quelli gi=E0 in mano ai magistrati che stanno =
indagando".
La parola passa all'aula del Senato, cui la commissione =
guidata da Andrea Pastore di Forza Italia girer=E0 il parere negativo. =
"Si =E8 gi=E0 svolta un'approfondita indagine del parlamento", ha detto =
Pastore. Il riferimento =E8 al lavoro della commissione Bruno, che ha =
ascoltato tutti i protagonisti delle giornate genovesi, riscontrando =
numerose incongruenze nelle testimonianze dei responsabili delle forze =
dell'ordine, per poi concludere - anche in quel caso a maggioranza - con =
una sostanziale assoluzione.
Fu proprio a causa dei limiti nelle conclusioni di quella =
commissione che l'Ulivo decise di presentare una sua relazione di =
minoranza, e altrettanto fece Rifondazione. Poi la richiesta di =
istituire una vera commissione d'inchiesta (che ha gli stessi poteri =
dell'autorit=E0 giudiziaria) dei senatori ds e della margherita. =
Richiesta bocciata ieri.
"La maggioranza ha evidentemente paura della verit=E0 - =E8 =
stato il commento di Franco Bassanini, ds -, incurante della domanda di =
far luce su episodi gravissimi rivolta al parlamento da vasti settori =
dell'opinione pubblica italiana e internazionale". "Ci batteremo in aula =
perch=E9 la commissione si faccia - ha detto Gigi Malabarba di =
Rifondazione -, troppe omert=E0, troppe coperture politiche premono =
sulla magistratura perch=E9 venga insabbiata l'intera vicenda". Ma la =
destra non ha intenzione di concedere nulla. Le uniche commissioni =
d'inchiesta che le interessano riguardano il caso Telekom Serbia e =
l'affare Mitrokhin. Di Genova meno si parla meglio =E8.
Intanto =E8 salito a tre il numero degli indagati per =
"tentato omicidio" nei confronti dei carabinieri di piazza Alimonda. Si =
=E8 appreso ieri che alle due persone che si erano spontaneamente =
presentate in procura perch=E9 riconosciutesi nelle immagini riprese dai =
fotografi quel 20 luglio pochi attimi prima che Carlo Giuliani fosse =
ucciso, si =E8 aggiunto un terzo uomo. Ma le maggiori novit=E0 =
dovrebbero venire dall'inchiesta per l'omicidio di Giuliani, a proposito =
della quale oltre alle due perizie balistiche discordanti (una delle due =
sostiene che non avrebbe sparato l'arma del carabiniere Placanica) c'=E8 =
ora un testimone che racconta di aver visto un quarto uomo nella =
camionetta in piazza Alimonda.=20
--------------------------------------------------------------------
Lo sceriffo a cavallo dell'industria militare=20
SERGIO FINARDI=20
Intervenendo il 2 febbraio alla annuale conferenza di Monaco =
sulla Sicurezza, il vicesegretario alla Difesa statunitense, Paul =
Wolfovitz, ha ribadito nel pi=F9 arrogante dei modi che gli Stati Uniti =
andranno avanti per la loro strada nella "risposta" all'attacco =
terroristico dell'11 settembre. Non hanno bisogno di alcun mandato Onu =
per perseguirla, ammoniscono tutti gli Stati ad andare loro dietro con =
le salmerie senza discutere, qualsiasi sia il nuovo target della loro =
azione, l'Iran, l'Iraq o la Somalia o quant'altri. Le prevedibili (e =
successivamente espresse) reazioni seccate di europei, russi e cinesi =
per questo modo di concepire la novella "alleanza mondiale contro il =
terrorismo", e per il doppio standard usato dagli Stati Uniti nel =
giudicare chi =E8 o non =E8 "terrorista", non hanno smosso l'uomo di =
Bush jr., che ha invece ripreso punto per punto le minacce e =
l'impostazione del discorso sull'Unione (il Manifesto del 31 gennaio) =
fatto dal suo boss. Ora, ognuno capisce che tale atteggiamento mira non =
tanto a proseguire il "lavoro" iniziato in Afghanistan, ma a costringere =
ogni Stato dentro l'agenda politica statunitense, a dividere l'Europa e =
mettere qualche nuovo bastone tra le ruote alla sua agenda =
politico-economica, a riportare al palo del confronto aspro le relazioni =
con l'Iran, la Russia e la Cina.
Credo che l'accento della nostra analisi debba cadere =
innanzitutto su due elementi, certo di per s=E9 non sufficienti a =
spiegare l'attuale deriva, ma che - se tenuti insieme - possono fornire =
una base di elementi significativi per comprenderla. Tali elementi sono: =
le basi oggettive di un problema - le spese per la Difesa e per la =
"sicurezza interna" - che =E8 stato al centro del discorso di Bush sullo =
stato dell'Unione, e certe analisi strategiche prodotte in passato da =
alcuni protagonisti dell'attuale amministrazione.=20
La base del triangolo di ferro
La base di quello che si usa chiamare triangolo di ferro =
(apparato decisionale politico, apparato decisionale militare, settori =
economici collegati alla spesa militare) =E8 formata da circa 85.000 =
compagnie, di varissimo genere, direttamente collegate alla spesa =
militare tramite una piramide di contratti e sub-contratti che coinvolge =
milioni di lavoratori. Su questa enorme base del triangolo, stanno =
sedute pi=F9 di un centinaio di grandi compagnie-madre, ciascuna con =
numerose sussidiarie. Nell'anno fiscale 2000, le prime cento di tali =
compagnie assorbivano contratti militari per 82,5 miliardi di dollari =
(l'equivalente del Pil di Egitto o Venezuela), di cui 50,6 assorbiti da =
sole 10 societ=E0 (Lockheed Martin Corp.; Boeing Co.; Raytheon Corp.; =
General Dynamics Corp.; Northrop Grumman Corp.; Litton Industries; =
United Technologies Corp.; TRW; General Electric Corp.; Science =
Applications International Corp.). Nel 1999, l'insieme dell'apparato =
militare-industriale esportava armamenti e altro materiale militare per =
33 miliardi di dollari (Gran Bretagna e Russia, nello stesso anno, =
superavano a malapena i 5 e i 3 miliardi di dollari). Non solo. Se =
mettiamo insieme tutti gli anni "forti" ('93-'99) dell'amministrazione =
del "pacifista" Clinton, otteniamo esportazioni per la bellezza di 194 =
miliardi di dollari in termini costanti (dollari del `99) o 185 miliardi =
in termini correnti (valore in dollari di ciascun anno); e i conti =
comprendono 6 miliardi di dollari di esportazioni "ufficialmente =
coperte", ovvero di destinazione ignota (i Balcani?). Considerando poi =
che le regioni che oggi vengono definite fucina di terrorismo - Medio =
Oriente e Asia meridionale (Afghanistan, Pakistan, India, Bangladesh e =
Sri Lanka) - hanno assorbito in totale il 40% di quelle esportazioni (45 =
miliardi di dollari), si pu=F2 comprendere quanto siano importanti per =
le industrie militari statunitensi, alcune delle quali dirette, negli =
anni passati, dai massimi esponenti dell'attuale amministrazione.
Tale "base" pesa grandemente sulle sorti di centinaia di =
collegi elettorali e attrae (specie in tempi come questi) centinaia di =
migliaia di investitori comuni e molti fondi-pensione, inducendo poi una =
consistente e continua attivit=E0 di pressione (non esclusa quella =
sindacale) sui centri decisionali. A fronte di decisioni che favoriscono =
determinati assetti strategici piuttosto che altri, una parte di questa =
base potrebbe semplicemente scomparire domani, tanto ne dipende, =
un'altra rafforzarsi enormemente (nel 2000, il 40% degli "acquisti" del =
Pentagono era costituito da componenti elettroniche e di comunicazione). =
E' evidente che il decisore politico sar=E0 portato a cercare un =
ampliamento della spesa militare, piuttosto che una sua selezione, =
giusto e solo per non apparire responsabile della chiusura di qualche =
migliaio di aziende. Le emergenze offrono occasioni d'oro al proposito. =
Tra le prime decisioni di Wolfovitz (Defence Daily, 6 settembre) c'=E8 =
stata quella di operare alcuni cambiamenti nella struttura di controllo =
(licenze) delle esportazioni tecnologiche e militari del Paese, cos=EC =
da renderle pi=F9 spedite e "liberali".=20
Le analisi di Wolfovitz e Haas
Un primo testo da tener presente per comprendere le visioni =
strategiche degli uomini di Bush junior ci porta al 1992, quando il New =
York Times anticipa i contenuti della nuova Defense Planning Guide, =
scritta sotto la direzione proprio di Wolfovitz, allora vicesegretario =
alla Difesa sotto Cheney, l'attuale vicepresidente. Di quel testo (che =
suscit=F2 l'aspra reazione di molti Paesi e l'imbarazzo di Cheney, che =
ne fece rivedere alcuni elementi) =E8 interessante vedere quali pericoli =
prospettava per l'egemonia statunitense negli anni post-guerra fredda =
(l'elenco =E8 testuale): una Difesa Comune Europea autonoma dal =
ruolo-guida della Nato; il possibile tentativo di Giappone e Corea =
unificata di acquisire un ruolo autonomo nucleare nell'area asiatica; 3) =
il risorgere di un blocco nucleare centrato su Federazione Russa, =
Kazakhstan,Ukraina e Bielorussia; un nuovo tentativo egemonico in Medio =
Oriente. Pi=F9 in particolare, vi si diceva che il Paese doveva essere =
preparato contro "atti irrazionali da parte di Cuba e Corea del Nord che =
sono ritenute entrare in periodi di intensa crisi nella sfera economica =
e politica"; a valutare se intraprendere "i passi militari necessari per =
prevenire lo sviluppo o l'uso di armi di distruzione di massa" da parte =
di "Iraq, Corea del Nord, Pakistan e India"; a brandire "le armi =
nucleari verso quelle strutture e capacit=E0 considerate oggi o in =
futuro di grande importanza dai leader russi o altri avversari =
nucleari"; ad assicurare in Europa "la permanenza della alleanza della =
Nato ed estendere la difesa europea ai Paesi della parte orientale"; =
dulcis in fundo (e si ricorder=E0 il ruolo di Wall Street =
nell'accelerazione della crisi asiatica del 1997-98), il Paese doveva =
"rimanere all'erta rispetto agli effetti potenzialmente destabilizzanti =
che in Asia orientale potrebbero avere i tentativi di alleati americani, =
come il Giappone ma anche la Corea, di assumere un pi=F9 grande ruolo =
come potenze regionali". Ulteriore considerazioni erano dedicate alla =
necessit=E0 di espellere gli interessi petroliferi russi dall'Asia =
Centrale e di una forte politica anti-serba in funzione anti-russa =
(siamo nel 1992). Nessuno di questi punti venne cancellato dalla =
versione emendata (1993).
Un secondo testo illuminate =E8 un libro uscito nel 1997, =
per la firma di Richard N. Haass, oggi consigliere di Powell per la =
pianificazione politica (strategie) e che in passato era stato =
funzionario della Difesa sotto Carter, sottosegretario agli Esteri per =
gli affari europei sotto Reagan, assistente di Bush senior per Medio =
Oriente e Asia meridionale nel Consiglio di Sicurezza (NSC), ed era =
divenuto poi vicepresidente e direttore degli Studi di politica estera =
della Brookings Institution. "The Reluctant Sheriff. The United States =
after the Cold War", si inserir=E0 subito nel dibattito strategico =
statunitense, sostenuto da due guru dell'establishment come Henry =
Kissinger e Paul S. Nye Jr.
Il testo aveva l'ambizione di ridefinire i caposaldi della =
politica estera statunitense, passando dall'imperativo del contenimento =
(dell'Unione Sovietica) a quello della regolazione e proponendo il =
modello dello "sceriffo" come ruolo guida della politica estera del =
Paese. Nel sistema statunitense, lo sceriffo non =E8 un poliziotto, ma =
una persona "proba", eletta dalla comunit=E0 di una contea per =
mantenervi la pace, amministrarvi alcune funzioni giudiziarie e, =
all'occasione, dirigerne quelle di polizia per far rispettare leggi e =
disposizioni. In tali funzioni, lo sceriffo pu=F2 convocare un "posse =
comitatus", ovvero un gruppo o una coalizione di cittadini formato ad =
hoc, perch=E8 lo aiuti nella funzione di ristabilire l'ordine =
eventualmente perduto. Trasferito sul piano della politica estera, tale =
ruolo implica tre precondizioni: l'esistenza di una "legge" =
internazionale, un sistema di valori riconosciuto del cui rispetto gli =
Stati Uniti siano in qualche modo depositari; un mondo divenuto =
multipolare e attraversato da intense crisi in vari teatri regionali; la =
preferibilit=E0 della convocazione di "posse comitatus", rispetto ad =
azioni unilaterali, per aiutare lo sceriffo a ristabilire l'ordine. Il =
Paese, infine, dovr=E0 evitare di definire troppo strettamente le sue =
alleanze, dovr=E0 cio=E8 essere libero di formare le coalizioni che =
ritiene pi=F9 opportune senza essere limitato da partnership cogenti. Lo =
scopo ultimo della regolazione sarebbe quello di fornire gli Usa di una =
dottrina capace di guidarli verso il mantenimento di una egemonia =
"consensuale", a fronte della contesa con gli altri soggetti della scena =
internazionale. Non sfuggir=E0 come questi due testi definiscano gli =
estremi del pendolo della politica estera dell'amministrazione attuale.
In mezzo, la "brillante" consigliera alla Sicurezza =
nazionale, Condoleeza Rice, che al suo esordio (1984) come autrice =
(L'Unione Sovietica e le forze armate cecoslovacche 1948-1983, dalla sua =
dissertazione di dottorato) veniva severamente redarguita da un =
importante recensore con queste parole: "Frequentemente non vengono =
distinti i fatti dalla propaganda e le solide informazioni dalla =
disinformazione o dalla voluta distorsione della realt=E0 [..la Rice] =
veicola giudizi ed esprime opinioni senza una adeguata conoscenza dei =
fatti". Sar=E0 stata forse l'influenza del suo primo mentore alla =
University of Denver, quell'impeccabile falco che era Joseph Kolber, =
padre della ex-segretaria di Stato, Albright.=20
=20
=20
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(con studi, ricerche..), che possano portare la nostra posizione in un =
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style=3D"BACKGROUND: #e4e4e4; FONT: 10pt arial; font-color: =
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<A href=3D"mailto:massimiliano.piacentini@tin.it"=20
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ci tengo a=20
sottolineare che a me interessa non polemizzare con te o con altri,ma=20
sollevare dei dubbi,aprire una discussione.Sarebbe bene che nessuno di =
noi=20
"perdesse la memoria" riguardo ad atti che sono stati adottati,a fatti =
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caso non dovessero, in futuro, attenersi alla loro coerenza=20
politica,</FONT></DIV>
<DIV><FONT face=3DArial size=3D2>ti saluto, spero di conoscerti=20
presto,</FONT></DIV>
<DIV><FONT face=3DArial size=3D2>alessio.</FONT></DIV>
<DIV> </DIV>
<BLOCKQUOTE=20
style=3D"BORDER-LEFT: #000000 2px solid; MARGIN-LEFT: 5px; =
MARGIN-RIGHT: 0px; PADDING-LEFT: 5px; PADDING-RIGHT: 0px">
<DIV style=3D"FONT: 10pt arial">----- Original Message ----- </DIV>
<DIV=20
style=3D"BACKGROUND: #e4e4e4; FONT: 10pt arial; font-color: =
black"><B>From:</B>=20
<A href=3D"mailto:massimiliano.piacentini@tin.it"=20
title=3Dmassimiliano.piacentini@???>PIACENTINI</A> </DIV>
<DIV style=3D"FONT: 10pt arial"><B>To:</B> <A =
href=3D"mailto:a.ciacci@libero.it"=20
title=3Da.ciacci@???>Alessio Ciacci</A> </DIV>
<DIV style=3D"FONT: 10pt arial"><B>Sent:</B> Friday, February 08, =
2002 3:02=20
PM</DIV>
<DIV style=3D"FONT: 10pt arial"><B>Subject:</B> R: [Forumlucca] 3=20
articoli.</DIV>
<DIV><BR></DIV>
<DIV><FONT face=3DArial size=3D2><STRONG>Da =
"CARTA"</STRONG></FONT></DIV>
<DIV><FONT face=3DArial size=3D2><STRONG>Lo sanno i Sindaci italiani =
cosa hanno=20
firmato?</STRONG></FONT></DIV>
<DIV> </DIV>
<DIV><FONT face=3DArial size=3D2><STRONG>Grandi sindaci al forum =
delle autorit=E0=20
locali,da quello di Parigi al romano Veltroni.Alla fine,un documento =
contro=20
la guerra e la privatizzazione dei servizi =
pubblici</STRONG></FONT></DIV>
<DIV><FONT face=3DArial size=3D2>di Paolo Cacciari</FONT></DIV>
<DIV> </DIV>
<DIV><FONT face=3DArial size=3D2>Tarso Genro pu=F2 ritenersi =
soddisfatto.La sua=20
Porto Alegre =E8 diventata la capitale mondiale della =
globalizzazione dal=20
basso,quella delle politiche di inclusione sociale promosse dalle =
autonomie=20
locali.Molto meno convincenti,invece,le =
improvvise(improvvisate?)professioni=20
di fede antiliberiste di alcuni Sindaci e politici europei accorsi =
in gran=20
numero al secondo "Forum de autoridades locais pela inclusao =
social",che si=20
=E8 chiuso il giorno prima che si aprisse il Forum sociale =
momdiale.Solo per=20
ricordare i pi=F9 famosi:Bertrand Delanoe di Parigi,Marta Suplicy di =
Sao=20
Paulo,Gabor Demszky di Budapest,Joan Clos di Barcellona,Manuel =
Tornare di=20
Ginevra,Mariano Arana di Montevideo,Walter Veltroni e Giuseppe =
Pericu=20
dall'Italia.</FONT></DIV>
<DIV><FONT face=3DArial size=3D2>Nato lo scorso anno per iniziativa =
del=20
municipio di Porto Alegre,il Forum delle citt=E0 quest'anno ha =
moltiplicato la=20
sua capacit# di attrazione,riuscendo perfino a rubare per qualche =
giorno la=20
scena al movimento dei forum sociali.Per tre giorni un migliaio di =
sindaci e=20
amministratori locali(specialmente europe,ad eccezione degli =
inglesi,e=20
sudamericani,quasi assenti Asia e Africa)hanno esposto le loro tesi =
e le=20
loro esperienze sulle politiche municipali in varie "oficinas"sul=20
decentramento e il federalismo,sull'ambiente,sulla finanza,sulle =
politiche=20
urbane,sull'educazione e la multiculturalit=E0sull'ordine pubblico e =
il=20
crimine,sulla cooperazione internazionale.</FONT></DIV>
<DIV><FONT face=3DArial size=3D2>Le propulsioni generali,di apertura =
e di=20
chiusura,erano state affidate a Mario Soares e a Jean-Pier =
Chev=E8nement,a=20
riprova che una cultura libertaria,socialista e ancora fortemente=20
nazionalista piace al Pt brasiliano,oggi impegnato in una durissima =
campagna=20
elettorale.</FONT></DIV>
<DIV><FONT face=3DArial size=3D2><STRONG>La "Carta" =
finale</STRONG>,approvata=20
per acclamazione(documenti e testo integrale li potete trovare su <A =
=
href=3D"http://www.portoalegre.rs.gov.br">www.portoalegre.rs.gov.br</A>),=
non=20
senza vivaci discussioni nel comitato di redazione(presenti gli =
italiani=20
Folena,Burlando e Martini per i diessini,Forgione per =
Rifondazione,Nunzio=20
D'Erme dell'area dei centri sociali romani e delegato del sindaco =
per il=20
Bilancio partecipativo),<STRONG>espone ottimi principi e buone=20
intenzioni;primo fra tutti la lotta alla privatizzazione degli spazi =
e dei=20
servizi pubblici locali,a favore della democrazia =
partecipativa,delle=20
politiche di solidariet=E0,della negazione della competitivit=E0 tra =
aree=20
geografiche a favore della cooperazione contro "la logica =
bellicistica"=20
propria della globalizzazione neoliberista</STRONG>.</FONT></DIV>
<DIV><FONT face=3DArial size=3D2>Un testo che meriterebbe di essere =
portato a=20
conoscenza dei consigli comunali e provinciali retti dalle =
coalizioni di=20
centro sinistra per pretendere politiche coerenti.</FONT></DIV>
<BLOCKQUOTE=20
style=3D"BORDER-LEFT: #000000 2px solid; MARGIN-LEFT: 5px; =
MARGIN-RIGHT: 0px; PADDING-LEFT: 5px; PADDING-RIGHT: 0px">
<DIV style=3D"FONT: 10pt arial">----- Original Message ----- =
</DIV>
<DIV=20
style=3D"BACKGROUND: #e4e4e4; FONT: 10pt arial; font-color: =
black"><B>From:</B>=20
<A href=3D"mailto:a.ciacci@libero.it" =
title=3Da.ciacci@???>Alessio=20
Ciacci</A> </DIV>
<DIV style=3D"FONT: 10pt arial"><B>To:</B> <A=20
href=3D"mailto:forumlucca@inventati.org"=20
title=3Dforumlucca@???>ForumLucca</A> </DIV>
<DIV style=3D"FONT: 10pt arial"><B>Sent:</B> Thursday, February =
07, 2002=20
11:13 PM</DIV>
<DIV style=3D"FONT: 10pt arial"><B>Subject:</B> [Forumlucca] 3=20
articoli</DIV>
<DIV><BR></DIV><FONT face=3DArial size=3D2>
<TABLE border=3D0>
<TBODY>
<TR>
<TD width=3D393>
<DIV><FONT face=3DArial size=3D2>1 articolo su =
Lazzarini</FONT></DIV>
<DIV><FONT size=3D2>1 sul G8</FONT></DIV>
<DIV><FONT size=3D2>1 sull'industria bellica</FONT></DIV>
<DIV><FONT face=3DArial size=3D1></FONT> </DIV>
<DIV><FONT face=3DArial size=3D1></FONT> </DIV>
<DIV><FONT face=3DArial size=3D1>gioved=EC 7 febbraio =
2002</FONT></DIV></TD>
<TD width=3D164> </TD></TR>
<TR>
<TD vAlign=3Dtop width=3D393><!-- INIZIO ll509a --><FONT =
color=3D#000000=20
face=3DArial size=3D2><STRONG></STRONG></FONT><FONT =
color=3D#000000=20
face=3DArial size=3D5><STRONG>La lezione di Porto =
Alegre<BR>utile anche=20
per i programmi<BR></STRONG></FONT><FONT color=3D#000000 =
face=3DArial=20
size=3D2><STRONG></STRONG></FONT><FONT color=3D#000000 =
face=3DArial=20
size=3D2><STRONG></STRONG></FONT><FONT color=3D#000000 =
face=3DArial=20
size=3D1><BR>Giulio Lazzarini (candidato a sindaco=20
dell'Ulivo)<BR></FONT><FONT color=3D#000000 face=3DArial=20
size=3D2><BR>LUCCA. La decisione di partecipare al Forum di =
Porto=20
Alegre si sta dimostrando una scelta positiva.<BR>Qui sono =
riuniti=20
pi=F9 di centomila giovani provenienti da ogni parte del =
mondo per=20
confrontarsi sulle grandi tematiche del nostro tempo. Si =
avverte=20
chiaramente in loro una grande voglia di partecipare alle =
numerose=20
conferenze e ai seminari che si tengono giornalmente nelle =
varie=20
parti della citt=E0.<BR>Il centro principale del Forum si =
trova nel=20
moderno complesso della Pontif=EDcia Universit=E0 =
Cattolica.<BR>Nelle=20
immense sale contenenti ciascuna pi=F9 di tremila persone, =
si=20
riuniscono i partecipanti per seguire i temi che vi si =
dibattono. Al=20
di l=E0 delle differenti posizioni politiche, noto in tutti =
un comune=20
denominatore: approfondire i temi che vengono proposti,=20
numerosissimi: l'esame della condizione dei popoli poveri; =
la=20
concentrazione delle risorse nell'occidente dove le grandi=20
=ABcorporations=BB dominano il commercio mondiale; i grandi =
squilibri=20
che questa situazione determina; la comunicazione e la =
manipolazione=20
delle informazioni; l'ecologia e il trattato di Kioto.<BR>Si =
parla=20
infine della pace e dei valori che devono essere alla base =
della=20
democrazia partecipativa e tutto nel quadro degli incombenti =
problemi posti dalla globalizzazione.<BR>Personalmente ho=20
partecipato, nei giorni scorsi, ad un interessante seminario =
sul=20
bilancio partecipativo dal quale ho tratto preziosi spunti =
utili=20
anche ai fini dell'amministrazione del nostro territorio. =
Davvero=20
sorprendenti, talvolta, le analogie nelle esperienze di =
gestione=20
anche in paesi e territori tanto lontani e tanto diversi tra =
loro.<BR>Anche i programmi locali devono essere inquadrati =
in queste=20
problematiche, se non si vuole che la nostra citt=E0, =
depositaria di=20
importanti tradizioni storiche, resti chiusa e ripiegata =
solo sulle=20
esigenze di ordinaria amministrazione.<BR>L'attuazione di=20
stanziamenti ordinari di bilancio ha la sua indubbia =
importanza, ma=20
non =E8 sufficiente a dare risposte alle nuove generazioni =
le quali=20
vogliono affrontare i grandi temi posti da questo inizio di =
terzo=20
millennio. Cultura e amministrazione devono andare di pari=20
passo.<BR></FONT>
<HR>
<BR><!-- FINE --><FONT size=3D2><SPAN class=3Dtitolo3><FONT =
size=3D5>G8,=20
la maggioranza dice no all'inchiesta</FONT></SPAN><BR><SPAN=20
class=3Dsommario><FONT size=3D2>Al Senato primo stop per la =
commissione=20
che dovrebbe far luce sui pestaggi di Genova. La destra: =
sono fatti=20
troppo recenti </FONT></SPAN><BR><SPAN class=3Dfirma><FONT=20
size=3D2></TXF>A. FAB. </FONT></SPAN><BR></TXT><SPAN =
class=3Dtesto1>
<P><FONT size=3D2></FONT></SPAN><BR></TXT><SPAN =
class=3Dtesto1>
<P><FONT size=3D2>Dimenticare Genova. E' l'intenzione =
dichiarata della=20
maggioranza di centrodestra. Che ieri ha bocciato al Senato =
la=20
proposta dell'Ulivo di istituire una commissione d'inchiesta =
sulle=20
violenze del luglio scorso.<BR>Sei voti a cinque il margine =
risicato=20
con cui il disegno di legge presentato dal centrosinistra =
=E8 stato=20
respinto in commissione affari costituzionali. Ancor pi=F9 =
misera la=20
motivazione offerta dal relatore, il forzista Gabriele =
Boscetto:=20
"Non vogliamo interferire con l'autorit=E0 giudiziaria. Si =
tratta di=20
fatti troppo recenti e una commissione d'inchiesta =
parlamentare non=20
riuscirebbe ad avere nessun nuovo elemento rispetto a quelli =
gi=E0 in=20
mano ai magistrati che stanno indagando".<BR>La parola passa =
all'aula del Senato, cui la commissione guidata da Andrea =
Pastore di=20
Forza Italia girer=E0 il parere negativo. "Si =E8 gi=E0 =
svolta=20
un'approfondita indagine del parlamento", ha detto Pastore. =
Il=20
riferimento =E8 al lavoro della commissione Bruno, che ha =
ascoltato=20
tutti i protagonisti delle giornate genovesi, riscontrando =
numerose=20
incongruenze nelle testimonianze dei responsabili delle =
forze=20
dell'ordine, per poi concludere - anche in quel caso a =
maggioranza -=20
con una sostanziale assoluzione.<BR>Fu proprio a causa dei =
limiti=20
nelle conclusioni di quella commissione che l'Ulivo decise =
di=20
presentare una sua relazione di minoranza, e altrettanto =
fece=20
Rifondazione. Poi la richiesta di istituire una vera =
commissione=20
d'inchiesta (che ha gli stessi poteri dell'autorit=E0 =
giudiziaria) dei=20
senatori ds e della margherita. Richiesta bocciata =
ieri.<BR>"La=20
maggioranza ha evidentemente paura della verit=E0 - =E8 =
stato il=20
commento di Franco Bassanini, ds -, incurante della domanda =
di far=20
luce su episodi gravissimi rivolta al parlamento da vasti =
settori=20
dell'opinione pubblica italiana e internazionale". "Ci =
batteremo in=20
aula perch=E9 la commissione si faccia - ha detto Gigi =
Malabarba di=20
Rifondazione -, troppe omert=E0, troppe coperture politiche =
premono=20
sulla magistratura perch=E9 venga insabbiata l'intera =
vicenda". Ma la=20
destra non ha intenzione di concedere nulla. Le uniche =
commissioni=20
d'inchiesta che le interessano riguardano il caso Telekom =
Serbia e=20
l'affare Mitrokhin. Di Genova meno si parla meglio =
=E8.<BR>Intanto =E8=20
salito a tre il numero degli indagati per "tentato omicidio" =
nei=20
confronti dei carabinieri di piazza Alimonda. Si =E8 appreso =
ieri che=20
alle due persone che si erano spontaneamente presentate in =
procura=20
perch=E9 riconosciutesi nelle immagini riprese dai fotografi =
quel 20=20
luglio pochi attimi prima che Carlo Giuliani fosse ucciso, =
si =E8=20
aggiunto un terzo uomo. Ma le maggiori novit=E0 dovrebbero =
venire=20
dall'inchiesta per l'omicidio di Giuliani, a proposito della =
quale=20
oltre alle due perizie balistiche discordanti (una delle due =
sostiene che non avrebbe sparato l'arma del carabiniere =
Placanica)=20
c'=E8 ora un testimone che racconta di aver visto un quarto =
uomo nella=20
camionetta in piazza Alimonda.=20
<HR>
</FONT>
<P><FONT size=3D2><SPAN class=3Dtitolo3><FONT size=3D5>Lo =
sceriffo a=20
cavallo dell'industria militare </FONT></SPAN><BR><SPAN=20
class=3Dfirma><FONT size=3D2></TXF>SERGIO FINARDI=20
</FONT></SPAN><BR></TXT><SPAN class=3Dtesto1>
<P><FONT size=3D2></FONT></SPAN><BR></TXT><SPAN =
class=3Dtesto1>
<P><FONT size=3D2>Intervenendo il 2 febbraio alla annuale =
conferenza=20
di Monaco sulla Sicurezza, il vicesegretario alla Difesa=20
statunitense, Paul Wolfovitz, ha ribadito nel pi=F9 =
arrogante dei modi=20
che gli Stati Uniti andranno avanti per la loro strada nella =
"risposta" all'attacco terroristico dell'11 settembre. Non =
hanno=20
bisogno di alcun mandato Onu per perseguirla, ammoniscono =
tutti gli=20
Stati ad andare loro dietro con le salmerie senza discutere, =
qualsiasi sia il nuovo target della loro azione, l'Iran, =
l'Iraq o la=20
Somalia o quant'altri. Le prevedibili (e successivamente =
espresse)=20
reazioni seccate di europei, russi e cinesi per questo modo =
di=20
concepire la novella "alleanza mondiale contro il =
terrorismo", e per=20
il doppio standard usato dagli Stati Uniti nel giudicare chi =
=E8 o non=20
=E8 "terrorista", non hanno smosso l'uomo di Bush jr., che =
ha invece=20
ripreso punto per punto le minacce e l'impostazione del =
discorso=20
sull'Unione (<I>il Manifesto</I> del 31 gennaio) fatto dal =
suo boss.=20
Ora, ognuno capisce che tale atteggiamento mira non tanto a=20
proseguire il "lavoro" iniziato in Afghanistan, ma a =
costringere=20
ogni Stato dentro l'agenda politica statunitense, a dividere =
l'Europa e mettere qualche nuovo bastone tra le ruote alla =
sua=20
agenda politico-economica, a riportare al palo del confronto =
aspro=20
le relazioni con l'Iran, la Russia e la Cina.<BR>Credo che =
l'accento=20
della nostra analisi debba cadere innanzitutto su due =
elementi,=20
certo di per s=E9 non sufficienti a spiegare l'attuale =
deriva, ma che=20
- se tenuti insieme - possono fornire una base di elementi=20
significativi per comprenderla. Tali elementi sono: le basi=20
oggettive di un problema - le spese per la Difesa e per la=20
"sicurezza interna" - che =E8 stato al centro del discorso =
di Bush=20
sullo stato dell'Unione, e certe analisi strategiche =
prodotte in=20
passato da alcuni protagonisti dell'attuale =
amministrazione.</ST>=20
<H5>La base del triangolo di ferro</H5>
<P>La base di quello che si usa chiamare <I>triangolo di =
ferro</I>=20
(apparato decisionale politico, apparato decisionale =
militare,=20
settori economici collegati alla spesa militare) =E8 formata =
da circa=20
85.000 compagnie, di varissimo genere, direttamente =
collegate alla=20
spesa militare tramite una piramide di contratti e =
sub-contratti che=20
coinvolge milioni di lavoratori. Su questa enorme base del=20
triangolo, stanno sedute pi=F9 di un centinaio di grandi=20
compagnie-madre, ciascuna con numerose sussidiarie. =
Nell'anno=20
fiscale 2000, le prime cento di tali compagnie assorbivano =
contratti=20
militari per 82,5 miliardi di dollari (l'equivalente del Pil =
di=20
Egitto o Venezuela), di cui 50,6 assorbiti da sole 10 =
societ=E0=20
(Lockheed Martin Corp.; Boeing Co.; Raytheon Corp.; General =
Dynamics=20
Corp.; Northrop Grumman Corp.; Litton Industries; United=20
Technologies Corp.; TRW; General Electric Corp.; Science=20
Applications International Corp.). Nel 1999, l'insieme =
dell'apparato=20
militare-industriale esportava armamenti e altro materiale =
militare=20
per 33 miliardi di dollari (Gran Bretagna e Russia, nello =
stesso=20
anno, superavano a malapena i 5 e i 3 miliardi di dollari). =
Non=20
solo. Se mettiamo insieme tutti gli anni "forti" ('93-'99)=20
dell'amministrazione del "pacifista" Clinton, otteniamo =
esportazioni=20
per la bellezza di 194 miliardi di dollari in termini =
costanti=20
(dollari del `99) o 185 miliardi in termini correnti (valore =
in=20
dollari di ciascun anno); e i conti comprendono 6 miliardi =
di=20
dollari di esportazioni "ufficialmente coperte", ovvero di=20
destinazione ignota (i Balcani?). Considerando poi che le =
regioni=20
che oggi vengono definite fucina di terrorismo - Medio =
Oriente e=20
Asia meridionale (Afghanistan, Pakistan, India, Bangladesh e =
Sri=20
Lanka) - hanno assorbito in totale il 40% di quelle =
esportazioni (45=20
miliardi di dollari), si pu=F2 comprendere quanto siano =
importanti per=20
le industrie militari statunitensi, alcune delle quali =
dirette,=20
negli anni passati, dai massimi esponenti dell'attuale=20
amministrazione.<BR>Tale "base" pesa grandemente sulle sorti =
di=20
centinaia di collegi elettorali e attrae (specie in tempi =
come=20
questi) centinaia di migliaia di investitori comuni e molti=20
fondi-pensione, inducendo poi una consistente e continua =
attivit=E0 di=20
pressione (non esclusa quella sindacale) sui centri =
decisionali. A=20
fronte di decisioni che favoriscono determinati assetti =
strategici=20
piuttosto che altri, una parte di questa base potrebbe =
semplicemente=20
scomparire domani, tanto ne dipende, un'altra rafforzarsi=20
enormemente (nel 2000, il 40% degli "acquisti" del Pentagono =
era=20
costituito da componenti elettroniche e di comunicazione). =
E'=20
evidente che il decisore politico sar=E0 portato a cercare =
un=20
ampliamento della spesa militare, piuttosto che una sua =
selezione,=20
giusto e solo per non apparire responsabile della chiusura =
di=20
qualche migliaio di aziende. Le emergenze offrono occasioni =
d'oro al=20
proposito. Tra le prime decisioni di Wolfovitz (<I>Defence=20
Daily</I>, 6 settembre) c'=E8 stata quella di operare alcuni =
cambiamenti nella struttura di controllo (licenze) delle=20
esportazioni tecnologiche e militari del Paese, cos=EC da =
renderle pi=F9=20
spedite e "liberali".</ST>=20
<H5>Le analisi di Wolfovitz e Haas</H5>
<P>Un primo testo da tener presente per comprendere le =
visioni=20
strategiche degli uomini di Bush junior ci porta al 1992, =
quando il=20
<I>New York Times</I> anticipa i contenuti della nuova =
<I>Defense=20
Planning Guide</I>, scritta sotto la direzione proprio di =
Wolfovitz,=20
allora vicesegretario alla Difesa sotto Cheney, l'attuale=20
vicepresidente. Di quel testo (che suscit=F2 l'aspra =
reazione di molti=20
Paesi e l'imbarazzo di Cheney, che ne fece rivedere alcuni =
elementi)=20
=E8 interessante vedere quali pericoli prospettava per =
l'egemonia=20
statunitense negli anni post-guerra fredda (l'elenco =E8 =
testuale):=20
<I>una Difesa Comune Europea</I> autonoma dal ruolo-guida =
della=20
Nato; il possibile tentativo di <I>Giappone e Corea =
unificata</I> di=20
acquisire un ruolo autonomo nucleare nell'area asiatica; 3) =
il=20
risorgere di un blocco nucleare centrato su <I>Federazione =
Russa,=20
Kazakhstan,Ukraina e Bielorussia</I>; un nuovo tentativo =
egemonico=20
in<I> Medio Oriente. </I>Pi=F9 in particolare, vi si diceva =
che il=20
Paese doveva essere preparato contro "<I>atti irrazionali da =
parte=20
di Cuba e Corea del Nord che sono ritenute entrare in =
periodi di=20
intensa crisi nella sfera economica e politica</I>"; a =
valutare se=20
intraprendere "<I>i passi militari necessari per prevenire =
lo=20
sviluppo o l'uso di armi di distruzione di massa</I>" da =
parte di=20
"<I>Iraq, Corea del Nord, Pakistan e India"; </I>a =
brandire<I>=20
</I>"<I>le armi nucleari verso quelle strutture e capacit=E0 =
considerate oggi o in futuro di grande importanza dai leader =
russi o=20
altri avversari nucleari</I>"; ad assicurare in Europa =
"<I>la=20
permanenza della alleanza della Nato ed estendere la difesa =
europea=20
ai Paesi della parte orientale</I>"; dulcis in fundo (e si =
ricorder=E0=20
il ruolo di Wall Street nell'accelerazione della crisi =
asiatica del=20
1997-98), il Paese doveva "<I>rimanere all'erta rispetto =
agli=20
effetti potenzialmente destabilizzanti che in Asia orientale =
potrebbero avere i tentativi di alleati americani, come il =
Giappone=20
ma anche la Corea, di assumere un pi=F9 grande ruolo come =
potenze=20
regionali</I>". Ulteriore considerazioni erano dedicate alla =
necessit=E0 di espellere gli interessi petroliferi russi =
dall'Asia=20
Centrale e di una forte politica anti-serba in funzione =
anti-russa=20
(siamo nel 1992). Nessuno di questi punti venne cancellato =
dalla=20
versione emendata (1993).<BR>Un secondo testo illuminate =E8 =
un libro=20
uscito nel 1997, per la firma di Richard N. Haass, oggi =
consigliere=20
di Powell per la pianificazione politica (strategie) e che =
in=20
passato era stato funzionario della Difesa sotto Carter,=20
sottosegretario agli Esteri per gli affari europei sotto =
Reagan,=20
assistente di Bush senior per Medio Oriente e Asia =
meridionale nel=20
Consiglio di Sicurezza (NSC), ed era divenuto poi =
vicepresidente e=20
direttore degli Studi di politica estera della Brookings=20
Institution. "<I>The Reluctant Sheriff. The United States =
after the=20
Cold War</I>", si inserir=E0 subito nel dibattito strategico =
statunitense, sostenuto da due guru dell'establishment come =
Henry=20
Kissinger e Paul S. Nye Jr.<BR>Il testo aveva l'ambizione di =
ridefinire i caposaldi della politica estera statunitense, =
passando=20
dall'imperativo del <I>contenimento </I>(dell'Unione =
Sovietica) a=20
quello della <I>regolazione</I> e proponendo il modello =
dello=20
"sceriffo" come ruolo guida della politica estera del Paese. =
Nel=20
sistema statunitense, lo sceriffo non =E8 un poliziotto, ma =
una=20
persona "proba", eletta dalla comunit=E0 di una contea per =
mantenervi=20
la pace, amministrarvi alcune funzioni giudiziarie e, =
all'occasione,=20
dirigerne quelle di polizia per far rispettare leggi e =
disposizioni.=20
In tali funzioni, lo sceriffo <I>pu=F2 convocare un "posse =
comitatus",=20
ovvero un gruppo o una coalizione di cittadini formato ad =
hoc</I>,=20
perch=E8 lo aiuti nella funzione di ristabilire l'ordine =
eventualmente=20
perduto. Trasferito sul piano della politica estera, tale =
ruolo=20
implica tre precondizioni: l'esistenza di una "legge"=20
internazionale, un sistema di valori riconosciuto del cui =
rispetto=20
gli Stati Uniti siano in qualche modo depositari; un mondo =
divenuto=20
multipolare e attraversato da intense crisi in vari teatri=20
regionali; la preferibilit=E0 della convocazione di "posse =
comitatus",=20
rispetto ad azioni unilaterali, per aiutare lo sceriffo a=20
ristabilire l'ordine. Il Paese, infine, dovr=E0 evitare di =
definire=20
troppo strettamente le sue alleanze, dovr=E0 cio=E8 essere =
<I>libero di=20
formare le coalizioni che ritiene pi=F9 opportune senza =
essere=20
limitato da partnership cogenti</I>. Lo scopo ultimo della=20
<I>regolazione</I> sarebbe quello di fornire gli Usa di una =
dottrina=20
capace di guidarli verso il mantenimento di una egemonia=20
"consensuale", a fronte della contesa con gli altri soggetti =
della=20
scena internazionale. Non sfuggir=E0 come questi due testi =
definiscano=20
gli estremi del pendolo della politica estera =
dell'amministrazione=20
attuale.<BR>In mezzo, la "brillante" consigliera alla =
Sicurezza=20
nazionale, Condoleeza Rice, che al suo esordio (1984) come =
autrice=20
(<I>L'Unione Sovietica e le forze armate cecoslovacche=20
1948-1983</I>, dalla sua dissertazione di dottorato) veniva=20
severamente redarguita da un importante recensore con queste =
parole:=20
"<I>Frequentemente non vengono distinti i fatti dalla =
propaganda e=20
le solide informazioni dalla disinformazione o dalla voluta=20
distorsione della realt=E0</I> [..la Rice] <I>veicola =
giudizi ed=20
esprime opinioni senza una adeguata conoscenza dei =
fatti"</I>. Sar=E0=20
stata forse l'influenza del suo primo mentore alla =
University of=20
Denver, quell'impeccabile falco che era Joseph Kolber, padre =
della=20
ex-segretaria di Stato, Albright.=20
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<P></FONT></SPAN><BR></P></FONT></TD>
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