[Forumlucca] articoli oggi

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Author: Unknown
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      1 articolo sulla manifestazione
      4 sulla guerra (proprio interessanti)
      1 sul G8



      mercoled=EC 17 ottobre 2001  =20
      CONTROMANIFESTAZIONE
      Tante iniziative di protesta
      contro il raduno al Foro Boario


      di Giulio Sensi


      LUCCA. Numerose adesioni alle iniziative cittadine organizzate per =
manifestare contro i bombardamenti americani all'Afghanistan e contro il =
primo raduno regionale dell'organizzazione politica Forza Nuova previsto =
per sabato 20 al Foro Boario di Lucca.
      Una manifestazione per la cui valutazione di legittimit=E0 =
costituzionale il sindaco Pietro Fazzi ha rivolto un appello al =
presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi. L'appello rivolto da =
alcune organizzazioni lucchesi come il coordinamento =ABUn altro mondo =
=E8 possibile=BB (Rete di Lilliput, Lavorosociet=E0-cambiare rotta Area =
Cgil, Arci, Rifondazione comunista, Ambiente e Futuro, singoli =
cittadini), assemblea spazi autogestiti, Cobas, Comitato lucchese contro =
la guerra, Confederazione dei Comunisti, Giovani comunisti, ha visto =
l'adesione e la volont=E0 di partecipazione di altre sigle da tutta la =
regione. Sinistra giovanile di Lucca, Anpi di Lucca, Istituto storico =
della Resistenza e dell'et=E0 contemporanea in provincia di Lucca, =
Collettivi studenteschi di Pisa, Centro sociale =ABCecco Rivolta=BB di =
Firenze, Associazione marocco-insieme, Associazione senegalesi di Lucca, =
Centro sociale =ABTempi moderni=BB di Camaiore, Giovani comunisti della =
Versilia, Fiom Cgil di Lucca, Coordinamento lavoratori immigrati Cgil =
Lucca, Comitato onoranze ai martiri di S.Anna di Stazzema, Associazione =
martiri S.Anna di Stazzema, Comitato regionale Rifondazione comunista, =
Giovani comunisti della Toscana, Partito dei Comunisti italiani di =
Lucca, Arci regionale, Casa della pace di Lucca hanno sottoscritto il =
documento di lancio della giornata di contromanifestazioni nei confronti =
di Forza Nuova e mobiliteranno i propri aderenti per raggiungere la =
citt=E0.
      =ABOccorre mobilitarci per fermare subito ogni atto di guerra - =
affermano le realt=E0 organizzatrici della manifestazione - e riteniamo =
inaccettabile il coinvolgimento del nostro paese deciso dal governo con =
un'ampia maggioranza parlamentare e con il sostanziale consenso di buona =
parte dell'opposizione=BB.
      =ABA Lucca, mentre rimangono insoluti tanti problemi di =
accoglienza, di case e spazi sociali per immigrati e italiani, si =
continua a dare spazio alle iniziative dell'organizzazione di estrema =
destra Forza Nuova come quella prevista per sabato 20 ottobre. Per tutti =
questi motivi occorre una mobilitazione eccezionale, democratica e di =
massa=BB.
      La manifestazione avr=E0 luogo sabato dalle 16 in Piazza S. =
Michele e consister=E0 in un corteo per le vie del centro durante il =
pomeriggio e in concerti, video e letture poetico - pacifiste alle 21 =
nella palestra del liceo scientifico Vallisneri di S. Anna.
      Fino ad ora le realt=E0 promotrici delle mobilitazioni non hanno =
espresso volont=E0 di azioni dirette verso il Foro Boario, luogo che =
ospiter=E0, a meno di pronunciamenti negativi del Presidente della =
Repubblica, l'iniziativa dell'organizzazione di Forza Nuova.



-------------------------------------------------------------------------=
-



      SIMBOLI
      Nove notizie=20
      EDUARDO GALEANO=20





      AFFARI - "Sar=E0 una guerra lunga", ha annunciato il presidente =
del pianeta. Brutta notizia per i civili che stanno morendo e moriranno, =
eccellente per i fabbricanti di armi. Non importa che le guerre siano =
efficaci, conta che siano lucrose. Dall'11 settembre le azioni di =
General Dynamics, Lockheed, Northrop Grumman, Raytheon e altre imprese =
dell'industria bellica sono ascese in linea retta a Wall Street. La =
borsa le adora. Come =E8 gi=E0 accaduto durante i bombardamenti =
dell'Iraq e della Jugoslavia, la televisione mostra raramente le =
vittime: =E8 troppo occupata a esibire in passerella i nuovi modelli =
d'arma. Nell'era del mercato la guerra non =E8 una tragedia, ma una =
fiera campionaria internazionale. La guerra =E8 necessaria ai =
fabbricanti di armi come l'inverno ai fabbricanti di cappotti.


      HOLLYWOOD - La realt=E0 imita il cinema: tutto esplode, i bambini =
trovano missiletti come quelli del film "Atlantis" dentro il loro happy =
meal di McDonald's, e ogni volta =E8 pi=F9 difficile distinguere il =
sangue dal ketchup. Ora il Pentagono ha scritturato alcuni sceneggiatori =
e esperti di effetti speciali perch=E9 contribuiscano a prevedere i =
prossimi obiettivi terroristi, immaginando anche la maniera di =
difendersi. Secondo "Variety", tra gli ingaggiati c'=E8 lo sceneggiatore =
di "Die hard".


      GUARDAROBA - In una delle sue immagini pi=F9 diffuse, il "duro a =
morire" Osama bin Laden porta il turbante ma indossa il giaccone di =
fatica dell'esercito degli Stati uniti e al suo polso scintilla un =
cronografo Timex, made in Usa. Lui stesso =E8 made in Usa, come la =
maggior parte dei fondamentalisti islamici che la Cia ha reclutato e =
armato, in quaranta paesi diversi, contro il comunismo ateo in =
Afghanistan. Quando gli Stati uniti celebrarono la vittoria in quella =
guerra, la presidente del Pakistan Benazir Bhutto avvert=EC inutilmente =
Bush senior: "Avete creato un mostro, come il dottor Frankenstein". Ed =
=E8 stato provato, una volta di pi=F9, che i corvi strappano gli occhi a =
chi li alleva. Per=F2 lo sponsor continua a utilizzarli. Adesso i =
fanatici servono da alibi di ferro per muovere guerra a chi gli pare e =
come gli pare, per consolidare il proprio dominio universale. E anche =
per fornire spiegazioni indiscutibili. Durante il mese di settembre le =
imprese statunitensi hanno messo in mezzo alla strada duecentomila =
lavoratori: "Chiamiamolo il conto di bin Laden", ha sentenziato la =
ministra del lavoro Elaine Chao. Un paio di settimane prima che le torri =
crollassero, stava crollando l'economia mondiale e l'Economist =
consigliava ai suoi lettori: "Procuratevi un paracadute". Dopo che =E8 =
successo ci=F2 che =E8 successo, chi non si fosse procurato un =
paracadute pu=F2 se non altro trovare un colpevole fatto su misura.


      PANICO - L'umanit=E0 intera sta avvertendo i sintomi dell'attacco =
dell'antrace: febbriciattole, mal di testa, quella macchia sulla pelle =
che sembra un livido... Abbiamo tutti paura di aprire la posta, e non =
perch=E9 contenga qualche impagabile cartella delle tasse o bolletta =
della luce, o la fatale notizia che ci dispiace comunicarle che abbiamo =
deciso di prescindere dai suoi servizi. I militari in Ucraina stavano in =
esercitazione quando un missile Sa-5 ha abbattuto un volo civile e =
ucciso 78 persone. E' stato un errore o i missili sono cos=EC =
intelligenti da sapere che ormai i voli civili sono armi nemiche? E =
adesso, i missili intelligenti attaccheranno gli uffici postali?


      ARMI - Una portaerei statunitense, la Nimitz, ha sostato un giorno =
in acque uruguayane. La cosa mi ha molto preoccupato, perch=E9 nel mio =
quartiere c'=E8 un palazzo che ha tutto l'aspetto di una moschea, e con =
questi missili intelligenti non si sa mai. Fortunatamente non =E8 =
successo nulla, o quasi nulla. Un certo numero di politici uruguayani =
sono stati invitati a visitare la portaerei, mortale citt=E0 =
galleggiante, e quasi s'ammazzano: l'aereo che li portava =E8 atterrato =
malamente ed =E8 rimasto con un'ala nell'acqua. Grazie a questa visita, =
abbiamo appreso che questa portaerei =E8 costata 4.500 milioni di =
dollari. Secondo i calcoli dell'Unicef e delle Nazioni unite, con tre =
portaerei come la Nimitz si potrebbero rifornire di cibo e medicine per =
un anno tutti i bambini affamati e ammalati del mondo, che stanno =
morendo a un ritmo di trentaseimila al giorno.


      MANODOPERA - Il terrorismo islamico non =E8 l'unico a possedere =
agenti "in sonno". Ce li ha anche il terrorismo di stato. Uno dei =
protagonisti dei Piano Condor negli anni delle dittature militari in =
Sudamerica, il colonnello uruguayano Manuel Cordero, ha dichiarato che =
la guerra sporca "=E8 l'unica maniera" di combattere il terrorismo, e =
che sono necessari sequestri, torture, omicidi e desaparecidos. Il =
colonnello ha esperienza, e si offre come manodopera. Dice di aver =
sentito i discorsi del presidente Bush, e che la terza guerra mondiale =
che sta annunciando sar=E0 cos=EC. Disgraziatamente, ha sentito bene.


      PRECEDENTI - Come il colonnello, anche l'ambasciatore =E8 uno =
d'esperienza. John Negroponte, rappresentante statunitense all'Onu, =
minaccia di portare la guerra "in altri paesi" e sa quello che dice. =
Qualche anno fa, port=F2 la guerra in Centroamerica. Negroponte =E8 =
stato il padrino del terrorismo dei contras in Nicaragua e dei =
paramilitari in Honduras. Reagan, allora presidente, sosteneva le stesse =
cose che oggi sostengono il presidente Bush e il suo nemico bin Laden: =
vale tutto.


      VITTIME - Questa nuova guerra si fa contro la dittatura talebana o =
contro il popolo che la soffre? Quanti civili saranno assassinati dai =
bombardamenti? Quattro afghani che lavoravano per le Nazioni unite sono =
stati i primi "danni collaterali" di cui si =E8 avuta notizia. Un =
autentico simbolo: si dedicavano a dissotterrare mine. L'Afghanistan =E8 =
il paese pi=F9 minato del mondo. Sotto il suolo ci sono dieci milioni di =
mine pronte per uccidere o mutilare chi le calpesta. Molte sono state =
installate dai russi durante l'invasione, e molte sono state installate =
contro i russi, gentile donazione del governo degli Stati uniti ai =
guerrieri di Allah.L'Afghanistan non ha mai accettato l'accordo =
internazionale che proibisce le mine antipersona. Gli Stati uniti =
nemmeno. E ora carovane di fuggiaschi cercano di scappare, a piedi o a =
dorso d'asino, dai missili che piovono in cielo e dalle mine che =
esplodono a terra.


      STRAPPO - Rigoberta Mench=F9, figlia del popolo maya che =E8 un =
popolo di tessitori, avverte che "la speranza =E8 appesa a un filo". Ed =
=E8 cos=EC: un filo. Nel manicomio globale, tra un signore che si crede =
Maometto e un altro che si crede Buffalo Bill, tra il terrorismo degli =
attentati e il terrorismo della guerra, la violenza lo sta strappando.
      (Copyright Ips/il manifesto)
    =20



La guerra sul treno della crisi petrolifera
INTERVISTA Parla l'esperto Onu Alberto Di Fazio=20
FRANCESCO PICCIONI=20

Qual =E8 il peso del petrolio nel riprodursi ravvicinato di situazioni =
di guerra? Per rispondere bisogna conosconere i dati su disponibilit=E0 =
a livello globale, ritmi di estrazione, nuove scoperte, crescita dei =
consumi, reti di oleodotti, ecc. Siamo andati perci=F2 a sentire il =
prof. Alberto Di Fazio, da sei anni al lavoro col programma dell'Igbp =
(International Geosphere-Biosphere Programme) dell'Onu, responsabile del =
progetto Gaim (Global Analysis, Integration and Modelling), appena =
nominato nella Commissione nazionale di coordinamento con l'Igbp.


I vostri studi hanno elaborato una tesi "forte": ci troviamo in =
prossimit=E0 del picco della produzione di petrolio.=20

A circa 10 anni. Le stime ottimistiche arrivano a 20, le minime a 5. =
Quelle dell'Iea (International Energy Agency), parlano del 2013.=20

Esiste una certa diffidenza verso le visioni "catastrofiste", scottati =
forse dalle previsioni degli anni '70, che davano il petrolio per finito =
nel 2000.=20

Ma non =E8 vero! Beyond the limits prevedeva che verso il 2010-2020 ci =
sarebbero state delle crisi sistemiche provocate dallo sviluppo =
esponenziale congiunto della produzione industriale e della popolazione =
mondiale. E dopo 21 anni, nel '92, le previsioni risultavano confermate =
(si veda il grafico, ndr). Si tratta di un calcolo basato su grandezze =
puramente fisiche ed economiche.=20

Quindi siamo vicini al "massimo della produzione", non =
all'"esaurimento".=20

Quando si scopre un pozzo, lo si trivella, si comincia a pompare, e si =
aumenta la produzione in funzione della domanda, crescente. Prima che =
finisca, per=F2, ci si ferma. Se, per tirar fuori un barile, occorre =
pi=F9 energia di quella che un barile pu=F2 dare, il pozzo chiude. Non =
=E8 un problema economico, ma energetico. Stiamo parlando di un "massimo =
geologico", che viene raggiunto quando la giacenza =E8 circa il 50-55% =
del valore iniziale. Non significa che "non c'=E8 pi=F9 petrolio", ma =
che la produzione non risponde pi=F9 alla domanda.=20

La tecnologia non aiuta?=20

La tecnologia migliora il rendimento della produzione. Oggi si pompa =
pi=F9 rapidamente di prima, e troviamo espedienti tecnologici per andare =
in quella cavit=E0 orizzontale prima irrangiungibile, pompiamo vapore =
acqueo a 900. Ma pi=F9 di quello che c'=E8, non se ne pu=F2 tirar fuori. =
E' matematica. Raggiunto il massimo la produzione comincia a calare.=20

Quel che resta =E8 irrecuperabile?=20

Certo. La giacenza residua dipende dalla conformazione geologica del =
giacimento e varia tra il 20 e il 40%. Il massimo produttivo, invece, lo =
si raggiunge, in media, quando la giacenza =E8 a met=E0.=20

Sono ipotizzabili tecnologie che permettano di ramazzare anche quel =
20-40% considerato irrangiungibile?=20

No. Esistono leggi fisiche: la massa per l'accelerazione di gravit=E0, =
per l'altezza. Pi=F9 vado in profondit=E0, pi=F9 energia ci vuole. =
Dipende dalla legge di gravit=E0, non dalla tecnologia. Questa permette =
di utilizzare una legge fisica a proprio vantaggio, ma solo fino al =
limite della legge naturale. Non =E8 che questa penna possa cadere =
all'ins=F9.=20

Questa =E8 la storia di un singolo pozzo.=20

Quando un pozzo raggiunge lo stato di crisi, il sistema umano va avanti =
lo stesso. Gli americani hanno fatto due guerre mondiali pompando =
petrolio da nuovi pozzi. Ma =E8 arrivato il giorno fatale, nel 1970, in =
cui la somma dei pozzi che chiudevano e quelli che venivano aperti era =
tale da segnare il massimo della produzione Usa. Da allora la loro =
produzione =E8 in discesa. Sono il paese pi=F9 potente e possono =
decidere e imporre certi rapporti all'Arabia saudita, o all'Iraq. Hanno =
sostenuto la propria crescita pompando a casa loro. Ma quando il =
problema del "picco massimo" si ripropone a livello globale, allora non =
c'=E8 pi=F9 nulla da fare. Posso bombardare o corrompere chi voglio, ma =
di petrolio ne esce sempre di meno.=20

Dagli anni '70 cosa =E8 cambiato?=20

L'occidente ha reagito allo shock del '73 sapendo di poter gestire =
soltanto il 20% delle riserve totali. Ma si sono detti: "pompiamo di =
pi=F9". Hanno avuto la fortuna di trovare il petrolio nel mare del Nord, =
anche se a livello globale contava poco. Per l'Inghilterra e la Norvegia =
era una ricchezza, e ha permesso alla Tatcher di distruggere i minatori =
e di non dipendere dall'Opec. Per=F2 nel 2000 hanno raggiunto il picco =
massimo. Ora stanno mantenendo la produzione iniettando vapore, ma pi=F9 =
la tieni alta, pi=F9 presto si raggiunge il rapporto negativo tra =
energia impiegata e quella estratta.=20

E qui succede il patatrac.=20

La parte economicamente e militarmente dominante del mondo non pu=F2 =
sopravvivere a un'economia in stagnazione. Figuriamoci con un'economia =
in contrazione. Ecco perch=E9 a quel punto si manifesta la crisi. Quello =
che i paesi pi=F9 forti possono fare =E8 spostare la propria crisi un =
po' pi=F9 in l=E0. Ad esempio conquistando il Medio oriente e =
monopolizzando il petrolio per le proprie necessit=E0. Ma questo =
significherebbe guerra con tutti.=20

E' uno scenario drastico.=20

Non bisogna far l'errore di credere che questa sia una crisi come le =
altre, dove gli Stati uniti scaricano un po' di bombe sugli altri paesi =
e poi si riparte. Prima potevano pompare petrolio sul proprio =
territorio, costruire navi, aerei e cannoni e andare a fare la guerra =
altrove. Per fare navi e cannoni serve energia, mica si possono fare con =
Internet.=20

Si potrebbe rispolverare il nucleare.=20

Certo, e Bush lo ha gi=E0 proposto. Ma, se si vuole coprire col nucleare =
il 30% del fabbisogno energetico attuale (anzich=E9 il 3%), bisogna =
costruire 5.350 centrali. E scordarsi la crescita economica. In ogni =
caso con il nucleare si pu=F2 far muovere il motore delle portaerei =
(nemmeno di tutte le navi), ma bisogna costruirle, lavorare l'acciaio. =
Le fonderie non vanno a energia elettrica.=20

Con il carbone.=20

S=EC, ma si torna indietro, al ciclo industriale precedente. A quel =
punto va in crisi anche la potenza militare.=20

Negli ultimi 10 anni le riserve globali sono rimaste stabili. E' =
possibile pensare a scoperte di giacimenti che mutino il quadro? Si =
parla del Caspio, di Tengiz, dell'Afghanistan necessario per far passare =
gli oleodotti.=20

Quello del Caspio ammonta a meno del 3% delle riserve mondiali. E' =
rilevante per gli stati che ce l'hanno, e per le compagnie che =
otterranno i diritti di sfruttamento. Ma se ci aspettiamo un picco da =
qui a 10 anni, il Caspio lo sposta di appena tre mesi. Se scoprissimo un =
giacimento pari a tutta l'Arabia saudita, pi=F9 l'Iraq e l'Iran, il =
picco andrebbe a 20 anni.=20

Ed =E8 possibile?=20

Basta vedere la curva delle scoperte petrolifere. Anche qui c'=E8 un =
massimo, raggiunto negli anni '60. La probabilit=E0 cala man mano che si =
va avanti nel tempo. Per ogni barile scoperto, intanto, ne consumiamo =
quattro.=20

Non ci sono regioni ancora "vergini"?=20

Le uniche regioni rimaste, di grande volume, sono a profondit=E0 =
oceaniche. Ma al di sotto dei duemila metri di profondit=E0, a parte i =
problemi di ancoraggio delle piattaforme (sotto i 1.500 metri non ci va =
nessuno), c'=E8 il problema della pressione piezometrica: maggiore =E8 =
la profondit=E0, maggiore =E8 il lavoro che devo fare, pi=F9 energia =
serve. E' un fatto fisico. Per questo nessuno pensa a pozzi sotto 5.000 =
metri d'acqua: =E8 energeticamente sconveniente. E cos=EC al Polo, o =
nell'Antartico. Tutte le terre emerse sono state esplorate, con i =
satelliti o direttamente. Gli Usa hanno speso il 51% in pi=F9 per le =
prospezioni, negli ultimi 20 anni. Ma le scoperte calano. Le =
possibilit=E0 di una scoperta colossale sono insomma minime, e =
cambierebbe poco nel tempo-scala. Altrimenti il governo Usa non avrebbe =
sfiorato la crisi politica per andare a trivellare in Alaska, per un =
giacimento che equivale a otto mesi del loro consumo interno.=20

La guerra non =E8 un diritto=20
Universalmente ripudiato, anche dalla costituzione italiana, il =
conflitto bellico non =E8 l'unico possibile. Se non fosse osteggiato =
proprio dagli Usa, ci sarebbe un tribunale internazionale imparziale, la =
Corte penale permanente sui crimini internazionali. L=EC gli Stati uniti =
si potrebbero appellare contro il terrorismo con autorevolezza e =
ragione, forse con maggiore efficacia=20
LUIGI LOMBARDI VALLAURI=20


Il terrorismo pu=F2 essere definito in molti modi. Uno =E8: uccisione =
indiscriminata di civili inermi per motivi in senso lato "politici".Se =
accettiamo questa definizione, dobbiamo anche accettare le sue =
conseguenze logicamente necessarie. La guerra, guardata =
non-simbolicamente, =E8 comunque sempre una brutale carneficina, un atto =
volontario di cannibalismo intraspecifico collettivo.
Ma quando mira a colpire con operazioni di sterminio, direttamente, le =
popolazioni civili, la guerra =E8 un crimine contro l'umanit=E0 della =
stessa natura del terrorismo, solo molto pi=F9 in grande: basta =
confrontare i numeri delle vittime dei bombardamenti convenzionali e =
atomici dell'ultima guerra mondiale ai numeri delle vittime degli =
attentati terroristici.
Una guerra, internazionale o "interna", che preveda operazioni tali da =
colpire massicciamente le popolazioni inermi sta al terrorismo come la =
grande industria all'artigianato: =E8 terrorismo su scala industriale. =
Anche la guerra militarmente corretta (eserciti contro eserciti, corpi =
speciali contro corpi speciali) =E8 comunque orrenda per violenza e =
crudelt=E0 reciproca dell'uomo sull'uomo. La guerra che produce =
sterminio indiretto, "collaterale", delle popolazioni civili attraverso =
la denutrizione, le epidemie, gli stenti =E8 anch'essa un crimine contro =
l'umanit=E0 della stessa natura del terrorismo.
Nessuna catastrofe naturale =E8 orribile come la guerra, carneficina non =
subita incolpevolmente, ma organizzata volontariamente dall'uomo. Sul =
piano giuridico la guerra =E8 ormai ripudiata, come strumento di offesa =
e di risoluzione di controversie tra stati, dai testi pi=F9 alti del =
diritto positivo nazionale e internazionale, per esempio dalla =
Costituzione italiana (art. 11) e del Patto Onu sui diritti civili e =
politici, che pone un solo limite invalicabile alla libert=E0 di =
manifestazione del pensiero: "Qualsiasi propaganda a favore della guerra =
deve essere vietata dalla legge. Qualsiasi appello all'odio nazionale, =
razziale o religioso che costituisca incitamento alla discriminazione, =
all'ostilit=E0 o alla violenza deve essere vietato dalla legge" (art. =
20).
Queste condanne etiche e giuridiche forse non escludono, in emergenze =
assolutamente estreme, l'ipotesi teorica della cosiddetta "guerra =
giusta". Ma =E8 un'ipotesi astratta e comunque da ricondurre sempre e =
soltanto al concetto di legittima difesa, dove legittima significa: a) =
non attendibile con nessun altro mezzo; b) proporzionata, cio=E8 tale =
che il bene "sperabilmente" ottenuto con la guerra (in termini di vite =
salvate, prosperit=E0, libert=E0) sia almeno pari al male prodotto con i =
massacri e le distruzioni della guerra stessa. Una guerra che abbia =
questi due requisiti =E8 oggi praticamente impensabile: l'inesistenza di =
ogni alternativa alla guerra =E8 smentita dall'esistenza stessa delle =
Nazioni unite e del pi=F9 evoluto diritto internazionale, mentre il =
calcolo delle proporzionalit=E0 =E8 reso come minimo avvento =
dall'imprevedibilit=E0 delle conseguenze a medio-lungo termine di =
attacchi bellici coinvolgenti gli interessi e le credenze di vastissimi =
insiemi umani.
La contromisura legittima e proporzionata a un attacco terroristico non =
pu=F2 quindi essere una guerra. Resta, nell'emergenza e in mancanza di =
strategie culturali e spirituali pi=F9 profonde, il ricorso al diritto =
penale.
Una costante tra le pi=F9 universali dell'incivilimento umano =E8 il =
passaggio dalla vendetta privata al giudizio emanato da un terzo =
imparziale, in un processo che garantisca pari diritti all'accusa e alla =
difesa, fondato su norme comunemente riconosciute e su fatti accertati =
col massimo rigore, volto a colpire solo i diretti responsabili =
dell'atto criminoso e noni loro prossimi per appartenenza familiare, =
etnica, nazionale. Che al giudizio segua una pena, cio=E8 un'inflizione =
di sofferenza o danno al colpevole, =E8 gi=E0 pi=F9 discutibile: pi=F9 =
che un vero successo etico sembra una necessit=E0 in termini di =
prevenzione attraverso la paura, di riaffermazione violenta della =
regola, di tutela dell'ordine pubblico. Il solo vero successo etico =E8 =
il cambiamento della mente del criminale e se mai, a monte, la rimozione =
degli eventuali fattori criminogeni. Ma il giudizio processualmente =
corretto di un terzo imparziale sembra davvero indispensabile.
Le stragi terroristiche di New York e Washington sono, anzitutto, reati =
di gravit=E0 estrema. La competenza a perseguire e giudicare, in =
mancanza di autori materiali sopravvissuti, i complici e i mandanti =
spetta agli Stati uniti, nel cui territorio le stragi sono avvenute. Se =
gli organi inquirenti e giudiziari degli Stati uniti si sottraessero a =
questo compito, verrebbero meno a un loro preciso dovere verso il loro =
paese e verso la comunit=E0 internazionale.
Tuttavia gli attentati hanno, rispetto ai reati comuni, alcune =
caratteristiche anomale. Essi sembrano aver voluto colpire non tanto le =
singole vittime, quanto gli Stati uniti come potenza colpevole di =
asseriti soprusi sul piano della politica internazionale. Sotto questo =
profilo - e solo sotto questo profilo - gli Stati uniti possono essere =
percepiti, oltre che come giudici naturali di un reato comune, anche =
come parte in causa. Ora, =E8 principio universale del diritto che =
nessuno dovrebbe essere giudice in casa propria.
La mia proposta =E8 quindi che gli Stati uniti aggiungano, al lavoro =
doveroso per l'individuazione dei colpevoli, un impegno deciso a =
favorire la costituzione di un tribunale internazionale imparziale, =
davanti al quale l'accusa e la difesa si svolgano con la pubblicit=E0 e =
le garanzie di un regolare processo penale. Spetta all'ingegneria =
internazional-penalistica precisare nei dettagli le vie tecnicamente =
percorribili. Una gi=E0 attualmente aperta =E8 quella di costituire un =
tribunale internazionale ad hoc del tipo di quelli per la ex Jugoslavia =
o per il Ruanda o per il caso Lockerbie. Il mandato dovrebbe essere =
conferito dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni unite, o meglio =
ancora - tempi permettendo - dall'Assemblea generale.
Ma c'=E8 qualcosa di pi=F9 ambizioso, di pi=F9 grande, che andrebbe =
fatto in parallelo. Gli Stati uniti dovrebbero far cadere la loro tenace =
avversione alla Corte penale internazionale, il cui statuto =E8 stato =
approvato (non da loro) a Roma il 17 luglio 1998. La Corte =E8 prevista =
come istituzione permanente, dotata di giurisdizione sulle persone per i =
pi=F9 gravi crimini di rivelanza internazionale. Lo statuto =E8 stato =
sottoscritto dalla maggioranza dei paesi membri delle Nazioni unite, ma =
entrer=E0 in vigore solo una volta raggiunte le sessanta ratifiche. Gli =
Stati uniti potrebbero/dovrebbero ricuperare il tempo perduto, =
sottoscrivendo e ratificando lo statuto il pi=F9 rapidamente possibile. =
La loro ratifica trascinerebbe con s=E9 quella di molti altri stati, =
oggi trattenuti dal timore reverenziale nei confronti del maggiore =
avversario occidentale della Corte.
Compiere questo passo, certamente assai costoso in termini di orgoglio o =
puntiglio nazionale, metterebbe gli Stati uniti, di fronte a tutti i =
paesi del mondo, in una luce morale altissima, favorendo in misura =
considerevole (anche se certo non sufficiente, nel perdurare di tante =
terribili violazioni dei diritti umani, di tante laceranti =
disuguaglianze economiche e ostilit=E0 culturali) la causa suprema della =
pace.

Professore ordinario di filosofia del diritto, Universit=E0 di Firenze. =
Gi=E0 presidente della Societ=E0 italiana di filosofia giuridica e =
politica



La verit=E0 sotto terra=20
"Finch=E9 a Kabul non ci sar=E0 un governo che goda della fiducia degli =
Usa e della nostra compagnia, quell'oleodotto non sar=E0 possibile". =
L'audizione di un petroliere al Congresso americano


Quello che segue =E8 il testo dell'audizione di John J. Maresca davanti =
al sottocomitato per l'Asia e il Pacifico della Camera dei =
rappresentanti Usa, il 12 febbraio del 1998. Maresca =E8 il =
vicepresidente delle relazioni internazionali della Unocal Corporation, =
una delle principali compagnie al mondo per le risorse energetiche e lo =
sviluppo di progetti.




=C9bene tener presente l'importanza delle riserve di gas e di petrolio =
presenti in Asia centrale e il ruolo che queste giocano nel determinare =
la politica Usa. Vorrei concentrarmi su tre questioni. Primo, la =
necessit=E0 di numerose vie di transito in cui far passare gli oleodotti =
e i gasdotti per le riserve di petrolio e di gas presenti dell'Asia =
centrale. Secondo, la necessit=E0 che l'America sostenga gli sforzi =
regionali e internazionali tesi a soluzioni politiche equilibrate e =
durature dei conflitti nella regione, compreso l'Afghanistan. Terzo, il =
bisogno di assistenza strutturata per incoraggiare le riforme economiche =
e lo sviluppo nella regione di un clima appropriato per gli =
investimenti. A questo proposito, noi sosteniamo in modo specifico =
l'annullamento o la rimozione della sezione 907 del Freedom Support Act.
La regione del Caspio contiene enormi riserve di idrocarburi intatte. =
Solo per dare un'idea delle proporzioni, le riserve di gas naturale =
accertate equivalgono a oltre 236mila miliardi di piedi cubici. Le =
riserve petrolifere totali della regione potrebbero ammontare a oltre 60 =
miliardi di barili di petrolio. Alcune stime arrivano fino a 200 =
miliardi di barili. Nel 1995 la regione produceva solo 870.000 barili al =
giorno. Entro il 2010 le compagnie occidentali potrebbero aumentare la =
produzione fino a circa 4,5 milioni di barili al giorno, un aumento di =
oltre il 500% in soli 15 anni. Se questo dovesse accadere, la regione =
rappresenterebbe circa il 5% della produzione totale di petrolio al =
mondo.
C'=E8 tuttavia un grosso problema da risolvere: come portare le vaste =
risorse energetiche della regione ai mercati che ne hanno bisogno. =
L'Asia centrale =E8 isolata. Le sue risorse naturali sono sbarrate, sia =
geograficamente che politicamente. Ciascuno dei paesi del Caucaso e =
dell'Asia centrale vive difficili sfide politiche. Alcuni paesi hanno =
guerre irrisolte e conflitti latenti. Altri hanno sistemi in via di =
trasformazione in cui le leggi e anche i tribunali sono dinamici e =
mutevoli. Inoltre, un importante ostacolo tecnico che noi dell'industria =
petrolifera riscontriamo nel trasporto del greggio =E8 l'infrastruttura =
esistente nella regione per quanto riguarda gli oleodotti.
Essendo stati costruiti durante l'era sovietica, con Mosca come suo =
centro, gli oleodotti della regione tendono a dirigersi a nord e a ovest =
verso la Russia. Non ci sono collegamenti verso il sud e l'est. Ma =
attualmente =E8 improbabile che la Russia possa assorbire altri grossi =
quantitativi di petrolio straniero. Improbabile che nel prossimo =
decennio essa possa diventare un mercato significativo in grado di =
assorbire nuove riserve energetiche. Le manca la capacit=E0 di =
trasportarle ad altri mercati.
Due grossi progetti infrastrutturali stanno cercando di rispondere al =
bisogno di una maggiore capacit=E0 di export. Il primo, sotto l'egida =
del Caspian Pipeline Consortium, prevede la costruzione di un oleodotto =
a ovest del Caspio settentrionale fino al porto russo di Novorossiysk =
nel Mar Nero. Il petrolio viaggerebbe poi con le petroliere attraverso =
il Bosforo fino al Mediterraneo e ai mercati mondiali.
L'altro progetto =E8 sponsorizzato dall'Azerbaijan International =
Operating Company, un consorzio di undici compagnie petrolifere =
straniere tra cui quattro compagnie americane: Unocal, Amoco, Exxon e =
Pennzoil. Questo consorzio considera possibili due vie di transito. Una =
di esse si dirigerebbe a nord e attraverserebbe il Caucaso =
settentrionale fino a Novorossiysk. L'altra attraverserebbe la Georgia =
fino a un terminale di spedizione sul Mar Nero. Questa seconda via =
potrebbe essere estesa a ovest e a sud attraverso la Turchia fino al =
porto di Ceyhan sul Mediterraneo.
Ma anche se entrambi gli oleodotti fossero costruiti, la loro capacit=E0 =
totale non sarebbe sufficiente a trasportare tutto il petrolio che, si =
pensa, la regione produrr=E0 nel futuro. Essi non avrebbero nemmeno la =
capacit=E0 di arrivare ai mercati giusti. Bisogna costruire altri =
oleodotti per l'export.
Noi dell'Unocal riteniamo che il fattore centrale nella progettazione di =
questi oleodotti dovrebbe essere la posizione dei futuri mercati =
energetici che verosimilmente assorbiranno questa nuova produzione. =
L'Europa occidentale, l'Europa centrale e orientale e gli stati ora =
indipendenti dell'ex Unione sovietica sono tutti mercati a crescita =
lenta, in cui la domanda crescer=E0 solo dallo 0,5% all'1,2% all'anno =
nel periodo 1995-2010.
L'Asia =E8 tutto un altro discorso. Il suo bisogno di consumo energetico =
crescer=E0 rapidamente. Prima della recente turbolenza nelle economie =
dell'Asia orientale, noi dell'Unocal avevamo previsto che la domanda di =
petrolio in questa regione si sarebbe quasi raddoppiata entro il 2010. =
Sebbene l'aumento a breve termine della domanda probabilmente non =
rispetter=E0 queste previsioni, noi riteniamo valide le nostre stime a =
lungo termine.
Devo osservare che =E8 nell'interesse di tutti che vi siano forniture =
adeguate per le crescenti richieste energetiche dell'Asia. Se i bisogni =
energetici dell'Asia non saranno soddisfatti, essi opereranno una =
pressione su tutti i mercati mondiali, facendo salire i prezzi =
dappertutto.
La questione chiave =E8 dunque come le risorse energetiche dell'Asia =
centrale possano essere rese disponibili per i vicini mercati asiatici. =
Ci sono due soluzioni possibili, con parecchie varianti. Un'opzione =E8 =
dirigersi a est attraversando la Cina, ma questo significherebbe =
costruire un oleodotto di oltre 3.000 chilometri solo per raggiungere la =
Cina centrale. Inoltre, servirebbe una bretella di 2.000 chilometri per =
raggiungere i principali centri abitati lungo la costa. La questione =
dunque =E8 quanto coster=E0 trasportare il greggio attraverso questo =
oleodotto, e quale sarebbe il netback che andrebbe ai produttori. Per =
quelli che non hanno familiarit=E0 con la terminologia, il netback =E8 =
il prezzo che il produttore riceve per il suo gas o il suo petrolio alla =
bocca del pozzo dopo che tutti i costi di trasporto sono stati dedotti. =
Perci=F2 =E8 il prezzo che egli riceve per il petrolio alla bocca del =
pozzo.
La seconda opzione =E8 costruire un oleodotto diretto a sud, che vada =
dall'Asia centrale all'Oceano Indiano. Un itinerario ovvio verso sud =
attraverserebbe l'Iran, ma questo =E8 precluso alle compagnie americane =
a causa delle sanzioni. L'unico altro itinerario possibile =E8 =
attraverso l'Afghanistan, e ha naturalmente anch'esso i suoi rischi. Il =
paese =E8 coinvolto in aspri scontri da quasi due decenni, ed =E8 ancora =
diviso dalla guerra civile. Fin dall'inizio abbiamo messo in chiaro che =
la costruzione dell'oleodotto attraverso l'Afghanistan che abbiamo =
proposto non potr=E0 cominciare finch=E9 non si sar=E0 insediato un =
governo riconosciuto che goda della fiducia dei governi, dei =
finanziatori e della nostra compagnia.
Abbiamo lavorato in stretta collaborazione con l'Universit=E0 del =
Nebraska a Omaha allo sviluppo di un programma di formazione per =
l'Afghanistan che sar=E0 aperto a uomini e donne, e che operer=E0 in =
entrambe le parti del paese, il nord e il sud.
La Unocal ha in mente un oleodotto che diventerebbe parte di un sistema =
regionale che raccoglier=E0 il petrolio dagli oleodotti esistenti in =
Turkmenistan, Uzbekistan, Kazakhstan e Russia. L'oleodotto lungo 1.040 =
miglia si estenderebbe a sud attraverso l'Afghanistan fino a un terminal =
per l'export che verrebbe costruito sulla costa del Pakistan. Questo =
oleodotto dal diametro di 42 pollici (poco pi=F9 di un metro, ndt) =
avr=E0 una capacit=E0 di trasporto di un milione di barili di greggio al =
giorno. Il costo stimato del progetto, che =E8 simile per ampiezza =
all'oleodotto trans-Alaska, =E8 di circa 2,5 miliardi di dollari.
Data l'abbondanza delle riserve di gas naturale in Asia centrale, il =
nostro obiettivo =E8 collegare le risorse di gas con i pi=F9 vicini =
mercati in grado di assorbirle. Questo =E8 basilare per la fattibilit=E0 =
commerciale di qualunque progetto sul gas. Ma anche questi progetti =
presentano difficolt=E0 geopolitiche. La Unocal e la compagnia turca Koc =
Holding sono interessate a portare forniture competitive di gas alla =
Turchia. Il prospettato gasdotto Eurasia trasporterebbe il gas dal =
Turkmenistan direttamente all'altra parte del Mar Caspio attraverso =
l'Azerbaijan e la Georgia fino in Turchia. Naturalmente la demarcazione =
del Caspio rimane una questione aperta.
Lo scorso ottobre =E8 stato creato il Central Asia Gas Pipeline =
Consortium, chiamato CentGas, e in cui la Unocal ha una cointeressenza, =
per sviluppare un gasdotto che collegher=E0 il grande giacimento di gas =
di Dauletabad in Turkmenistan con i mercati in Pakistan e forse in =
India. Il prospettato gasdotto lungo 790 miglia aprir=E0 nuovi mercati =
per questo gas, viaggiando dal Turkmenistan attraverso l'Afghanistan =
fino a Multan in Pakistan. Il prolungamento proposto porterebbe il gas =
fino a New Delhi, dove si collegherebbe a un gasdotto esistente. Per =
quanto riguarda il proposto oleodotto in Asia centrale, CentGas non =
pu=F2 cominciare la costruzione finch=E9 non si sar=E0 insediato un =
governo afghano riconosciuto internazionalmente.
L'Asia centrale e la regione del Caspio =E8 benedetta da riserve =
abbondanti di petrolio e gas che possono migliorare la vita dei suoi =
abitanti, e fornire energia per la crescita sia all'Europa che all'Asia. =
Anche l'impatto di queste risorse sugli interessi commerciali e sulla =
politica estera degli Stati Uniti =E8 significativo. Senza una =
risoluzione pacifica dei conflitti nella regione, difficilmente saranno =
costruiti oleodotti e gasdotti attraverso le frontiere. Noi chiediamo =
all'Amministrazione e al Congresso di sostenere con forza il processo di =
pace in Afghanistan condotto dagli Stati Uniti. Il governo Usa dovrebbe =
usare la sua influenza per contribuire a trovare delle soluzioni per =
tutti i conflitti nella regione.
L'assistenza Usa nello sviluppare queste nuove economie sar=E0 cruciale =
per il successo degli affari. Noi incoraggiamo anche forti programmi di =
assistenza tecnica in tutta la regione. In particolare, chiediamo =
l'annullamento o la rimozione della sezione 907 del Freedom Support Act. =
Questa sezione restringe ingiustamente l'assistenza del governo Usa al =
governo dell'Azerbaijan e limita l'influenza Usa nella regione.
Sviluppare itinerari per l'export a costi competitivi per le risorse =
dell'Asia centrale =E8 un compito formidabile, ma non impossibile. La =
Unocal e altre compagnie americane similari sono pienamente preparate a =
intraprendere il compito e a riportare ancora una volta l'Asia centrale =
al centro dei traffici come era in passato.
Traduzione di Marina Impallomeni=20


G8, il "calciatore" pagher=E0
La querela inchioda Perugini (Digos), che a Genova prese a calci un =
ragazzino=20
ALESSANDRO MANTOVANI=20


Alessandro Perugini, vicecapo della Digos genovese, non la passer=E0 =
liscia. Quei calcioni sferrati a sangue freddo, senza motivo apparente, =
sul viso di un manifestante quindicenne fermato dai celerini davanti =
alla questura, rischia di pagarli. La querela della famiglia =E8 =
arrivata e, a quanto si =E8 appreso in procura, era l'ultimo tassello =
che mancava. Come =E8 noto, Perugini =E8 l'unico poliziotto iscritto fra =
gli indagati per le violenze commesse in piazza. L'unico che le =
telecamere hanno sorpreso a volto scoperto, tra il 20 e il 21 luglio a =
Genova, mentre partecipava ai pestaggi. Gli altri poliziotti indagati =
sono quelli della "perquisizione" alla scuola Diaz.
Quelle immagini hanno fatto il giro del mondo. Il giovane no-global =
accerchiato dagli agenti davanti alla questura e riempito di =
manganellate. Poi l'arrivo dei due funzionari e Perugini, in jeans e =
maglietta gialla, che lo colpisce ancora. Un calcio a vuoto, poi un =
altro. E il ragazzino ne esce con un occhio tumefatto, irriconoscibile. =
Ci vorranno due punti in testa e due sotto l'occhio, oltre 40 giorni di =
prognosi complessiva. Il quindicenne, che vive a Ostia, quell'occhio non =
l'ha ancora recuperato del tutto.
Perugini non =E8 l'ultimo dei celerinini. E' un uomo del Sap, il =
sindacato di polizia vicino alla destra, ed =E8 il vicecapo della Digos =
genovese. E' uno che, a quanto si dice, "in questura fa il bello e il =
cattivo tempo". Ma quella "disavventura", finora, non gli =E8 costata =
granch=E9. Certo, la stampa ha accostato il suo nome ad accuse =
gravissime, infamanti. Certo, l'hanno mandato a Roma per un paio di =
mesi. Ma non era mica un provvedimento disciplinare - spiegavano al =
Viminale - era per motivi di sicurezza: per il suo bene insomma. Si =
parla da tempo di un trasferimento d'ufficio di Perugini a Savona o ad =
Alessandria, ma per il momento l'hanno rispedito a Genova. E sempre per =
il suo bene gli hanno dato anche tre uomini di scorta. Non si sa mai, ci =
mancherebbe.
Perugini aspettava il 21 ottobre, termine ultimo per la querela, con la =
speranza di un'archiviazione che sarebbe stata quasi inevitabile. I pm =
genovesi non sembravano convinti di poter procedere d'ufficio. Ora, =
per=F2, la querela =E8 arrivata e non si parla solo di calci e =
manganellate: i pm dovranno valutare anche l'ipotesi del falso. Quel =
quindicenne, infatti, fu arrestato con l'accusa di aver lanciato sassi =
contro gli agenti e di aver resistito all'arresto, come si legge nel =
verbale. Ma i filmati di Italia 1 e Indymedia proverebbero il contrario: =
il ragazzo stava camminando tranquillamente quando venne fermato. E' =
capitato a molti altri, a centinaia di persone. Persino il dipartimento =
di Ps, con il rapporto dell'ispettore Lorenzo Cernetig, ha individuato =
tredici casi di violenze gratuite in piazza, equamente ripartiti tra =
polizia, carabinieri e finanzieri. Solo che gli agenti avevano sempre il =
fazzoletto sul viso. Quello con i jeans e la maglietta gialla, invece, =
lo riconoscono tutti.






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  <TBODY>
  <TR>
    <TD width=3D393>
      <DIV><FONT face=3DArial size=3D2>1 articolo sulla =
manifestazione</FONT></DIV>
      <DIV><FONT size=3D2>4 sulla guerra (proprio =
interessanti)</FONT></DIV>
      <DIV><FONT size=3D2>1 sul G8</FONT></DIV>
      <DIV>&nbsp;</DIV>
      <DIV>&nbsp;</DIV>
      <DIV><FONT face=3DArial size=3D1>mercoled=EC 17 ottobre =
2001</FONT></DIV></TD>
    <TD width=3D164>&nbsp;</TD></TR>
  <TR>
    <TD vAlign=3Dtop width=3D393>
      <DIV><!-- INIZIO ll202a  --><FONT color=3D#000000 face=3DArial=20
      size=3D2><STRONG>CONTROMANIFESTAZIONE<BR></STRONG></FONT><FONT =
color=3D#000000=20
      face=3DArial size=3D5><STRONG>Tante iniziative di =
protesta<BR>contro il raduno=20
      al Foro Boario<BR></STRONG></FONT><FONT color=3D#000000 =
face=3DArial=20
      size=3D2><STRONG></STRONG></FONT><FONT color=3D#000000 =
face=3DArial=20
      size=3D2><STRONG></STRONG></FONT><FONT color=3D#000000 =
face=3DArial=20
      size=3D1><BR>di Giulio Sensi<BR></FONT><FONT color=3D#000000 =
face=3DArial=20
      size=3D2><BR>LUCCA. Numerose adesioni alle iniziative cittadine =
organizzate=20
      per manifestare contro i bombardamenti americani all'Afghanistan e =
contro=20
      il primo raduno regionale dell'organizzazione politica Forza Nuova =


      previsto per sabato 20 al Foro Boario di Lucca.<BR>Una =
manifestazione per=20
      la cui valutazione di legittimit=E0 costituzionale il sindaco =
Pietro Fazzi=20
      ha rivolto un appello al presidente della Repubblica Carlo Azeglio =
Ciampi.=20
      L'appello rivolto da alcune organizzazioni lucchesi come il =
coordinamento=20
      =ABUn altro mondo =E8 possibile=BB (Rete di Lilliput, =
Lavorosociet=E0-cambiare=20
      rotta Area Cgil, Arci, Rifondazione comunista, Ambiente e Futuro, =
singoli=20
      cittadini), assemblea spazi autogestiti, Cobas, Comitato lucchese =
contro=20
      la guerra, Confederazione dei Comunisti, Giovani comunisti, ha =
visto=20
      l'adesione e la volont=E0 di partecipazione di altre sigle da =
tutta la=20
      regione. Sinistra giovanile di Lucca, Anpi di Lucca, Istituto =
storico=20
      della Resistenza e dell'et=E0 contemporanea in provincia di Lucca, =


      Collettivi studenteschi di Pisa, Centro sociale =ABCecco =
Rivolta=BB di=20
      Firenze, Associazione marocco-insieme, Associazione senegalesi di =
Lucca,=20
      Centro sociale =ABTempi moderni=BB di Camaiore, Giovani comunisti =
della=20
      Versilia, Fiom Cgil di Lucca, Coordinamento lavoratori immigrati =
Cgil=20
      Lucca, Comitato onoranze ai martiri di S.Anna di Stazzema, =
Associazione=20
      martiri S.Anna di Stazzema, Comitato regionale Rifondazione =
comunista,=20
      Giovani comunisti della Toscana, Partito dei Comunisti italiani di =
Lucca,=20
      Arci regionale, Casa della pace di Lucca hanno sottoscritto il =
documento=20
      di lancio della giornata di contromanifestazioni nei confronti di =
Forza=20
      Nuova e mobiliteranno i propri aderenti per raggiungere la=20
      citt=E0.<BR>=ABOccorre mobilitarci per fermare subito ogni atto di =
guerra -=20
      affermano le realt=E0 organizzatrici della manifestazione - e =
riteniamo=20
      inaccettabile il coinvolgimento del nostro paese deciso dal =
governo con=20
      un'ampia maggioranza parlamentare e con il sostanziale consenso di =
buona=20
      parte dell'opposizione=BB.<BR>=ABA Lucca, mentre rimangono =
insoluti tanti=20
      problemi di accoglienza, di case e spazi sociali per immigrati e =
italiani,=20
      si continua a dare spazio alle iniziative dell'organizzazione di =
estrema=20
      destra Forza Nuova come quella prevista per sabato 20 ottobre. Per =
tutti=20
      questi motivi occorre una mobilitazione eccezionale, democratica e =
di=20
      massa=BB.<BR>La manifestazione avr=E0 luogo sabato dalle 16 in =
Piazza S.=20
      Michele e consister=E0 in un corteo per le vie del centro durante =
il=20
      pomeriggio e in concerti, video e letture poetico - pacifiste alle =
21=20
      nella palestra del liceo scientifico Vallisneri di S. =
Anna.<BR>Fino ad ora=20
      le realt=E0 promotrici delle mobilitazioni non hanno espresso =
volont=E0 di=20
      azioni dirette verso il Foro Boario, luogo che ospiter=E0, a meno =
di=20
      pronunciamenti negativi del Presidente della Repubblica, =
l'iniziativa=20
      dell'organizzazione di Forza Nuova.<BR><BR></FONT>
      <HR>
      </DIV>
      <DIV>&nbsp;</DIV>
      <DIV>&nbsp;</DIV>
      <DIV><FONT size=3D2><SPAN class=3Docchiello><FONT=20
      size=3D2>SIMBOLI</FONT></SPAN><BR><SPAN class=3Dtitolo3><FONT =
size=3D5>Nove=20
      notizie </FONT></SPAN><BR><SPAN class=3Dfirma><FONT =
size=3D2></TXFC>EDUARDO=20
      GALEANO </FONT></SPAN><BR></TXT><SPAN class=3Dtesto1>
      <P><FONT size=3D2></FONT></SPAN><BR></ACM><SPAN class=3Dtesto1>
      <P><FONT size=3D2>A<B>FFARI</B> - "Sar=E0 una guerra lunga", ha =
annunciato il=20
      presidente del pianeta. Brutta notizia per i civili che stanno =
morendo e=20
      moriranno, eccellente per i fabbricanti di armi. Non importa che =
le guerre=20
      siano efficaci, conta che siano lucrose. Dall'11 settembre le =
azioni di=20
      General Dynamics, Lockheed, Northrop Grumman, Raytheon e altre =
imprese=20
      dell'industria bellica sono ascese in linea retta a Wall Street. =
La borsa=20
      le adora. Come =E8 gi=E0 accaduto durante i bombardamenti =
dell'Iraq e della=20
      Jugoslavia, la televisione mostra raramente le vittime: =E8 troppo =
occupata=20
      a esibire in passerella i nuovi modelli d'arma. Nell'era del =
mercato la=20
      guerra non =E8 una tragedia, ma una fiera campionaria =
internazionale. La=20
      guerra =E8 necessaria ai fabbricanti di armi come l'inverno ai =
fabbricanti=20
      di cappotti.<BR><BR><B>HOLLYWOOD</B> - La realt=E0 imita il =
cinema: tutto=20
      esplode, i bambini trovano missiletti come quelli del film =
"Atlantis"=20
      dentro il loro happy meal di McDonald's, e ogni volta =E8 pi=F9 =
difficile=20
      distinguere il sangue dal ketchup. Ora il Pentagono ha scritturato =
alcuni=20
      sceneggiatori e esperti di effetti speciali perch=E9 =
contribuiscano a=20
      prevedere i prossimi obiettivi terroristi, immaginando anche la =
maniera di=20
      difendersi. Secondo "Variety", tra gli ingaggiati c'=E8 lo =
sceneggiatore di=20
      "Die hard".<BR><BR><B>GUARDAROBA</B> - In una delle sue immagini =
pi=F9=20
      diffuse, il "duro a morire" Osama bin Laden porta il turbante ma =
indossa=20
      il giaccone di fatica dell'esercito degli Stati uniti e al suo =
polso=20
      scintilla un cronografo Timex, made in Usa. Lui stesso =E8 made in =
Usa, come=20
      la maggior parte dei fondamentalisti islamici che la Cia ha =
reclutato e=20
      armato, in quaranta paesi diversi, contro il comunismo ateo in=20
      Afghanistan. Quando gli Stati uniti celebrarono la vittoria in =
quella=20
      guerra, la presidente del Pakistan Benazir Bhutto avvert=EC =
inutilmente Bush=20
      senior: "Avete creato un mostro, come il dottor Frankenstein". Ed =
=E8 stato=20
      provato, una volta di pi=F9, che i corvi strappano gli occhi a chi =
li=20
      alleva. Per=F2 lo sponsor continua a utilizzarli. Adesso i =
fanatici servono=20
      da alibi di ferro per muovere guerra a chi gli pare e come gli =
pare, per=20
      consolidare il proprio dominio universale. E anche per fornire =
spiegazioni=20
      indiscutibili. Durante il mese di settembre le imprese =
statunitensi hanno=20
      messo in mezzo alla strada duecentomila lavoratori: "Chiamiamolo =
il conto=20
      di bin Laden", ha sentenziato la ministra del lavoro Elaine Chao. =
Un paio=20
      di settimane prima che le torri crollassero, stava crollando =
l'economia=20
      mondiale e l'Economist consigliava ai suoi lettori: "Procuratevi =
un=20
      paracadute". Dopo che =E8 successo ci=F2 che =E8 successo, chi non =
si fosse=20
      procurato un paracadute pu=F2 se non altro trovare un colpevole =
fatto su=20
      misura.<BR><BR><B>PANICO</B> - L'umanit=E0 intera sta avvertendo i =
sintomi=20
      dell'attacco dell'antrace: febbriciattole, mal di testa, quella =
macchia=20
      sulla pelle che sembra un livido... Abbiamo tutti paura di aprire =
la=20
      posta, e non perch=E9 contenga qualche impagabile cartella delle =
tasse o=20
      bolletta della luce, o la fatale notizia che ci dispiace =
comunicarle che=20
      abbiamo deciso di prescindere dai suoi servizi. I militari in =
Ucraina=20
      stavano in esercitazione quando un missile Sa-5 ha abbattuto un =
volo=20
      civile e ucciso 78 persone. E' stato un errore o i missili sono =
cos=EC=20
      intelligenti da sapere che ormai i voli civili sono armi nemiche? =
E=20
      adesso, i missili intelligenti attaccheranno gli uffici=20
      postali?<BR><BR><B>ARMI</B> - Una portaerei statunitense, la =
Nimitz, ha=20
      sostato un giorno in acque uruguayane. La cosa mi ha molto =
preoccupato,=20
      perch=E9 nel mio quartiere c'=E8 un palazzo che ha tutto l'aspetto =
di una=20
      moschea, e con questi missili intelligenti non si sa mai. =
Fortunatamente=20
      non =E8 successo nulla, o quasi nulla. Un certo numero di politici =


      uruguayani sono stati invitati a visitare la portaerei, mortale =
citt=E0=20
      galleggiante, e quasi s'ammazzano: l'aereo che li portava =E8 =
atterrato=20
      malamente ed =E8 rimasto con un'ala nell'acqua. Grazie a questa =
visita,=20
      abbiamo appreso che questa portaerei =E8 costata 4.500 milioni di =
dollari.=20
      Secondo i calcoli dell'Unicef e delle Nazioni unite, con tre =
portaerei=20
      come la Nimitz si potrebbero rifornire di cibo e medicine per un =
anno=20
      tutti i bambini affamati e ammalati del mondo, che stanno morendo =
a un=20
      ritmo di trentaseimila al giorno.<BR><BR><B>MANODOPERA</B> - Il =
terrorismo=20
      islamico non =E8 l'unico a possedere agenti "in sonno". Ce li ha =
anche il=20
      terrorismo di stato. Uno dei protagonisti dei Piano Condor negli =
anni=20
      delle dittature militari in Sudamerica, il colonnello uruguayano =
Manuel=20
      Cordero, ha dichiarato che la guerra sporca "=E8 l'unica maniera" =
di=20
      combattere il terrorismo, e che sono necessari sequestri, torture, =
omicidi=20
      e desaparecidos. Il colonnello ha esperienza, e si offre come =
manodopera.=20
      Dice di aver sentito i discorsi del presidente Bush, e che la =
terza guerra=20
      mondiale che sta annunciando sar=E0 cos=EC. Disgraziatamente, ha =
sentito=20
      bene.<BR><BR><B>PRECEDENTI</B> - Come il colonnello, anche =
l'ambasciatore=20
      =E8 uno d'esperienza. John Negroponte, rappresentante statunitense =
all'Onu,=20
      minaccia di portare la guerra "in altri paesi" e sa quello che =
dice.=20
      Qualche anno fa, port=F2 la guerra in Centroamerica. Negroponte =
=E8 stato il=20
      padrino del terrorismo dei contras in Nicaragua e dei paramilitari =
in=20
      Honduras. Reagan, allora presidente, sosteneva le stesse cose che =
oggi=20
      sostengono il presidente Bush e il suo nemico bin Laden: vale=20
      tutto.<BR><BR><B>VITTIME</B> - Questa nuova guerra si fa contro la =


      dittatura talebana o contro il popolo che la soffre? Quanti civili =
saranno=20
      assassinati dai bombardamenti? Quattro afghani che lavoravano per =
le=20
      Nazioni unite sono stati i primi "danni collaterali" di cui si =E8 =
avuta=20
      notizia. Un autentico simbolo: si dedicavano a dissotterrare mine. =


      L'Afghanistan =E8 il paese pi=F9 minato del mondo. Sotto il suolo =
ci sono=20
      dieci milioni di mine pronte per uccidere o mutilare chi le =
calpesta.=20
      Molte sono state installate dai russi durante l'invasione, e molte =
sono=20
      state installate contro i russi, gentile donazione del governo =
degli Stati=20
      uniti ai guerrieri di Allah.L'Afghanistan non ha mai accettato =
l'accordo=20
      internazionale che proibisce le mine antipersona. Gli Stati uniti =
nemmeno.=20
      E ora carovane di fuggiaschi cercano di scappare, a piedi o a =
dorso=20
      d'asino, dai missili che piovono in cielo e dalle mine che =
esplodono a=20
      terra.<BR><BR><B>STRAPPO</B> - Rigoberta Mench=F9, figlia del =
popolo maya=20
      che =E8 un popolo di tessitori, avverte che "la speranza =E8 =
appesa a un=20
      filo". Ed =E8 cos=EC: un filo. Nel manicomio globale, tra un =
signore che si=20
      crede Maometto e un altro che si crede Buffalo Bill, tra il =
terrorismo=20
      degli attentati e il terrorismo della guerra, la violenza lo sta=20
      strappando.<BR><I>(Copyright Ips/il=20
      =
manifesto)</I></FONT></SPAN></FONT></P></DIV></TD></TR></TBODY></TABLE>
<DIV>&nbsp;</DIV>
<DIV><SPAN class=3Dtitolo3><FONT size=3D5>La guerra sul treno della =
crisi=20
petrolifera</FONT></SPAN><BR><SPAN class=3Dsommario><FONT =
size=3D2>INTERVISTA Parla=20
l'esperto Onu Alberto Di Fazio </FONT></SPAN><BR><SPAN =
class=3Dfirma><FONT=20
size=3D2></TXF>FRANCESCO PICCIONI </FONT></SPAN><BR></TXT><SPAN =
class=3Dtesto1>
<P><FONT size=3D2>Qual =E8 il peso del petrolio nel riprodursi =
ravvicinato di=20
situazioni di guerra? Per rispondere bisogna conosconere i dati su =
disponibilit=E0=20
a livello globale, ritmi di estrazione, nuove scoperte, crescita dei =
consumi,=20
reti di oleodotti, ecc. Siamo andati perci=F2 a sentire il prof. Alberto =
Di Fazio,=20
da sei anni al lavoro col programma dell'Igbp (International =
Geosphere-Biosphere=20
Programme) dell'Onu, responsabile del progetto Gaim (Global Analysis,=20
Integration and Modelling), appena nominato nella Commissione nazionale =
di=20
coordinamento con l'Igbp.<BR></INT>
<P>I vostri studi hanno elaborato una tesi "forte": ci troviamo in =
prossimit=E0=20
del picco della produzione di petrolio.=20
<P>A circa 10 anni. Le stime ottimistiche arrivano a 20, le minime a 5. =
Quelle=20
dell'Iea (International Energy Agency), parlano del 2013.=20
<P>Esiste una certa diffidenza verso le visioni "catastrofiste", =
scottati forse=20
dalle previsioni degli anni '70, che davano il petrolio per finito nel =
2000.=20
<P>Ma non =E8 vero! <I>Beyond the limits</I> prevedeva che verso il =
2010-2020 ci=20
sarebbero state delle crisi sistemiche provocate dallo sviluppo =
esponenziale=20
congiunto della produzione industriale e della popolazione mondiale. E =
dopo 21=20
anni, nel '92, le previsioni risultavano confermate (si veda il grafico, =


<I>ndr</I>). Si tratta di un calcolo basato su grandezze puramente =
fisiche ed=20
economiche.=20
<P>Quindi siamo vicini al "massimo della produzione", non =
all'"esaurimento".=20
<P>Quando si scopre un pozzo, lo si trivella, si comincia a pompare, e =
si=20
aumenta la produzione in funzione della domanda, crescente. Prima che =
finisca,=20
per=F2, ci si ferma. Se, per tirar fuori un barile, occorre pi=F9 =
energia di quella=20
che un barile pu=F2 dare, il pozzo chiude. Non =E8 un problema =
economico, ma=20
energetico. Stiamo parlando di un "massimo geologico", che viene =
raggiunto=20
quando la giacenza =E8 circa il 50-55% del valore iniziale. Non =
significa che "non=20
c'=E8 pi=F9 petrolio", ma che la produzione non risponde pi=F9 alla =
domanda.=20
<P>La tecnologia non aiuta?=20
<P>La tecnologia migliora il rendimento della produzione. Oggi si pompa =
pi=F9=20
rapidamente di prima, e troviamo espedienti tecnologici per andare in =
quella=20
cavit=E0 orizzontale prima irrangiungibile, pompiamo vapore acqueo a =
900. Ma pi=F9=20
di quello che c'=E8, non se ne pu=F2 tirar fuori. E' matematica. =
Raggiunto il=20
massimo la produzione comincia a calare.=20
<P>Quel che resta =E8 irrecuperabile?=20
<P>Certo. La giacenza residua dipende dalla conformazione geologica del=20
giacimento e varia tra il 20 e il 40%. Il massimo produttivo, invece, lo =
si=20
raggiunge, in media, quando la giacenza =E8 a met=E0.=20
<P>Sono ipotizzabili tecnologie che permettano di ramazzare anche quel =
20-40%=20
considerato irrangiungibile?=20
<P>No. Esistono leggi fisiche: la massa per l'accelerazione di =
gravit=E0, per=20
l'altezza. Pi=F9 vado in profondit=E0, pi=F9 energia ci vuole. Dipende =
dalla legge di=20
gravit=E0, non dalla tecnologia. Questa permette di utilizzare una legge =
fisica a=20
proprio vantaggio, ma solo fino al limite della legge naturale. Non =E8 =
che questa=20
penna possa cadere all'ins=F9.=20
<P>Questa =E8 la storia di un singolo pozzo.=20
<P>Quando un pozzo raggiunge lo stato di crisi, il sistema umano va =
avanti lo=20
stesso. Gli americani hanno fatto due guerre mondiali pompando petrolio =
da nuovi=20
pozzi. Ma =E8 arrivato il giorno fatale, nel 1970, in cui la somma dei =
pozzi che=20
chiudevano e quelli che venivano aperti era tale da segnare il massimo =
della=20
produzione Usa. Da allora la loro produzione =E8 in discesa. Sono il =
paese pi=F9=20
potente e possono decidere e imporre certi rapporti all'Arabia saudita, =
o=20
all'Iraq. Hanno sostenuto la propria crescita pompando a casa loro. Ma =
quando il=20
problema del "picco massimo" si ripropone a livello globale, allora non =
c'=E8 pi=F9=20
nulla da fare. Posso bombardare o corrompere chi voglio, ma di petrolio =
ne esce=20
sempre di meno.=20
<P>Dagli anni '70 cosa =E8 cambiato?=20
<P>L'occidente ha reagito allo shock del '73 sapendo di poter gestire =
soltanto=20
il 20% delle riserve totali. Ma si sono detti: "pompiamo di pi=F9". =
Hanno avuto la=20
fortuna di trovare il petrolio nel mare del Nord, anche se a livello =
globale=20
contava poco. Per l'Inghilterra e la Norvegia era una ricchezza, e ha =
permesso=20
alla Tatcher di distruggere i minatori e di non dipendere dall'Opec. =
Per=F2 nel=20
2000 hanno raggiunto il picco massimo. Ora stanno mantenendo la =
produzione=20
iniettando vapore, ma pi=F9 la tieni alta, pi=F9 presto si raggiunge il =
rapporto=20
negativo tra energia impiegata e quella estratta.=20
<P>E qui succede il patatrac.=20
<P>La parte economicamente e militarmente dominante del mondo non pu=F2=20
sopravvivere a un'economia in stagnazione. Figuriamoci con un'economia =
in=20
contrazione. Ecco perch=E9 a quel punto si manifesta la crisi. Quello =
che i paesi=20
pi=F9 forti possono fare =E8 spostare la <I>propria</I> crisi un po' =
pi=F9 in l=E0. Ad=20
esempio conquistando il Medio oriente e monopolizzando il petrolio per =
le=20
proprie necessit=E0. Ma questo significherebbe guerra con tutti.=20
<P>E' uno scenario drastico.=20
<P>Non bisogna far l'errore di credere che questa sia una crisi come le =
altre,=20
dove gli Stati uniti scaricano un po' di bombe sugli altri paesi e poi =
si=20
riparte. Prima potevano pompare petrolio sul proprio territorio, =
costruire navi,=20
aerei e cannoni e andare a fare la guerra altrove. Per fare navi e =
cannoni serve=20
energia, mica si possono fare con Internet.=20
<P>Si potrebbe rispolverare il nucleare.=20
<P>Certo, e Bush lo ha gi=E0 proposto. Ma, se si vuole coprire col =
nucleare il 30%=20
del fabbisogno energetico attuale (anzich=E9 il 3%), bisogna costruire =
5.350=20
centrali. E scordarsi la crescita economica. In ogni caso con il =
nucleare si pu=F2=20
far muovere il motore delle portaerei (nemmeno di tutte le navi), ma =
bisogna=20
costruirle, lavorare l'acciaio. Le fonderie non vanno a energia =
elettrica.=20
<P>Con il carbone.=20
<P>S=EC, ma si torna indietro, al ciclo industriale precedente. A quel =
punto va in=20
crisi anche la potenza militare.=20
<P>Negli ultimi 10 anni le riserve globali sono rimaste stabili. E' =
possibile=20
pensare a scoperte di giacimenti che mutino il quadro? Si parla del =
Caspio, di=20
Tengiz, dell'Afghanistan necessario per far passare gli oleodotti.=20
<P>Quello del Caspio ammonta a meno del 3% delle riserve mondiali. E' =
rilevante=20
per gli stati che ce l'hanno, e per le compagnie che otterranno i =
diritti di=20
sfruttamento. Ma se ci aspettiamo un picco da qui a 10 anni, il Caspio =
lo sposta=20
di appena tre mesi. Se scoprissimo un giacimento pari a tutta l'Arabia =
saudita,=20
pi=F9 l'Iraq e l'Iran, il picco andrebbe a 20 anni.=20
<P>Ed =E8 possibile?=20
<P>Basta vedere la curva delle scoperte petrolifere. Anche qui c'=E8 un =
massimo,=20
raggiunto negli anni '60. La probabilit=E0 cala man mano che si va =
avanti nel=20
tempo. Per ogni barile scoperto, intanto, ne consumiamo quattro.=20
<P>Non ci sono regioni ancora "vergini"?=20
<P>Le uniche regioni rimaste, di grande volume, sono a profondit=E0 =
oceaniche. Ma=20
al di sotto dei duemila metri di profondit=E0, a parte i problemi di =
ancoraggio=20
delle piattaforme (sotto i 1.500 metri non ci va nessuno), c'=E8 il =
problema della=20
pressione piezometrica: maggiore =E8 la profondit=E0, maggiore =E8 il =
lavoro che devo=20
fare, pi=F9 energia serve. E' un fatto fisico. Per questo nessuno pensa =
a pozzi=20
sotto 5.000 metri d'acqua: =E8 <I>energeticamente </I>sconveniente. E =
cos=EC al=20
Polo, o nell'Antartico. Tutte le terre emerse sono state esplorate, con =
i=20
satelliti o direttamente. Gli Usa hanno speso il 51% in pi=F9 per le =
prospezioni,=20
negli ultimi 20 anni. Ma le scoperte calano. Le possibilit=E0 di una =
scoperta=20
colossale sono insomma minime, e cambierebbe poco nel tempo-scala. =
Altrimenti il=20
governo Usa non avrebbe sfiorato la crisi politica per andare a =
trivellare in=20
Alaska, per un giacimento che equivale a otto mesi del loro consumo =
interno.=20
</P>
<P><SPAN class=3Dtitolo3><FONT size=3D5>La guerra non =E8 un diritto=20
</FONT></SPAN><BR><SPAN class=3Dsommario><FONT size=3D2>Universalmente =
ripudiato,=20
anche dalla costituzione italiana, il conflitto bellico non =E8 l'unico =
possibile.=20
Se non fosse osteggiato proprio dagli Usa, ci sarebbe un tribunale=20
internazionale imparziale, la Corte penale permanente sui crimini=20
internazionali. L=EC gli Stati uniti si potrebbero appellare contro il =
terrorismo=20
con autorevolezza e ragione, forse con maggiore efficacia=20
</FONT></SPAN><BR><SPAN class=3Dfirma><FONT size=3D2></ACMF>LUIGI =
LOMBARDI VALLAURI=20
</FONT></SPAN><BR></ACM><SPAN class=3Dtesto1></P>
<P><FONT size=3D2>I<AW-15>l terrorismo pu=F2 essere definito in molti =
modi. Uno =E8:=20
uccisione indiscriminata di civili inermi per motivi in senso lato =
"politici".Se=20
accettiamo questa definizione, dobbiamo anche accettare le sue =
conseguenze=20
logicamente necessarie. La guerra, guardata non-simbolicamente, =E8 =
comunque=20
sempre una brutale carneficina, un atto volontario di cannibalismo=20
intraspecifico collettivo.<BR>Ma quando mira a colpire con operazioni di =

sterminio, direttamente, le popolazioni civili, la guerra =E8 un crimine =
contro=20
l'umanit=E0 della stessa natura del terrorismo, solo molto pi=F9 in =
grande: basta=20
confrontare i numeri delle vittime dei bombardamenti convenzionali e =
atomici=20
dell'ultima guerra mondiale ai numeri delle vittime degli attentati=20
terroristici.<BR>Una guerra, internazionale o "interna", che preveda =
operazioni=20
tali da colpire massicciamente le popolazioni inermi sta al terrorismo =
come la=20
grande industria all'artigianato: =E8 terrorismo su scala industriale. =
Anche la=20
guerra militarmente corretta (eserciti contro eserciti, corpi speciali =
contro=20
corpi speciali) =E8 comunque orrenda per violenza e crudelt=E0 reciproca =
dell'uomo=20
sull'uomo. La guerra che produce sterminio indiretto, "collaterale", =
delle=20
popolazioni civili attraverso la denutrizione, le epidemie, gli stenti =
=E8=20
anch'essa un crimine contro l'umanit=E0 della stessa natura del=20
terrorismo.<BR>Nessuna catastrofe naturale =E8 orribile come la guerra,=20
carneficina non subita incolpevolmente, ma organizzata volontariamente=20
dall'uomo. Sul piano giuridico la guerra =E8 ormai ripudiata, come =
strumento di=20
offesa e di risoluzione di controversie tra stati, dai testi pi=F9 alti =
del=20
diritto positivo nazionale e internazionale, per esempio dalla =
Costituzione=20
italiana (art. 11) e del Patto Onu sui diritti civili e politici, che =
pone un=20
solo limite invalicabile alla libert=E0 di manifestazione del pensiero: =
"Qualsiasi=20
propaganda a favore della guerra deve essere vietata dalla legge. =
Qualsiasi=20
appello all'odio nazionale, razziale o religioso che costituisca =
incitamento=20
alla discriminazione, all'ostilit=E0 o alla violenza deve essere vietato =
dalla=20
legge" (art. 20).<BR>Queste condanne etiche e giuridiche forse non =
escludono, in=20
emergenze assolutamente estreme, l'ipotesi teorica della cosiddetta =
"guerra=20
giusta". Ma =E8 un'ipotesi astratta e comunque da ricondurre sempre e =
soltanto al=20
concetto di legittima difesa, dove legittima significa: a) non =
attendibile con=20
nessun altro mezzo; b) proporzionata, cio=E8 tale che il bene =
"sperabilmente"=20
ottenuto con la guerra (in termini di vite salvate, prosperit=E0, =
libert=E0) sia=20
almeno pari al male prodotto con i massacri e le distruzioni della =
guerra=20
stessa. Una guerra che abbia questi due requisiti =E8 oggi praticamente=20
impensabile: l'inesistenza di ogni alternativa alla guerra =E8 smentita=20
dall'esistenza stessa delle Nazioni unite e del pi=F9 evoluto diritto=20
internazionale, mentre il calcolo delle proporzionalit=E0 =E8 reso come =
minimo=20
avvento dall'imprevedibilit=E0 delle conseguenze a medio-lungo termine =
di attacchi=20
bellici coinvolgenti gli interessi e le credenze di vastissimi insiemi=20
umani.<BR>La contromisura legittima e proporzionata a un attacco =
terroristico=20
non pu=F2 quindi essere una guerra. Resta, nell'emergenza e in mancanza =
di=20
strategie culturali e spirituali pi=F9 profonde, il ricorso al diritto=20
penale.<BR>Una costante tra le pi=F9 universali dell'incivilimento umano =
=E8 il=20
passaggio dalla vendetta privata al giudizio emanato da un terzo =
imparziale, in=20
un processo che garantisca pari diritti all'accusa e alla difesa, =
fondato su=20
norme comunemente riconosciute e su fatti accertati col massimo rigore, =
volto a=20
colpire solo i diretti responsabili dell'atto criminoso e noni loro =
prossimi per=20
appartenenza familiare, etnica, nazionale. Che al giudizio segua una =
pena, cio=E8=20
un'inflizione di sofferenza o danno al colpevole, =E8 gi=E0 pi=F9 =
discutibile: pi=F9 che=20
un vero successo etico sembra una necessit=E0 in termini di prevenzione =
attraverso=20
la paura, di riaffermazione violenta della regola, di tutela dell'ordine =

pubblico. Il solo vero successo etico =E8 il cambiamento della mente del =
criminale=20
e se mai, a monte, la rimozione degli eventuali fattori criminogeni. Ma =
il=20
giudizio processualmente corretto di un terzo imparziale sembra davvero=20
indispensabile.<BR>Le stragi terroristiche di New York e Washington =
sono,=20
anzitutto, reati di gravit=E0 estrema. La competenza a perseguire e =
giudicare, in=20
mancanza di autori materiali sopravvissuti, i complici e i mandanti =
spetta agli=20
Stati uniti, nel cui territorio le stragi sono avvenute. Se gli organi=20
inquirenti e giudiziari degli Stati uniti si sottraessero a questo =
compito,=20
verrebbero meno a un loro preciso dovere verso il loro paese e verso la =
comunit=E0=20
internazionale.<BR>Tuttavia gli attentati hanno, rispetto ai reati =
comuni,=20
alcune caratteristiche anomale. Essi sembrano aver voluto colpire non =
tanto le=20
singole vittime, quanto gli Stati uniti come potenza colpevole di =
asseriti=20
soprusi sul piano della politica internazionale. Sotto questo profilo - =
e solo=20
sotto questo profilo - gli Stati uniti possono essere percepiti, oltre =
che come=20
giudici naturali di un reato comune, anche come parte in causa. Ora, =E8 =
principio=20
universale del diritto che nessuno dovrebbe essere giudice in casa=20
propria.<BR>La mia proposta =E8 quindi che gli Stati uniti aggiungano, =
al lavoro=20
doveroso per l'individuazione dei colpevoli, un impegno deciso a =
favorire la=20
costituzione di un tribunale internazionale imparziale, davanti al quale =

l'accusa e la difesa si svolgano con la pubblicit=E0 e le garanzie di un =
regolare=20
processo penale. Spetta all'ingegneria internazional-penalistica =
precisare nei=20
dettagli le vie tecnicamente percorribili. Una gi=E0 attualmente aperta =
=E8 quella=20
di costituire un tribunale internazionale <I>ad hoc</I> del tipo di =
quelli per=20
la ex Jugoslavia o per il Ruanda o per il caso Lockerbie. Il mandato =
dovrebbe=20
essere conferito dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni unite, o =
meglio ancora=20
- tempi permettendo - dall'Assemblea generale.<BR>Ma c'=E8 qualcosa di =
pi=F9=20
ambizioso, di pi=F9 grande, che andrebbe fatto in parallelo. Gli Stati =
uniti=20
dovrebbero far cadere la loro tenace avversione alla Corte penale=20
internazionale, il cui statuto =E8 stato approvato (non da loro) a Roma =
il 17=20
luglio 1998. La Corte =E8 prevista come istituzione permanente, dotata =
di=20
giurisdizione sulle persone per i pi=F9 gravi crimini di rivelanza =
internazionale.=20
Lo statuto =E8 stato sottoscritto dalla maggioranza dei paesi membri =
delle Nazioni=20
unite, ma entrer=E0 in vigore solo una volta raggiunte le sessanta =
ratifiche. Gli=20
Stati uniti potrebbero/dovrebbero ricuperare il tempo perduto, =
sottoscrivendo e=20
ratificando lo statuto il pi=F9 rapidamente possibile. La loro ratifica=20
trascinerebbe con s=E9 quella di molti altri stati, oggi trattenuti dal =
timore=20
reverenziale nei confronti del maggiore avversario occidentale della=20
Corte.<BR>Compiere questo passo, certamente assai costoso in termini di =
orgoglio=20
o puntiglio nazionale, metterebbe gli Stati uniti, di fronte a tutti i =
paesi del=20
mondo, in una luce morale altissima, favorendo in misura considerevole =
(anche se=20
certo non sufficiente, nel perdurare di tante terribili violazioni dei =
diritti=20
umani, di tante laceranti disuguaglianze economiche e ostilit=E0 =
culturali) la=20
causa suprema della pace.<BR><BR><I>Professore ordinario di filosofia =
del=20
diritto, Universit=E0 di Firenze. Gi=E0 presidente della Societ=E0 =
italiana di=20
filosofia giuridica e politica</I><BR></FONT></SPAN><BR></P>
<P><SPAN class=3Dtitolo3><FONT size=3D5>La verit=E0 sotto terra=20
</FONT></SPAN><BR><SPAN class=3Dsommario><FONT size=3D2>"Finch=E9 a =
Kabul non ci sar=E0=20
un governo che goda della fiducia degli Usa e della nostra compagnia,=20
quell'oleodotto non sar=E0 possibile". L'audizione di un petroliere al =
Congresso=20
americano</FONT></SPAN><BR></TXT><SPAN class=3Dtesto1></P>
<P><FONT size=3D2><I>Quello che segue =E8 il testo dell'audizione di =
John J. Maresca=20
davanti al sottocomitato per l'Asia e il Pacifico della Camera dei=20
rappresentanti Usa, il 12 febbraio del 1998. Maresca =E8 il =
vicepresidente delle=20
relazioni internazionali della Unocal Corporation, una delle principali=20
compagnie al mondo per le risorse energetiche e lo sviluppo di=20
progetti.</I><BR><BR></FONT></SPAN><BR></ACM><SPAN class=3Dtesto1>
<P><FONT size=3D2>=C9bene tener presente l'importanza delle riserve di =
gas e di=20
petrolio presenti in Asia centrale e il ruolo che queste giocano nel =
determinare=20
la politica Usa. Vorrei concentrarmi su tre questioni. Primo, la =
necessit=E0 di=20
numerose vie di transito in cui far passare gli oleodotti e i gasdotti =
per le=20
riserve di petrolio e di gas presenti dell'Asia centrale. Secondo, la =
necessit=E0=20
che l'America sostenga gli sforzi regionali e internazionali tesi a =
soluzioni=20
politiche equilibrate e durature dei conflitti nella regione, compreso=20
l'Afghanistan. Terzo, il bisogno di assistenza strutturata per =
incoraggiare le=20
riforme economiche e lo sviluppo nella regione di un clima appropriato =
per gli=20
investimenti. A questo proposito, noi sosteniamo in modo specifico=20
l'annullamento o la rimozione della sezione 907 del Freedom Support =
Act.<BR>La=20
regione del Caspio contiene enormi riserve di idrocarburi intatte. Solo =
per dare=20
un'idea delle proporzioni, le riserve di gas naturale accertate =
equivalgono a=20
oltre 236mila miliardi di piedi cubici. Le riserve petrolifere totali =
della=20
regione potrebbero ammontare a oltre 60 miliardi di barili di petrolio. =
Alcune=20
stime arrivano fino a 200 miliardi di barili. Nel 1995 la regione =
produceva solo=20
870.000 barili al giorno. Entro il 2010 le compagnie occidentali =
potrebbero=20
aumentare la produzione fino a circa 4,5 milioni di barili al giorno, un =
aumento=20
di oltre il 500% in soli 15 anni. Se questo dovesse accadere, la regione =

rappresenterebbe circa il 5% della produzione totale di petrolio al=20
mondo.<BR>C'=E8 tuttavia un grosso problema da risolvere: come portare =
le vaste=20
risorse energetiche della regione ai mercati che ne hanno bisogno. =
L'Asia=20
centrale =E8 isolata. Le sue risorse naturali sono sbarrate, sia =
geograficamente=20
che politicamente. Ciascuno dei paesi del Caucaso e dell'Asia centrale =
vive=20
difficili sfide politiche. Alcuni paesi hanno guerre irrisolte e =
conflitti=20
latenti. Altri hanno sistemi in via di trasformazione in cui le leggi e =
anche i=20
tribunali sono dinamici e mutevoli. Inoltre, un importante ostacolo =
tecnico che=20
noi dell'industria petrolifera riscontriamo nel trasporto del greggio =
=E8=20
l'infrastruttura esistente nella regione per quanto riguarda gli=20
oleodotti.<BR>Essendo stati costruiti durante l'era sovietica, con Mosca =
come=20
suo centro, gli oleodotti della regione tendono a dirigersi a nord e a =
ovest=20
verso la Russia. Non ci sono collegamenti verso il sud e l'est. Ma =
attualmente =E8=20
improbabile che la Russia possa assorbire altri grossi quantitativi di =
petrolio=20
straniero. Improbabile che nel prossimo decennio essa possa diventare un =
mercato=20
significativo in grado di assorbire nuove riserve energetiche. Le manca =
la=20
capacit=E0 di trasportarle ad altri mercati.<BR>Due grossi progetti=20
infrastrutturali stanno cercando di rispondere al bisogno di una =
maggiore=20
capacit=E0 di export. Il primo, sotto l'egida del Caspian Pipeline =
Consortium,=20
prevede la costruzione di un oleodotto a ovest del Caspio settentrionale =
fino al=20
porto russo di Novorossiysk nel Mar Nero. Il petrolio viaggerebbe poi =
con le=20
petroliere attraverso il Bosforo fino al Mediterraneo e ai mercati=20
mondiali.<BR>L'altro progetto =E8 sponsorizzato dall'Azerbaijan =
International=20
Operating Company, un consorzio di undici compagnie petrolifere =
straniere tra=20
cui quattro compagnie americane: Unocal, Amoco, Exxon e Pennzoil. Questo =

consorzio considera possibili due vie di transito. Una di esse si =
dirigerebbe a=20
nord e attraverserebbe il Caucaso settentrionale fino a Novorossiysk. =
L'altra=20
attraverserebbe la Georgia fino a un terminale di spedizione sul Mar =
Nero.=20
Questa seconda via potrebbe essere estesa a ovest e a sud attraverso la =
Turchia=20
fino al porto di Ceyhan sul Mediterraneo.<BR>Ma anche se entrambi gli =
oleodotti=20
fossero costruiti, la loro capacit=E0 totale non sarebbe sufficiente a =
trasportare=20
tutto il petrolio che, si pensa, la regione produrr=E0 nel futuro. Essi =
non=20
avrebbero nemmeno la capacit=E0 di arrivare ai mercati giusti. Bisogna =
costruire=20
altri oleodotti per l'export.<BR>Noi dell'Unocal riteniamo che il =
fattore=20
centrale nella progettazione di questi oleodotti dovrebbe essere la =
posizione=20
dei futuri mercati energetici che verosimilmente assorbiranno questa =
nuova=20
produzione. L'Europa occidentale, l'Europa centrale e orientale e gli =
stati ora=20
indipendenti dell'ex Unione sovietica sono tutti mercati a crescita =
lenta, in=20
cui la domanda crescer=E0 solo dallo 0,5% all'1,2% all'anno nel periodo=20
1995-2010.<BR>L'Asia =E8 tutto un altro discorso. Il suo bisogno di =
consumo=20
energetico crescer=E0 rapidamente. Prima della recente turbolenza nelle =
economie=20
dell'Asia orientale, noi dell'Unocal avevamo previsto che la domanda di =
petrolio=20
in questa regione si sarebbe quasi raddoppiata entro il 2010. Sebbene =
l'aumento=20
a breve termine della domanda probabilmente non rispetter=E0 queste =
previsioni,=20
noi riteniamo valide le nostre stime a lungo termine.<BR>Devo osservare =
che =E8=20
nell'interesse di tutti che vi siano forniture adeguate per le crescenti =

richieste energetiche dell'Asia. Se i bisogni energetici dell'Asia non =
saranno=20
soddisfatti, essi opereranno una pressione su tutti i mercati mondiali, =
facendo=20
salire i prezzi dappertutto.<BR>La questione chiave =E8 dunque come le =
risorse=20
energetiche dell'Asia centrale possano essere rese disponibili per i =
vicini=20
mercati asiatici. Ci sono due soluzioni possibili, con parecchie =
varianti.=20
Un'opzione =E8 dirigersi a est attraversando la Cina, ma questo =
significherebbe=20
costruire un oleodotto di oltre 3.000 chilometri solo per raggiungere la =
Cina=20
centrale. Inoltre, servirebbe una bretella di 2.000 chilometri per =
raggiungere i=20
principali centri abitati lungo la costa. La questione dunque =E8 quanto =
coster=E0=20
trasportare il greggio attraverso questo oleodotto, e quale sarebbe il=20
<I>netback</I> che andrebbe ai produttori. Per quelli che non hanno =
familiarit=E0=20
con la terminologia, il <I>netback</I> =E8 il prezzo che il produttore =
riceve per=20
il suo gas o il suo petrolio alla bocca del pozzo dopo che tutti i costi =
di=20
trasporto sono stati dedotti. Perci=F2 =E8 il prezzo che egli riceve per =
il petrolio=20
alla bocca del pozzo.<BR>La seconda opzione =E8 costruire un oleodotto =
diretto a=20
sud, che vada dall'Asia centrale all'Oceano Indiano. Un itinerario ovvio =
verso=20
sud attraverserebbe l'Iran, ma questo =E8 precluso alle compagnie =
americane a=20
causa delle sanzioni. L'unico altro itinerario possibile =E8 attraverso=20
l'Afghanistan, e ha naturalmente anch'esso i suoi rischi. Il paese =E8 =
coinvolto=20
in aspri scontri da quasi due decenni, ed =E8 ancora diviso dalla guerra =
civile.=20
Fin dall'inizio abbiamo messo in chiaro che la costruzione =
dell'oleodotto=20
attraverso l'Afghanistan che abbiamo proposto non potr=E0 cominciare =
finch=E9 non si=20
sar=E0 insediato un governo riconosciuto che goda della fiducia dei =
governi, dei=20
finanziatori e della nostra compagnia.<BR>Abbiamo lavorato in stretta=20
collaborazione con l'Universit=E0 del Nebraska a Omaha allo sviluppo di =
un=20
programma di formazione per l'Afghanistan che sar=E0 aperto a uomini e =
donne, e=20
che operer=E0 in entrambe le parti del paese, il nord e il sud.<BR>La =
Unocal ha in=20
mente un oleodotto che diventerebbe parte di un sistema regionale che=20
raccoglier=E0 il petrolio dagli oleodotti esistenti in Turkmenistan, =
Uzbekistan,=20
Kazakhstan e Russia. L'oleodotto lungo 1.040 miglia si estenderebbe a =
sud=20
attraverso l'Afghanistan fino a un terminal per l'export che verrebbe =
costruito=20
sulla costa del Pakistan. Questo oleodotto dal diametro di 42 pollici =
(poco pi=F9=20
di un metro, <I>ndt</I>) avr=E0 una capacit=E0 di trasporto di un =
milione di barili=20
di greggio al giorno. Il costo stimato del progetto, che =E8 simile per =
ampiezza=20
all'oleodotto trans-Alaska, =E8 di circa 2,5 miliardi di =
dollari.<BR>Data=20
l'abbondanza delle riserve di gas naturale in Asia centrale, il nostro =
obiettivo=20
=E8 collegare le risorse di gas con i pi=F9 vicini mercati in grado di =
assorbirle.=20
Questo =E8 basilare per la fattibilit=E0 commerciale di qualunque =
progetto sul gas.=20
Ma anche questi progetti presentano difficolt=E0 geopolitiche. La Unocal =
e la=20
compagnia turca Koc Holding sono interessate a portare forniture =
competitive di=20
gas alla Turchia. Il prospettato gasdotto Eurasia trasporterebbe il gas =
dal=20
Turkmenistan direttamente all'altra parte del Mar Caspio attraverso =
l'Azerbaijan=20
e la Georgia fino in Turchia. Naturalmente la demarcazione del Caspio =
rimane una=20
questione aperta.<BR>Lo scorso ottobre =E8 stato creato il Central Asia =
Gas=20
Pipeline Consortium, chiamato CentGas, e in cui la Unocal ha una =
cointeressenza,=20
per sviluppare un gasdotto che collegher=E0 il grande giacimento di gas =
di=20
Dauletabad in Turkmenistan con i mercati in Pakistan e forse in India. =
Il=20
prospettato gasdotto lungo 790 miglia aprir=E0 nuovi mercati per questo =
gas,=20
viaggiando dal Turkmenistan attraverso l'Afghanistan fino a Multan in =
Pakistan.=20
Il prolungamento proposto porterebbe il gas fino a New Delhi, dove si=20
collegherebbe a un gasdotto esistente. Per quanto riguarda il proposto =
oleodotto=20
in Asia centrale, CentGas non pu=F2 cominciare la costruzione finch=E9 =
non si sar=E0=20
insediato un governo afghano riconosciuto internazionalmente.<BR>L'Asia =
centrale=20
e la regione del Caspio =E8 benedetta da riserve abbondanti di petrolio =
e gas che=20
possono migliorare la vita dei suoi abitanti, e fornire energia per la =
crescita=20
sia all'Europa che all'Asia. Anche l'impatto di queste risorse sugli =
interessi=20
commerciali e sulla politica estera degli Stati Uniti =E8 significativo. =
Senza una=20
risoluzione pacifica dei conflitti nella regione, difficilmente saranno=20
costruiti oleodotti e gasdotti attraverso le frontiere. Noi chiediamo=20
all'Amministrazione e al Congresso di sostenere con forza il processo di =
pace in=20
Afghanistan condotto dagli Stati Uniti. Il governo Usa dovrebbe usare la =
sua=20
influenza per contribuire a trovare delle soluzioni per tutti i =
conflitti nella=20
regione.<BR>L'assistenza Usa nello sviluppare queste nuove economie =
sar=E0=20
cruciale per il successo degli affari. Noi incoraggiamo anche forti =
programmi di=20
assistenza tecnica in tutta la regione. In particolare, chiediamo =
l'annullamento=20
o la rimozione della sezione 907 del Freedom Support Act. Questa sezione =

restringe ingiustamente l'assistenza del governo Usa al governo =
dell'Azerbaijan=20
e limita l'influenza Usa nella regione.<BR>Sviluppare itinerari per =
l'export a=20
costi competitivi per le risorse dell'Asia centrale =E8 un compito =
formidabile, ma=20
non impossibile. La Unocal e altre compagnie americane similari sono =
pienamente=20
preparate a intraprendere il compito e a riportare ancora una volta =
l'Asia=20
centrale al centro dei traffici come era in passato.<BR><I>Traduzione di =
Marina=20
Impallomeni</I> </FONT></SPAN><BR></P>
<P><SPAN class=3Dtitolo3><FONT size=3D5>G8, il "calciatore"=20
pagher=E0</FONT></SPAN><BR><SPAN class=3Dsommario><FONT size=3D2>La =
querela inchioda=20
Perugini (Digos), che a Genova prese a calci un ragazzino=20
</FONT></SPAN><BR><SPAN class=3Dfirma><FONT size=3D2></TXF>ALESSANDRO =
MANTOVANI=20
</FONT></SPAN><BR></TXT><SPAN class=3Dtesto1></P>
<P><FONT size=3D2>Alessandro Perugini, vicecapo della Digos genovese, =
non la=20
passer=E0 liscia. Quei calcioni sferrati a sangue freddo, senza motivo =
apparente,=20
sul viso di un manifestante quindicenne fermato dai celerini davanti =
alla=20
questura, rischia di pagarli. La querela della famiglia =E8 arrivata e, =
a quanto=20
si =E8 appreso in procura, era l'ultimo tassello che mancava. Come =E8 =
noto,=20
Perugini =E8 l'unico poliziotto iscritto fra gli indagati per le =
violenze commesse=20
in piazza. L'unico che le telecamere hanno sorpreso a volto scoperto, =
tra il 20=20
e il 21 luglio a Genova, mentre partecipava ai pestaggi. Gli altri =
poliziotti=20
indagati sono quelli della "perquisizione" alla scuola Diaz.<BR>Quelle =
immagini=20
hanno fatto il giro del mondo. Il giovane no-global accerchiato dagli =
agenti=20
davanti alla questura e riempito di manganellate. Poi l'arrivo dei due=20
funzionari e Perugini, in jeans e maglietta gialla, che lo colpisce =
ancora. Un=20
calcio a vuoto, poi un altro. E il ragazzino ne esce con un occhio =
tumefatto,=20
irriconoscibile. Ci vorranno due punti in testa e due sotto l'occhio, =
oltre 40=20
giorni di prognosi complessiva. Il quindicenne, che vive a Ostia, =
quell'occhio=20
non l'ha ancora recuperato del tutto.<BR>Perugini non =E8 l'ultimo dei =
celerinini.=20
E' un uomo del Sap, il sindacato di polizia vicino alla destra, ed =E8 =
il vicecapo=20
della Digos genovese. E' uno che, a quanto si dice, "in questura fa il =
bello e=20
il cattivo tempo". Ma quella "disavventura", finora, non gli =E8 costata =
granch=E9.=20
Certo, la stampa ha accostato il suo nome ad accuse gravissime, =
infamanti.=20
Certo, l'hanno mandato a Roma per un paio di mesi. Ma non era mica un=20
provvedimento disciplinare - spiegavano al Viminale - era per motivi di=20
sicurezza: per il suo bene insomma. Si parla da tempo di un =
trasferimento=20
d'ufficio di Perugini a Savona o ad Alessandria, ma per il momento =
l'hanno=20
rispedito a Genova. E sempre per il suo bene gli hanno dato anche tre =
uomini di=20
scorta. Non si sa mai, ci mancherebbe.<BR>Perugini aspettava il 21 =
ottobre,=20
termine ultimo per la querela, con la speranza di un'archiviazione che =
sarebbe=20
stata quasi inevitabile. I pm genovesi non sembravano convinti di poter=20
procedere d'ufficio. Ora, per=F2, la querela =E8 arrivata e non si parla =
solo di=20
calci e manganellate: i pm dovranno valutare anche l'ipotesi del falso. =
Quel=20
quindicenne, infatti, fu arrestato con l'accusa di aver lanciato sassi =
contro=20
gli agenti e di aver resistito all'arresto, come si legge nel verbale. =
Ma i=20
filmati di <I>Italia 1 </I>e <I>Indymedia</I> proverebbero il contrario: =
il=20
ragazzo stava camminando tranquillamente quando venne fermato. E' =
capitato a=20
molti altri, a centinaia di persone. Persino il dipartimento di Ps, con =
il=20
rapporto dell'ispettore Lorenzo Cernetig, ha individuato tredici casi di =

violenze gratuite in piazza, equamente ripartiti tra polizia, =
carabinieri e=20
finanzieri. Solo che gli agenti avevano sempre il fazzoletto sul viso. =
Quello=20
con i jeans e la maglietta gialla, invece, lo riconoscono=20
tutti.<BR></FONT></SPAN><BR></P>
<P>&nbsp;</P></FONT></SPAN></FONT></DIV></BODY></HTML>

------=_NextPart_000_0039_01C15749.AC6C6AA0--