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tre articoli=20
1 locale=20
1 sulla guerra molto interessante
1 sulla cia
Una mostra e un dibattito
per aiutare il Ruanda
=20
TORINGO - Una mostra e un dibattito per conoscere e =
comprendere il Ruanda. L'idea nasce dall'associazione di volontariato =
=ABAmani Nyayo=BB di Toringo in collaborazione con il Comune di =
Capannori, assessorato alle politiche culturali, che presenta la mostra =
fotografica =ABA piedi nudi - per le strade rosse del Rwanda=BB. =
L'inaugurazione =E8 in programma per venerd=EC 23 a Capannori presso il =
Palazzo Comunale, dopo la conferenza di Jean Leonard Touad=EC, =
giornalista Rai e di Nigrizia che parler=E0 di =ABGuerre dei diamanti e =
di cellulari - dietro gli attuali conflitti: per conoscere e per =
capire=BB, presso palazzo Pera di Capannori, in via Carlo Piaggia, alle =
21. A dar vita alla mostra fotografica sono numerose immagini del =
territorio e della popolazione ruandese, attraverso le quali si =
presenteranno molteplici e suggestive scene di vita quotidiana. =
L'apertura al pubblico =E8 prevista per il 27 novembre, tutti i giorni =
con orario 9/18, sabato 9/13, chiuso la domenica. L'associazione Amani =
Nyayo opera nell'ambito della solidariet=E0, contribuendo anche alla =
realizzazione di vari progetti come la costruzione di una scuola =
secondaria e di abitazioni per i profughi.=20
--------------------------------------------------------------------
=20
Boomerang imperiale=20
MARCO D'ERAMO - INVIATO A NEW YORK=20
In italiano si potrebbe tradurre con Boomerang. In inglese si =
chiama Blowback (letteralmente "contraccolpo", "che ti scoppia contro"), =
un termine coniato dalla Central Intelligence Agency (Cia) per uso =
interno e che poi ha preso a circolare tra gli esperti di politica =
internazionale, e che indica le involontarie conseguenze di politiche =
tenute segrete ai cittadini americani. "Quelle che la stampa riporta =
come perfide azioni di 'terroristi', o di 'narcotrafficanti' o di 'stati =
criminali', spesso si rivelano essere solo blowbacks di precedenti =
azioni americane" scrive Chalmers Johnson nel lilbro che s'intitola =
appunto Blowback. Il costo e le conseguenze dell'impero americano. Un =
libro notevolissimo, non solo per quel che scrive, ma per chi lo scrive =
e perch=E9 =E8 stato pubblicato un anno fa. Gi=E0 allora, nell'elencare =
i boomerang della politica americana, Johnson ricordava non solo =
l'esplosione nel 1988 del volo Pan Am su Lockerbie, Scozia (blowback del =
bombardamento su Tripoli nel 1986 che aveva ucciso una figlia di =
Gheddafi), non solo l'epidemia di droga che ha colpito i ghetti urbani =
statunitensi negli anni '80, blowback delle operazioni in Centroamerica =
della Cia che usava il traffico di droga per finanziare le guerriglie =
contras, ma anche e soprattutto Osama bin Laden, addestrato, finanziato =
e armato dalla Cia prima che si rivelasse un boomerang letale. Si =
capisce perch=E9 dall'11 settembre Blowback =E8 considerato un libro =
profetico, e perch=E9 da allora si vende come noccioline: "Per =
definizione il terrorismo colpisce gli innocenti per attirare =
l'attenzione sulle colpe di chi =E8 invulnerabile. Gli innocenti del XXI =
secolo dovranno mietere i disastrosi boomerang delle avventure =
imperialiste Usa degli ultimi decenni. Anche se molti americani sono =
ignari di quanto =E8 stato ed =E8 fatto a nome loro, dovranno per=F2 =
pagarne un prezzo carissimo - individualmente e collettivamente - per =
gli incessanti sforzi della loro nazione di dominare la scena globale".
Ad accrescere la credibilit=E0 del libro c'=E8 il fatto che =E8 =
scritto non dal solito radical-terzomondista, ma da un convinto =
anticomunista, che negli anni '60 fu un acceso fautore della guerra in =
Vietnam, come confessa nella prefazione: "In quegli anni ero irritato =
dalla protesta degli studenti che mi sembrava tanto auto-indulgente =
quanto santarellina... In realt=E0 loro stavano capendo molto meglio di =
me le motivazioni profonde di un Robert McNamara, di un Walt Rostow. =
Coglievano un elemento essenziale della natura del ruolo imperiale =
dell'America nel mondo che a me sfuggiva".
Il primo messaggio importante che Johnson comunica ai suoi =
concittadini =E8 appunto che gli Usa sono un potere imperiale, una =
nozione di cui gli americani sono ignari: sanno di essere la nazione =
pi=F9 potente della terra, ma non pensano di essere un impero: "Noi =
americani siamo profondamente convinti che il nostro ruolo nel mondo =E8 =
virtuoso - che le nostre azioni sono invariabilmente per il bene altrui =
quanto per il nostro. Anche quando i nostri atti finiscono in disastri, =
presumiamo che le motivazioni fossero onorevoli".
Non per nulla il libro comincia con la strage della funivia del =
Cermis, l'assoluzione dei piloti, il rifiuto di risarcire le famiglie: =
"Tipica di un popolo imperiale la memoria corta sui propri pi=F9 =
spiacevoli atti imperiali, ma per chi li subisce la memoria pu=F2 essere =
molto pi=F9 lunga". Il Cermis non =E8 un caso isolato: gli impuniti =
stupri di ragazzine giapponesi da parte di marines Usa a Okinawa; il =
peschereccio giapponese affondato da un sottomarino atomico in =
emersione... Ma questi episodi sono riportati in sordina dai media Usa: =
"Ci esimiamo dall'essere coscienti di come possiamo apparire al resto =
del mondo. La maggior parte degli americani non =E8 conscia di come =
Washington esercita la sua egemonia globale, visto che tanta parte di =
queste attivit=E0 si svolge in segreto o sotto diciture consolanti. =
Tanto per cominicare, molti trovano difficile da credere che il nostro =
posto nel mondo abbia qualcosa a che vedere con un impero. Ma solo se =
riusciamo a vedere il nostro paese come qualcosa che insieme trae =
profitto ed =E8 intrappolato dalle strutture di un impero in =
costruzione, riuciremo a spiegarci molti elementi del resto del mondo =
che altrimenti ci lasciano perplessi".
Johnson comincia subito col dire pane a pane, e cio=E8 che gli =
Stati uniti occupano militarmente il mondo. In particolare sotto =
occupazione militare americana sono Gran Bretagna, Germania, Spagna, =
Italia, Turchia, l'Arabia Saudita, Filippine, Giappone, Corea del Sud. =
"Dieci anni dopo la fine della guerra fredda, centinaia di migliaia di =
soldati americani, dotati dell'armamento pi=F9 avanzato del modo, =
incluse armi atomiche, sono stanziati in pi=F9 di 61 basi in 19 paesi, =
se si usa la definizione pi=F9 restrittiva data dal Dipartimento della =
difesa per definire una 'grande installazione'; ma se s'include ogni =
istallazione che ospiti rappresentanti delle Forze armate Usa, allora il =
numero sale a 800 basi. Naturalmente, non ci sono basi italiane negli =
Stati uniti. Il solo pensiero sarebbe ridicolo. N=E9, se per questo, ci =
sono basi tedesche, indonesiane, russe, greche o giapponesi di stanza =
sul suolo italiano. Per di pi=F9, l'Italia =E8 uno stretto alleato degli =
Usa e non c'=E8 nessuna nazione che sia una verosimile minaccia per le =
sue rive. Tutto ci=F2 =E8 quasi troppo ovvio da constatare. =
Semplicemente non =E8 materia di discussione, e ancor meno di dibattito =
nella terra dell'ultimo potere imperiale. Probabilmente questo modo di =
pensare =E8 una seconda natura per ogni impero. Pu=F2 darsi che i romani =
non trovassero strano avere truppe in Gallia, n=E9 gli inglesi in =
Sudafrica. Ma ci=F2 che rimane taciuto, =E8 pur sempre reale, e non =E8 =
perch=E9 =E8 rimosso da ogni discussione interna che manca di =
conseguenze".
Johnson definisce quello Usa come un impero informale: infatti =
esso non =E8 l'estensione del dominio legale di uno stato su un altro: =
"Gli imperi pi=F9 moderni sono di solito celati da qualche concetto =
ideologico e giuridico - commonwealth, alleanza, mondo libero, =
occidente, blocco comunista - che maschera le relazioni concrete fra i =
suoi membri". La natura del progetto imperiale americano era nascosta =
dalla guerra fredda, ma =E8 stata disvelata dal crollo dell'Urss, quando =
gli Stati uniti hanno continuato a occupare militarmente paesi che non =
dovevano pi=F9 fronteggiare la "minaccia comunista". Una delle =
caratteristiche di questo progetto imperiale =E8 di piegare tutti gli =
altri paesi al proprio sistema sociale, alla propria organizzazione =
economica, alla bibbia del libero mercato. Cos=EC facendo, gli Usa =
somministrano al mondo di oggi la stessa prescrizione che Stalin =
formulava in una conversazione con Tito nel 1945 e riportata da Milovan =
Djilas: "Questa guerra =E8 diversa dalle altre. Chiunque occupa un =
territorio deve imporre il proprio sistema sociale. E ognuno imporr=E0 =
il suo sistema sociale finch=E9 il suo esercito avr=E0 il potere di =
farlo. Non pu=F2 essere altrimenti". Tutto il libro sviluppa le analogie =
tra le politiche dell'Urss durante la guerra fredda e l'attuale progetto =
imperiale americano: e i blowbacks che gli Usa dovranno fronteggiare =
somigliano a quelli che hanno portato al crollo l'Unione sovietica.
Johnson interpreta la crisi asiatica degli anni '90 come il =
tentativo da parte degli Usa di piegare il modello capitalista =
giapponese al capitalismo americano (notevole in questo libro profetico =
=E8 che la teoria del blowback sia formulata non da un mediorientalista =
o da un arabista, ma da uno specialista di Cina e Giappone). In questo =
decennio gli Stati uniti hanno cercato d'imporre al mondo il loro =
modello sociale, facendo precipitare nella miseria i paesi che non vi si =
uniformavano: "dalla fine della Guerra fredda, per perseguire la propria =
politica estera gli Stati uniti hanno smesso quasi del tutto di =
affidarsi alla diplomazia, all'aiuto economico, alla legge =
internazionale, alle istituzioni internazionali e si sono affidati =
sempre di pi=F9 al pugno sul tavolo, alla forza militare e alla =
manipolazione finanziaria". Nel 1998 Madelain Albright, segretaria di =
stato, diceva: "Se dobbiamo usare la forza =E8 perch=E9 noi siamo =
l'America. Siamo la nazione indispensabile. Noi ci ergiamo alti. Noi =
vediamo pi=F9 lontano nel futuro". Il progetto di quest'impero informale =
=E8 di ridurre il mondo a immagine e somiglianza degli Usa.
In questo senso, Johnson estende il significato di blowback a =
tutti i costi che deve subire la nazione americana nel suo trasformarsi =
in impero: "Blowback =E8 un abbreviazione per dire una nazione miete =
ci=F2 che ha seminato, anche se non capisce cosa ha seminato. Con la =
loro ricchezza e il loro potere, gli Usa saranno il primo e principale =
oggetto di tutte le pi=F9 prevedibili forme di blowback, in particolare =
attachi terroristi, anche su territorio Usa. Ma la vera minaccia =E8 il =
blowback nel suo senso pi=F9 lato - il costo tangibile di un impero - =
perch=E9 gli imperi sono imprese carissime. La deindustrializzazione =
degli Usa =E8 un'involontaria conseguenza negativa della politica =
americana. Un altro esempio di blowback =E8 la crescita del militarismo =
in una societ=E0 che una volta era democratica. E' l'impero che fa =
problema. Pi=F9 i progetti sono imperialisti e pi=F9 provocano =
blowbacks".
A conclusione, riporto la curiosa critica che questo conservatore =
americano muove a Marx e Lenin che "sbagliavano sulla natura =
dell'imperialismo. Non =E8 la contraddizione del capitalismo che porta =
all'imperialismo, ma =E8 l'imperialismo che nutre alcune delle pi=F9 =
importanti contraddizioni del capialismo. Quando queste contraddizioni =
maturano, creano devastanti crisi economiche".
-------------------------------------------------------------------------=
-
CIA, TROPPE INFORMAZIONI
Secondo la rivista Jane's , di informazioni militari e di =
intelligence, i servizi segreti americani dispongono di troppe =
informazioni per poterle gestire in maniera efficace. Alfred Rolingotn, =
direttore della rivista londinese, ha detto che la quantit=E0 di =
informazioni a disposizione della Cia raddoppia ogni mese. Che =
terroristi di al-Qaeda "si stavano addestrando a pilotare aerei di =
linea" era noto da prima dell'11 settembre, "ma nascosto da eccessivi =
dettagli". La Cia e l'Fbi stanno applicando nuova tecnologia informatica =
ai loro sistemi operativi: entro il 2003 baster=E0 digitare "bin Laden" =
o "palestinesi" o "israeliani" per avere una foto.=20
=20
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mostra e un dibattito per conoscere e comprendere il Ruanda. =
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nudi - per le strade rosse del Rwanda=BB. L'inaugurazione =
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gli attuali conflitti: per conoscere e per capire=BB, presso =
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alla=20
mostra fotografica sono numerose immagini del territorio e =
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popolazione ruandese, attraverso le quali si presenteranno=20
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inglese si chiama <I>Blowback </I>(letteralmente "contraccolpo", =
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scoppia contro"), un termine coniato dalla Central Intelligence =
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politica internazionale, e che indica le involontarie conseguenze =
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riporta come perfide azioni di 'terroristi', o di =
'narcotrafficanti' o di=20
'stati criminali', spesso si rivelano essere solo <I>blowbacks</I> =
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precedenti azioni americane" scrive Chalmers Johnson nel lilbro =
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s'intitola appunto <I>Blowback. Il costo e le conseguenze =
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americano</I>. Un libro notevolissimo, non solo per quel che =
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per chi lo scrive e perch=E9 =E8 stato pubblicato un anno fa. =
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una figlia di Gheddafi), non solo l'epidemia di droga che ha =
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considerato un libro profetico, e perch=E9 da allora si vende come =
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innocenti=20
del XXI secolo dovranno mietere i disastrosi boomerang delle =
avventure=20
imperialiste Usa degli ultimi decenni. Anche se molti americani =
sono=20
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prezzo carissimo - individualmente e collettivamente - per gli =
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sforzi della loro nazione di dominare la scena globale".<BR>Ad =
accrescere=20
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radical-terzomondista, ma da un convinto anticomunista, che negli =
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fu un acceso fautore della guerra in Vietnam, come confessa nella=20
prefazione: "In quegli anni ero irritato dalla protesta degli =
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mi sembrava tanto auto-indulgente quanto santarellina... In =
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McNamara, di un Walt Rostow. Coglievano un elemento essenziale =
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natura del ruolo imperiale dell'America nel mondo che a me=20
sfuggiva".<BR>Il primo messaggio importante che Johnson comunica =
ai suoi=20
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nostro. Anche quando i nostri atti finiscono in disastri, =
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le motivazioni fossero onorevoli".<BR>Non per nulla il libro =
comincia con=20
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di risarcire le famiglie: "Tipica di un popolo imperiale la =
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sui propri pi=F9 spiacevoli atti imperiali, ma per chi li subisce =
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peschereccio giapponese affondato da un sottomarino atomico in=20
emersione... Ma questi episodi sono riportati in sordina dai media =
Usa:=20
"Ci esimiamo dall'essere coscienti di come possiamo apparire al =
resto del=20
mondo. La maggior parte degli americani non =E8 conscia di come =
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esercita la sua egemonia globale, visto che tanta parte di queste =
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qualcosa a che vedere con un impero. Ma solo se riusciamo a vedere =
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nostro paese come qualcosa che insieme trae profitto ed =E8 =
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perplessi".<BR>Johnson comincia subito col dire pane a pane, e =
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gli Stati uniti occupano militarmente il mondo. In particolare =
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occupazione militare americana sono Gran Bretagna, Germania, =
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Sud.=20
"Dieci anni dopo la fine della guerra fredda, centinaia di =
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soldati americani, dotati dell'armamento pi=F9 avanzato del modo, =
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armi atomiche, sono stanziati in pi=F9 di 61 basi in 19 paesi, se =
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definizione pi=F9 restrittiva data dal Dipartimento della difesa =
per=20
definire una 'grande installazione'; ma se s'include ogni =
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ospiti rappresentanti delle Forze armate Usa, allora il numero =
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basi. Naturalmente, non ci sono basi italiane negli Stati uniti. =
Il solo=20
pensiero sarebbe ridicolo. N=E9, se per questo, ci sono basi =
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ovvio da constatare. Semplicemente non =E8 materia di discussione, =
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rimosso da ogni discussione interna che manca di =
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maschera le relazioni concrete fra i suoi membri". La natura del =
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pu=F2 essere altrimenti". Tutto il libro sviluppa le analogie tra =
le=20
politiche dell'Urss durante la guerra fredda e l'attuale progetto=20
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giapponese=20
al capitalismo americano (notevole in questo libro profetico =E8 =
che la=20
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mediorientalista o da=20
un arabista, ma da uno specialista di Cina e Giappone). In questo =
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gli Stati uniti hanno cercato d'imporre al mondo il loro modello =
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uniformavano:=20
"dalla fine della Guerra fredda, per perseguire la propria =
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gli Stati uniti hanno smesso quasi del tutto di affidarsi alla =
diplomazia,=20
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internazionali e si sono affidati sempre di pi=F9 al pugno sul =
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forza militare e alla manipolazione finanziaria". Nel 1998 =
Madelain=20
Albright, segretaria di stato, diceva: "Se dobbiamo usare la forza =
=E8=20
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quest'impero informale =E8 di ridurre il mondo a immagine e =
somiglianza=20
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della politica americana. Un altro esempio di <I>blowback</I> =E8 =
la=20
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democratica. E'=20
l'impero che fa problema. Pi=F9 i progetti sono imperialisti e =
pi=F9 provocano=20
<I>blowbacks</I>".<BR>A conclusione, riporto la curiosa critica =
che questo=20
conservatore americano muove a Marx e Lenin che "sbagliavano sulla =
natura=20
dell'imperialismo. Non =E8 la contraddizione del capitalismo che =
porta=20
all'imperialismo, ma =E8 l'imperialismo che nutre alcune delle =
pi=F9=20
importanti contraddizioni del capialismo. Quando queste =
contraddizioni=20
maturano, creano devastanti crisi economiche".
<HR>
<BR>CIA, TROPPE INFORMAZIONI<BR><SPAN class=3Dtesto1></P>
<P><FONT size=3D2>Secondo la rivista Jane's , di informazioni =
militari e di=20
intelligence, i servizi segreti americani dispongono di troppe=20
informazioni per poterle gestire in maniera efficace. Alfred =
Rolingotn,=20
direttore della rivista londinese, ha detto che la quantit=E0 di=20
informazioni a disposizione della Cia raddoppia ogni mese. Che =
terroristi=20
di al-Qaeda "si stavano addestrando a pilotare aerei di linea" era =
noto da=20
prima dell'11 settembre, "ma nascosto da eccessivi dettagli". La =
Cia e=20
l'Fbi stanno applicando nuova tecnologia informatica ai loro =
sistemi=20
operativi: entro il 2003 baster=E0 digitare "bin Laden" o =
"palestinesi" o=20
"israeliani" per avere una foto. </FONT></SPAN>
=
<P></FONT></SPAN></FONT></P></P></TD></TR></TBODY></TABLE></FONT></DIV></=
BODY></HTML>
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