Il mondo in cui viviamo è per davvero un mondo assai rassicurante, popolato
da una maggioranza di persone serie e responsabili. Moderati
Tranne qualche
manipolo di malnati irresponsabili.
Irresponsabili come quei Disobbedienti che venerdì scorso hanno
pacificamente invaso il costruendo Centro di Permanenza Temporanea di
Bologna, smontandolo rete dopo rete, cancellata dopo cancellata e poi sono
venuti fuori a braccia alzate, viso scoperto, documenti alla mano, e si sono
sciroppati la solita, inutile e isterica carica dei Tutori dellOrdine a
cui, è comprensibilmente ovvio, lappettito vien mangiando
E dopo non ci
hanno neanche frignato su troppo.
E frigneranno ancor meno sulle inevitabili denunce con cui dovranno fare i
conti. Irresponsabili come quei 53 militari che hanno dichiarato nero su
bianco di voler essere soldati e non persecutori e che loro, figli di un
popolo vittima di un genocidio, non vogliono avere parte in un genocidio. E
si cuccheranno, anchessi senza frignare troppo, le prevedibili e infauste
conseguenze.
Irresponsabili entrambi, perché, certo, in linea di principio, non si
smontano le proprietà statali, anche se loggetto smontato, come altri
possibili consimili, assomiglia più al Campo di Guantanamo che a un centro
daccoglienza per poveri cristi. Ci sono delle regole e vanno rispettate.
Irresponsabili, perché un bravo soldato obbedisce agli ordini e non discute,
meno che mai se il suo paese è in guerra, e in linea di principio, questo
vale sempre, anche se dallaltra parte ci sono ragazzini con le pietre e un
popolo, tanto esasperato da decenni di occupazione e angherie, da partorire
kamikaze a ritmo continuo e certo non sarà lesercito a risolvere il
problema a cannonate.
Sono irresponsabili, perché in questo mondo di acquirenti, eterni
adolescenti, di Ferdydurke culculizzati e un po pedofili che siamo, in cui
assumersi una responsabilità è considerato una irresponsabile iettatura, si
sono presi la responsabilità di dire no. Di violare simbolicamente la norma
per smascherarne il ghigno ideologico. Hanno avuto, insomma, il coraggio di
essere moderati, di moderare il loro egoismo e le loro paure. E la cosa è
certo evangelicamente scandalosa.
Forse hanno sbagliato, sarebbe bello avere lo spazio per discuterne, ma
intanto a me piacciono gli unici cittadini adulti di questo nostro mondo di
bambocci. E a loro va tutta la mia incondizionata, e certo un po
sconsiderata, ammirazione. Chapeau!
Nota: da "L'Unità" del 28.01.02
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